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lunedì 18 dicembre 2023

Israele sta per perdere. E inventa l’arma magica DI ALESSANDRO ORSINI

 Israele sta per perdere. E inventa l’arma magica

DI ALESSANDRO ORSINI


Israele sta perdendo la guerra. Ho cercato di articolare questo mio pensiero nell’ultima puntata di È sempre Cartabianca di Bianca Berlinguer, ma il tempo a Rete 4 è tiranno. Quali sono i fatti su cui poggio questa mia valutazione?


In primo luogo, ricorro alle statistiche sui conflitti passati tra Hamas/Hezbollah e Israele. Israele ha ammazzato molti civili libanesi e palestinesi tutte le volte che non è riuscita ad ammazzare i militanti di quelle due organizzazioni. Non riuscendo a uccidere i guerriglieri, uccide i civili. Israele deve uccidere qualcuno. Se non ammazza i primi, ammazza i secondi. Israele deve trovare un modo per alzare i costi che i suoi nemici sono obbligati a calcolare prima di colpire. Israele pensa che Hezbollah ci penserà due volte prima di attaccare gli israeliani sapendo che il Libano verrà distrutto da una punizione collettiva. Israele spara intenzionalmente sui civili palestinesi e libanesi con la scusa degli scudi umani. Ciò è dimostrato dai dati appena rivelati dal Washington Post. Israele ha sganciato 29.000 bombe su Gaza. Circa il 45% sono bombe non guidate o dumb bomb (“bombe stupide”).


Questa strategia d’Israele di sparare intenzionalmente sui civili ha funzionato con Hezbollah? Pare di sì. Il suo capo, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che non avrebbe rapito quei due soldati israeliani, il 12 luglio 2006, sapendo che Israele avrebbe reagito così violentemente contro i civili. Il fatto che Israele abbia ucciso volutamente un numero spaventoso di civili a Gaza induce a ritenere che l’operazione militare stia andando male. Israele non riesce a uccidere i militanti di Hamas in numeri significativi. Quindi, uccide i civili. Il rapporto tra il numero di civili e il numero di miliziani che Israele uccide nelle guerre è inversamente proporzionale. Il primo numero aumenta al diminuire del secondo e viceversa. Infatti, mancano le prove del successo dell’operazione militare di Netanyahu. Non esiste nemmeno una foto o un video che induca a ritenere che Israele abbia vinto qualche battaglia significativa contro Hamas. Israele non ha immagini da sfoggiare. Siccome queste foto mancano, Netanyahu ha dovuto inventarle. I lettori ricorderanno i cento prigionieri seminudi con le mani legate dietro la schiena che Netanyahu ha spacciato falsamente per miliziani di Hamas. Erano civili. Secondo l’Ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, si tratta di civili arrestati arbitrariamente in due scuole affiliate alle Nazioni Unite a Beit Lahia.


Infine, i tunnel. Israele ha iniziato ad allagarli. Ma sono almeno 1.300. Come potrà allagarli tutti? Nessuno conosce come questi tunnel siano ramificati nel sottosuolo. Immaginiamo che dieci tunnel siano collegati tra loro. Allagandone uno, Israele ne allaga dieci. Ma se questi 1.300 tunnel non sono collegati, Israele deve allagare 1.300 tunnel. Come fa? Quando avrà terminato i lavori, i miliziani di Hamas saranno morti di vecchiaia. E poi mica i militanti di Hamas aspettano di annegare. 


La storia dell’allagamento dei tunnel è una tecnica per manipolare l’opinione pubblica che chiamo tecnica dell’“arma magica”. Per capire il senso di questa mia espressione, occorre comparare la copertura mediatica della guerra in Ucraina con quella in Palestina. Per creare consensi intorno alla prosecuzione della guerra in Ucraina, i nostri media hanno individuato, a mesi alterni, un’arma magica che avrebbe sconfitto i russi: gli Himars, gli Abrams, i Leopard, i Patriot, i Samp-T, le bombe a grappolo, gli Atacms. Risultato: la controffensiva è stata un fallimento colossale e l’Ucraina ha perso la guerra.


La tecnica manipolatoria dell’arma magica svolge due funzioni. La prima è di nascondere il fallimento delle operazioni militari spostando l’attenzione del pubblico dall’oggi (disastroso) al domani (radioso). La seconda è di aumentare la capacità di sopportazione dei cittadini.


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