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mercoledì 18 settembre 2019

Consiglio di Stato 2019: Guardia di Finanza e servizio mensa



ANSA/ Diabete aggressivo fra gli adolescenti, in aumento

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 17.44.18

ANSA/ Diabete aggressivo fra gli adolescenti, in aumento

ZCZC7065/SX4 XSP21161_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN ANSA/ Diabete aggressivo fra gli adolescenti, in aumento Test per chi e' a rischio. Non e' piu' la 'malattia dei nonni' (dell'inviata Manuela Correra) (ANSA) - BARCELLONA, 18 SET - Non solo uomini e donne dai 60 anni in su. Il diabete di tipo 2 'cambia volto' per colpire, oggi, sempre piu' giovani ed adolescenti: si stima che siano 150-200mila i ragazzi con questa patologia in Italia ma il trend e' in crescita e allarma i diabetologi che, dal congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), avvertono: "Non e' piu' solo la 'malattia dei nonni' e l'elemento preoccupante e' che nei giovani questa patologia si sta dimostrando molto piu' aggressiva e le terapie sono meno efficaci". "Il diabete che stiamo sempre piu' spesso diagnosticando in giovani e adolescenti - spiega il presidente della Societa' italiana di diabetologia (Sid), Francesco Purrello - e' molto diverso da quello degli adulti. Si presenta infatti come una forma piu' grave ed aggressiva, con una tendenza alle complicanze cardiovascolari ancora maggiore e che risponde meno alle cure, portando spesso in breve tempo alla terapia con insulina. Ci troviamo davanti ad una generazione di ventenni con casi di diabete che presentano una gravita' sorprendente per gli stessi ricercatori. Purtroppo, le opzioni terapeutiche sono fortemente ridotte e gli studi disponibili ancora pochi". Insomma, chiarisce Purrello, "cade il dogma del diabete solo nella mezza eta' ed oggi c'e' una nuova generazione a rischio". In effetti, solo negli Usa, la prevalenza di questo diabete dell'adulto a 'comparsa anticipata' nei giovani fa registrare un aumento del 2,3% annuale negli under 30 dal 2010 ad oggi e gli esperti prevedono che i casi si quadruplicheranno entro il 2050. La gravita' del fenomeno e' confermata anche da uno studio dell'Univesita' di Melbourne, presentato all'Easd, su un campione di 370.854 soggetti con diabete in Gran Bretagna dall'anno 2000, che dimostra come la proporzione di giovani si sia incrementata a partire dall'inizio del secolo. Inoltre, un ulteriore studio dell'Universita' di Bristol ha dimostrato che segnali precoci del diabete di tipo 2 possono essere gia' individuati in bambini di soli 8 anni, ovvero decenni prima che la malattia venga eventualmente diagnosticata. Una situazione "allarmante", avvertono quindi i diabetologi, che potra' essere contrastata solo con forti misure puntate alla prevenzione. Le priorita' "devono essere la lotta alla sedentarieta' e alle abitudini alimentari scorrette tra i giovani, ma fondamentale - afferma Purrello - e' anche sottoporre a screening tutti i giovani a rischio diabete perche' sono sovrappeso, sedentari e con una storia familiare di malattia". Ma molto, secondo l'Easd, possono fare anche le scuole, l'industria alimentare (riducendo i contenuti di grasso e zuccheri) ed i governi. Tra le possibili misure indicate dall'Easd, anche una tassazione per scoraggiare il consumo di bevande zuccherate da parte dei ragazzi, proposta gia' avanzata dalla Societa' italiana di diabetologia. (ANSA) CR 18-SET-19 17:43 NNNN 

FNSI: CASO ILARIA ALPI, DUE INIZIATIVE A ROMA PER DIRE NO AD ARCHIVIAZIONE =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 17.46.30


FNSI: CASO ILARIA ALPI, DUE INIZIATIVE A ROMA PER DIRE NO AD ARCHIVIAZIONE =

ADN1388 7 CRO 0 ADN CRO NAZ FNSI: CASO ILARIA ALPI, DUE INIZIATIVE A ROMA PER DIRE NO AD ARCHIVIAZIONE = Roma, 18 set. (AdnKronos) - Una conferenza stampa per illustrare il conferimento, da parte del Comitato dei garanti dell'Archivio 'Ilaria Alpi' alla Fnsi e da questa alla Fondazione Murialdi, del 'Fondo Alpi' e un presidio, davanti al tribunale, in concomitanza con l'udienza in cui il gip è chiamato a decidere sulla richiesta di archiviazione delle indagini sull'omicidio della giornalista del Tg3 e di Miran Hrovatin. Sono le due iniziative promosse dal sindacato dei giornalisti il 19 e il 20 settembre, a Roma, nell'ambito della campagna #NoiNonArchiviamo. Domani, alle 12, nella sede della Fondazione per gli studi sul giornalismo 'Paolo Murialdi' (via Augusto Valenziani 10/a-11), Federazione nazionale della Stampa italiana, Fondazione Murialdi e Comitato dei garanti dell'archivio 'Ilaria Alpi' sottoscriveranno il protocollo per la conservazione e valorizzazione dell'archivio. Con il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e con il presidente e il segretario generale della Fondazione, Vittorio Roidi e Giancarlo Tartaglia, saranno presenti, fra gli altri, il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani; la direttrice del Tg3, Giuseppina Paterniti; l'onorevole Mariangela Gritta Grainer, l'avvocato Giulio Vasaturo e Francesco Cavalli. La professoressa Margherita Martelli, dell'Archivio di Stato, illustrerà la fase di avanzamento dei lavori di schedatura dell''Archivio Alpi'. Venerdì 20, alle 9.30, a piazzale Clodio, la Fnsi, insieme con l'Usigrai, il Comitato di redazione del Tg3, Articolo 21, Libera, Libera Informazione, Amnesty International Italia, Ordine dei giornalisti del Lazio, associazione Amici di Roberto Morrione, associazione Carta di Roma, associazione Noi Antimafia, i giornalisti della Rete NoBavaglio, promuoveranno un sit-in in concomitanza con l'udienza sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Roma. Sarà l'occasione per ribadire: #NoiNonArchiviamo il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 17:46 NNNN 

Maltempo, temporali e venti forti sulle regioni adriatiche

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 16.53.36


Maltempo, temporali e venti forti sulle regioni adriatiche

Maltempo, temporali e venti forti sulle regioni adriatiche Allerta arancione in Molise e in Puglia Roma, 18 set. (askanews) - La discesa di aria fredda in quota sta determinando un peggioramento del tempo sulle regioni adriatiche settentrionali, che nelle prossime ore interesserà anche i versanti adriatici centro-meridionali dell'Italia. ll passaggio della perturbazione sarà accompagnato da un deciso rinforzo dei venti nord-orientali, con conseguente flessione delle temperature. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con le regioni coinvolte - alle quali spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati - ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che estende quello diffuso ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L'avviso prevede dalle prime ore di domani, giovedì 19 settembre, precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo, Molise e Puglia centro-settentrionale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 19 settembre, allerta arancione sull'area costiera del Molise e sull'area garganica della Puglia. Allerta gialla, inoltre, sul basso Veneto, su gran parte di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, sulla Toscana sud-occidentale, sulle Marche, su Umbria, Lazio e Abruzzo, sul restante territorio del Molise, sulla Basilicata, sul versante ionico settentrionale della Calabria, sul resto della Puglia e sulla Sicilia occidentale. red/Rus 20190918T165329Z

TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA (2)

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.32.59

TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA (2) =

ADN0967 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA (2) = (AdnKronos Salute) - "Esposizione al sole, magari cronica per ragioni professionali; fototipo chiaro; età superiore ai 40 anni". Sono questi, ricorda Zalaudek, i fattori di rischio principali per il carcinoma cutaneo a cellule squamose, secondo tumore della pelle non melanomatoso per incidenza ("in Italia è compresa fra 5 e 96 casi su 100 mila", ma "è molto sottostimata" e "cresciuta del 263% dagli anni '80 ai 2000"), primo per mortalità. Come sempre, contro il cancro e non solo, le parole d'ordine sono "prevenzione e diagnosi precoce", perché "grazie alla dermatoscopia è possibile individuare la malattia anche nelle fasi in cui non si vede a occhio nudo". Bisogna parlarne, ammonisce l'esperta. Se "il messaggio sta passando per il melanoma, sul Cscc resta molto da fare". "Nell'80% dei casi il tumore insorge su zone cutanee molto visibili", osserva Bossi. La malattia pesa dunque anche sulla sfera estetica e psicologica, accompagnandosi a vergogna, crollo dell'autostima, ansia e isolamento sociale. Senza contare che nelle fasi avanzate "aumentano i ricoveri e quindi i costi per il Servizio sanitario nazionale". Le buone notizie però ci sono: volendo fare un paragone tecnologico, il progresso scientifico ha permesso di passare nelle forme non risolvibili con la chirurgia "dal telefono a rotella (la chemioterapia) - esemplifica l'oncologo - alla 'mattonella' anni '90 (i farmaci target, al bersaglio) fino allo smartphone (l'immunoterapia)". Da "risposte non durevoli, ottenute in percentuali basse di pazienti", si è arrivati a "risposte rapide (meno di 2 mesi) e prolungate (un anno e mezzo) nella maggioranza dei malati". (segue) (Red/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 15:32 NNNNMERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.37.25


TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA (3) =

ADN0974 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA (3) = (AdnKronos Salute) - Insomma "una rivoluzione". Ma quanto costerà al Ssn? Di fronte a una nuova cura, risponde Francesco Saverio Mennini, professore di economia sanitaria all'università di Roma Tor Vergata, "dico sempre che la domanda giusta non è 'quanto costa?', bensì 'quanto costerebbe non utilizzarla?'". Ebbene, "i risultati di un'analisi dell'Economic Evaluation and Hta (Eehta-Ceis) indicano per ogni paziente con Cscc avanzato costi medi stimati in 3.319 euro all'anno: il 36% in più rispetto a un paziente con Cscc resecabile chirurgicamente (2.175 euro l'anno). Oltre mille euro di differenza". Ecco quindi che "una corretta identificazione e un costante monitoraggio della patologia - ragiona l'economista - consentirebbero una gestione precoce dei pazienti, così da poterli curare con trattamenti innovativi ed efficaci in grado di migliorare la loro Salute e permettere al Ssn di gestire i costi nel tempo". Avverte Mannini: "In sanità il punto di partenza non dovrebbe essere l'economia, ma l'epidemiologia e i bisogni dei pazienti", tanto più sul fronte tumori che rappresentano "la seconda causa di morte e la prima causa di anni di vita persi per disabilità o morte prematura. Basta ragionare per 'silos' sulla spesa farmaceutica o su quella sanitaria: le valutazioni vanno fatte in un'ottica di strategia globale. Bisogna superare la logica del prezzo: prezzo - conclude il docente - non vuol dire costo. Il costo va sempre messo in relazione all'efficacia". (Red/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 15:37 NNNN

TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 14.29.53

TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA =

ADN0785 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: CARCINOMA SPINOCELLULARE AVANZATO, SVOLTA DALL'IMMUNOTERAPIA = Atteso in Italia il primo farmaco, speranza per il 3% di malati in cui il cancro cutaneo avanza Milano, 18 set. (AdnKronos Salute) - "Quando lo scopri ti dicono solo che è un tumore della pelle. Non ti dicono che può essere molto di più": aggressivo, invasivo, deturpante, mortale. Patrizia, 61 anni, fa parte di quella piccola quota di pazienti che il carcinoma cutaneo a cellule squamose (Cscc, o spinocellulare), 11 mila casi l'anno stimati in Italia, non riescono a estirparlo con la chirurgia o la radioterapia. Per questi malati, 3 su 100, il Cscc progredisce in forme localmente avanzate o metastatiche. Sopravvivenza media inferiore ai 2 anni. Almeno in passato, perché a luglio l'Agenzia europea del farmaco Ema ha approvato la prima immunoterapia mirata alle forme più difficili di Cscc. Per gli esperti "una vera e propria svolta", attesa anche in Italia dove è ancora in corso la negoziazione con l'Aifa. Se n'è parlato oggi a Milano durante un incontro promosso da Sanofi Genzyme, che con Regeneron ha sviluppato l'anticorpo monoclonale anti Pd-1 cemiplimab. "Toglie il freno che il tumore ha messo sul sistema immunitario, lasciando libero l'acceleratore delle naturali difese dell'organismo", è la metafora usata da Paolo Bossi, professore di oncologia medica all'università di Brescia. Gli specialisti ci tengono a "non fare terrorismo", a chiarire che "nel 97% dei casi il Cscc è ben gestibile e curabile". Ma nel 3% no ed è per questi pazienti che "c'è urgenza d'azione", sottolinea Iris Zalaudek, direttrice della Clinica dermatologica dell'azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, presidente dell'International Dermoscopy Society. E' per loro che "oggi mancano protocolli standardizzati", evidenzia la specialista che insieme a Bossi siede nel comitato multidisciplinare impegnato ad aggiornare le linee guida nazionali sul tema in seno all'Aiom (Associazione italiana di oncologia medica). Perché quando dopo la chirurgia e la radioterapia il cancro torna, e dopo un nuovo intervento ritorna ancora e poi ancora, "nel 60% dei casi non si fa più niente". A volte non si può, altre non può più sopportarlo il malato: "Di nuovo sotto i ferri per la terza volta no", dice Patrizia in un video di Elma Research che racconta le storie di alcuni pazienti. Persone che il male sfigura soprattutto su viso, orecchie, collo, braccia e gambe, e che ora possono tornare a sperare. (segue) (Red/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 14:29 NNNN

Sigaretta elettronica: esperto, in Ue mancano controlli specifici =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 12.20.07


Sigaretta elettronica: esperto, in Ue mancano controlli specifici =

(AGI) - Roma, 18 set. - "Nonostante in Europa sia prevista una direttiva del tabacco nell'ambito della quale e' stata stilata una 'black list' delle sostanze vietate nei liquidi da inalazione, in Italia e non solo mancano ancora controlli specifici sui prodotti". Lo ha detto all'AGI Emanuele Ferri, Ph.D. Founder e CEO di Trusticert, impresa che si occupa degli aspetti regolatori e scientifici per lo sviluppo del settore di sigaretta elettronica e relativi prodotti di consumo. "Negli Stati Uniti, nel Tobacco Control Act, non sono elencate sostanze vietate, come in Europa. Il regolamento americano prevede che ogni azienda produca dossier scientifici in cui devono dimostrare, in accordo con le linee guida sull'argomento, che i loro prodotti non rappresentino un rischio per la salute". In Europa e in Italia le regole, pur essendo ancora migliorabili, sono sicuramente piu' precise. "La direttiva europea, ad esempio, vieta espressamente e integralmente tutte le sostanze CMR, ovvero "Cancerogene Mutagene e Reprotossiche", a prescindere dalla quantita'. Si tratta di sostanze che possono essere usate nell'industria alimentare entro certi valori soglia stabiliti. Ma un liquido per la sigaretta elettronica che contenga un CMR e' considerato non conforme". Tuttavia, di fronte a tanto zelo, manca un attento e preciso controllo. "Ad esempio, in quasi tutta europa non vengono fatti controlli sulle sigarette elettroniche - spiega Ferri - che devono essere a prova di bambino e manomissione, e devono essere protetti contro la rottura e le perdite e muniti di un meccanismo per una ricarica senza perdite e non vengono eseguiti controlli sui liquidi per verificare la presenza o meno di sostanze vietate. Si tratta di una fase fisiologica dovuta alle novita' introdotte da una normativa recente applicata a prodotti completamente nuovi. E' normale che le autorita' debbano sviluppare la professionalita' necessaria per gestire le verifiche di conformita', quindi su questo fronte possiamo migliorare tanto". (AGI) Red/Pgi 181219 SET 19 NNNN

SALUTE: OCCHI FISSI SU TABLET E PC, RISCHIO DANNI A RETINA E MACULOPATIE =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 11.00.29


SALUTE: OCCHI FISSI SU TABLET E PC, RISCHIO DANNI A RETINA E MACULOPATIE =

ADN0263 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: OCCHI FISSI SU TABLET E PC, RISCHIO DANNI A RETINA E MACULOPATIE = L'esperto, tra i giovani miopia raddoppiata in 30 anni Roma, 18 set. (AdnKronos SALUTE) - Le maratone con gli occhi incollati a tablet e pc insidiano la SALUTE degli occhi, anche a distanza di anni. I dispositivi digitali sono ormai il passatempo preferito dei giovanissimi, per chattare con gli amici, ascoltare musica e addirittura guardare film. ma gli occhi, esposti alla luce blu, con una radiazione elettromagnetica con lunghezza d'onda compresa tra i 380 e i 550 nm, sono sotto sforzo tutto il giorno e spesso anche di notte. Se nel breve termine il pericolo si limita ad arrossamenti e secchezza oculare, alla lunga l'utilizzo senza regole di tablet, computer e cellulari può provocare lesioni irreparabili per la vista. "E' ormai dimostrato che l'utilizzo eccessivo dei dispositivi digitali provochi danni irreversibili, soprattutto tra i più giovani - spiega Alessandro Eftimiadi, specialista in oftalmologia, responsabile branca Oculistica del Gruppo Sanitario Usi - Nell'immediato si riscontra una drastica riduzione della lacrimazione e un arrossamento dell'occhio, mentre l'utilizzo notturno influisce sul ciclo sonno-veglia. Nel tempo, invece, il rischio è un'irreversibile alterazione del neuroepitelio e dei fotorecettori, con possibilità di aumentare l'incidenza delle maculopatie. Per di più - aggiunge - tenere lo schermo a 30 cm di distanza senza rilassare mai la messa a fuoco, favorisce l'insorgenza di miopia: nei giovani le miopie sono quasi raddoppiate gli ultimi trenta anni". (segue) (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 11:00 NNNNMERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 11.00.31

SALUTE: OCCHI FISSI SU TABLET E PC, RISCHIO DANNI A RETINA E MACULOPATIE (2) =

ADN0264 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: OCCHI FISSI SU TABLET E PC, RISCHIO DANNI A RETINA E MACULOPATIE (2) = (AdnKronos SALUTE) - In pratica la sovraesposizione alla luce blu sottopone l'occhio a stress e i fotorecettori si alterano. Il rischio è l'insorgenza della degenerazione maculare, che può ridurre la capacità visiva. "Abitudini sbagliate possono generare una maculopatia precoce - spiega l'esperto - Uno studio cinese ha evidenziato che bambini al di sotto dei 10 anni, che usano per più di 3 ore al giorno computer, tablet e telefonini, hanno un rischio importante di sviluppare danni precoci alla macula. E oggi iniziamo già a vedere persone di 55-60 anni affette da maculopatia", aggiunge l'esperto. "Bisogna tenere a mente che la retina è un tessuto nervoso e le cellule nervose quando si alterano irreversibilmente poi muoiono. A ogni cellula morta corrisponde un buco'. Dunque, il danno è irreversibile". Come proteggersi? "Innanzitutto sarebbe opportuno ridurre la quantità di tempo passato davanti agli schermi, per gli adolescenti non più di tre ore al giorno - afferma Eftimiadi - Inoltre, anche se non si hanno difetti di vista, si raccomanda di indossare occhiali fotoselettivi che filtrano la lunghezza d'onda della luce blu. Per il futuro, invece, stanno iniziando a sperimentare colliri filtranti in grado di rallentare i danni prodotti dalla radiazione blu", conclude. (Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 11:00 NNNN

SALUTE: IN BIMBI DI 8 ANNI GIA' VISIBILI I PRIMI SEGNI DI DIABETE ADULTO =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 09.52.02

SALUTE: IN BIMBI DI 8 ANNI GIA' VISIBILI I PRIMI SEGNI DI DIABETE ADULTO =

ADN0147 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: IN BIMBI DI 8 ANNI GIA' VISIBILI I PRIMI SEGNI DI DIABETE ADULTO = Barcellona, 18 set. (AdnKronos SALUTE) - I primi segnali del diabete di tipo 2, che si sviluppa in età adulta, possono essere osservati in bambini di appena 8 anni e anche più piccoli, decenni prima che possa essere diagnosticato, secondo un nuovo studio presentato al 55esimo Congresso della European Association for the Study of Diabetes (Easd), in corso a Barcellona. Analizzando le informazioni genetiche che sono note per aumentare le possibilità di diabete di tipo 2 in età adulta, insieme a misure relative al metabolismo durante la prima infanzia, i ricercatori dell'università di Bristol hanno scoperto che in chi è a rischio di diabete adulto si possono osservare variazioni dei livelli delle lipoproteine ad alta densità (Hdl, il colesterolo 'buono'), di aminoacidi essenziali e di un tratto infiammatorio misurato nel sangue. Caratteristiche metaboliche che potranno ora essere sfruttate per tentare di 'impedire' ai giovani di sviluppare il diabete da grandi, affermano i ricercatori. (segue) (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 09:51 NNNNMERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 09.52.02

SALUTE: IN BIMBI DI 8 ANNI GIA' VISIBILI I PRIMI SEGNI DI DIABETE ADULTO (2) =

ADN0148 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: IN BIMBI DI 8 ANNI GIA' VISIBILI I PRIMI SEGNI DI DIABETE ADULTO (2) = (AdnKronos SALUTE) - "E' straordinario poter vedere i segni del diabete adulto nel sangue in così giovane età, circa 50 anni prima che venga solitamente diagnosticato", afferma Joshua Bell dell'Unità di epidemiologia integrativa dell'ateneo inglese. Per giungere alle loro conclusioni, gli esperti hanno monitorato oltre 4.000 partecipanti allo studio Children of the 90s. Hanno combinato la genetica con un approccio chiamato 'metabolomica', che prevede la misurazione di piccole molecole in un campione di sangue, per arrivare a identificare modelli unici in grado segnalare il rischio di diabete di tipo 2. Ma la lotta al diabete deve rafforzarsi ancora di più: un'altra ricerca presentata al congresso allarma, mostrando come la percentuale di giovani adulti a cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 2 sia aumentata dall'inizio del 21esimo secolo, almeno considerando la popolazione inglese: nel Regno Unito, oggi circa uno su 8 nuovi casi di diabete 2 si registra in una persona di età compresa tra 18 e 40 anni, rispetto a uno su 10 nel 2000. E questi giovani pazienti hanno anche valori molto peggiori rispetto al passato quanto, ad esempio, a pressione sanguigna e colesterolo. (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 09:52 NNNN

NEWS SANITA'. Un mln di italiani soffre di malattie valvole cardiache

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 08.29.27


NEWS SANITA'. Un mln di italiani soffre di malattie valvole cardiache

DIR0109 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS SANITA'. Un mln di italiani soffre di malattie valvole cardiache (DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 18 set. - Le malattie alle valvole del cuore colpiscono oltre 1 milione di italiani, circa il 10% delle persone con piu' di 65 anni, e sono destinate a essere sempre piu' diffuse, considerato il progressivo invecchiamento della popolazione. Ma pur essendo malattie comuni, solo il 5% degli italiani le conosce e percio' le previene. Questi sono i dati emersi a Roma durante la conferenza stampa di presentazione al ministero della Salute delle attivita' promosse da Cuore Italia in occasione della Settimana europea sulle Malattie delle Valvole cardiache che si svolgera' dal 16 al 22 settembre. L'obiettivo e' migliorare la conoscenza di queste malattie e sensibilizzare la popolazione, le istituzioni e il mondo politico. "La Salute e' tutto. Va cambiato il pensiero e investire maggiormente nella prevenzione. Avere degli anziani che stanno bene significa investire i fondi in altri comparti del Ssn. Per esempio abbiamo presentato un disegno di legge per un contributo alla non autosufficienza proprio perche' non e' accettabile che un soggetto anziano che vive nelle zone rurali non abbia pari accesso alle cure e non abbia i soldi per garantirsi un'assistenza adeguata". Questa la ricetta di Pierpaolo Sileri, appena nominato sottosegretario alla Salute, che ha risposto alle domande dell'agenzia Dire a margine dell'evento. "È tempo poi di investire- ha proseguito Sileri- nella digitalizzazione, di cui si parla da oltre 20 anni, per risparmiare. In piu' vanno aumentati i servizi sul territorio, perche' i pazienti se non trovano risposte sul territorio si recheranno al Pronto soccorso e questo vuol dire costi per il Servizio sanitario nazionale. Potrebbe bastare invece un infermiere di famiglia o di quartiere". "Purtroppo le malattie valvolari cardiache sono ignorate dalla maggior parte della popolazione- ha detto invece Roberto Messina, presidente di Cuore Italia- Spesso accade che la patologia colpisca soprattutto anziani che pero' sono ancora nel pieno delle attivita' pregiudicando la loro qualita' di vita. È importante dunque promuovere iniziative come queste, sia per sensibilizzare la popolazione sia i medici che le istituzioni". "L'argomento delle malattie valvolari cardiache deve essere affrontato mettendo a disposizione specialisti negli ambulatori pubblici- ha detto Antonio Magi, segretario generale del Sumai Assoprof- agevolando cosi' quella fascia della popolazione piu' debole. In questo modo si rende possibile la collaborazione gli specialisti sul territorio con i medici di medicina generale e i medici ospedalieri". (Red/ Dire) 08:29 18-09-19 NNNN

NEWS SANITA'. Rischi colesterolo? Italiani consci, ma controllano poco

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 08.05.23

NEWS SANITA'. Rischi colesterolo? Italiani consci, ma controllano poco

DIR0052 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS SANITA'. Rischi colesterolo? Italiani consci, ma controllano poco (DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Milano, 18 sett. - Il 90% degli italiani e' consapevole che il colesterolo alto fa male al cuore, ma in concreto in molti non conoscono i propri valori e quindi si espongono a rischi cardiovascolari. E' quanto si evince un'indagine condotta da Iqvia e condotta su un campione di 1.000 persone, discussa al convegno "Stili di vita e prevenzione cardiovascolare". Promosso dalla casa farmaceutica Mylan, alla Fabbrica del Duomo di Milano, l'evento e' nato con lo scopo di contribuire alla diffusione di informazione scientifica e stimolare il dibattito tra diversi medici esperti. Tra gli argomenti trattati, l'importanza delle linee guida Esc-Eas, degli integratori alimentari, in particolare dei nutraceutici, e degli stili di vita corretti, a partire dall'alimentazione. Obiettivo del campionamento di Iqvia, presentato al convegno milanese, e' esplorare quanto gli italiani sono informati sul tema di rischio cardiovascolare, ipercolesterolemia e prevenzione primaria, anche rispetto ai valori soglia riportati dalle linee guida. Le risposte degli intervistati destano perplessita', poiche' sebbene ci sia una diffusa conoscenza sul tema, solo sei intervistati su 10 hanno fatto un controllo nell'ultimo anno. Di questi, il 61% non ricorda i propri valori e oltre un terzo di chi li ricorda ha un'errata percezione del proprio rischio, ovvero dichiara di avere il colesterolo nella norma ma cita valori sopra soglia. Con conseguenze a lungo termine potenzialmente pericolose. Dalla ricerca Iqvia emerge inoltre che il 73% degli intervistati conosce gli integratori alimentari per il controllo e la riduzione del colesterolo. Il 52% di chi ha il colesterolo alto, infatti, li usa per controllarlo o ridurlo, mentre il 16% di chi ha valori nella norma, li usa per prevenirlo. Tra gli integratori alimentari particolarmente efficaci contro il colesterolo spiccano i nutraceutici. "Da sempre Mylan e' attenta ai bisogni dei pazienti e consumatori, anche portando in evidenza le cattive abitudini in fatto di salute come emerso dalla ricerca presentata oggi- spiega Fabio Torriglia, amministratore delegato di Mylan Italia-. Il nutraceutico che Mylan produce ha 28 studi clinici pubblicati, nel quadro della ricerca seria e continua che nostra azienda porta avanti. Da qui i nostri standard elevati: dall'estrazione del principio attivo fino alla produzione finale". Mylan, aggiunge Torriglia, e' anche impegnata nell'attivita' di informazione scientifica e sensibilizzazione, "cosi' da coinvolgere in maniera virtuosa agli specialisti del settore, medici e farmacisti, e i consumatori", al fine di "accrescere la conoscenza e la consapevolezza sui corretti stili di vita da adottare per il proprio benessere da cui puo' conseguire una reale trasformazione culturale". (Red/ Dire) 08:05 18-09-19 NNNN

NEWS SANITA'. Vita sana e riso rosso fermentato per ridurre colesterolo

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 08.01.27

NEWS SANITA'. Vita sana e riso rosso fermentato per ridurre colesterolo

DIR0042 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS SANITA'. Vita sana e riso rosso fermentato per ridurre colesterolo (DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Milano, 18 set. - Per ridurre il colesterolo e dunque proteggere da rischi cardiovascolari, oltre all'adozione di stili di vita sani, e' utile il riso rosso fermentato. Lo spiega Matteo Pirro, direttore S.C. Medicina interna dell'Universita' degli Studi di Perugia, a margine del convegno "Stili di vita e prevenzione cardiovascolare", promosso dalla casa farmaceutica Mylan, alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dove si e' appunto discusso di dati, prevenzione, alimentazione e, appunto, nutraceutici. "I nutraceutici sono alimenti o parti di alimenti capaci di fornire un beneficio alla salute, sia in termini di prevenzione che di cura- continua Pirro- Tra questi il riso rosso fermentato riduce il colesterolo e protegge il cuore". Commentando i risultati di una ricerca Iqvia, secondo la quale il 90% degli intervistati e' consapevole che il colesterolo alto fa male al cuore, ma il 61% non ricorda i propri valori - quindi di fatto non li controlla - Pirro osserva che la maggioranza della popolazione "non da' sufficientemente peso all'importanza che il colesterolo ha nel determinare nel tempo danni, a livello delle arterie e degli organi, in particolare a livello del cuore, e quindi puo' provocare o favorire la comparsa dell'infarto, e anche di danni a livello del cervello, e quindi favorire ictus". Dati sui quali "c'e' una forte evidenza" scientifica, alla quale negli ultimi anni si e' aggiunta la prova che "anche modesti incrementi della colesterolemie, mantenuti per lungo tempo, sono in grado di esercitare un effetto altrettanto dannoso". Da qui l'importanza di concentrarsi non solo su pazienti che hanno il colesterolo alto ma anche sulla fascia di popolazione che ha un solo fattore di rischio, magari ipertesi o fumatori, dai 40 anni in poi, con modesti incrementi del colesterolo ma che lo trascura. Proprio a coloro e' suggerito, fra le altre cose, di assumere integratori, in particolar modo i nutraceutici. "La possibilita' di assumere un integratore specifico- conclude Pirro- che combini diverse sostanze con azione sul colesterolo, come riso rosso fermentato, berberina, policosanoli, con ingredienti quali astaxantina, coenzima Q10 e acido folico, permette di sfruttare l'azione complementare dei singoli componenti e ottenere una riduzione significativa dei livelli di colesterolo". (Red/ Dire) 08:01 18-09-19 NNNN

Usa: Ny secondo stato a bandire e-cig aromatizzate ++

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 00.55.49

++ Usa: Ny secondo stato a bandire e-cig aromatizzate ++

ZCZC0138/SXB ONY14815_SXB_QBXB B EST S0B QBXB ++ Usa: Ny secondo stato a bandire e-cig aromatizzate ++ Dopo Michigan. Eccezione per aromi tabacco e mentolo (ANSA) - WASHINGTON, 18 SET - New York diventa il secondo stato americano, dopo il Michigan, a vietare la vendita delle sigarette elettroniche aromatizzate, accusate di incitare i giovani a svapare e oggetto d'indagine per sette morti e centinaia di malattie respiratorie di persone che ne fanno uso. Unica eccezione le e-cig aromatizzate al tabacco e al mentolo. La decisione, che entra in vigore subito, e' stata presa dal Consiglio per la salute pubblica, su proposta del governatore dem Andrew Cuomo. (ANSA). SAV 18-SET-19 00:55 NNNN

Epatite C, sempre più disattesa strategia gobale Oms per eliminarla

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 16.19.17


Epatite C, sempre più disattesa strategia gobale Oms per eliminarla

Epatite C, sempre più disattesa strategia gobale Oms per eliminarla Un paziente su due non è stato ancora trattato Roma, 18 set. (askanews) - Sempre più disattesa la strategia globale OMS per eliminare l'epatite C. La ricerca del "sommerso" e il ruolo delle Regioni tra i temi caldi in questa fase: un paziente su 2 non è stato ancora trattato, mentre l'ipotesi di un'eventuale equivalenza dei farmaci preoccupa la comunità scientifica e gli specialisti. Se ne è discusso oggi a Roma, in un incontro dal titolo "Alleanza contro l'Epatite 2019", organizzata da MA Provider, promossa da AISF - Associazione Italiana per lo Studio del Fegato e da SIMIT - Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, con il patrocinio di EpaC onlus, e realizzata con il contributo non condizionato di AbbVie e Gilead. "Da parte delle istituzioni c'è massimo impegno ad ascoltare le esigenze di clinici e pazienti per non perdere un'occasione storica - ha chiarito il Senatore Raffaele Mautone, componente della 12ª Commissione Igiene e Sanità del Senato - fino ad oggi abbiamo supportato gli sforzi della ricerca e l'implementazione delle nuove terapie; auspichiamo ora un prosieguo di questo percorso, sia per la salute dei singoli, sia per la Sanità pubblica". "Se i costi della terapia passassero dal fondo per i farmaci innovativi a completo carico delle Regioni, le stesse si troverebbero a sostenere ulteriori costi diretti, senza che si sia ancora investito a sufficienza per l'emersione del sommerso, eccezion fatta per le società scientifiche che hanno intrapreso campagne di comunicazione- avverte Massimo Galli, Presidente SIMIT - bisogna rammentare che il grosso del sommerso risiede nelle fasce d'età al di sopra dei 50 anni, nelle quali si è fino ad oggi fatto veramente molto poco". "In Italia, nonostante l'ottimo lavoro finora svolto, si stima che vi siano ancora circa 200mila pazienti con infezione da HCV che debbano essere individuati e trattati, e l'emersione del sommerso continua quindi a rappresentare una sfida fondamentale per poter mirare a raggiungere l'eradicazione dell'infezione nel nostro paese - ha ricordato Salvatore Petta, Segretario AISF. - Tuttavia, oltre alle classiche "sacche" di infezione presenti presso i SerD e gli istituti di detenzione è estremamente importante focalizzare la nostra attenzione sul bacino dei pazienti seguiti presso i Medici di Medicina Generale. Tale percorso virtuoso ovviamente per essere efficiente necessita di una corretta informazione/formazione dei MMG e dell'organizzazione di un sistema di rete che permetta una facile collocazione dei pazienti individuati ai centri autorizzati al trattamento". (Segue) Cro-Mpd 20190918T161909Z

PSICHIATRIA: COLESTEROLO BASSO 'SPIA', AUMENTA RISCHI SUICIDIO IN FRAGILI =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.39.50


PSICHIATRIA: COLESTEROLO BASSO 'SPIA', AUMENTA RISCHI SUICIDIO IN FRAGILI =

ADN0979 7 CRO 0 ADN CRO NAZ PSICHIATRIA: COLESTEROLO BASSO 'SPIA', AUMENTA RISCHI SUICIDIO IN FRAGILI = Studio italiano su oltre 600 persone Roma, 18 set. (AdnKronos Salute) - Quando il colesterolo è in eccesso, aumenta il rischio di infarto e ictus. Se però è basso, è associato a un incremento della probabilità di tentare il suicidio, poiché può far 'saltare' un freno all'aggressività e all'impulsività a livello cerebrale. Lo dimostra uno studio italiano presentato al Convegno internazionale di suicidologia e Salute pubblica, organizzato dal Servizio per la prevenzione del suicidio, Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea di Roma, con il supporto incondizionato della Fondazione Internazionale Menarini. I risultati, recentemente pubblicati su 'Frontiers in Psychiatry', rivelano che avere livelli di colesterolo sotto il valore soglia di normalità di 200 mg/dl si associa a una maggiore probabilità di sviluppare comportamenti suicidari in soggetti a rischio, in particolare se tutto il quadro lipidico di colesterolo e trigliceridi è sbilanciato verso valori bassi. Ciò è dovuto, in primo luogo, ad alterazioni del metabolismo di alcuni neurotrasmettitori cerebrali indotte dai bassi livelli del quadro lipidico: correggerli, quindi, può contribuire a ridurre il pericolo di un gesto estremo. Il nuovo studio è stato condotto su 632 persone, fra cui 432 che avevano tentato il suicidio, arrivate al Pronto soccorso dell'Irccs ospedale policlinico San Martino di Genova nell'arco di 5 anni, dal 2013 al 2018. "A tutti sono stati misurati diversi parametri clinici, fra cui i livelli di colesterolo, trigliceridi e proteina C reattiva plasmatica, indicativa di infiammazione", racconta Mario Amore, coordinatore dell'indagine e ordinario di Psichiatria presso l'Università di Genova. (segue) (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 15:39 NNNN
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.39.56

PSICHIATRIA: COLESTEROLO BASSO 'SPIA', AUMENTA RISCHI SUICIDIO IN FRAGILI (2) =

ADN0980 7 CRO 0 ADN CRO NAZ PSICHIATRIA: COLESTEROLO BASSO 'SPIA', AUMENTA RISCHI SUICIDIO IN FRAGILI (2) = (AdnKronos Salute) - "Abbiamo così verificato - prosegue - che c'è una correlazione significativa fra bassi livelli di colesterolo totale e probabilità di tentare il suicidio, in particolare attraverso tentativi ad alto grado di letalità e che, quindi, comportano un intervento medico più intensivo al fine di salvare la vita della vittima. Gli altri parametri risultati connessi sono una diagnosi di disturbo bipolare e la presenza di livelli più alti di proteina C reattiva nel sangue". Secondo i dati raccolti dalla metanalisi, inoltre, i tentativi di suicidio si associano anche a valori inferiori di colesterolo Ldl, Hdl e di trigliceridi totali: un profilo in cui c'è uno squilibrio verso il basso di tutte le componenti lipidiche. "Il colesterolo è una molecola essenziale per il nostro organismo, serve infatti alla sintesi delle membrane cellulari e di molti ormoni; diventa dannoso e aumenta il rischio cardiovascolare quando è in eccesso", precisa il presidente del Convegno Maurizio Pompili, ordinario di Psichiatria alla Sapienza e responsabile del Servizio per la prevenzione del suicidio del Sant'Andrea. (segue) (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 15:39 NNNN
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.40.02

PSICHIATRIA: COLESTEROLO BASSO 'SPIA', AUMENTA RISCHI SUICIDIO IN FRAGILI (3) =

ADN0981 7 CRO 0 ADN CRO NAZ PSICHIATRIA: COLESTEROLO BASSO 'SPIA', AUMENTA RISCHI SUICIDIO IN FRAGILI (3) = (AdnKronos Salute) - "Bassi livelli di colesterolo possono aumentare l'infiammazione a livello del sistema nervoso centrale e soprattutto alterare il sistema di trasmissione della serotonina, un neurotrasmettitore fondamentale per il controllo dell'aggressività e dell'impulsività: il colesterolo è infatti cruciale - insiste - per la stabilità delle membrane cellulari e, se non è presente in quantità sufficienti la superficie delle cellule cerebrali, risulta alterata nella sua micro-viscosità. Questo modifica di conseguenza anche la capacità di rispondere alla serotonina, riducendone gli effetti e portando così a una minore soppressione di istinti impulsivi e violenti come i tentativi di suicidio". L'ipotesi è confermata dalla scoperta, nel nuovo studio, che i livelli bassi di colesterolo sono associati soprattutto a gesti particolarmente letali, come un avvelenamento con dosi molto elevate di farmaci. "Questi dati aiutano a capire meglio la neurobiologia che sottintende ai tentativi di suicidio e potrebbero essere utili per la prevenzione. Il colesterolo basso, in soggetti ad alto rischio di suicidio perché per esempio affetti da un disturbo bipolare, potrebbe diventare un elemento da correggere per ridurre il pericolo" di suicidio, conclude Pompili. (Red-Mal/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 15:39 NNNN 

BREXIT: AMBASCIATORE POLACCO INVITA CONNAZIONALI A TORNARE IN PATRIA =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.09.50

BREXIT: AMBASCIATORE POLACCO INVITA CONNAZIONALI A TORNARE IN PATRIA =

ADN0887 7 EST 0 ADN EST NAZ BREXIT: AMBASCIATORE POLACCO INVITA CONNAZIONALI A TORNARE IN PATRIA = Londra, 18 set. (AdnKronos) - L'ambasciatore polacco a Londra, Arkady Rzegocki, ha scritto una lettera agli oltre 800mila connazionali residenti in Gran Bretagna invitandoli a prendere "seriamente in considerazione" il rientro in patria dopo la BREXIT. Il diplomatico, riferisce la Bbc, ha sottolineato che il miglioramento degli standard di vita in Polonia offre "un'ottima opportunità per rientrare". Chi vuole rimanere deve assolutamente provvedere a registrarsi nello schema del "settlement status", esorta l'ambasciatore, sottolineando che il numero di richieste da parte dei cittadini europei è finora troppo basso e tocca solo il 27% per i polacchi. Secondo gli ultimi dati statistici, nel 2018 vivevano in Gran Bretagna 832mila persone nate in Polonia. Assieme agli indiani si tratta del maggior gruppo di residenti stranieri. (Cif/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 15:09 NNNN 

TORINO: TENTA DI VENDERE DROGA MA I CLIENTI SONO POLIZIOTTI, ARRESTATO =




MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.06.48

TORINO: TENTA DI VENDERE DROGA MA I CLIENTI SONO POLIZIOTTI, ARRESTATO =

ADN0879 7 CRO 0 ADN CRO RPI TORINO: TENTA DI VENDERE DROGA MA I CLIENTI SONO POLIZIOTTI, ARRESTATO = Torino, 18 set. (AdnKronos) - Non erano le persone più indicate quelle a cui un 25enne originario del Gambia ha cercato di vendere droga nel parco del Valentino. I due soggetti a cui il giovane ha offerto cocaina per 50 euro a dose erano due agenti di polizia liberi dal servizio. Quando i poliziotti si sono qualificati, lo straniero ne ha colpito uno e ha tentato la fuga ma è stato bloccato  e arrestato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Lo straniero, che oltre ad essere destinatario di un divieto di dimora nel Comune di Torino, aveva a carico un ordine di espulsione emesso a maggio dal Questore del capoluogo piemontese e' stato anche denunciato  per lesioni, infatti perché il poliziotto colpito dall'uomo ha dovuto ricorrere alle cure mediche ed è stato giudicato guaribile in 7 giorni. (Abr/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-SET-19 15:06 NNNN