MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 17.44.18
ANSA/ Diabete aggressivo fra gli adolescenti, in aumento
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ANSA/ Diabete aggressivo fra gli adolescenti, in aumento
Test per chi e' a rischio. Non e' piu' la 'malattia dei nonni'
(dell'inviata Manuela Correra)
(ANSA) - BARCELLONA, 18 SET - Non solo uomini e donne dai 60
anni in su. Il diabete di tipo 2 'cambia volto' per colpire,
oggi, sempre piu' giovani ed adolescenti: si stima che siano
150-200mila i ragazzi con questa patologia in Italia ma il trend
e' in crescita e allarma i diabetologi che, dal congresso
dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd),
avvertono: "Non e' piu' solo la 'malattia dei nonni' e
l'elemento preoccupante e' che nei giovani questa patologia si
sta dimostrando molto piu' aggressiva e le terapie sono meno
efficaci".
"Il diabete che stiamo sempre piu' spesso diagnosticando in
giovani e adolescenti - spiega il presidente della Societa'
italiana di diabetologia (Sid), Francesco Purrello - e' molto
diverso da quello degli adulti. Si presenta infatti come una
forma piu' grave ed aggressiva, con una tendenza alle
complicanze cardiovascolari ancora maggiore e che risponde meno
alle cure, portando spesso in breve tempo alla terapia con
insulina. Ci troviamo davanti ad una generazione di ventenni con
casi di diabete che presentano una gravita' sorprendente per gli
stessi ricercatori. Purtroppo, le opzioni terapeutiche sono
fortemente ridotte e gli studi disponibili ancora pochi".
Insomma, chiarisce Purrello, "cade il dogma del diabete solo
nella mezza eta' ed oggi c'e' una nuova generazione a rischio".
In effetti, solo negli Usa, la prevalenza di questo diabete
dell'adulto a 'comparsa anticipata' nei giovani fa registrare un
aumento del 2,3% annuale negli under 30 dal 2010 ad oggi e gli
esperti prevedono che i casi si quadruplicheranno entro il 2050.
La gravita' del fenomeno e' confermata anche da uno studio
dell'Univesita' di Melbourne, presentato all'Easd, su un
campione di 370.854 soggetti con diabete in Gran Bretagna
dall'anno 2000, che dimostra come la proporzione di giovani si
sia incrementata a partire dall'inizio del secolo. Inoltre, un
ulteriore studio dell'Universita' di Bristol ha dimostrato che
segnali precoci del diabete di tipo 2 possono essere gia'
individuati in bambini di soli 8 anni, ovvero decenni prima che
la malattia venga eventualmente diagnosticata.
Una situazione "allarmante", avvertono quindi i diabetologi,
che potra' essere contrastata solo con forti misure puntate alla
prevenzione. Le priorita' "devono essere la lotta alla
sedentarieta' e alle abitudini alimentari scorrette tra i
giovani, ma fondamentale - afferma Purrello - e' anche
sottoporre a screening tutti i giovani a rischio diabete perche'
sono sovrappeso, sedentari e con una storia familiare di
malattia". Ma molto, secondo l'Easd, possono fare anche le
scuole, l'industria alimentare (riducendo i contenuti di grasso
e zuccheri) ed i governi. Tra le possibili misure indicate
dall'Easd, anche una tassazione per scoraggiare il consumo di
bevande zuccherate da parte dei ragazzi, proposta gia' avanzata
dalla Societa' italiana di diabetologia. (ANSA)
CR
18-SET-19 17:43 NNNN
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