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mercoledì 26 giugno 2024

E IO PAGO COSTERÀ MOLTO DI PIÙ Base Nato a Pisa: il governo butta i primi 20 milioni

 




E IO PAGO


COSTERÀ MOLTO DI PIÙ
Base Nato a Pisa: il governo butta i primi 20 milioni
DI LORENZO GIARELLI

Sul progetto finale – e sui suoi costi – c’è ancora molta opacità. Ma il Dl Infrastrutture approvato lunedì in Consiglio dei ministri avvia l’iter per la nuova contestatissima base militare a Pisa, stanziando i primi 20 milioni di euro. Non è che una goccia nel mare, per un piano che in origine valeva quasi 200 milioni e che poi ha subito diverse modifiche, ma è il segnale che il governo intende tirare dritto nonostante le proteste di diverse sigle ambientaliste e pacifiste.

Di una nuova base militare a Pisa si è iniziato a parlare quando a Palazzo Chigi sedeva Mario Draghi. Si tratta di un’opera – uffici, quartier generale di reparti dei Carabinieri, aree per l’addestramento, eccetera – che interessa vaste aree del Parco di San Rossore e che ha già avuto l’ok del nuovo ministro della Difesa Guido Crosetto, del sindaco di Pisa Michele Conti e delle altre autorità coinvolte (col placet tanto del centrodestra quanto di pezzi del Pd locale). I primi soldi però arrivano dal ministero dei Trasporti di Matteo Salvini. Nel Decreto Infrastrutture si legge infatti che “per la nuova sede dei reparti di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri, segnatamente del Gruppo intervento speciale, del Primo Reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania e del Centro cinofili, individuata quale opera destinata alla difesa nazionale, si autorizza una spesa complessiva di 20 milioni di euro”.

Di fronte al decreto, le associazioni sul territorio annunciano nuove mobilitazioni. Francesco Auletta, consigliere comunale della civica di sinistra Diritti in Comune, giura che “questa base non si farà, né a Pisa né altrove” e mette in fila gli atteggiamenti di scarsa trasparenza del ministero, del Comune e della Regione Toscana: “A oggi non sappiamo quanto costerà complessivamente questa nuova infrastruttura che servirà a rendere Pisa ancora di più uno dei principali avamposti per la guerra nel nostro Paese, vista la presenza di Camp Darby e dell’Aeroporto militare”. Ma il tema è anche sociale: “Come abbiamo ripetutamente denunciato, si utilizzano decine di milioni di euro per la militarizzazione del territorio sottraendoli alle priorità sociali. I finanziamenti provengono non dalla Difesa, ma dal ministero delle Infrastrutture”. In attesa del conto definitivo.

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