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mercoledì 11 marzo 2020
Coronavirus: Ue, valutare utilita' controlli ai confini ++
MERCOLEDÌ 11 MARZO 2020 11.15.20
++ Coronavirus: Ue, valutare utilita' controlli ai confini ++
ZCZC2780/SX4 OBX31052_SX4_QBKN B EST S04 QBKN ++ Coronavirus: Ue, valutare utilita' controlli ai confini ++ Portavoce, eventuali interventi devono essere coordinati (ANSA) - BRUXELLES, 11 MAR - "Gli Stati membri dovrebbero valutare se il ripristino dei controlli ai confini interni sia utile nel contesto attuale o se altre misure potrebbero essere piu' appropriate, anche in considerazione del periodo di incubazione del virus": lo ha detto all'ANSA un portavoce della Commissione Ue dopo la decisione di Austria e Slovenia sui controlli alle frontiere con l'Italia. Inoltre, Bruxelles ritiene che "qualsiasi azione debba essere coordinata". (ANSA). Y62-TI/TI 11-MAR-20 11:14 NNNN
++ Coronavirus: Ue, valutare utilita' controlli ai confini ++
ZCZC2780/SX4 OBX31052_SX4_QBKN B EST S04 QBKN ++ Coronavirus: Ue, valutare utilita' controlli ai confini ++ Portavoce, eventuali interventi devono essere coordinati (ANSA) - BRUXELLES, 11 MAR - "Gli Stati membri dovrebbero valutare se il ripristino dei controlli ai confini interni sia utile nel contesto attuale o se altre misure potrebbero essere piu' appropriate, anche in considerazione del periodo di incubazione del virus": lo ha detto all'ANSA un portavoce della Commissione Ue dopo la decisione di Austria e Slovenia sui controlli alle frontiere con l'Italia. Inoltre, Bruxelles ritiene che "qualsiasi azione debba essere coordinata". (ANSA). Y62-TI/TI 11-MAR-20 11:14 NNNN
martedì 10 marzo 2020
CORONAVIRUS: REGIONE LAZIO, 'ON LINE IL VADEMECUM #IORESTOACASA' =
MARTEDÌ 10 MARZO 2020 21.28.09
CORONAVIRUS: REGIONE LAZIO, 'ON LINE IL VADEMECUM #IORESTOACASA' =
ADN2105 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: REGIONE LAZIO, 'ON LINE IL VADEMECUM #IORESTOACASA' = cosa fare e chi chiamare per essere tutti al sicuro Roma, 10 mar. (Adnkronos) - È on line sui siti istituzionali della Regione Lazio regione.lazio.it/coronavirus e salutelazio.it il Vademecum ''Fermiamo il Coronavirus #iorestoacasa''. È importante chiamare solo per le emergenze sanitarie. Otto regole da rispettare per il benessere di tutte e tutti: Esci di casa solo per necessità: per motivi di salute, per andare al lavoro o per fare la spesa; Mantieni una distanza di sicurezza tra te e le altre persone di almeno uno o due metri. Non prendere l'ascensore insieme ad altre persone ed evita assolutamente abbracci e strette di mano; Ricorda che ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico è vietata; Evita di andare in luoghi pubblici o privati se sono presenti molte persone (per esempio un supermercato affollato); A maggior ragione non avere contatti ravvicinati con persone che manifestano sintomi respiratori; In casa e nei luoghi di lavoro poni la massima attenzione alla pulizia e igiene, personale e di tutti i luoghi che frequenti; Lavati spesso le mani, togliendo tutti i monili che ostacolano un corretto lavaggio, come anelli o bracciali. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani. Non scambiare bicchieri, borracce, ecc.; Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci. Utilizza sempre un fazzoletto di carta da buttare immediatamente in un contenitore chiuso o, se ne sei sprovvisto, utilizza la piega del gomito. La campagna informativa richiama all'attenzione di tutti i cittadini i numeri da chiamare in caso di necessità: se si hanno sintomi non andare al pronto soccorso ed evitare qualsiasi contatto con altre persone. Consultare al telefono il medico di base. Chi ha prefisso telefonico 06 può chiamare il numero 112; per tutti gli altri prefissi del Lazio 800 118 800. (Sod/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:28 NNNN
CORONAVIRUS: REGIONE LAZIO, 'ON LINE IL VADEMECUM #IORESTOACASA' =
ADN2105 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: REGIONE LAZIO, 'ON LINE IL VADEMECUM #IORESTOACASA' = cosa fare e chi chiamare per essere tutti al sicuro Roma, 10 mar. (Adnkronos) - È on line sui siti istituzionali della Regione Lazio regione.lazio.it/coronavirus e salutelazio.it il Vademecum ''Fermiamo il Coronavirus #iorestoacasa''. È importante chiamare solo per le emergenze sanitarie. Otto regole da rispettare per il benessere di tutte e tutti: Esci di casa solo per necessità: per motivi di salute, per andare al lavoro o per fare la spesa; Mantieni una distanza di sicurezza tra te e le altre persone di almeno uno o due metri. Non prendere l'ascensore insieme ad altre persone ed evita assolutamente abbracci e strette di mano; Ricorda che ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico è vietata; Evita di andare in luoghi pubblici o privati se sono presenti molte persone (per esempio un supermercato affollato); A maggior ragione non avere contatti ravvicinati con persone che manifestano sintomi respiratori; In casa e nei luoghi di lavoro poni la massima attenzione alla pulizia e igiene, personale e di tutti i luoghi che frequenti; Lavati spesso le mani, togliendo tutti i monili che ostacolano un corretto lavaggio, come anelli o bracciali. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani. Non scambiare bicchieri, borracce, ecc.; Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci. Utilizza sempre un fazzoletto di carta da buttare immediatamente in un contenitore chiuso o, se ne sei sprovvisto, utilizza la piega del gomito. La campagna informativa richiama all'attenzione di tutti i cittadini i numeri da chiamare in caso di necessità: se si hanno sintomi non andare al pronto soccorso ed evitare qualsiasi contatto con altre persone. Consultare al telefono il medico di base. Chi ha prefisso telefonico 06 può chiamare il numero 112; per tutti gli altri prefissi del Lazio 800 118 800. (Sod/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:28 NNNN
CORONAVIRUS: LEODORI, 'INACCETTABILI ASSEMBRAMENTI IN STAZIONE TIBURTINA A ROMA' =
MARTEDÌ 10 MARZO 2020 21.19.09
CORONAVIRUS: LEODORI, 'INACCETTABILI ASSEMBRAMENTI IN STAZIONE TIBURTINA A ROMA' =
ADN2098 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: LEODORI, 'INACCETTABILI ASSEMBRAMENTI IN STAZIONE TIBURTINA A ROMA' = Roma, 10 mar. (Adnkronos) - "Gli assembramenti e l'assenza di controlli ai terminal dei bus della Stazione Tiburtina sono inaccettabili. E' urgente intervenire per evitare che certe scene fuori controllo si ripetano. E' uno schiaffo ai sacrifici, al lavoro alle privazioni che stanno mettendo in atto gli operatori della sanità e milioni di cittadini di Roma e del Lazio". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori all'uscita dalla Conferenza Stato-Regioni, a chi gli chiedeva del video di assembramenti e code alla Stazione Tiburtina di Roma. (Sod/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:19 NNNN
CORONAVIRUS: LEODORI, 'INACCETTABILI ASSEMBRAMENTI IN STAZIONE TIBURTINA A ROMA' =
ADN2098 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: LEODORI, 'INACCETTABILI ASSEMBRAMENTI IN STAZIONE TIBURTINA A ROMA' = Roma, 10 mar. (Adnkronos) - "Gli assembramenti e l'assenza di controlli ai terminal dei bus della Stazione Tiburtina sono inaccettabili. E' urgente intervenire per evitare che certe scene fuori controllo si ripetano. E' uno schiaffo ai sacrifici, al lavoro alle privazioni che stanno mettendo in atto gli operatori della sanità e milioni di cittadini di Roma e del Lazio". Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori all'uscita dalla Conferenza Stato-Regioni, a chi gli chiedeva del video di assembramenti e code alla Stazione Tiburtina di Roma. (Sod/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:19 NNNN
CORONAVIRUS: SALVINI, 'TUTTO QUELLO CHE NON E' STRATEGICO GIU', CHIUSO' =
MARTEDÌ 10 MARZO 2020 21.19.30
CORONAVIRUS: SALVINI, 'TUTTO QUELLO CHE NON E' STRATEGICO GIU', CHIUSO' =
ADN2099 7 POL 0 ADN POL NAZ CORONAVIRUS: SALVINI, 'TUTTO QUELLO CHE NON E' STRATEGICO GIU', CHIUSO' = Roma, 10 mar (Adnkronos) - "Tutto quello che non è strategico, giù. Meglio chiudere per due, tre settimane, salvare vite, piuttosto che tirare avanti con zone arancioni". Lo ha detto Matteo Salvini, a Tg2 Post, parlando dell'emergenza coronavirus. "Lo abbiamo detto a Conte, le stesse imprese dicono fateci chiudere, tanto vale imporre un sacrificio agli italiani piuttosto che la solita cosa vaga con le autocerficazioni", ha aggiunto il leader della Lega. (Gmg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:19 NNNN
CORONAVIRUS: SALVINI, 'TUTTO QUELLO CHE NON E' STRATEGICO GIU', CHIUSO' =
ADN2099 7 POL 0 ADN POL NAZ CORONAVIRUS: SALVINI, 'TUTTO QUELLO CHE NON E' STRATEGICO GIU', CHIUSO' = Roma, 10 mar (Adnkronos) - "Tutto quello che non è strategico, giù. Meglio chiudere per due, tre settimane, salvare vite, piuttosto che tirare avanti con zone arancioni". Lo ha detto Matteo Salvini, a Tg2 Post, parlando dell'emergenza coronavirus. "Lo abbiamo detto a Conte, le stesse imprese dicono fateci chiudere, tanto vale imporre un sacrificio agli italiani piuttosto che la solita cosa vaga con le autocerficazioni", ha aggiunto il leader della Lega. (Gmg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:19 NNNN
CORONAVIRUS. ZONA PROTETTA ITALIA, IL VADEMECUM DI PALAZZO CHIGI/FOTO
MARTEDÌ 10 MARZO 2020 20.10.58
CORONAVIRUS. ZONA PROTETTA ITALIA, IL VADEMECUM DI PALAZZO CHIGI/FOTO
DIR3359 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT CORONAVIRUS. ZONA PROTETTA ITALIA, IL VADEMECUM DI PALAZZO CHIGI/FOTO IL GOVERNO RISPONDE ALLE DOMANDE PIU' FREQUENTI SUL DPCM FIRMATO DA CONTE (DIRE) Roma, 10 mar. - Palazzo Chigi risponde in una nota alle domande piu' frequenti sull'applicazione del dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte che istituisce una 'zona protetta Italia' nel contrasto alla diffusione del coronavirus. Ecco le risposte per quanto attiene le zone interessate dal decreto: 1. Ci sono differenze all'interno del territorio nazionale? No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. 2. Sono ancora previste zone rosse? No, non sono piu' previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l'istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti. (DIRE) Roma, 10 mar. - Per quanto riguarda gli spostamenti: 1. Cosa si intende per 'evitare ogni spostamento delle persone fisiche'? Ci sono dei divieti? Si puo' uscire per andare al lavoro? Chi e' sottoposto alla misura della quarantena, si puo' spostare? Si deve evitare di uscire di casa. Si puo' uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessita', quali, per esempio, l'acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potra' essere resa su moduli prestampati gia' in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicita' delle autodichiarazioni sara' oggetto di controlli successivi e la non veridicita' costituisce reato. E' comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, e' richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. E' previsto anche il 'divieto assoluto' di uscire da casa per chi e' sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. 2. Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare 'avanti e indietro'? Si', e' uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. (DIRE) Roma, 10 mar. - Sempre in relazione agli spostamenti, Palazzo Chigi risponde alle domande piu' frequenti: 3. Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5? In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. 4. Cosa significa 'comprovate esigenze lavorative'? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le 'comprovate esigenze lavorative'? E' sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se e' consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. 'Comprovate' significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l'autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicita' costituisce reato. In caso di controllo, si dovra' dichiarare la propria necessita' lavorativa. Sara' cura poi delle Autorita' verificare la veridicita' della dichiarazione resa con l'adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni 5. Come si devono comportare i transfrontalieri? I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente). 6. Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura? Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull'intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La polizia municipale e le forze di polizia, nell'ambito della loro ordinaria attivita' di controllo del territorio, vigileranno sull'osservanza delle regole. 7. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potra' rientrarvi? Si', chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potra' spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessita' o motivi di salute. 8. È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili? Si', si potra' sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c'e' alcuna necessita' di accaparrarseli ora perche' saranno sempre disponibili. 9. E' consentito fare attivita' motoria? Si', l'attivita' motoria all'aperto e' consentita purche' non in gruppo. 10. Si puo' uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Si', ma solo in caso di stretta necessita' (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa. 11. Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti? Si', e' una condizione di necessita'. Ricordate pero' che gli anziani sono le persone piu' vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il piu' possibile. (DIRE) Roma, 10 mar. - Ecco le risposte alle domande piu' frequenti da parte di Palazzo Chigi per quant attiene ai trasporti. 1. Sono previste limitazioni per il transito delle merci? No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessita') possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci e' considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto puo' spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. 2. I corrieri merci possono circolare? Si', possono circolare. 3. Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attivita' lavorative? No, non sono previste limitazioni al transito e all'attivita' di carico e scarico delle merci. 4. Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea? NO. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l'attivita' svolta e' considerata esigenza lavorativa. (DIRE) Roma, 10 mar. - Palazzo Chigi fornisce le risposte alle domande piu' frequenti per quanto riguarda uffici e dipendenti pubblici. 1. Gli uffici pubblici rimangono aperti? Si', su tutto il territorio nazionale, senza distinzione tra le zone. L'attivita' amministrativa e' svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E' prevista comunque la sospensione delle attivita' didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche. 2. Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull'intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani. Nel caso di difficolta' di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilita' temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti? Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti e' una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilita' non giustifica la chiusura dell'ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle. 3. Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili e' in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia? Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione. 4. Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho? Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l'accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalita' organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti.Il dipendente potra' presentare un'istanza che sara' accolta sulla base delle modalita' organizzative previste. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte alle domande piu' frequenti per quanto riguarda l'applicazione del Dpcm ai pubblici esercizi: 1. Bar e ristoranti possono aprire regolarmente? E' consentita l'attivita' di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilita' del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell'attivita' in caso di violazione. 2. Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande? Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 e' riferito solo all'apertura al pubblico. L'attivita' puo' comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sara' cura di chi organizza l'attivita' di consegna a domicilio - lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma - evitare che il momento della consegna preveda contatti personali. 3. Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attivita'? Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attivita' diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attivita' ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie gia' previste per le attivita' di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l'obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. 4.Cosa e' previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura? Ne e' prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte di palazzo Chigi per quanto riguarda l'applicazione del dpcm alla scuola e all'universita'. 1. Cosa prevede il decreto per le scuole? Nel periodo sino al 3 aprile 2020, e' sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilita' di svolgimento di attivita' didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilita'. 2. Cosa prevede il decreto per le universita'? Nel periodo sino al 3 aprile 2020, e' sospesa la frequenza delle attivita' di formazione superiore, comprese le universita' e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e universita' per anziani. Resta la possibilita' di svolgimento di attivita' formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilita'. Non e' sospesa l'attivita' di ricerca. 3. Si possono tenere le sessioni d'esame e le sedute di laurea? Si', potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalita' a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicita'. 4. Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attivita'? Si'. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalita' a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovra' essere data agli studenti con disabilita'. 5. Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche? Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l'esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attivita' dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non e' sospesa l'attivita' di ricerca. 6. Cosa succede a chi e' in Erasmus? Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile. (DIRE) Roma, 10 mar. - Ecco le risposte di Palazzo Chigi alle domande piu' frequenti sull'applicazione del dpcm all'ambito delle cerimonie e degli eventi 1. Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli? Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonche' gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d'esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati). 2. Si puo' andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi? Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto e' sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdi' mattina per la religione islamica. Sono consentiti l'apertura e l'accesso ai luoghi di culto, purche' si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte del governo alle domande piu' frequenti sull'applicazione del dpcm al'ambito del turismo. 1. Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo? Sull'intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che gia' si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiche' gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. 2. Come trova applicazione la limitazione relativa alle attivita' di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive? Le strutture ricettive possono svolgere attivita' di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell'8 marzo. 3. Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio? Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte del governo alle domande piu' frequenti per quanto riguarda l'applicazione del dpcm firmato ieri sera dal premier all'agricoltura. 1. Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca? No, non sono previste limitazioni. 2. Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attivita' lavorativa? No, non sono previste limitazioni. (Rai/ Dire) 20:09 10-03-20 NNNN
CORONAVIRUS. ZONA PROTETTA ITALIA, IL VADEMECUM DI PALAZZO CHIGI/FOTO
DIR3359 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT CORONAVIRUS. ZONA PROTETTA ITALIA, IL VADEMECUM DI PALAZZO CHIGI/FOTO IL GOVERNO RISPONDE ALLE DOMANDE PIU' FREQUENTI SUL DPCM FIRMATO DA CONTE (DIRE) Roma, 10 mar. - Palazzo Chigi risponde in una nota alle domande piu' frequenti sull'applicazione del dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte che istituisce una 'zona protetta Italia' nel contrasto alla diffusione del coronavirus. Ecco le risposte per quanto attiene le zone interessate dal decreto: 1. Ci sono differenze all'interno del territorio nazionale? No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. 2. Sono ancora previste zone rosse? No, non sono piu' previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l'istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti. (DIRE) Roma, 10 mar. - Per quanto riguarda gli spostamenti: 1. Cosa si intende per 'evitare ogni spostamento delle persone fisiche'? Ci sono dei divieti? Si puo' uscire per andare al lavoro? Chi e' sottoposto alla misura della quarantena, si puo' spostare? Si deve evitare di uscire di casa. Si puo' uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessita', quali, per esempio, l'acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potra' essere resa su moduli prestampati gia' in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicita' delle autodichiarazioni sara' oggetto di controlli successivi e la non veridicita' costituisce reato. E' comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, e' richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. E' previsto anche il 'divieto assoluto' di uscire da casa per chi e' sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. 2. Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare 'avanti e indietro'? Si', e' uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. (DIRE) Roma, 10 mar. - Sempre in relazione agli spostamenti, Palazzo Chigi risponde alle domande piu' frequenti: 3. Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5? In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. 4. Cosa significa 'comprovate esigenze lavorative'? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le 'comprovate esigenze lavorative'? E' sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se e' consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. 'Comprovate' significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l'autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicita' costituisce reato. In caso di controllo, si dovra' dichiarare la propria necessita' lavorativa. Sara' cura poi delle Autorita' verificare la veridicita' della dichiarazione resa con l'adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni 5. Come si devono comportare i transfrontalieri? I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente). 6. Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura? Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull'intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La polizia municipale e le forze di polizia, nell'ambito della loro ordinaria attivita' di controllo del territorio, vigileranno sull'osservanza delle regole. 7. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potra' rientrarvi? Si', chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potra' spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessita' o motivi di salute. 8. È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili? Si', si potra' sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c'e' alcuna necessita' di accaparrarseli ora perche' saranno sempre disponibili. 9. E' consentito fare attivita' motoria? Si', l'attivita' motoria all'aperto e' consentita purche' non in gruppo. 10. Si puo' uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Si', ma solo in caso di stretta necessita' (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa. 11. Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti? Si', e' una condizione di necessita'. Ricordate pero' che gli anziani sono le persone piu' vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il piu' possibile. (DIRE) Roma, 10 mar. - Ecco le risposte alle domande piu' frequenti da parte di Palazzo Chigi per quant attiene ai trasporti. 1. Sono previste limitazioni per il transito delle merci? No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessita') possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci e' considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto puo' spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. 2. I corrieri merci possono circolare? Si', possono circolare. 3. Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attivita' lavorative? No, non sono previste limitazioni al transito e all'attivita' di carico e scarico delle merci. 4. Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea? NO. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l'attivita' svolta e' considerata esigenza lavorativa. (DIRE) Roma, 10 mar. - Palazzo Chigi fornisce le risposte alle domande piu' frequenti per quanto riguarda uffici e dipendenti pubblici. 1. Gli uffici pubblici rimangono aperti? Si', su tutto il territorio nazionale, senza distinzione tra le zone. L'attivita' amministrativa e' svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E' prevista comunque la sospensione delle attivita' didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche. 2. Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull'intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani. Nel caso di difficolta' di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilita' temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti? Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti e' una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilita' non giustifica la chiusura dell'ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle. 3. Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili e' in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia? Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione. 4. Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho? Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l'accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalita' organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti.Il dipendente potra' presentare un'istanza che sara' accolta sulla base delle modalita' organizzative previste. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte alle domande piu' frequenti per quanto riguarda l'applicazione del Dpcm ai pubblici esercizi: 1. Bar e ristoranti possono aprire regolarmente? E' consentita l'attivita' di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilita' del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell'attivita' in caso di violazione. 2. Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande? Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 e' riferito solo all'apertura al pubblico. L'attivita' puo' comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sara' cura di chi organizza l'attivita' di consegna a domicilio - lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma - evitare che il momento della consegna preveda contatti personali. 3. Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attivita'? Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attivita' diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attivita' ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie gia' previste per le attivita' di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l'obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. 4.Cosa e' previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura? Ne e' prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte di palazzo Chigi per quanto riguarda l'applicazione del dpcm alla scuola e all'universita'. 1. Cosa prevede il decreto per le scuole? Nel periodo sino al 3 aprile 2020, e' sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilita' di svolgimento di attivita' didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilita'. 2. Cosa prevede il decreto per le universita'? Nel periodo sino al 3 aprile 2020, e' sospesa la frequenza delle attivita' di formazione superiore, comprese le universita' e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e universita' per anziani. Resta la possibilita' di svolgimento di attivita' formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilita'. Non e' sospesa l'attivita' di ricerca. 3. Si possono tenere le sessioni d'esame e le sedute di laurea? Si', potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalita' a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicita'. 4. Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attivita'? Si'. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalita' a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovra' essere data agli studenti con disabilita'. 5. Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche? Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l'esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attivita' dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non e' sospesa l'attivita' di ricerca. 6. Cosa succede a chi e' in Erasmus? Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile. (DIRE) Roma, 10 mar. - Ecco le risposte di Palazzo Chigi alle domande piu' frequenti sull'applicazione del dpcm all'ambito delle cerimonie e degli eventi 1. Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli? Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonche' gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d'esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati). 2. Si puo' andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi? Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto e' sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdi' mattina per la religione islamica. Sono consentiti l'apertura e l'accesso ai luoghi di culto, purche' si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte del governo alle domande piu' frequenti sull'applicazione del dpcm al'ambito del turismo. 1. Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo? Sull'intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che gia' si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiche' gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. 2. Come trova applicazione la limitazione relativa alle attivita' di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive? Le strutture ricettive possono svolgere attivita' di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell'8 marzo. 3. Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio? Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche. (DIRE) Roma, 10 mar. - Le risposte del governo alle domande piu' frequenti per quanto riguarda l'applicazione del dpcm firmato ieri sera dal premier all'agricoltura. 1. Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca? No, non sono previste limitazioni. 2. Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attivita' lavorativa? No, non sono previste limitazioni. (Rai/ Dire) 20:09 10-03-20 NNNN
Coronavirus, avevano locali aperti: 5 denunce nel Napoletano
MARTEDÌ 10 MARZO 2020 20.12.07
Coronavirus, avevano locali aperti: 5 denunce nel Napoletano
Coronavirus, avevano locali aperti: 5 denunce nel Napoletano Saracinesche aperte in sale giochi e bar affollati Napoli, 10 mar. (askanews) - Cinque persone denunciate nel Napoletano dai carabinieri per aver violato le disposizioni governative anti coronavirus. A Giugliano in Campania, i militari hanno sorpreso numerosi clienti riuniti in una sala giochi di corso Campano che, nonostante i divieto di apertura, era in attività. Il gestore è stato denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Stessa sorte per un 45enne di Melito proprietario di un bar con sala giochi in via Antichi Giardini: anche in questo caso i carabinieri hanno trovato un numero cospicuo di avventori che non potevano rispettare la distanza interpersonale di un metro data la limitata dimensione del locale. A Villaricca, un 45enne proprietario di una sala giochi in via Di Vittorio, è stato denunciato perché la sua attività era regolarmente aperta nonostante il divieto. Una coppia di coniugi di 34 e 45 anni, è stata denunciata perché anche il loro centro scommesse in via Campana era operativo. Per il 45enne, in qualità di gestore, anche un'altra denuncia: non era in possesso del titolo di polizia e del titolo di rappresentanza in assenza della titolare. Psc 20200310T201156Z
Coronavirus, avevano locali aperti: 5 denunce nel Napoletano
Coronavirus, avevano locali aperti: 5 denunce nel Napoletano Saracinesche aperte in sale giochi e bar affollati Napoli, 10 mar. (askanews) - Cinque persone denunciate nel Napoletano dai carabinieri per aver violato le disposizioni governative anti coronavirus. A Giugliano in Campania, i militari hanno sorpreso numerosi clienti riuniti in una sala giochi di corso Campano che, nonostante i divieto di apertura, era in attività. Il gestore è stato denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Stessa sorte per un 45enne di Melito proprietario di un bar con sala giochi in via Antichi Giardini: anche in questo caso i carabinieri hanno trovato un numero cospicuo di avventori che non potevano rispettare la distanza interpersonale di un metro data la limitata dimensione del locale. A Villaricca, un 45enne proprietario di una sala giochi in via Di Vittorio, è stato denunciato perché la sua attività era regolarmente aperta nonostante il divieto. Una coppia di coniugi di 34 e 45 anni, è stata denunciata perché anche il loro centro scommesse in via Campana era operativo. Per il 45enne, in qualità di gestore, anche un'altra denuncia: non era in possesso del titolo di polizia e del titolo di rappresentanza in assenza della titolare. Psc 20200310T201156Z
Coronavirus: Trieste rispettosa la prima sera di'coprifuoco'
MARTEDÌ 10 MARZO 2020 20.17.30
Coronavirus: Trieste rispettosa la prima sera di'coprifuoco'
ZCZC9460/SXA OTS26581_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB Coronavirus: Trieste rispettosa la prima sera di'coprifuoco' Bar chiusi, pochi passanti ma forte domanda di informazioni (ANSA) - TRIESTE, 10 MAR - A due ore dalla chiusura obbligatoria dei locali e dei ristoranti, l'asburgica Trieste non puo' che rispettare le indicazioni del Dpcm: locali chiusi e serrande abbassate per ristoranti e bar, ma anche per molti esercizi pubblici. Una situazione inconsueta per una citta' sobria ma anche festosa, che non rinuncia facilmente al piacere di un 'robusto' spritz o di un corposo aperitivo alla fine del pomeriggio, con amici o colleghi prima di tornare a casa. Invece stasera anche la zona della movida di norma gia' affollata dalle 20 e fino a notte fonda anche durante la settimana (e fino a ieri) questa sera si presenta insolitamente tranquilla: poche le persone in giro, poche le auto in strada. Alcuni locali, non potendo accogliere avventori, si sono attrezzati con il cosiddetto servizio di 'Food Delivery', ovvero consegne a domicilio di cibo utilizzando la tecnologia: una delle tante app delle grandi catene di consegna che si servono di fattorini in scooter o in bicicletta che sfrecciano per la citta' con i loro portavivande, riconoscibili dai colori sgargianti. Al rigore del rispetto delle regole si associa pero' anche una forte richiesta di informazioni sulle modalita' di comportamento che si possono adottare. Tantissime, infatti, sono le telefonate che continuano a giungere alle Forze dell'ordine per chiedere chiarimenti in merito. In particolare, la Polizia locale segnala decine di chiamate alla Sala operativa da parte di cittadini disorientati dalle nuove misure che chiedono ad esempio se sia possibile uscire di casa o no, oppure se sia indispensabile l'autocertificazione anche rimanendo nel territorio del proprio Comune. La Polizia locale consiglia di fare riferimento al sito della Protezione civile. E comunque, dalle 18, fanno sapere dalla Sala Operativa, sono iniziati i controlli per vigilare sul rispetto delle restrizioni. Dalle 20 e' partito un servizio notturno con due pattuglie e il rafforzamento di due agenti. (ANSA). DO-MSR 10-MAR-20 20:16 NNNN
Coronavirus: Trieste rispettosa la prima sera di'coprifuoco'
ZCZC9460/SXA OTS26581_SXA_QBXB R CRO S0A QBXB Coronavirus: Trieste rispettosa la prima sera di'coprifuoco' Bar chiusi, pochi passanti ma forte domanda di informazioni (ANSA) - TRIESTE, 10 MAR - A due ore dalla chiusura obbligatoria dei locali e dei ristoranti, l'asburgica Trieste non puo' che rispettare le indicazioni del Dpcm: locali chiusi e serrande abbassate per ristoranti e bar, ma anche per molti esercizi pubblici. Una situazione inconsueta per una citta' sobria ma anche festosa, che non rinuncia facilmente al piacere di un 'robusto' spritz o di un corposo aperitivo alla fine del pomeriggio, con amici o colleghi prima di tornare a casa. Invece stasera anche la zona della movida di norma gia' affollata dalle 20 e fino a notte fonda anche durante la settimana (e fino a ieri) questa sera si presenta insolitamente tranquilla: poche le persone in giro, poche le auto in strada. Alcuni locali, non potendo accogliere avventori, si sono attrezzati con il cosiddetto servizio di 'Food Delivery', ovvero consegne a domicilio di cibo utilizzando la tecnologia: una delle tante app delle grandi catene di consegna che si servono di fattorini in scooter o in bicicletta che sfrecciano per la citta' con i loro portavivande, riconoscibili dai colori sgargianti. Al rigore del rispetto delle regole si associa pero' anche una forte richiesta di informazioni sulle modalita' di comportamento che si possono adottare. Tantissime, infatti, sono le telefonate che continuano a giungere alle Forze dell'ordine per chiedere chiarimenti in merito. In particolare, la Polizia locale segnala decine di chiamate alla Sala operativa da parte di cittadini disorientati dalle nuove misure che chiedono ad esempio se sia possibile uscire di casa o no, oppure se sia indispensabile l'autocertificazione anche rimanendo nel territorio del proprio Comune. La Polizia locale consiglia di fare riferimento al sito della Protezione civile. E comunque, dalle 18, fanno sapere dalla Sala Operativa, sono iniziati i controlli per vigilare sul rispetto delle restrizioni. Dalle 20 e' partito un servizio notturno con due pattuglie e il rafforzamento di due agenti. (ANSA). DO-MSR 10-MAR-20 20:16 NNNN
CORONAVIRUS: SINDACO LICATA, 'TUTTI I BAR CHIUSI ALLE 18, GRANDE MATURITA' DEGLI ESERCENTI' =
MARTEDÌ 10 MARZO 2020 21.03.47
CORONAVIRUS: SINDACO LICATA, 'TUTTI I BAR CHIUSI ALLE 18, GRANDE MATURITA' DEGLI ESERCENTI' =
ADN2077 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI CORONAVIRUS: SINDACO LICATA, 'TUTTI I BAR CHIUSI ALLE 18, GRANDE MATURITA' DEGLI ESERCENTI' = Palermo, 10 mar. (Adnkronos) - Il sindaco di Licata (Agrigento) Pino Galanti ed il vice sindaco Antonio Montana, nel tardo pomeriggio di oggi hanno percorso le vie cittadine, insieme ad una pattuglia della Polizia Municipale, "per verificare il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, e del Governatore della Sicilia Nello Musumeci, che per combattere l'avanzata del Coronavirus hanno disposto la misura straordinaria della chiusura di bar e locali pubblici dalle 18 di ogni giorno, almeno fino al 3 aprile". "Bene, la buona notizia è che alle 18 tutti i locali pubblici di Licata erano chiusi", dicono. "Non c'è alcun titolare che si è sottratto al divieto. Anche i ristoranti e le pizzerie, eccezion fatta per quelle d'asporto che sono autorizzate, hanno abbassato le saracinesche, rispettando le ordinanze sindacali, emesse sulla scorta dei provvedimenti nazionali e regionali". ''Questo è un segno - è il commento del sindaco Pino Galanti - di grande maturità degli esercenti licatesi. Non abbiamo dovuto convincere nessuno a chiudere, lo hanno fatto spontaneamente, adeguandosi alle direttive. Chi non fa, tra l'altro, commette un reato. Li ringraziamo per avere dimostrato grande senso civico e del dovere, per avere contribuito a limitare i danni prodotti dal Coronavirus. Al tempo stesso ringraziamo i rappresentanti delle forze dell'ordine per l'impegno che stanno mettendo in questa lotta contro il virus''. ''I controlli - ha aggiunto il vice sindaco Antonio Montana, titolare della delega alla Polizia Municipale - proseguiranno anche nei prossimi giorni, ma quanto accaduto stasera ci lascia ben sperare. Tutti, proprio tutti, si sono adeguati alle norme, comprendendo la gravità del momento, pur sapendo che una simile situazione metterà a dura prova soprattutto le piccole aziende, spesso a conduzione familiare". (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:03 NNNN
CORONAVIRUS: SINDACO LICATA, 'TUTTI I BAR CHIUSI ALLE 18, GRANDE MATURITA' DEGLI ESERCENTI' =
ADN2077 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI CORONAVIRUS: SINDACO LICATA, 'TUTTI I BAR CHIUSI ALLE 18, GRANDE MATURITA' DEGLI ESERCENTI' = Palermo, 10 mar. (Adnkronos) - Il sindaco di Licata (Agrigento) Pino Galanti ed il vice sindaco Antonio Montana, nel tardo pomeriggio di oggi hanno percorso le vie cittadine, insieme ad una pattuglia della Polizia Municipale, "per verificare il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, e del Governatore della Sicilia Nello Musumeci, che per combattere l'avanzata del Coronavirus hanno disposto la misura straordinaria della chiusura di bar e locali pubblici dalle 18 di ogni giorno, almeno fino al 3 aprile". "Bene, la buona notizia è che alle 18 tutti i locali pubblici di Licata erano chiusi", dicono. "Non c'è alcun titolare che si è sottratto al divieto. Anche i ristoranti e le pizzerie, eccezion fatta per quelle d'asporto che sono autorizzate, hanno abbassato le saracinesche, rispettando le ordinanze sindacali, emesse sulla scorta dei provvedimenti nazionali e regionali". ''Questo è un segno - è il commento del sindaco Pino Galanti - di grande maturità degli esercenti licatesi. Non abbiamo dovuto convincere nessuno a chiudere, lo hanno fatto spontaneamente, adeguandosi alle direttive. Chi non fa, tra l'altro, commette un reato. Li ringraziamo per avere dimostrato grande senso civico e del dovere, per avere contribuito a limitare i danni prodotti dal Coronavirus. Al tempo stesso ringraziamo i rappresentanti delle forze dell'ordine per l'impegno che stanno mettendo in questa lotta contro il virus''. ''I controlli - ha aggiunto il vice sindaco Antonio Montana, titolare della delega alla Polizia Municipale - proseguiranno anche nei prossimi giorni, ma quanto accaduto stasera ci lascia ben sperare. Tutti, proprio tutti, si sono adeguati alle norme, comprendendo la gravità del momento, pur sapendo che una simile situazione metterà a dura prova soprattutto le piccole aziende, spesso a conduzione familiare". (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-MAR-20 21:03 NNNN
Coronavirus: festa compleanno per 50 persone, denunciato =
Coronavirus: festa compleanno per 50 persone, denunciato =
(AGI) - Napoli, 10 mar. - Proprio non voleva rinunciare al suo compleanno. Aveva organizzato una festa in grande in una tenuta in campagna ad Acerra, nel Napoletano. Ma qualcuno ha avvisato i vigili urbani che hanno individuato il posto dove si stavano preparano a una ricca cena almeno 50 persone, nonostante i divieti e le restrizioni imposte dal Governo. La polizia municipale ha quindi sospeso la festa e denunciato il titolare del locale identificando tutti i presenti. Nei giorni scorsi gli stessi caschi bianchi avevano sospeso i festeggiamenti per il compleanno di un bambino in una ludoteca. A Qualiano, poi, i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell'autorita' tre persone titolari di due diversi esercizi commerciali. Un 45enne di Villaricca, proprietario di una sala giochi in via Di Vittorio, e' stato denunciato perche' la sua attivita' era regolarmente aperta nonostante il divieto. Una 34enne e un 45enne, coniugi e entrambi del posto, sono stati invece denunciati perche' anche il loro centro scommesse in via Campana era operativo. (AGI) Na5/Lil 102024 MAR 20 NNNN
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