LUNEDÌ 23 MARZO 2020 20.32.05
Morta Angelina de Lipsis Spallone voce d'Italia partigiana
ZCZC2004/SXA XCI83299_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Morta Angelina de Lipsis Spallone voce d'Italia partigiana Da giovanissima attiva nelle Resistenza,poi nell'aiuto ai deboli (ANSA) - ROMA, 23 MAR - E' morta a Roma Angelina De Lipsis Spallone, "alta voce del grande coro antifascista che ha reso grande il nostro paese facendo onore all'Irpinia dove era nata a Santa Paolina (Avellino); nel 2016 era stata insignita di Medaglia al Valore della Resistenza dal Ministro della Difesa Pinotti". "Combattiva staffetta partigiana - spiega una nota dell'Anpi di Roma - era cresciuta in un ambiente antifascista, gia' dagli anni del liceo, a Roma, era entrata nella gioventu' comunista e, durante la Resistenza, ebbe il compito delicato e rischioso del trasferimento d'armi. A soli 16 anni, in piena guerra fu arrestata insieme ad alcuni elementi del partito d'azione: erano passati pochi giorni dall'eccidio delle Fosse Ardeatine e poiche' aveva organizzato una messa a Santa Maria Maggiore per uno dei tanti giovani uccisi, al termine di questa, l'Ovra, la polizia segreta dell'Italia fascista, con la partecipazione di Kappler irruppe nel gruppo dei partecipanti intendendo in loro una sorta di propaganda comunista, bloccando il corteo, creando tafferugli e arrestando alcuni di loro. Ha vissuto il carcere con dignita' e rigore senza eguali". Ma partigiana ha significato anche "donna e valorizzazione del ruolo della donna. Non ha mai raccontato molto di se ma sappiamo invece tanto da una relazione del 1946 dove afferma come le donne abbiano preso parte alla guerriglia, sabotato fabbriche, organizzato manifestazioni e scioperi per l'aumento dei salari e delle razioni alimentari. Ha illustrato come le donne abbiano combattuto nelle formazioni partigiane, nei Sap, nei Gap, come staffette, portaordini e infermiere, sfidando i rastrellamenti e le fucilate. Il suo impegno non finisce con la guerra, inizia quello per la ricostruzione, quello per la parita' dei diritti civili, della partecipazione alle manifestazioni ed alle attivita' del governo". Il 22 dicembre 1946 sposa Dario Spallone e con lui inizia "l'avventura in camice bianco che la porta tra i malati a distribuire cura, sanita' e terapia. Sanita': non a caso nel '47, pur giovanissima, insieme al marito era impegnata nell'Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanita' Pubblica sviluppando quei temi che sono oggi alla base della sicurezza sanitaria di tutti gli italiani e che con fermezza e passione hanno accompagnato tutta la Sua vita dedicata ai diritti del malato, dei deboli e delle fasce svantaggiate fino ad oggi dove l'abbiamo vista spegnersi in un momento di grave pandemia pubblica definito quale una guerra, proprio alla vigilia dell'anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine da cui e' iniziato il suo lungo cammino per la liberta'. Liberta' d'Italia". Angelina De Lipsis Spallone riposera' nel Cimitero Acattolico di Roma tra le tanti voci che mai si spegneranno. (ANSA). VN 23-MAR-20 20:31 NNNN