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lunedì 23 marzo 2020

= Coronavirus: sindacato carabinieri chiede maschere e tamponi =



LUNEDÌ 23 MARZO 2020 12.22.30

= Coronavirus: sindacato carabinieri chiede maschere e tamponi =

(AGI) - Milano, 23 mar. - Unarma, il sindacato dei carabinieri, chiede piu' mascherine e tamponi per i militari che stanno lavorando nell'ambito dell'emergenza coronavirus: "Non vogliamo corsie preferenziali ma chiediamo di essere compresi nelle categorie a rischio", dice all'AGI il segretario regionale lombardo, Leonardo Lindriscina, che ha firmato anche una lettera al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Nel testo si legge: "In questo grave momento e' sotto gli occhi di tutti lo sforzo del servizio sanitario ma anche quello delle forze dell'ordine che si stanno adoperando in modo encomiabile per verificare il rispetto delle disposizioni e garantire, come sempre, l'ordine e la sicurezza di tutti i cittadini. Le donne e gli uomini in divisa nella prima difficile fase emergenziale ed ancora oggi, purtroppo, hanno potuto contare su una disponibilita' minima di dispositivi di protezione individuale utilizzabili solo in caso di concrete situazioni di rischio o di possibile contagio evidente. L'esperienza sta insegnando che anche le persone asintomatiche sono contagiose e nel periodo di incubazione del virus la possibilita' di diffusione resta altissima". (AGI) Mia/Gla (Segue) 231221 MAR 20 NNNN
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= Coronavirus: sindacato carabinieri chiede maschere e tamponi (2)=

(AGI) - Milano, 23 mar. - "Gli operatori di polizia e del soccorso - prosegue la lettera - proprio per la particolare funzione che sono chiamati ad assicurare al nostro Paese hanno registrato numerosissimi contatti con i cittadini oltre che, ovviamente, con i colleghi stessi". Il sindacato dei militari avverte poi sulla consapevolezza "che e' di vitale importanza preservare, adesso piu' che mai, l'apparato della pubblica sicurezza onde evitare di dover mettere in quarantena intere articolazioni". Sul territorio lombardo, infatti "si sono gia' verificati decessi nelle forze dell'ordine e nel soccorso pubblico", anche perche' "il lavoro in squadre/pattuglie rende probabile la potenziale espansione del contagio e l'eventuale trasmissione ai colleghi, ai cittadini e a tutti coloro che vengono a contatto con gli operatori". I carabinieri si sentono infine vicini non solo agli operatori sanitari ma anche a tutti coloro che lavorano dietro "ad un computer al servizio di tutti e per tutti, non da meno e non per ultimi ai giornalisti sparsi per la Regione Lombardia che con coraggio e deontologia professionale si adoperano per fornire una giusta, corretta e libera informazione". (AGI) Mia/Gla 231221 MAR 20 NNNN

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