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lunedì 20 dicembre 2010

UNIVERSITA': POLIZIOTTO SCRIVE A STUDENTE, 'SIAMO CON VOI' LETTERA APERTA, IN PIAZZA PER CONSENTIRVI DI MANIFESTARE

UNIVERSITA': POLIZIOTTO SCRIVE A STUDENTE, 'SIAMO CON VOI'
LETTERA APERTA, IN PIAZZA PER CONSENTIRVI DI MANIFESTARE
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - ''Siamo con voi. Se siamo in piazza
e' per consertivi che il vostro diritto di manifestare sia
rispettato''. E' la ''lettera aperta'' di un poliziotto -
Maurizio Cudicio, della questura di Trieste - agli studenti che
''che mercoledi' andranno in piazza''.
''Io poliziotto, sono figlio e padre, e quando finisco di
lavorare torno a casa dalla mia famiglia'', scrive Cudicio nella
lettera pubblicata sul sito Grnet.it, il ''portale di
informazione indipendente del comparto Difesa e Sicurezza''.
''Mia moglie mi chiama al cellulare e mi dice di non fare tardi.
Io la tranquillizzo e le dico che tornero' prima possibile.
Passano le ore e mi ritrovo in ospedale con la testa rotta.
Studente, mi rivolgo a te, io sono consapevole che non sei stato
tu, tu hai tutte le ragioni del mondo di manifestare per i tuoi
diritti, ma quello che non sai forse e' che noi poliziotti siamo
con voi, siamo dalla vostra parte e non siamo contro nessuno''.
''Noi rappresentiamo lo Stato quando ci vedete in strada -
continua la lettera - ma credimi siamo orgogliosi di farlo,
amiamo il nostro lavoro ma siamo in piazza anche per voi. Per
noi siete tutte persone che hanno diritto di manifestare e noi
siamo in piazza perche' questo diritto sia rispettato. Non siamo
li' per divertimento e facciamo di tutto, credimi studente, per
evitare che qualcuno si faccia male. Certo gli ordini sono
ordini e noi siamo obbligati ad eseguirli, ma sappiamo benissimo
dove dobbiamo fermarci per il bene nostro e vostro. Abbiamo
paura, si' tanta a volte e in certi momenti forse sbagliamo, ma
credimi, parlo con il cuore, quando ci troviamo tra due fronti,
in mezzo alla guerriglia urbana e' veramente dura''.
Maurizio Cudicio ha creato un gruppo su Facebook, ''Movimento
poliziotti'' con il quale si propone di creare un punto di
incontro fra cittadini e poliziotti. (ANSA).

SV
20-DIC-10 13:14 NNNN
UNIVERSITA'. POLIZIOTTO SCRIVE A STUDENTI: SIAMO DA VOSTRA PARTE
'NOI LAVORIAMO OER GARANTIRVI DIRITTO DI MANIFESTARE'.

(DIRE) Roma, 20 dic. - "Sento il bisogno di scrivere queste due
righe rivolgendomi allo studente che mercoledi' andra' in piazza".
Inizia cosi' la lettera aperta che Maurizio Cudicio, poliziotto
in servizio alla Questura di
Trieste, scrive agli studenti che si
sono dati appuntamento in piazza a Roma il 22 dicembre. La
lettera e' disponibile sul sito grnet.it.
"Io poliziotto, sono figlio e padre e quando finisco di
lavorare torno a casa dalla mia famiglia. Mia moglie mi chiama al
cellulare e mi dice di non fare tardi che la cena e' quasi
pronta. Io contento la tranquillizzo e le dico che tornero' prima
possibile. Passano le ore e mi ritrovo in ospedale con la testa
rotta. Studente, mi rivolgo a te, io sono consapevole che non sei
stato tu, tu hai tutte le ragioni del mondo di manifestare per i
tuoi diritti, ma quello che non sai forse e' che noi poliziotti
siamo con voi, siamo dalla vostra parte e non siamo contro
nessuno- continua la lettera-. Noi rappresentiamo lo Stato quando
ci vedete in strada, ma credimi siamo orgogliosi di farlo, noi
amiamo il nostro lavoro ma siamo in piazza anche per voi. Non
siamo li' per divertimento e facciamo di tutto, credimi studente,
di tutto, per evitare che qualcuno si faccia male. Certo gli
ordini sono ordini e noi siamo obbligati ad eseguirli, ma
sappiamo benissimo dove dobbiamo fermarci per il bene nostro e
vostro. Abbiamo paura, si tanta a volte e in certi momenti forse
sbagliamo, ma credimi, parlo con il cuore, quando ci troviamo tra
due fronti, in mezzo alla guerriglia urbana e' veramente dura.
Scusami se ti chiamo studente- chiude il poliziotto- forse e'
troppo in generale, ma potrei chiamarti, Gianni, Luisa, Giovanni
o Marco, per noi siete tutte persone che hanno diritto di
manifestare e noi siamo in piazza perche questo diritto sia
rispettato. I media e i politici a volte esasperano i toni, non
rendendosi conto che in strada ci sono solo persone".

(Ami/ Dire)
13:46 20-12-10

NNNN
 
ZCZC
DIR0255 3 LAV 0 RR1 / DIR

UNIVERSITA'. POLIZIOTTO SCRIVE A STUDENTI: SIAMO DA VOSTRA PARTE
'NOI LAVORIAMO PER GARANTIRVI DIRITTO DI MANIFESTARE'.

(DIRE) Roma, 20 dic. - "Sento il bisogno di scrivere queste due
righe rivolgendomi allo studente che mercoledi' andra' in
piazza". Inizia cosi' la lettera aperta che Maurizio Cudicio,
poliziotto in servizio alla Questura di Trieste, scrive agli
studenti che si sono dati appuntamento in piazza a Roma il 22
dicembre. La lettera e' disponibile sul sito grnet.it.
"Io poliziotto, sono figlio e padre e quando finisco di
lavorare torno a casa dalla mia famiglia. Mia moglie mi chiama al
cellulare e mi dice di non fare tardi che la cena e' quasi
pronta. Io contento la tranquillizzo e le dico che tornero' prima
possibile. Passano le ore e mi ritrovo in ospedale con la testa
rotta. Studente, mi rivolgo a te, io sono consapevole che non sei
stato tu, tu hai tutte le ragioni del mondo di manifestare per i
tuoi diritti, ma quello che non sai forse e' che noi poliziotti
siamo con voi, siamo dalla vostra parte e non siamo contro
nessuno- continua la lettera- Noi rappresentiamo lo Stato quando
ci vedete in strada, ma credimi siamo orgogliosi di farlo, noi
amiamo il nostro lavoro ma siamo in piazza anche per voi".
"Non siamo li' per divertimento- continua- e facciamo di
tutto, credimi studente, di tutto, per evitare che qualcuno si
faccia male. Certo gli ordini sono ordini e noi siamo obbligati
ad eseguirli, ma sappiamo benissimo dove dobbiamo fermarci per il
bene nostro e vostro. Abbiamo paura, si tanta a volte e in certi
momenti forse sbagliamo, ma credimi, parlo con il cuore, quando
ci troviamo tra due fronti, in mezzo alla guerriglia urbana e'
veramente dura. Scusami se ti chiamo studente- chiude il
poliziotto- forse e' troppo in generale, ma potrei chiamarti,
Gianni, Luisa, Giovanni o Marco, per noi siete tutte persone che
hanno diritto di manifestare e noi siamo in piazza perche questo
diritto sia rispettato. I media e i politici a volte esasperano i
toni, non rendendosi conto che in strada ci sono solo persone".

(Ami/ Dire)
13:49 20-12-10

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