MOTORI: BUON COMPLEANNO VESPA, COMPIE 70 ANNI LA DUE RUOTE PIU' AMATA
Roma, 28 mar. (AdnKronos) - Buon compleanno, Vespa. Compie 70 anni la
due ruote più amata nel mondo, sinonimo del genio e della bellezza del
made in Italy, ormai oggetto di culto e di alto design, tanto da far
mostra di sé anche al MoMa di New York. E' il 29 marzo del '46 quando
la Piaggio lancia sul mercato una fantastica innovazione a due ruote,
a basso costo e accessibile a tutti: la Vespa 98.
Nata su progetto dell' ingegnere aeronautico Corradino D' Ascanio, la
Vespa ben presto diventa anche simbolo di ripresa dalle difficoltà
economiche del dopo guerra. Questa due ruote dalla forma burrosa, si
trasforma nell' arco di qualche anno appena in un vero e proprio
oggetto del desiderio: chiunque, da un estremo all' altro della
Penisola, tenta di acquistarne una per lavoro, per muoversi
liberamente in città, per svago o semplicemente per il gusto di
possederla. E a bordo, alla fine degli anni '40, ospita intere
famiglie di italiani: indimenticabili le foto in bianco e nero con
padri alla guida, madri sedute di lato con i figli più piccoli al
centro sella e i più grandi dietro la scocca.
La storia di un mito muove i passi dalla fine della guerra ed è legata
a doppio nodo con il dramma del secondo conflitto mondiale. Piaggio,
all' epoca, è uno dei maggiori produttori italiani di aerei e, proprio
per questo, un obiettivo militare strategico che esce in ginocchio dal
conflitto, con gli stabilimenti di Genova, Finale Ligure e Pontedera
distrutti dai bombardamenti. (segue)
(Ile/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
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(AdnKronos) - Finita la guerra, i figli di Rinaldo Piaggio, Enrico e
Armando, si rimboccano le maniche e curano il nuovo avvio della
produzione industriale dell' azienda di famiglia. A Enrico tocca la
ricostruzione del grande stabilimento di Pontedera, che passa anche
per il recupero di parte dei macchinari trasferiti a Biella, in
Piemonte. Si punta a una riconversione totale della produzione: messi
da parte gli aerei, l' obiettivo da centrare, per uscire dalla crisi, è
la mobilità individuale di un Paese che si lascia la guerra alle
spalle.
Enrico affida il nuovo progetto, nato da una sua geniale intuizione, a
Corradino D' Ascanio, ingegnere aeronautico e inventore, noto per
l' odio, mai celato, per le motociclette, considerati mezzi scomodi,
ingombranti e con gomme troppo difficili da cambiare in caso di
foratura. L' ingegnere trova tutte le soluzioni del caso attingendo
alla sua esperienza aeronautica. Modella la posizione di guida del
nuovo mezzo attorno al disegno di un uomo comodamente seduto in
poltrona, affinché la guida prolungata risultasse la meno affaticante
possibile e agevolando la salita grazie alla scocca portante: niente
struttura tubolare in acciaio e niente tunnel centrale.
D' Ascanio crea un motore concettualmente derivato dai motori
d' accensione aeronautici, sposta il cambio sul manubrio, ritenendolo
molto più pratico da usare, copre il motore con il telaio per
rimediare alle frequenti perdite d' olio che macchiavano i pantaloni e
aggiunge la ruota di scorta poiché, all' epoca, la maggior parte delle
strade erano sterrate e i motociclisti costretti a frequenti forature
da rimediare con soluzione e toppe. E così che, nell' assolata
primavera del '46, nasce la prima Vespa. (segue)
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(AdnKronos) - Il nome della due ruote destinata a diventare leggenda
viene attribuito a un' esclamazione di Enrico Piaggio, che, alla vista
del primo prototipo, esclamò ' sembra una vespa!', per via del suono
del motore e delle forme tondeggianti della carrozzeria. Il prezzo, di
poco superiore alle 50.000 lire, equivale a diversi mesi di lavoro di
un impiegato, tuttavia la possibilità del pagamento rateizzato diventa
uno stimolo notevole per le vendite.
In Italia la Vespa diventa ben presto un vero e proprio must. Ma a
renderla famosa nel mondo è Vacanze romane, il film del 1953 diretto
da William Wyler e interpretato da Gregory Peck e da un' irresistibile
Audrey Hepburn. A settant' anni dalla sua nascita, la Vespa continua ad
affascinare le giovani generazioni, con diversi modelli in produzione
che la rendono, di fatto, impermeabile alla crisi. Un mito
intoccabile.
Ne sa qualcosa il sindaco di Genova, Marco Doria, che nel gennaio
scorso ha dovuto fronteggiare quella che è passata alle cronache come
la battaglia delle Vespe. A scatenarla un' ordinanza che vietava la
circolazione degli scooter ' Euro 0' a due tempi dalle sette di mattina
alle sette di sera in un' ampia area cittadina. Appena i vespisti hanno
saputo della misura antismog, si sono subito mobilitati al grido di
#lamiavespanonsitocca e #genovasu2ruote, con tanto di hashtag.
L' iniziativa è rimbalzata di città in città e, complice la celebrità
della Vespa, ben presto ha fatto il giro del mondo. Tanto da
costringere il sindaco al passo indietro perché, come recita l' hashtag
e conferma la storia, la vespa non si tocca.
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