ANSA/ La sfida di Obama, una Casa Bianca 'ombra' contro Trump
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>>>ANSA/ La sfida di Obama, una Casa Bianca 'ombra' contro Trump
Per difendere eredita' e sabotare tycoon. Michelle protagonista
(di Ugo Caltagirone)
(ANSA) - NEW YORK, 12 FEB - La notizia sembrerebbe una di
quelle destinate a passare inosservate: Organizing for Action -
gruppo nato sulle ceneri di Obama for America, la potente
macchina elettorale di Barack Obama - ha assunto negli ultimi
giorni 14 responsabili territoriali, con l'obiettivo di
sostenere alcuni senatori democratici in prima linea nella
difesa per l'Obamacare.
Eppure l'associazione - avesse trionfato alle presidenziali
Hillary Clinton - era destinata a scomparire. Ma con la vittoria
di Donald Trump tutto e' cambiato. E' cosi' iniziato il suo
rilancio, ordinato - dicono i bene informati - proprio da Barack
Obama, che tornato a Washington dopo un periodo di meritato
riposo non ha alcuna intenzione di starsene in disparte come
tanti altri ex presidenti. Ma e' determinato a combattere per
difendere la sua eredita' e - spiega chi gli e' vicino - per
"sabotare" le politiche della presidenza Trump. In vista della
possibile rivincita nel 2020.
Lo fara' da una residenza-fortino, circondata da un alto muro
di cinta e che si trova solo a tre chilometri da Pennsylvania
Avenue, destinata a diventare una vera e propria Casa Bianca
'ombra'. Con all'interno una sorta di Studio Ovale per l'ex
presidente, diversi uffici (tra cui quello dedicato alla
raccolta di fondi) e diversi dipendenti. Ci saranno anche un
'press secretary', un 'chief of staff' e una dependance della
Obama Foundation. Avra' un suo ufficio pure la ex first lady
Michelle, destinata ad avere un ruolo piu' che attivo. E non
sono pochi a sperare che dalla stanza-studio della ex first lady
possa partire la sua corsa verso il 2020, o il 2024.
Dal suo 'bunker' il generale Obama guidera' un esercito di
circa 30 mila persone, tutte quelle che gravitano attorno a
Organizing for Action, che conta oltre 250 sedi in tutta
America. E che dal 2013 avrebbe raccolto oltre 40 milioni di
dollari per sostenere l'agenda obamiana. E c'e' chi sostiene
come l'organizzazione stia gia' contribuendo alle tante marce
anti-Trump e alle tante proteste spontanee come quelle esplose
negli aeroporti contro il bando sui musulmani.
La prima vera sfida, comunque, per l'ex presidente sara'
quella per i vertici del Democratic National Committee: il suo
candidato e' l'ex ministro del lavoro Tom Perez, 55 anni, di
origini ispaniche, ex avvocato per la difesa dei diritti civili
sostenuto anche da Hillary Clinton. Se la dovra' vedere
probabilmente con Keith Ellison, 53 anni, afroamericano e primo
musulmano della storia eletto in Congresso. Milita nell'ala piu'
progressista del partito, sponsorizzato dal senatore Bernie
Sanders. Insomma, all'orizzonte una nuova sfida Clinton-Sanders
che si ripropone in campo dem. Con Obama piu' che mai
determinato a prendere in mano la situazione. (ANSA).
CU
12-FEB-17 17:48 NNNN
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