Tempo di sabato 4 agosto 2018, pagina 6
Trova una notizia. Minacciata di morte
Trova una notizia. Minacciata di morte Violenza rossa Insulti alla cronista che ha svelato i precedenti del padre di Daisy La sua colpa? Avere rovinato la narrativa dell'aggressione razzista a Moncalieri Solidarietà solitaria L'unico ad averla difesa è stato Federico Mollicone (Fdl) Alessio Buzzelli • «Lei è un essere spregevole», «non posso fare altro che schifare sperare che lesi rivolti contro tutto l'odio che sta spargendo», «è una poveraccia», «devi sparire», «che post miserabile: Vi meritate fucilate in bocca. Nient'altro». Ecco alcuni dei commenti che la giornalista del «Il Giornale», Laura Tecce, ha dovuto leggere in queste ore sul suo profilo Facebook. Insulti, avvertimenti, minacce. A decine. La sua colpa? Quella di aver svolto - e come Dio comanda - il proprio lavoro. La Tecce è stata infatti la prima ad arrivare sulla notizia riguardante i trascorsi non proprio limpidissimi del padre di Daisy Osakue: «Ops! Guardate un po' che ho scoperto - aveva postato ieri l'altro la giornalista sulla sua pagina Facebook: in un articolo di Repubblica datato 2002 si parla di una retata dei carabinieri di Moncalieri in cui furono arrestati per sfruttamento della prostituzione di connazionali nigeriane Odion Obadeyi, 28, LovelyAlbert, 30 anni, il convivente di quest'ultima, Iredia Osakue, 29 anni, tutti e tre clandestini e Silvano Gallo, 50 anni, di Nichelino che aveva formato una gang specializzata nello sfruttamento di decine di prostitute di colore il cui ingresso clandestino in Italia era favorito da un "phone center" di San Salvarlo».......
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