LUNEDÌ 21 GENNAIO 2019 09.24.23
POVERTA': OXAFAM, 10 MILA PERSONE AL GIORNO MUOIONO PERCHE' SENZA CURE =
ricchezza meta' piu' povera del pianeta si e' ridotta dell'11%,
mentre Paperoni crescono +12%
Roma, 21 gen. (AdnKronos) - Le fortune dei super-ricchi sono aumentate
del 12% lo scorso anno, al ritmo di 2,5 miliardi di dollari al giorno,
mentre 3,8 miliardi di persone, che costituiscono la metà più povera
dell'umanità, hanno visto decrescere quel che avevano dell'11%. L'anno
scorso, da soli, 26 ultramiliardari possedevano l'equivalente
ricchezza della metà più povera del pianeta. Una concentrazione di
enormi fortune nelle mani di pochi, che evidenzia l'iniquità sociale e
l'insostenibilità dell'attuale sistema economico. Un dato, quello
sull'Olimpo della ricchezza, che è la rappresentazione estrema del
divario patrimoniale registrato lo scorso anno: a metà 2018 l'1% più
ricco deteneva infatti poco meno della metà (47,2%) della ricchezza
aggregata netta, contro un magro 0,4% assegnato alla metà più povera
della popolazione mondiale, 3,8 miliardi di persone. Lo indica ll
Rapporto di Oxfam, diffuso oggi alla vigilia del meeting annuale del
Forum economico mondiale di Davos, rivela come il persistente divario
tra ricchi e poveri comprometta i progressi nella lotta alla povertà,
danneggi le nostre economie e alimenti la rabbia sociale in tutto il
mondo.
In Italia il 20% più ricco dei nostri connazionali possedeva, nello
stesso periodo, circa il 72% dell'intera ricchezza nazionale. Il 5%
più ricco degli italiani era titolare da solo della stessa quota di
ricchezza posseduta dal 90% più povero. Allo stesso tempo, se la quota
della ricchezza globale nelle mani dell'1% più ricco è in crescita dal
2011, un trend opposto caratterizza la riduzione della povertà
estrema. Dopo una drastica diminuzione, tra il 1990 e il 2015, del
numero di persone che vivono con un reddito di meno di 1,90 dollari al
giorno, ad allarmare è il calo del 40% del tasso annuo di riduzione
della povertà estrema (che secondo le stime è rallentato ulteriormente
tra il 2015 e il 2018). Un aumento della povertà estrema che colpisce
in primis i contesti più vulnerabili del globo, come l'Africa
subsahariana. (segue)
(Rem/AdnKronos)
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POVERTA': OXAFAM, 10 MILA PERSONE AL GIORNO MUOIONO PERCHE' SENZA CURE (2) =
(AdnKronos) - Lo studio mette inoltre in evidenza le responsabilità
dei governi, in ritardo nell'adottare misure efficaci per contrastare
questa galoppante disuguaglianza. Servizi essenziali come sanità e
istruzione infatti continuano a essere sotto-finanziati, la lotta
all'elusione fiscale ristagna, mentre le grandi corporation e i
super-ricchi contribuiscono fiscalmente meno di quanto potrebbero.
L'enorme disuguaglianza che caratterizza il nostro tempo, inoltre,
colpisce soprattutto donne e ragazze.
''Non dovrebbe essere il conto in banca a decidere per quanto tempo si
potrà andare a scuola o quanto a lungo si vivrà -sottolinea Winnie
Byanyima, direttrice di Oxfam International-. Eppure è proprio questa
la realtà di oggi in gran parte del mondo. Mentre multinazionali e
super-ricchi accrescono le loro fortune a dismisura, spesso anche
grazie a trattamenti fiscali privilegiati, milioni di ragazzi -
soprattutto ragazze - non hanno accesso a un'istruzione decente e le
donne continuano a morire di parto''.
Per potenziare il finanziamento dei sistemi di welfare nazionali, è
necessario rendere più equo il fisco. Invertendo la tendenza
pluridecennale, che ha portato alla graduale erosione di progressività
dei sistemi fiscali e a un marcato spostamento del carico fiscale
dalla tassazione della ricchezza e dei redditi da capitale, a quella
sui redditi da lavoro e sui consumi. Una proposta che parte da alcune
evidenze, che fotografano l'ingiustizia fiscale di cui inevitabilmente
fanno le spese i più poveri. (segue)
(Rem/AdnKronos)
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POVERTA': OXAFAM, 10 MILA PERSONE AL GIORNO MUOIONO PERCHE' SENZA CURE (3) =
(AdnKronos) - Globalmente nel 2015 solo 4 centesimi per ogni dollaro
raccolto dal fisco proveniva dalle imposte sul patrimonio, come quelle
immobiliari, fondiarie o di successione. Questo genere di imposte ha
subito una riduzione - o è stato eliminato del tutto - in molti paesi
ricchi e viene a malapena reso operante nei paesi in via di sviluppo.
L'imposizione fiscale a carico dei percettori di redditi più elevati e
delle grandi imprese si è significativamente ridotta negli ultimi
decenni. Nei paesi ricchi, per esempio, in media, l'aliquota massima
dell'imposta sui redditi delle persone fisiche è passata dal 62% nel
1970 al 38% nel 2013. Nei paesi in via di sviluppo questa aliquota è
ora in media al 28%.
Per 90 grandi corporation l'aliquota effettiva versata sui redditi
d'impresa ha visto un forte calo tra il 2000 e il 2016, passando dal
34% al 24%. Tenendo conto di imposte dirette e indirette, in paesi
come il Brasile o il Regno Unito, il 10% dei più poveri paga, in
proporzione al reddito, più tasse rispetto al 10% più ricco. Se I'1%
dei più ricchi pagasse appena lo 0,5% in più in imposte sul proprio
patrimonio, si avrebbero risorse sufficienti per mandare a scuola 262
milioni di bambini e salvare la vita a 100 milioni di persone nel
prossimo decennio. (segue)
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POVERTA': OXAFAM, 10 MILA PERSONE AL GIORNO MUOIONO PERCHE' SENZA CURE (4) =
Nel mondo gli uomini possiedono il 50% in piu' della ricchezza
delle donne
(AdnKronos) - I servizi pubblici sono sistematicamente
sotto-finanziati o vengono esternalizzati ad attori privati, con la
conseguenza che spesso i più poveri ne vengano esclusi. Ecco perché in
molti paesi un'istruzione e una sanità di qualità sono diventate un
lusso che solo i più abbienti possono permettersi. Basti pensare che
ogni giorno 10 mila persone muoiono nel mondo, perché non hanno
accesso a cure mediche, per il semplice fatto che non le possono
pagare. Nei paesi in via di sviluppo un bambino di una famiglia povera
ha il doppio delle possibilità di morire entro i 5 anni, rispetto a un
suo coetaneo benestante. In un paese come il Kenya, un bambino di una
famiglia ricca frequenterà la scuola per il doppio degli anni rispetto
a un bambino proveniente da una famiglia senza mezzi.
Vi è una forte correlazione tra disuguaglianza economica e
disuguaglianza di genere.Società più eque registrano anche condizioni
di maggiore parità tra uomini e donne. A livello globale gli uomini
possiedono però oggi il 50% in più della ricchezza netta delle donne e
controllano oltre l'86% delle aziende. Anche il divario retributivo di
genere, pari al 23%, vede le donne in posizione arretrata. Un dato che
per di più non tiene conto del contributo gratuito delle donne al
lavoro di cura. Secondo le stime di Oxfam, se tutto il lavoro di cura
non retribuito, non contabilizzato oggi dalle statistiche ufficiali,
svolto dalle donne nel mondo fosse appaltato ad una sola azienda,
questa realizzerebbe un fatturato di 10 mila miliardi di dollari
all'anno, ossia 43 volte quello di Apple, la più grande azienda al
mondo.
''Le persone in tutto il mondo sono arrabbiate e frustrate. - conclude
Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia - Ma i
governi possono apportare cambiamenti reali per la vita delle persone
assicurandosi che le grandi aziende e le persone più ricche paghino la
loro giusta quota di tasse, e che il ricavato venga investito in
sistemi sanitari e di istruzione a cui tutti i cittadini possano
accedere gratuitamente. A cominciare dai milioni di donne e ragazze
che ne sono tagliate fuori. I governi possono ancora costruire un
futuro migliore per tutti, non solo per pochi privilegiati. È una loro
responsabilità''.
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