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mercoledì 10 aprile 2019

RICERCA: TRAPIANTO DA CORDONE OMBELICALE RINGIOVANISCE CELLULE SANGUE


MERCOLEDÌ 10 APRILE 2019 12.08.47
SALUTE

RICERCA: TRAPIANTO DA CORDONE OMBELICALE RINGIOVANISCE CELLULE SANGUE =

Studio italiano, effetto su telomeri in particolare nelle donne, nuove intuizioni su invecchiamento e malattie Milano, 10 apr. (AdnKronos Salute) - Da fonte di vita a speciale trattamento 'anti età'. Il trapianto di midollo con cellule di cordone ombelicale fa ringiovanire le cellule del sangue. E' la scoperta made in Italy descritta in uno studio del Gitmo (Gruppo italiano trapianto midollo osseo) che si è guadagnato le pagine della rivista scientifica 'Biology of Blood and Marrow'. Coordinato da Corrado Tarella, direttore della Divisione di ematologia dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) e professore all'università degli Studi di Milano, il lavoro si concentra in particolare sui telomeri, strutture del Dna simili a 'cappucci' che hanno il compito di proteggere i cromosomi, e quindi il nostro codice della vita, dai danni esterni e dal deterioramento. I primi studi pionieristici su questo fronte sono valsi un Nobel nel 2009. La lunghezza del telomero indica proprio il grado di giovinezza delle cellule. E i risultati della ricerca tricolore evidenziano che chi riceve un trapianto da cordone ombelicale presenta telomeri delle cellule del sangue più lunghi rispetto ai coetanei sani. E' emerso inoltre un vantaggio rosa: il telomero si conserva più a lungo, dopo trapianto, proprio nelle donne. "Abbiamo pensato - spiega Tarella - che il trapianto di midollo con cellule di cordone ombelicale poteva offrire un'opportunità unica per studiare che cosa determina lo 'stato di Salute' dei telomeri (e dunque la giovinezza cellulare), perché le cellule di cordone sono estremamente giovani, con telomeri molto lunghi e mai esposti ai danni ambientali". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-APR-19 12:08 NNNN
MERCOLEDÌ 10 APRILE 2019 12.08.53
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(AdnKronos Salute) - Durante la vita adulta, prosegue lo scienziato, "la perdita fisiologica dell'attività della telomerasi, l'enzima che ripara e restaura i telomeri, contribuisce al progressivo accorciamento dei telomeri. Sappiamo anche che molti fattori, ai quali siamo quotidianamente esposti, concorrono a questo accorciamento e che i maschi hanno telomeri più corti delle donne, fenomeno che va di pari passo con la ridotta aspettativa di vita degli uomini rispetto alle donne. Tuttavia conosciamo ancora ben poco dei meccanismi molecolari che regolano la conservazione dei telomeri e più in generale il processo di invecchiamento. Abbiamo così cercato di studiare le dinamiche nelle cellule ematiche periferiche di 36 pazienti con età media di 42 anni, che avevano ricevuto un trapianto di midollo con cellule molto giovani, quelle di cordone ombelicale". Il risultato è che, "anche a distanza di alcuni anni, abbiamo trovato telomeri significativamente più lunghi nei soggetti trapiantati, rispetto ai soggetti sani della stessa età". (segue) (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-APR-19 12:08 NNNN
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Il vantaggio rosa, da ormoni femminili significativa azione anti-age su telomeri (AdnKronos Salute) - "In qualche modo - continua Tarella - si è riusciti a ringiovanire, con l'artificio del trapianto, le cellule che popolano il nostro sangue e che penetrano anche nei tessuti". Sempre sul fronte 'sesso dei telomeri' "abbiamo inoltre osservato, che dopo il trapianto di cordone da donatore maschio, nelle donne i telomeri si mantengono più a lungo, verosimilmente per l'attività degli estrogeni, che possono agire sulla telomerasi - interviene Enrico Derenzini, prima firma del lavoro e collaboratore di Tarella all'Ieo - Abbiamo approfondito questo aspetto con analisi in vitro che hanno rivelato che questo enzima regolatore dei telomeri viene attivato quando le cellule, soprattutto quelle maschili, vengono esposte all'estradiolo, un ormone estrogeno prodotto dalle ovaie. I risultati suggeriscono quindi che gli ormoni femminili e l'organismo femminile potrebbero essere importanti fattori che influiscono sul mantenimento dei telomeri". Questo apre a nuove ricerche: "Abbiamo individuato - prosegue Derenzini - un solido presupposto per studiare approcci basati sugli ormoni per contrastare l'erosione dei telomeri e di conseguenza le malattie collegate all'invecchiamento". La lunghezza dei telomeri "è in correlazione con la durata della vita - conclude Tarella - per questo il telomero è da anni studiato come un marcatore di malattie della terza età, inclusi il cancro, l'aterosclerosi, il diabete. L'idea di studiare un trattamento ormonale per proteggere i telomeri è del tutto innovativa e pensiamo che questo studio possa aprire nuove vie di ricerca in questa direzione". (Red-Lus/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-APR-19 12:08 NNNN 

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