MERCOLEDÌ 10 APRILE 2019 18.50.18
PENSIONI: INPS, NO RALLENTAMENTO PER 'QUOTA 100', GIA' LIQUIDATE IN 114 MILA (+14%) =
Roma, 10 apr. (AdnKronos) - Nel primo trimestre 2019 sono state
accolte circa 114.000 domande di pensione di vecchiaia ed anticipata,
comprese le 'pensioni quota 100', con un incremento rispetto
all'analogo periodo del 2018 di oltre il 14%. Lo rende noto l'Inps in
un comunicato. Inoltre, mentre nel corso del primo trimestre 2018 sono
state definite il 68% delle domande di pensione di vecchiaia ed
anticipata pervenute nello stesso periodo, nel corrispondente
trimestre 2019, senza considerare le domande di 'pensione quota 100',
tale percentuale si è incrementata fino al 72%.
I dati sulla liquidazione delle pensioni nel primo trimestre 2019,
sottolinea l'Inps, quindi, "smentiscono quanto ventilato da alcuni
organi di stampa su una presunta precedenza assegnata alle domande di
'Quota 100' e confermano che l'impegno dell'Inps nella liquidazione
delle pratiche di pensione abbraccia sia le 'ordinarie' pratiche di
vecchiaia ed anticipata, sia le pratiche di 'pensione quota 100'".
Per l'Inps, "stupisce che susciti clamore il fatto che un'azienda di
servizi pubblici abbia organizzato le proprie lavorazioni in modo da
rispondere tempestivamente all'esigenza di applicare le disposizioni
legislative". (segue)
(Eca/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
10-APR-19 18:49
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(AdnKronos) - Come noto, rileva l'Inps, il Decreto Legge 4 del 2019
(conv. con mod. dalla L. 26 del 2019) ha introdotto diverse misure di
riforma del sistema pensionistico, tra cui le facoltà di accedere alla
'pensione quota 100' ed alla pensione anticipata cosiddetta 'opzione
donna', il posticipo del termine di scadenza del periodo di
sperimentazione dell'Ape sociale al 31 dicembre 2019, la
disapplicazione degli adeguamenti alla speranza di vita, nel periodo
compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2026, al requisito
contributivo per la pensione anticipata anche in favore dei lavoratori
cosiddetta 'precoci', nonché la maturazione del diritto alla
decorrenza della pensione anticipata trascorsi tre mesi dal
perfezionamento dei prescritti requisiti.
I risultati sopra esposti, rileva l'Inps, "sono stati realizzati, a
fronte di un carico di lavoro eccezionale, malgrado una riduzione del
personale di oltre 1.000 unità rispetto al corrispondente periodo
dell'anno precedente. Inoltre in questo medesimo periodo l'Istituto è
impegnato su ulteriori pressanti obiettivi: reddito di cittadinanza e
pensione di cittadinanza, certificazioni e liquidazioni pensioni
scuola, e così via".
In ordine all'attivazione del processo di presentazione e gestione
delle domande fin dall'entrata in vigore del Decreto Legge 4 del 2019,
nelle more della sua conversione in legge, si fa presente che
l'Istituto, così come ogni altro soggetto giuridico, è tenuto a dare
applicazione agli atti, come i decreti legge, che assumono piena forza
di legge dalla data della loro entrata in vigore.
Pertanto, dal primo giorno di vigenza della nuova normativa l'Istituto
ha dovuto far fronte alla lavorazione di oltre 50.000 domande da parte
dei lavoratori del settore privato che, avendo perfezionato alla
predetta data i prescritti requisiti, hanno immediatamente
manifestato, con la presentazione della relativa domanda, la volontà
di conseguire la pensione già a decorrere dal 1° aprile 2019. (segue)
(Eca/AdnKronos)
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(AdnKronos) - Al fine di assicurare l'erogazione delle pensioni già a
decorrere dal 1° aprile 2019, come succede in situazioni analoghe di
carico di lavoro eccezionale e scadenze prossime, l'Istituto ha
autorizzato, al ricorrere dei prescritti requisiti, la liquidazione
delle prestazioni pensionistiche in via provvisoria sulla base delle
dichiarazioni di cessazione dell'attività di lavoro dipendente
contenute nella domanda, fermo restando le successive verifiche e
l'eventuale recupero di somme indebitamente erogate. Ciò in linea con
l'interesse dei richiedenti alla tempestiva liquidazione del
trattamento spettante, stante la presunta veridicità delle
informazioni dallo stesso rese nella domanda di pensione.
L'impegno profuso dall'Istituto, sottolinea ancora l'Inps, "ha
consentito di liquidare oltre la metà delle pensioni quota 100 aventi
decorrenza 1° aprile 2019, senza che ciò abbia comportato un
allungamento dei tempi di pagamento delle altre tipologie di pensione,
con un volume complessivo di nuove pensioni liquidate sensibilmente
migliorato nel primo trimestre 2019 rispetto al corrispondente periodo
del 2018. Né questa performance può essere messa in dubbio da casi
isolati di pensioni con problematiche particolari, le cui domande sono
state presentate prima dell'entrata in vigore della nuova normativa".
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