Corriere della Sera di lunedì 10 febbraio 2020, pagina 13
«Zaki torturato per sette ore L'accusa? I suoi post su Fb contro Al Sisi» - «Zaki, torture e cavi elettrici» Al Cairo interrogato per 7 ore
IL RICERCATORE DI BOLOGNA «Zaki torturato per sette ore L'accusa? I suoi post su II contro Al Sisi» di Francesco BattlstlM V otto accusa i post contro Al Sisi. «Ha parlato male del presidente»», ecco cosa contestano le autorità del Cairo al giovane egiziano ricercatore a Bologna. Chiuso in cella, ha parlato con i legali. «Torturato per 7 ore».
a pagina 13 Pasqualetto «Zaki, torture e cavi elettrici» Al Cairo interrogato per 7 ore Al processo del giovane egiziano ammesso personale della nostra ambasciata Il ricercatore che segue un master a Bologna è apparso in un'aula di giustizia con i segni delle botte. Le accuse contro di lui? Aver criticato il presidente Al Sisi «L'agente ha guardato il passaporto e ha informato il superiore. E arrivato l'ufficiale e i due hanno parlato per qualche minuto. Poi Patrick è stato tolto dalla fila e portato in una stanza dell'aeroporto del Cairo». È entrato in quella saletta, venerdì mattina alle 4, e per ventisette ore Patrick George Zaki, 27 anni, è quasi sparito agli occhi del mondo. Per riapparire sabato pomeriggio a Mansura, 120 chilometri dalla capitale, in un'aula della Procura generale. «Pieno di segni delle botte ricevute», dice l'avvocato Wael Ghally che l'ha preso in carico: «Ma sono stati attenti. Professionali. Hanno usato cavi elettrici "volanti", nessuno strumento che lasciasse intravvedere l'utilizzo dell'elettrochoc. Si tratta di vere torture. Cose che in Egitto sono diventate normali, se uno si occupa di diritti e libertà».-----------------------------------------
a pagina 13 Pasqualetto «Zaki, torture e cavi elettrici» Al Cairo interrogato per 7 ore Al processo del giovane egiziano ammesso personale della nostra ambasciata Il ricercatore che segue un master a Bologna è apparso in un'aula di giustizia con i segni delle botte. Le accuse contro di lui? Aver criticato il presidente Al Sisi «L'agente ha guardato il passaporto e ha informato il superiore. E arrivato l'ufficiale e i due hanno parlato per qualche minuto. Poi Patrick è stato tolto dalla fila e portato in una stanza dell'aeroporto del Cairo». È entrato in quella saletta, venerdì mattina alle 4, e per ventisette ore Patrick George Zaki, 27 anni, è quasi sparito agli occhi del mondo. Per riapparire sabato pomeriggio a Mansura, 120 chilometri dalla capitale, in un'aula della Procura generale. «Pieno di segni delle botte ricevute», dice l'avvocato Wael Ghally che l'ha preso in carico: «Ma sono stati attenti. Professionali. Hanno usato cavi elettrici "volanti", nessuno strumento che lasciasse intravvedere l'utilizzo dell'elettrochoc. Si tratta di vere torture. Cose che in Egitto sono diventate normali, se uno si occupa di diritti e libertà».-----------------------------------------
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