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lunedì 10 febbraio 2020

Intervista a Mohamed Lofty - L'avvocato dei Regeni "Gli aguzzini di Zaky sono gli stessi di Giulio"


Repubblica di lunedì 10 febbraio 2020, pagina 13

Intervista a Mohamed Lofty - L'avvocato dei Regeni "Gli aguzzini di Zaky sono gli stessi di Giulio"


di Foschini Giuliano


L intervista a Mohamed Lofty L'avvocato dei Regeni "Gli aguzzini di Zaky sono gli stessi di Giulio" ii Patrick fermato per i suoi studi in Italia Viviamo in un Paese che ci vuole dire che cosa dobbiamo fare 99 di Giuliano Foschini «L'Italia. Patrick è stato arrestato per i suoi studi in Italia. Chissà che paranoia si sono costruiti». Mohamed Lotfy ha pochi dubbi. Direttore esecutivo di una delle più importanti organizzazioni che si occupano di diritti umani in Egitto, la Ecrf, Lotfy è l'uomo che sin dal principio si è mosso per sostenere la famiglia di Giulio Regeni. E sta seguendo passo per passo quello che sta accadendo dopo l'arresto di Patrick George Zaky. «Sono in contatto continuo con gli amici dell'Egyptian Initiative for Personal Rights, l'organizzazione di Patrick. Purtroppo sta accadendo quello che noi in Egitto conosciamo bene: arresti strumentali, torture nella speranza di sapere cose che invece quei ragazzi non conoscono. Perché non c'è niente da sapere». SI spieghi meglio. «A prendere Patrick è stata la Sicurezza nazionale, il servizio segreto civile, lo stesso coinvolto nel sequestro, tortura e omicidio di Giulio, e che ha cinque ufficiali indagati per questo dalla procura di Roma. Lo hanno interrogato con metodi che, purtroppo, conosciamo bene. Le torture. E gli chiedono il perché del suo viaggio in Italia, perché studiasse da voi e che cosa facesse nel vostro Paese». Che cosa sospettano? «Non so che cosa abbiano in testa, sarà qualcuna delle loro solite paranoie che rendono il nostro Paese non democratico. Ma per loro è normale prendere un ragazzo, uno studente, sbatterlo in galera e torturarlo per giorni». Davvero crede che dietro all'arresto ci siano gli studi italiani? «L'omicidio di Giulio continua a essere un'inaccettabile spina nel Franco per il nostro governo e, in qualche modo, ci sono anche delle analogie con l'arresto di Patrick: sono studenti in un Paese in cui la cultura fa molta paura. Sono evidentemente vittime di paranoie, vengono scambiati per quello che non sono: quando ci vogliono colpire, parlano di noi come terroristi o pericolosi sovversivi. E invece siamo cittadini per bene che rivendicano il diritto a vivere in uno Stato democratico. Non è un caso che l'arresto di Patrick sia avvenuto proprio in questo periodo, poco dopo le manifestazioni di piazza Tahrir del 25 gennaio. In questi giorni ci sono stati moltissimi arresti di chiunque abbia manifestato dissenso. E non è un caso che nello stesso periodo, quattro anni fa, Giulio fu sequestrato. Patrick lo abbiamo ritrovato vivo. Con Giulio, purtroppo, non ci siamo riusciti». Se ogni anno centinaia dl persone, come voi denunciate, fanno la fine di Giulio, perché Al Sid ha cod paura del caso Regeni? «Perché Giulio era occidentale. Europeo.----------------------------

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