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sabato 20 giugno 2020

ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump

SABATO 20 GIUGNO 2020 18.55.50

>>>ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump

ZCZC1254/SXA XAI20172003024_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >>>ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump Si' al libro di Bolton. E il procuratore di NY sfida il tycoon (di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 20 GIU - Nuovo, clamoroso scontro sulla giustizia in Usa. A soli cinque mesi dalle elezioni, Donald Trump ha deciso improvvisamente di rimpiazzare l'attorney di Manhattan Geoffrey Berman, il potente e popolare procuratore che ha incriminato il suo ex legale factotum Michael Cohen e che sta indagando sul suo avvocato personale Rudy Giuliani. "Si sta dimettendo", ha annunciato il ministro della Giustizia William Barr, che ha comunicato l'intenzione del presidente di sostituirlo con Jay Clayton, il presidente della Sec (l'equivalente della Consob italiana), un avvocato che non ha mai esercitato l'incarico di procuratore. Ma Berman ha replicato subito che non sta lasciando e che non ha alcuna intenzione di farlo, almeno finche' la persona nominata da Trump non verra' confermata al Senato. Anche perche', ha spiegato, lui e' stato nominato da una corte, circostanza che sembra rendere piu' difficile la sua rimozione. Nel frattempo, ha assicurato, le sue indagini proseguiranno "senza ritardi, interruzioni e ostacoli" per perseguire la giustizia "senza paura o favoritismi". Uno schiaffo seguito da quello di un altro giudice, Royce Lamberth, del distretto della capitale, che ha respinto la richiesta dell'amministrazione di bloccare l'imminente uscita del libro dell'ex consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton, con le sue rivelazioni compromettenti per Trump: una vittoria per Bolton, anche se il magistrato gli ha rimproverato di aver "giocato d'azzardo" con la sicurezza nazionale. "Ha violato la legge diffondendo informazioni classificate (in massiccia quantita'). Deve pagare un grande prezzo per questo", ha twittato infuriato il presidente. Ma intanto il temuto 'The Room Where It Happened: A White House Memoir' sara' regolarmente in libreria da martedi'. I dem nel frattempo sono andati all'attacco accusando Barr di politicizzare nuovamente la giustizia, come aveva fatto lanciando la controinchiesta del Russiagate e intervenendo nelle indagini su due alleati del tycoon, Roger Stone e Michael Flynn. Il timore e' che anche in questo caso ci possa anche essere un conflitto di interesse, un'ingerenza politica per bloccare qualche inchiesta scomoda. "L'America fa bene ad aspettarsi il peggio da Will Barr, che ha ripetutamente interferito nelle indagini criminali per conto di Trump", ha twittato Jerry Nadler, presidente della commissione Giustizia della Camera, annunciando che invitera' Berman a testimoniare mercoledi'. "Che cosa sta irritando il presidente Trump? Una precedente azione di questo procuratore o una che e' in corso?", si e' chiesto il leader dei senatori dem Chuck Schumer. Berman, 60 anni, e' peraltro un repubblicano registrato, donatore del partito e della stessa campagna presidenziale di Trump, uno che ha lavorato anche come volontario part-time nel transition team del tycoon e che e' stato intervistato da lui prima di essere nominato nel 2018 come attorney del distretto meridionale di New York. Tra i casi che ha seguito figurano quelli di Natalia Veselnitskaya, l'avvocata russa al centro dell'incontro alla Trump Tower nel Russiagate, da lui incriminata per ostruzione della giustizia in un'altra vicenda; e di Michael Avenatti, l'avvocato della pornostar (e presunta amante di Trump) Stormy Daniels, da lui accusato di estorsione contro la Nike. Altre sue inchieste scottanti sono state quelle contro il defunto finanziere Jeffrey Epstein, incriminato per traffico sessuale di minorenni, e la banca statale turca Halkbank, finita sul banco degli imputati per aver aggirato le sanzioni Usa all'Iran. Ma le indagini piu' vicine al tycoon sono quelle su Cohen, sul suo comitato inaugurale alla Casa Bianca e soprattutto su Giuliani, dopo l'incriminazione di due suoi soci che lo aiutarono nei maneggi ucraini contro i Biden finiti al centro dell'impeachment: Lev Parnas e Igor Fruman, accusati di violazione della legge sulla campagna elettorale per un contributo al tycoon. (ANSA). SAV 20-GIU-20 18:54 NNNN

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