MARTEDÌ 01 SETTEMBRE 2020 14.44.45
Cina: lezioni in mandarino (e non in mongolo),rabbia in Mongolia =
(AGI) - Roma, 1 set. - In Mongolia Interna, studenti e genitori hanno organizzato proteste contro la decisione di limitare l'insegnamento in lingua mongola a favore del mandarino. Le scuole cominciavano un nuovo trimestre proprio oggi, e alcuni genitori non hanno mandato i figli proprio in segno di protesta contro questa politica. Tre materie -politica, storia e lingua e letteratura- verranno gradualmente insegnate in mandarino, la lingua ufficiale in Cina. Ma i mongoli temono che si possa annacquare la propria identita' culturale e dunque, nel fine settimana, si sono visti diversi gruppi di studenti e genitori protestare in alcune citta'. Ne ha dato conto Radio Free Asia, un'emittente finanziata dal governo degli Stati Uniti. Ma anche il Southern Mongolian Human Rights Information Center, un gruppo di attivisti con sede a New York, ha descritto scene di rabbia in tutta la regione poiche' molti genitori hanno appreso della novita' solo quando le scuole stavano per riaprire. In un collegio, sono dovuti intervenire i poliziotti antisommossa perche' i genitori chiedevano di accedere ai dormitori e portare a casa i loro figli: "Dopo ore di stallo, i genitori hanno finalmente sfondato la barricata della polizia e si sono ripresi i figli", ha raccontato ancora il gruppo. Intanto le autorita', riferisce la Bbc, hanno avvertito che non si deve protestare o parlare della vicenda sui social media; e i post sull'argomento scritti su Weibo, la piattaforma cinese simile a Twitter, sono stati rimossi. (AGI)Bia 011443 SET 20 NNNN
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