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giovedì 8 aprile 2021

COVID: GALLI (SACCO), 'ANCORA MOLTI MORTI E CAMPAGNA VACCINI MESSA A RISCHIO' =

 

GIOVEDÌ 08 APRILE 2021 14.01.32


COVID: GALLI (SACCO), 'ANCORA MOLTI MORTI E CAMPAGNA VACCINI MESSA A RISCHIO' =

ADN0980 7 CRO 0 ADN CRO NAZ COVID: GALLI (SACCO), 'ANCORA MOLTI MORTI E CAMPAGNA VACCINI MESSA A RISCHIO' = 'Vicenda AstraZeneca avrà riflessi sull'adesione, non avevamo bisogno di questo ora' Roma, 8 apr. (Adnkronos Salute) - "Ieri sono stati oltre 600 i morti per Covid-19 in Italia. Abbiamo ancora un numero elevato di persone che muoiono, in una condizione in cui avremmo potuto evitarlo se la campagna vaccinale fosse stata più tempestiva ed efficace. E ora, quanto avvenuto attorno alla vicenda AstraZeneca, fa malissimo proprio alla campagna di vaccinazione". Ne è convinto Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano e docente all'università Statale del capoluogo lombardo, che in merito al nuovo 'capitolo' sul vaccino anti-Covid di AstraZeneca sottolinea l''allineamento' alle decisioni di altri partner europei: "Se i grandi Stati europei fanno in un modo, anche noi facciamo così", dice l'esperto all'Adnkronos Salute. A fronte dei tanti decessi che ancora quotidianamente ci sono nel nostro Paese, osserva l'esperto, "per il potenziale rischio di alcune condizioni avverse, di assoluta rarità, rischiamo di far saltare e ritardare la campagna vaccinale con messaggi continuamente contraddittori. Una campagna che avrebbe dovuto, avrebbe potuto, ed è auspicabile che possa ancora, ridurre i in maniera molto significativa proprio le morti". Un risultato della vaccinazione di cui "abbiamo la certezza, dalla Gran Bretagna, la cui estesa campagna vaccinale, basata proprio sul vaccino AstraZeneca, ha drasticamente ridotto i decessi per Covid". La "confusione" che si è creata sul vaccino nato in Gran Bretagna, secondo Galli avrà riflessi sull'adesione all'immunizzazione. "Già normalmente - spiega - siamo di fronte ad una percentuale non trascurabile della popolazione europea e mondiale di 'esistanti' nei confronti del vaccino. E si tratta di una parte della popolazione che, per quanto sia trasversale a livello socio-culturale, nella maggior parte dei casi non ha sufficienti elementi per un giudizio critico sui fenomeni scientifici. Di fronte a questa 'danza delle libellule' fatta dagli ippopotami, con comunicazioni che non pesano le conseguenze, rischiamo di rinfocolare le esitazioni sui vaccini in generale, proprio nel momento meno opportuno". (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 08-APR-21 14:01 NNNN

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