MERCOLEDÌ 06 APRILE 2022 12.19.53
== L'ANALISI = Voto Francia incerto, rottura cittadini-politica =
== L'ANALISI = Voto Francia incerto, rottura cittadini-politica = (AGI) - Parigi, 6 apr. - "Se domenica verra' superato il precedente record di astensionismo del 28,4%, risalente al 2002, saremo di fronte a una rottura tra i cittadini, il voto e la sfera politica. Un trend gia' in atto da due anni che si e' accelerato con il Covid". A quattro giorni dal primo turno delle presidenziali francesi, e' questa la posta in gioco evidenziata all'AGI da Je'rome Jaffre', fondatore e direttore del Centro studi e conoscenza dell'opinione pubblica (Cecop) in attivita' dal 1988. In effetti alle elezioni municipali del 2020 e alle regionali del 2021 si era gia' registrata un'astensione record, del 58,4% alle prime e del 65,31% alle seconde. "In Francia le presidenziali sono da sempre considerate la 'regina' delle votazioni che riesce a mobilitare i cittadini. Si aspettano molto da questo appuntamento con le urne per far sentire le proprie aspirazioni e dare un nuovo slancio al Paese" ha sottolineato il politologo francese membro del prestigioso Cevipof di Sciences Po Parigi. La questione di fondo e' proprio questa: il rapporto dei francesi alle presidenziali, che il 10 aprile potrebbe indicare un netto cambiamento rispetto al passato, segno che "qualcosa non sta piu' funzionando, che ci sono problematiche irrisolte. Questo lo abbiamo gia' percepito in questa campagna elettorale" ha prospettato Jaffre'. Al di la' dell'entrata in campagna tardiva di Emmanuel Macron - che si e' dichiarato candidato il 3 marzo - e della schiacciante attualita' internazionale della guerra in Ucraina, la sensazione dominante e' stata quella di un interesse minore dei francesi, di uno stallo generalizzato. "Quando un presidente uscente e' candidato alla propria successione, generalmente fatica a rimettersi nei panni del candidato e a dare lo slancio necessario alla sua campagna. Il presidente Macron non ha fatto eccezione a questa tendenza" - ha proseguito l'analista - "e a questo si aggiunge la perdita di credibilita' evidente dei partiti politici tradizionali e dei loro candidati". Come fa notare l'esperto, la destra tradizionalista di governo, rappresentata da Vale'rie Pe'cresse, e' "totalmente crollata", motivo per cui e' cresciuto in modo significativo il consenso verso la destra radicale. Di fronte abbiamo il presidente uscente Macron che rappresenta il centro, mentre la sinistra francese e' "sparita dai radar ma avra' un ruolo cruciale da giocare al ballottaggio". (AGI)Vqv/Tig (Segue) 061219 APR 22 NNNN
MERCOLEDÌ 06 APRILE 2022 12.19.59
== L'ANALISI = Voto Francia incerto, rottura cittadini-politica (2)=
== L'ANALISI = Voto Francia incerto, rottura cittadini-politica (2)= (AGI) - Roma, 6 apr. - Un secondo turno che, il 24 aprile, con ogni probabilita' sulla base degli ultimi sondaggi mettera' nuovamente a confronto Macron e Le Pen. "Attenzione pero', non sara' lo stesso match, la stessa lotta del 2017. Del resto i sondaggi indicano gia' un risultato piu' serrato tra i due" ha fatto notare il politologo. Nel 2017 Macron era un "uomo nuovo al quale non si poteva rimproverare nulla. Oggi il suo rapporto con i francesi e' decisamente diverso. E' esposto a critiche sul bilancio del suo mandato, sul suo modo di governare e la sua personalita'" ha aggiunto Jaffre'. Di fronte neanche la leader del Rassemblement National e' la stessa persona rispetto a 5 anni fa. "Le Pen ha fatto di tutto per uscire dall'immagine dell'estremista. Suo stile personale e' piu' rilassato, mette meno avanti le misure anti-europee che spaventavano i francesi e sull'immigrazione cerca di dare le giuste risposte alle aspettative dei cittadini" ha fatto notare l'ex vicepresidente del noto istituto di sondaggio Sofres. "Le Pen ha fatto dei progressi e lo dimostra il modo in cui ha portato avanti la sua campagna ed e' riuscita ad arginare la netta progressione di Eric Zemmour" ha analizzato Jaffre'. Oltre allo spettro dell'astensionismo, un'altra incognita che grava sull'esito delle presidenziali sara' la capacita' di Macron e della sua maggioranza a mobilitare gli elettori durante i 15 giorni che separano il primo turno dal secondo. "Dall'11 aprile comincera' una campagna nuova, a tutti gli effetti. In Francia come all'estero molti danno come certa la rielezione di Macron, ma in realta' l'esito del voto e' molto piu' incerto rispetto al 2017" ha valutato il politologo francese. Alla fine tutto dipendera' da "quanti decideranno che bisogna impedire una vittoria di Le Pen, andando quindi alle urne per votare Macron, e in questa prospettiva avranno un peso enorme gli elettori di tutte le forze di sinistra" ha concluso Jaffre'. (AGI)Vqv/Tig 061219 APR 22 NNNN
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