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mercoledì 6 aprile 2022

P.A., Brunetta: bene il parere del Cdm sul rinnovo dei contratti

 

MERCOLEDÌ 06 APRILE 2022 18.57.43

P.A., Brunetta: bene il parere del Cdm sul rinnovo dei contratti

P.A., Brunetta: bene il parere del Cdm sul rinnovo dei contratti P.A., Brunetta: bene il parere del Cdm sul rinnovo dei contratti Debutta la regolazione del lavoro agile Roma, 6 apr. (askanews) - "Con il parere favorevole del consiglio dei ministri all'ipotesi di contratto per il comparto funzioni centrali e agli schemi di Dpr per il comparto difesa e sicurezza si compie il passo decisivo per il pieno rispetto degli impegni assunti tra Governo e sindacati nel patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale siglato a Palazzo Chigi il 10 marzo 2021". Così il ministro della Funzione publbica, Renato Brunetta, sottolineando che "i rinnovi contrattuali per il triennio 2019-2021 sono il giusto riconoscimento per i dipendenti pubblici, che si sono dimostrati fondamentali per la tenuta dei servizi e della comunità durante questi anni drammatici di pandemia". In particolare, dice Brunetta, il contratto per il comparto funzioni centrali, che riguarda i circa 225mila dipendenti dei ministeri, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici "dà concreta attuazione alla milestone del Pnrr relativa alla riforma del pubblico impiego, prevedendo la revisione degli ordinamenti professionali e delle carriere, l'introduzione di una quarta area per i funzionari dedicata alle elevate professionalità e il potenziamento della formazione e dello sviluppo delle competenze". Nel rinnovo debutta anche la regolazione del lavoro agile, con precisi diritti a tutela dei dipendenti e condizioni chiare a garanzia della soddisfazione di cittadini e imprese. Quanto all'accordo per forze dell'ordine e forze armate, che riguarda 430mila lavoratori, "era doveroso riconoscere, con il concetto della specificità che sono stato io a introdurre anni fa, il ruolo e le funzioni del personale più direttamente coinvolto nelle funzioni di tutela della legalità, della difesa e della sicurezza del Paese", afferma. L'ipotesi di contratto del comparto funzioni centrali, su cui il 5 gennaio scorso era stata siglata l'intesa con i sindacati all'Aran, sarà ora trasmessa alla Corte dei conti per la registrazione. La firma definitiva potrà arrivare entro aprile. I benefici economici riconosciuti a regime, decorrenti dal primo gennaio 2021, sono pari a circa 105 euro medi per 13 mesi, oltre all'utilizzo delle ulteriori risorse stanziate nella legge di bilancio per il 2022, a decorrere dal primo gennaio, per finanziare il nuovo ordinamento professionale e il superamento dei limiti all'incremento dei fondi risorse decentrate, consentendo un ulteriore beneficio complessivo a regime di circa 20 euro medi al mese a persona. L'intesa prevede anche arretrati medi pari a circa 1.800 euro per dipendente. L'accordo per il comparto difesa e sicurezza e gli schemi di provvedimento di concertazione, che riguardano il triennio negoziale 2019-2021, sono stati sottoscritti il 23 dicembre 2021 dai ministri competenti e da tutte le organizzazioni sindacali e le sezioni Cocer del personale delle forze armate partecipanti alle trattative. Sono coinvolti i lavoratori appartenenti a polizia di Stato, polizia penitenziaria, guardia di finanza, arma dei carabinieri e forze armate. Dal punto di vista economico, i nuovi accordi prevedono incrementi di circa 128 euro medi lordi mensili per l'intero comparto, di cui circa 100 sul solo trattamento stipendiale, e nuove indennità, tra cui una specifica per compensare impieghi e funzioni del personale del settore cyber, che fronteggia gli attacchi informatici alle infrastrutture strategiche del Paese. Vis 20220406T185725Z

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