GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2022 14.39.28
*Ucraina, pagamenti in rubli: Commissione Ue contraddice Draghi
*Ucraina, pagamenti in rubli: Commissione Ue contraddice Draghi *Ucraina, pagamenti in rubli: Commissione Ue contraddice Draghi PORTAVOCE: PAGARE GAS COME CHIEDE DECRETO RUSSO VIOLA LE SANZIONI Bruxelles, 12 mag. (askanews) - La Commissione europea contraddice il premier italiano Mario Draghi, confermando che l'eventuale pagamento in rubli delle fornitura di gas russo, secondo il meccanismo obbligatorio previsto dal recente decreto di Mosca, sarebbe una violazione delle sanzioni Ue contro la Banca centrale russa. E' quanto risulta chiaramente dalle affermazioni del portavoce per l'Energia e il Clima della Commissione, Tim McPhie. "Il decreto sui pagamenti in rubli del gas prevede un meccanismo che coinvolge la Banca Centrale russa, che è sottoposta a sanzioni. Usare questo metodo sarebbe quindi una violazione delle sanzioni. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen e la commissaria all'energia Kadri Simson lo hanno dichiarato chiaramente", ha detto il portavoce durante il briefing quotidiano per la stampa oggi a Bruxelles. "Continuiamo a parlare con tutti gli Stati membri - ha continuato il portavoce - e con il Servizio giuridico del Consiglio Ue per spiegare la situazione Ci sono state delle lettere da parte di Gazprom e anche un decreto aggiuntivo russo, forse quindi c'è una evoluzione nella situazione. Stiamo esaminando tutto molto attentamente. Ma la nostra posizione - ha ribadito McPhie - resta questa: il decreto così come è stato annunciato in precedenza interferisce con le sanzioni. Questo è molto chiaro e non è cambiato. Dobbiamo continuare a lavorare con gli Stati membri". Ieri, durante la sua conferenza stampa a Washington, Draghi aveva affermato: "Nessuno ha mai detto se i pagamenti in rubli violano le sanzioni, è una zona così grigia". E aveva aggiunto: "Il più grande importatore di gas in Germania ha già pagato in rubli e la maggior parte degli importatori ha aperto i conti in rubli". A chi ricordava queste frasi del premier italiano, il portavoce della Commissione ha risposto: "Noi non commentiamo i commenti chiunque li faccia. La nostra posizione sul decreto russo è quella che abbiamo ripetuto molte volte". "Abbiamo pubblicato - ha ricordato McPhie - delle linee guida sul decreto, con un documento di domande e risposte sul sito web della Commissione che è stato inviato ai ministri dell'energia degli Stati membri, e ne abbiamo parlato in diversi contesti in Consiglio Ue con gli ambasciatori dei Ventisette e con il Gruppo di coordinamento sul gas. Comprendiamo che questa conversazione forse deve continuare, ed è quello che stiamo facendo. Naturalmente l'attuazione delle sanzioni è di competenza degli Stati membri". Infine, a chi domandava quando vi sarà una nuova versione aggiornata e più chiara delle linee guida, come hanno richiesto alla Commissione diversi ministri dell'Energia e dell'Ambiente (e in particolare l'italiano Roberto Cingolani), il portavoce ha risposto: "Non sono in grado di dare una tempistica per questo. Il lavoro sta continuando e la nostra posizione è molto chiara. Se sono necessari ulteriori chiarimenti possiamo spiegarla bilateralmente agli Stati membri; e se ci sarà qualcosa di nuovo da sapere, come un'ulteriore pubblicazione, lo renderemo noto", ha concluso. Loc 20220512T143923Z
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