LUNEDÌ 14 NOVEMBRE 2022 12.40.23
Salute: cellule umane nello spazio, progetto ricerca Cattolica =
Salute: cellule umane nello spazio, progetto ricerca Cattolica = (AGI) - Roma, 14 nov. - Le cellule umane partono per lo spazio. Un progetto di ricerca avviato alla Cattolica di Roma, in collaborazione con la start up Miprons srl, studia gli effetti dell'assenza di gravita' e del vuoto sul corpo umano alla scoperta di nuove cure per le malattie dell'apparato muscolo scheletrico. "Studio della RIGenerazione tissutale in condizioni Estreme: ruolo della microgravita' e della pressione sull'omeostasi delle nicchie STAminali (RIGESTA)": questo il titolo del progetto, nato da un'intuizione della professoressa Wanda Lattanzi, Associata di Biologia Applicata alla Facolta' di Medicina e chirurgia dell'Universita' Cattolica, che lo coordina, e di Angelo Minotti, ingegnere astronautico e amministratore della start-up MIPRONS Srl, impegnata nello sviluppo di un propulsore spaziale innovativo. Si tratta di un progetto di dottorato industriale finanziato dalla Regione Lazio e dalla MIPRONS srl nell'ambito del programma di "Intervento per il rafforzamento della ricerca e innovazione nel Lazio - incentivi per i dottorati di innovazione per le imprese e per la PA". L'aspetto innovativo e il valore aggiunto risiedono nell'interazione e contaminazione reciproca tra discipline diverse, solo apparentemente lontane come la biologia e la biomedicina e l'ingegneria aerospaziale e astronautica. Ad aggiudicarsi la borsa di dottorato e' stato il giovane biotecnologo Domiziano Dario Tosi, che sta gia' portando avanti i primi esperimenti sulle cellule presso i laboratori della Sezione di Biologia Applicata della Cattolica, coordinata dalla professoressa Ornella Parolini, nel Dipartimento di Scienze della Vita e di Sanita' Pubblica della Facolta' di Medicina e chirurgia. Il dottor Tosi sta anche acquisendo, presso la MIPRONS srl, le competenze necessarie sia per le analisi di fluidodinamica numerica sia per gli esperimenti in condizioni di vuoto e di micro-gravita', al fine di indagare il comportamento cellulare in "condizioni estreme", quali quelle spaziali. "Studieremo le cellule umane derivate dalle ossa - spiega la professoressa Lattanzi - simulando, in sistemi in vitro basati su cellule umane coltivate in 3D, la microarchitettura dei tessuti corporei". Il progetto consentira' lo sviluppo di nuovi strumenti e strategie per contrastare le alterazioni organiche cui vanno incontro gli astronauti nelle spedizioni spaziali. La possibilita' di studiare la biologia di cellule e tessuti in condizioni ambientali estreme simulate con metodologie e dispositivi tecnologici in uso alla propulsione aerospaziale, offre opportunita' uniche per comprendere aspetti finora inesplorati della fisiopatologia dei tessuti umani, realizzando pertanto gli obiettivi della medicina personalizzata sulle specifiche esigenze dell'individuo e del suo stile di vita. (AGI)Pgi (Segue) 141240 NOV 22 NNNN
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