LUNEDÌ 14 NOVEMBRE 2022 15.46.06
Salute, tumore alla prostata: sì a informazione e prevenzione
Salute, tumore alla prostata: sì a informazione e prevenzione Salute, tumore alla prostata: sì a informazione e prevenzione "Supporto psicologico e rapporto con il medico curante" Roma, 14 nov. (askanews) - I pazienti che convivono con un tumore della prostata chiedono una maggiore informazione e conoscenza sulla malattia e sul percorso terapeutico, lamentano la mancanza di supporto psicologico, di attenzione agli esiti della chirurgia e rivendicano un più stretto rapporto con il medico curante, oltre ad una maggiore attenzione a tutte quelle problematiche che limitano la vita quotidiana, a cominciare dal disagio nella vita sessuale. È considerata soddisfacente l'informazione ricevuta dallo specialista dopo la diagnosi sulle terapie da adottare, mentre resta assai limitato l'accesso ai test genetici, offerti a un paziente su tre. È quanto emerge dall'indagine conoscitiva sul tumore della prostata, condotta nell'ambito dell'iniziativa "In Contatto", promossa dalle Associazioni del gruppo "La Salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere", che ha voluto indagare le esperienze e le esigenze dei pazienti durante il percorso di cura per portare all'attenzione delle Istituzioni eventuali disagi, bisogni non soddisfatti e proposte per trovare soluzioni adeguate. I dati dell'indagine sono stati presentati durante una diretta Facebook che ha avuto come focus proprio il tumore della prostata, nell'ambito dell'iniziativa "In Contatto". La figura dell'urologo è piuttosto conosciuta tra gli intervistati, con una consapevolezza crescente della popolazione maschile rispetto ai temi che riguardano la sfera della Salute dell'apparato uro-genitale, come l'esame del PSA e la diagnosi precoce. "Il tumore della prostata è la neoplasia più comune nella popolazione maschile adulta; da alcuni anni la consapevolezza dei maschi rispetto a questo tumore è in aumento, così come la presa di coscienza dell'importanza di proteggere la propria Salute uro-genitale anche per le ricadute che un tumore prostatico scoperto tardi può avere sulla sopravvivenza e la qualità della vita - dice Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna Onlus e Coordinatrice del gruppo 'La Salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere' - è in crescita l'attenzione alla prevenzione primaria, che tuttavia dovrebbe essere potenziata anche tra i medici di medicina generale, ai quali per primi si rivolge l'uomo quando qualcosa non va a livello della sfera uro-genitale. I pazienti rivendicano alcuni importanti bisogni, come il supporto psicologico, un più stretto rapporto con il medico curante, una maggiore informazione sulla malattia e sul percorso di cura, segnale che il messaggio di salvaguardare la propria Salute uro-genitale non arriva completamente al target. Molto c'è ancora da fare e il nostro Gruppo intende proseguire nel portare avanti con forza e determinazione il lavoro per assicurare ai pazienti tutto il sostegno necessario a che la loro presa in carico diventi veramente globale". Red/Nav 20221114T154558Z
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