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martedì 25 luglio 2023

Scienza: progetto su circuiti elettronici da rifiuti alimentari =

 

MARTEDÌ 25 LUGLIO 2023 12.50.55

Scienza: progetto su circuiti elettronici da rifiuti alimentari =

Scienza: progetto su circuiti elettronici da rifiuti alimentari = (AGI) - Roma, 25 lug. - Anche l'elettronica diventa "circolare", grazie a un progetto che nasce all'intersezione delle competenze di varie Facolta' della Libera Universita' di Bolzano. Nei laboratori dell'universita' al NOI Techpark e' stata testata una nuova tecnologia sostenibile ed ecologica che utilizza la carta prodotta con gli scarti della frutta (mele, kiwi e uva) come substrato per dispositivi stampati flessibili. Alcune possibili applicazioni: come biosensori per il monitoraggio di funzioni corporee oppure nell'agricoltura di precisione. Il continuo incremento dell'uso di dispositivi elettronici nelle societa' avanzate, assieme agli ovvi vantaggi, suscita preoccupazioni giustificate anche dal punto di vista ecologico e sociale, sa per quanto riguarda il reperimento dei materiali rari necessari a produrli, che per il loro corretto smaltimento e riciclo. Si pone quindi la necessita' di ripensarne la produzione per renderla sostenibile e di riutilizzare i componenti tecnologici in un'ottica circolare. L'e'quipe di ricerca del Sensing Technologies Lab, il laboratorio di nanotecnologie e sensoristica di unibz al NOI Techpark di Bolzano, diretta dai proff. Paolo Lugli e Luisa Petti, ha sviluppato assieme a partner interni e internazionali una nuova tecnologia che utilizza la carta realizzata a partire dagli scarti della frutta per produrre circuiti elettronici stampati. Lo spunto iniziale e' venuto da un progetto interno di Unibz tra i gruppi del professor Lugli e del professor Nitzan Cohen, preside della Facolta' di Design e Arti. Ad essi si sono aggiunti altri ricercatori e ricercatrici della Facolta' di Ingegneria (Prof. Niko Munzenrieder) e di quella di Scienze ambientali, agrarie e alimentari (Prof. Stefano Cesco, prof.ssa Tanja Mimmo e il ricercatore Andrea Polo) oltre che delle Universita' di Trento, Padova e del Sussex. Finanziamenti sono arrivati anche da un progetto bilaterale della Provincia Autonoma di Bolzano nell'ambito della cooperazione tra Sudtirolo e Svizzera, coordinato dal ricercatore Giuseppe Cantarella. L'equipe transdisciplinare ha spiegato i test effettuati e i risultati ottenuti in laboratorio nell'articolo scientifico Laser-Induced, Green and Biocompatible Paper-Based Devices for Circular Electronics, pubblicato su una delle migliori riviste internazionali nel campo dei materiali innovativi "Advanced Functional Materials" (la cui copertina riporta un'immagine ispirata al progetto). Il testo descrive una tecnologia sostenibile e biocompatibile, a rifiuti zero. (AGI)Sci/Oll (Segue) 251250 LUG 23 NNNN

MARTEDÌ 25 LUGLIO 2023 12.50.59

Scienza: progetto su circuiti elettronici da rifiuti alimentari (2)=

Scienza: progetto su circuiti elettronici da rifiuti alimentari (2)= (AGI) - Roma, 25 lug. - Il processo produttivo prevede l'utilizzo della stampa laser per carbonizzare la superficie del substrato di cellulosa ricavata dai processi di lavorazione di mele, kiwi e uva. I substrati di carta sono realizzati con sottoprodotti della lavorazione di mele, uva e kiwi e rimpiazzano l'uso di polpa di legno vergine tipicamente usata per realizzare substrati di carta, riducendo cosi' l'utilizzo di risorse naturali e privilegiando il riutilizzo di prodotti alimentari di scarto. Ottimizzando i parametri del laser, i ricercatori sono stati in grado di realizzare dispositivi elettronici come condensatori, biosensori ed elettrodi per il monitoraggio degli alimenti (es. per il controllo della maturazione della frutta) e per la misurazione della frequenza cardiaca e dell'attivita' respiratoria. La cellulosa a base di frutta e completamente priva di plastica si e' rivelata sicura anche per l'uso sulla pelle umana. L'impiego di sostanze naturali permette infatti ai componenti elettronici di essere biocompatibili con i fibroblasti dermici umani, potenzialmente nei wearables e nei sistemi a contatto con la pelle. L'uso di un substrato naturale consente di attuare due strategie per il riciclaggio dell'elettronica. Nella prima, i dispositivi possono dissolversi a temperatura ambiente in un arco 40 giorni senza rilasciare residui nocivi: i componenti elettronici a base di carta si dissolvono in succo di limone (acido citrico), una soluzione naturale molto diffusa e a basso costo. Nella seconda, vengono reintrodotti in natura come supporto per la crescita delle piante o per l'ammendamento del suolo. Grazie a queste sue caratteristiche, questa tecnologia elettronica a basso costo puo' trovare applicazione per applicazioni nel mercato alimentare, nella diagnostica medica e nell'agricoltura intelligente e nell'Internet delle cose, con un impatto nullo o addirittura positivo sull'ecosistema. "Una tecnologia sostenibile e attenta ai consumi energetici per la fabbricazione di dispositivi elettronici richiede caratteristiche speciali come la lavorabilita' su grandi superfici, un consumo energetico limitato e il basso costo di fabbricazione. La tecnica che abbiamo sperimentato e' completamente sostenibile, verde e circolare perche' utilizza substrati di carta ottenuti dalla lavorazione degli scarti della frutta e una tecnologia di stampa, basata sulla carbonizzazione creata per mezzo di un semplice laser. Potrebbe rappresentare un importante passo avanti per la commercializzazione dell'elettronica", spiega il professor Paolo Lugli, rettore della Libera Universita' di Bolzano e responsabile del Sensing Technologies Lab. Il ricercatore Giuseppe Cantarella, ex unibz trasferitosi recentemente alla Universita' di Modena e Reggio Emilia, primo autore dell'articolo, aggiunge: "La sostenibilita' e' un argomento che tocca la nostra societa' e la nostra vita sotto diversi punti di vista. Anche nel mondo della ricerca, e' necessario affrontare questa sfida globale, con nuove tecnologie che possano ridurre il loro impatto ambientale per salvaguardare il nostro pianeta e le risorse naturali a disposizione. I risultati del nostro studio dimostrano una nuova linea di ricerca, nella quale dispositivi elettronici possono essere sviluppati con una drastica riduzione dei rifiuti generati e con l'uso di nuove tecniche di fabbricazione a bassa emissione di carbonio. Auspico che il nostro sia il primo di una lunga serie di studi sullo sviluppo sostenibile di sistemi intelligenti e nuove tecnologie in ambito elettronico". (AGI)Sci/Oll 251250 LUG 23 NNNN

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