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venerdì 15 settembre 2023

"Le armi e gli eserciti si predispongono in funzione delle guerre che dovranno essere combattute. L'unilateralismo americano dopo la caduta dell'Urss ne ha fatto il gendarme del mondo, in conflitti locali contro eserciti piccoli, dove bastava la superiorità aerea per destabilizzare e distruggere il nemico. Dalla prima guerra del Golfo alla Jugoslavia, passando per l'Afghanistan, l'Irak e la Libia.

 

"Le armi e gli eserciti si predispongono in funzione delle guerre che dovranno essere combattute.

L'unilateralismo americano dopo la caduta dell'Urss ne ha fatto il gendarme del mondo, in conflitti locali contro eserciti piccoli, dove bastava la superiorità aerea per destabilizzare e distruggere il nemico.

Dalla prima guerra del Golfo alla Jugoslavia, passando per l'Afghanistan, l'Irak e la Libia.

La Ucraina è il caso emblematico di una guerra improvvisata, sul terreno aperto. Battaglie che mai gli Usa hanno combattuto, se non di rincalzo alla fine della Seconda guerra mondiale.
Montecassino in Italia, e la vittoria contro i tedeschi si fondava sui bombardamenti delle città. Dresda insegna.

La Russia combatte da secoli sul terreno, da Napoleone ad Hitler... ha una struttura strategica della difesa ed una capacità tattica che risparmia uomini.

Ne ha troppo pochi per fare le carneficine che hanno segnato la prima guerra mondiale sul fronte franco tedesco. E soprattutto dopo la Guerra patriottica e le purghe staliniane.

È il motivo per cui la Francia si è arresa senza combattere nel maggio del 40, e lo stesso è accaduto in Indocina: la prima pallottola dei fanti francesi era per la nuca dei loro ufficiali.
Oggi, nessun ragazzo americano combatterebbe più all'estero. Questa è la fine degli Usa, che devono trovare chi combatte sul terreno per loro."

Guido Salerno Aletta

https://t.me/lantidiplomatico/27804

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