MODULO III. EVENTI SALIENTI NELL’UCRAINA POST-SOVIETICA (1990-2022)
POST 3. EUROMAIDAN 2014. PARTE 2
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Rovesciare Yanukovich non ha nulla a che fare con la democrazia, né gli eventi successivi somigliano alla democrazia. Subito dopo il colpo di Stato e l’ascesa al potere dell’opposizione, il Parlamento ucraino vota per abrogare la legge “Princìpi della politica linguistica dello Stato” che garantiva alla lingua russa e alle altre lingue delle minoranze almeno lo status di “lingue regionali”.
L’abrogazione della legge innesca una tempesta d’indignazione in tutte le aree di lingua russa.
Iniziano le manifestazioni di massa degli oppositori di Euromaidan nelle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina (Dnipropetrovsk, Donetsk, Lugansk, Kharkov, Crimea, ecc). I partecipanti chiedono che venga affrontata e risolta la questione dello status della lingua russa e che sia introdotta una riforma costituzionale per il decentramento delle regioni e la successiva federalizzazione.
Ai primi di aprile del 2014, gli abitanti del Sud-Est ucraino, in disaccordo con la politica delle nuove autorità, occupano diversi palazzi amministrativi nelle regioni di Donetsk, Lugansk e Kharkiv e circondano l’edificio dell'Amministrazione regionale di Donetsk e quello della Direzione dei Servizio di Sicurezza dell'Ucraina a Lugansk.
Nell'aprile-maggio 2014 queste regioni si proclamano Repubbliche Indipendenti di Donetsk e Lugansk. Si svolgono i referendum, in cui rispettivamente l'89,7% e il 96,2% della popolazione votano a favore dell'autodeterminazione delle due Repubbliche.
Segue
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MODULO III. EVENTI SALIENTI NELL’UCRAINA POST-SOVIETICA (1990-2022)
POST 3. EUROMAIDAN 2014 – PARTE 2
2/2
Il governo provvisorio dell'Ucraina risponde alle proteste degli abitanti di lingua russa in modo estremamente duro: il 13 aprile il Presidente ucraino ad interim Oleksandr Turchinov annuncia l'inizio di un'Operazione Anti-Terroristica nelle regioni orientali e meridionali dell'Ucraina: viene avviata la formazione della Guardia Nazionale e di un Corpo di Volontari ucraini, che si coalizzano con gli attivisti radicali di Euromaidan e con l’associazione dichiaratamente neonazista «Settore Destro». Il loro intento è uccidere, sgominare, dominare le popolazioni russe, considerate da allora, e ancora oggi, dal regime di Kiev “bestiame”.
Proprio allora hanno inizio i bombardamenti delle regioni del Donbass che sono ancora oggi in corso.
Nel maggio 2014, sotto il controllo del regime di Kiev, si svolgono le elezioni presidenziali: vince Petro Poroshenko. La maggior parte della regione del Donbass non partecipa a queste elezioni. Poroshenko sale al potere con la promessa di porre rapida fine al conflitto in Donbass. Ma la guerra, invece, scoppia con rinnovato vigore.
Gli eventi in Ucraina nel 2013-2014 non solo portano al colpo di Stato e a un repentino mutamento di potere nel Paese, ma innescano la devastante crisi geopolitica cui stiamo assistendo oggi.
EXCURSUS STORICO
MODULO I. IL MONDO UNIPOLARE: DALL’IDEA ALLA REALIZZAZIONE
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MODULO II. UCRAINA E NAZIONALISMO
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MODULO III. EVENTI SALIENTI NELL’UCRAINA POST-SOVIETICA (1990-2022)
Post 1. L’Ucraina post-sovietica e il “movimento arancione di Maidan”
Post 2. Euromaidan 2014. Parte 1
Post 3. Euromaidan 2014. Parte 2
Post 4. Il destino della Crimea
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POST 3. EUROMAIDAN 2014 – PARTE 2
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Il governo provvisorio dell'Ucraina risponde alle proteste degli abitanti di lingua russa in modo estremamente duro: il 13 aprile il Presidente ucraino ad interim Oleksandr Turchinov annuncia l'inizio di un'Operazione Anti-Terroristica nelle regioni orientali e meridionali dell'Ucraina: viene avviata la formazione della Guardia Nazionale e di un Corpo di Volontari ucraini, che si coalizzano con gli attivisti radicali di Euromaidan e con l’associazione dichiaratamente neonazista «Settore Destro». Il loro intento è uccidere, sgominare, dominare le popolazioni russe, considerate da allora, e ancora oggi, dal regime di Kiev “bestiame”.
Proprio allora hanno inizio i bombardamenti delle regioni del Donbass che sono ancora oggi in corso.
Nel maggio 2014, sotto il controllo del regime di Kiev, si svolgono le elezioni presidenziali: vince Petro Poroshenko. La maggior parte della regione del Donbass non partecipa a queste elezioni. Poroshenko sale al potere con la promessa di porre rapida fine al conflitto in Donbass. Ma la guerra, invece, scoppia con rinnovato vigore.
Gli eventi in Ucraina nel 2013-2014 non solo portano al colpo di Stato e a un repentino mutamento di potere nel Paese, ma innescano la devastante crisi geopolitica cui stiamo assistendo oggi.
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