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martedì 12 ottobre 2010

FRANCIA:PENSIONI;PAESE IN PIAZZA,SI PUNTA A RECORD ADESIONI ULTIMA CHANCE PER FERMARE SARKOZY;ADERISCONO ANCHE STUDENTI



































(ANSA) - PARIGI, 12 OTT - La Francia torna a fermarsi contro
la riforma delle pensioni,uno dei progetti-chiave del presidente
Nicolas Sarkozy, che prevede l'innalzamento dell'eta'
pensionabile da 60 a 62 anni per la pensione minima e da 65 a 67
quella per la massima.
E' il momento cruciale del braccio di ferro fra il sindacato,
che minaccia di prorogare a oltranza da questa sera gli scioperi
nei trasporti e nelle raffinerie, e il governo, per ora
irremovibile, mentre anche gli studenti aderiscono per la prima
volta alla protesta. Questa mobilitazione, la quarta da inizio
settembre, e' considerata cruciale dai sindacati. ''E' una delle
ultime occasioni per far indietreggiare il governo, il
calendario parlamentare sta volgendo a termine'', ha detto
Francois Chereque il leader della CFDT. In questi giorni, il
testo e' all'esame in Senato, dopo l'ok dell'Assemblea
nazionale.
Per il suo omologo della CGT, Bernard Thibault. la protesta
odierna dovrebbe essere ''piu' potente di tutte le precedenti'',
che avevano visto scendere in piazza tra i 900.000 e 1 milione
di persone secondo la polizia, 3 milioni secondo i sindacati.
Dall'Eliseo, un consigliere di Sarkozy ha riconosciuto che lo
sciopero di oggi rischia di essere un successo. Entro fine mese,
il governo punta ad approvare la riforma, ma dovra' fare i conti
con un'opinione contraria (7 francesi contro 3) e con i
sindacati che oggi hanno dissotterrato l'ascia di guerra come
nel 1995. Disagi, ritardi e annullamenti si registrano in tutta
la rete di trasporti (nel settore ferroviario l'adesione allo
sciopero e' aumentata rispetto alla precedente giornata di
protesta), se si eccettuano gli Eurostar per Londra e la rete di
autobus di Parigi, alle prese pero' con ingorghi mostruosi. Il
traffico aereo registra un annullamento del 50% dei voli
all'aeroporto di Orly e del 30% a Roissy, i due aeroporti della
capitale.
Lo sciopero, con minaccia di proroga ad oltranza, nelle
raffinerie e nei porti agita inoltre la minaccia di una penuria
di carburante a breve termine. A Marsiglia, 85 navi ferme in
mare bloccano ogni attivita'. Nell'istruzione, l'adesione e' al
22% secondo il ministero, 45-48% secondo i sindacati. Ma la
novita' e' la mobilitazione degli studenti. ''Sarko sei
spacciato, la gioventu' e' in piazza'', si sentiva questa
mattina nelle strade di Tolosa (dove questa mattina hanno
sfilato in 145.000 persone, un record per i sindacati, mentre
per la questura erano solo 30.000).
Nel pomeriggio, 244 cortei sfileranno in altrettante citta',
dove si punta a superare il record delle precedenti giornate.
(ANSA).

Z04/Z04
12-OTT-10 13:14 NNNN
 FRANCIA: 40% DI ADESIONE A SCIOPERO FERROVIERI CONTRO RIFORMA PENSIONI =
DISAGI NELLA CIRCOLAZIONE DEI TRENI

Parigi, 12 ott. -(Adnkronos) - Allo sciopero dei ferrovieri
contro la riforma delle pensioni ha aderito al momento il 40,4% del
personale (contro il 37,1% dell'agitazione del 23 settembre). Lo ha
reso noto la Sncf, le Ferrovie francesi. Diverse le stime del Cgt, una
sigla sindacale, che parla invece di un'adesione al 53,75% contro il
48,8% del mese scorso.

In un comunicato, la Sncf ha annunciato di aver "garantito il
traffico conforme alle sue previsioni". I disagi non sono comunque
mancati. In media circolano un Tgv (treni ad alta velocita') su tre, e
4 treni regionali su 10. Non e' toccato invece il traffico Eurostar.

Scioperi anche dei dipendenti dell'Air France, con
l'annullamento tra il 30 al 50% dei voli agli aeroporti parigini di
Charles de Gaulle e Orly. Particolarmente colpite le tratte brevi e
medie, mentre la compagnia ha assicurato che saranno garantiti i voli
di lunga durata.

(Ses/Gs/Adnkronos)
12-OTT-10 12:39

NNNN
FRANCIA: MEZZO MILIONE IN PIAZZA; GOVERNO, "NO CONCESSIONI" =
(AGI/AFP) - Parigi, 12 ott. - Il premier francese, Francois
Fillon ha escluso ulteriori concessione da parte del governo
sul fronte delle pensioni. "Siamo arrivati al limite di quanto
era possibile" ha detto Fillon nel corso di un dibattito al
Senato e mentre tutta la Francia si e' mobilitata oggi per la
quarta volta dal rientro dall'estate contro il provvedimento
del presidente Sarkozy che alza l'eta' pensionistica minima da
60 a 62 anni e da 65 a 67 anni quella massima adottato ieri
sera dal senato. La scorsa settimana il governo aveva emendato
il testo per aggiungere alcune esenzioni per le madri
lavoratici ma i sindacati aveva respinto la nuova proposta
giudicandola inadeguata.
Intanto secondo gli ultimi dati del ministero degli Interni
la mobilitazione di oggi avrebbe chiamato in piazza a meta'
giornata circa 500mila persone, "una presenza - ha detto il
leader della Cgt Bernard Thibault - leggermente superiore a
quella del 2 ottobre per via della forte presenza degli
studenti". Intanto i sindacati dei trasporti pubblici hanno
deciso di prolungar elo sciopero che oggi sta paralizzando
Parigi e altre citta' in Francia anche domani.
La protesta dei sindacati ha colpito i voli aerei e il
sistema dell'Alta velocita', dove si prevede l'annullamento di
una corsa ogni tre. A Parigi la metropolitana si e' fermata
ieri sera. Massiccia adesione anche tra lavoratori delle poste
e camionisti. (AGI)
Tig
121450 OTT 10

NNNNFRANCIA: PENSIONI; PARIGI, SCIOPERO TRASPORTI ANCHE DOMANI

(ANSA) - PARIGI, 12 OTT - Le assemblee generali delle reti
di autobus, metropolitana, e treni della regione parigina hanno
deciso di prolungare lo sciopero contro la riforma delle
pensioni anche per la giornata di domani.
E' quanto ha annunciato un sindacalista della Cgt, il primo
sindacato di Francia, presso la RATP, la societa' che gestisce
il trasporto pubblico di Parigi.
''Le assemblee generali hanno deciso a maggioranza di
prolungare il movimento per domani: nuove assemblee generali si
terranno domani mattina con una visione globale della situazione
nazionale, che analizzeremo questo pomeriggio'', ha detto Eric
Nabet, responsabile della CGT alla RATP. (ANSA).

Z04/Z04
12-OTT-10 14:01 NNNN
FRANCIA: PENSIONI; 85 NAVI BLOCCANO PORTO MARSIGLIA

(ANSA) - PARIGI, 12 OTT - Il porto di Marsiglia e'
paralizzato per la protesta contro la riforma delle pensioni,
con 85 navi ferme in mare, che bloccano ogni attivita'.
Secondo quanto riferito dalla direzione, sono 56 le petroliere
presenti nella zona del porto, di cui 40 nella rada di
Fos-sur-Mer. Altre 29 sono navi mercantili.
Il blocco dei porti francesi, che ormai va avanti da giorni e
che ormai rischia di causare in Francia una penuria di
carburante, si allinea allo sciopero di contro la riforma
previdenziale che oggi blocca i trasporti in tutta la Francia,
ma in questo modo i sindacati intendono protestare anche contro
la riforma portuaria.
Il traffico passeggeri e' mantenuto, anche se con alcuni
disagi, ha fatto sapere la direzione del porto. (ANSA).

Y3K/Z04
12-OTT-10 12:22 NNNN



FRANCIA: TERZO SCIOPERO IN UN MESE CONTRO RIFORMA PENSIONI =
(AGI/AFP) - Parigi, 12 ott. - In Francia comincia la terza
giornata di sciopero in un mese contro la riforma delle
pensioni. L'autorita' dell'aviazione civile ha agia' avvertito
che sara' cancellata la meta' dei voli da e per il Paese. La
protesta colpira' anche il sistema dell'Alta velocita', dove si
prevede l'annullamento di una corsa ogni tre. A Parigi la
metropolitana e' gia' ferma: lo sciopero e' cominciato ieri
sera. Si prevede una massiccia adesione anche tra lavoratori
delle poste e camionisti. Intanto i lavoratori dei trasporti
pubblici e dell'energia voteranno l'ipotesi di cominciare
un'agitazione a tempo indeterminato contro la decisione del
governo di innalzare l'eta' minima per il pensionamento da 60 a
62 anni. (AGI)
Zec
120720 OTT 10

NNNN

lunedì 11 ottobre 2010

Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta

 

Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione. Silenzio dei media o scatta la rivolta

pubblicata da PUGLIAmo l'Italia: NICHI VENDOLA candidato premier 2013 il giorno lunedì 11 ottobre 2010 alle ore 17.27
La notizia è arrivata e conferma la peggiore delle ipotesi. Rimarrà sotto traccia per ovvi motivi, anche se in Rete possiamo farla circolare. Se siete precari sappiate che non riceverete la pensione. I contributi che state versando servono soltanto a pagare chi la pensione ce l'ha garantita. Perché l'Inps debba nascondere questa verità è evidente: per evitare la rivolta. Ad affermarlo non sono degli analisti rivoluzionari e di sinistra ma lo stesso presidente dell'istituto di previdenza, Antonio Mastropasqua che, come scrive Agoravox, ha finalmente risposto a chi gli chiedeva perché l'INPS non fornisce ai precari la simulazione della loro pensione futura come fa con gli altri lavoratori: "Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale".

Intrage  scrive che l'annuncio è stato dato nel corso di un convegno: la notizia principale sarebbe dovuta essere quella che l'Inps invierà, la prossima settimana, circa 4 milioni di lettere ai parasubordinati, dopo quelle spedite a luglio ai lavoratori dipendenti, per spiegare come consultare on line la posizione previdenziale personale. Per verificare, cioè, i contributi che risultano versati.

La seconda notizia è che non sarà possibile, per il lavoratore parasubordinato, simulare sullo stesso sito quella che dovrebbe essere la sua pensione, come invece possono già fare i lavoratori dipendenti. Il motivo di questa differenza pare sia stato spiegato da Mastrapasqua proprio con quella battuta. Per dire, in altre parole, che se i vari collaboratori, consulenti, lavoratori a progetto, co.co.co., iscritti alla gestione separata Inps, cioè i parasubordinati, venissero a conoscenza della verità, potrebbero arrabbiarsi sul serio. E la verità è che col sistema contributivo, i trattamenti maturati da collaboratori e consulenti spesso non arrivano alla pensione minima.
precari, i lavoratori parasubordinati come si chiamano per l'INPS gli "imprenditori di loro stessi" creati dalle politiche neoliberiste, non avranno la pensione. Pagano contributi inutilmente o meglio: li pagano perché l'INPS possa pagare la pensione a chi la maturerà. Per i parasubordinati la pensione non arriverà alla minima, nemmeno se il parasubordinato riuscirà, nella sua carriera lavorativa, a non perdere neppure un anno di contribuzione.

L'unico sistema che l'INPS ha trovato per affrontare l'amara verità, è stato quello di nascondere ai lavoratori che nel loro futuro la pensione non ci sarà, sperando che se ne accorgano il più tardi possibile e che facciano meno casino possibile.
Quindi paghiamo i nostri contributi che non rivedremo sotto forma di pensione. Se reagiamo adesso, forse, abbiamo ancora la speranza di una pensione minima.

http://contintasca.blogosfere.it/2010/10/inps-e-ufficiale-i-precari-saranno-senza-pensione-silenzio-dei-media-o-scatta-la-rivolta.html


SICUREZZA STRADALE: DA DOMANI NOVITA' PER 'DUE RUOTE' / FOGLIO ROSA A 17 ANNI / TARGHE PERSONALIZZATE




'/ANSA
STOP CASCO 'PADELLA' IN MOTO E IN BICI GIUBBOTTI RIFRANGENTI
(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Novita' in arrivo per ciclisti e
motociclisti. Da domani scattano infatti due nuove nuove norme
previste dalla riforma del Codice della strada varate a fine
luglio.
La prima riguarda i caschi 'Dgm', quelli comunemente detti 'a
scodella' o 'a padella', che ormai andranno definitivamente in
pensione. Sin dal 2001 ne e' stata vietava la vendita, ma l'uso
era ancora consentito sui cinquantini. Ora dopo 9 anni questa
tipologia di caschi sara' completamente bandita, perche'
considerato non sicuro. Chi verra' pizzicato alla guida di un
ciclomotore o motociclo con in testa il casco fuori norma
rischia di vedersi sottoporre a fermo amministrativo del mezzo
per 90 giorni e una sanzione di 74 euro.
Sempre domani scatta l'obbligo per coloro che si muovono in
bicicletta di indossare il giubbotto o le bretelle retro
riflettenti ad alta visibilita' quando circolano fuori dai
centri abitati in ore serali e notturne o in galleria, in modo
da essere ben visibili agli altri utenti della strada.
Sono molte le novita' introdotte dal 'nuovo' Codice della
strada, e gia' in vigore da quest'estate. Le piu' importanti
hanno riguardato il giro di vite per chi guida in stato di
ebbrezza, con multe piu' pesanti e l'introduzione della
'tolleranza zero' per i neopatentati e i conducenti
professionali. I test antidroga sono diventati piu' severi,
cosi' come sono state previste norme piu' stringenti per chi
produce, commercializza e soprattutto trucca le minicar. Per gli
over 80 le nuove regole prevedono che potranno ottenere il
rinnovo della patente solo dopo una visita medica specialistica
biennale. Introdotta inoltre la possibilita' di ottenere il
foglio rosa a 17 anni, di personalizzare le targhe.
(ANSA).

BOS
11-OTT-10 19:08 NNNN

SICUREZZA STRADALE: AL VIA CAMPAGNA SU PREVENZIONE VISTA





 =
'NON GUIDARE A FARI SPENTI'- VALDUCCI, PROBLEMA TROPPO
TRASCURATO

Roma, 11 ott. (Adnkronos)- La sicurezza stradale passa anche
attraverso la prevenzione della vista. Quasi 6 incidenti su 10, il
59,13%, sono attribuibili direttamente o indirettamente alla
condizioni visive ed e' a fronte di questi dati che e' stata avviata
una nuova campagna di sensibilizzazione all'insegna dello slogan 'Non
guidare a fari spenti. Se vedi guidi meglio', promossa da Ottica
Avanzi, leader nelle catene di ottica italiana, e sostenuta dal
presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci .

''La problematica della visibilita' ottimale alla guida- ha
detto Valducci nel corso della presentazione della campagna oggi a
Roma- coinvolge tutti gli automobilisti, non solo chi ritiene di avere
deficit di diottrie -ha detto Valducci- e' per questo che sosteniamo
l'impegno concreto di Ottica Avanzi per sensibilizzare gli italiani
verso un aspetto spesso troppo trascurato o ritenuto di secondaria
importanza: ovvero le performance della propria vista''.

Come ha spiegato l'amministratore delegato di Ottica Avanzi,
Danile Voltini, ''abbiamo deciso di garnatire in ogni nostro punto
vendita un test gratuito dettagliato e focalizzato sulla guida,
effettuato da personale specializzato e formato ad hoc. Un impegno
concreto che vede la nostra azienda in prima linea per rendere sempre
piu' sicure le strade del Paese, partendo dagli occhi degli
automobilisti''.

(Sec-Mcc/Gs/Adnkronos)
11-OTT-10 15:48

NNNN

Dopo pagata la multa si può ricorrere immediatamente al Giudice di Pace per la restituzione della patente

Cassazione "...Non risponde di ingiuria chi dà del "razzista" ai poliziotti che trattengono gli immigrati solo perché stranieri. L'espressione offensiva deve infatti considerarsi una reazione legittima e comprensibile di fronte all'atteggiamento discriminatorio messo in atto dalle forze dell'ordine...."

SICUREZZA: STAZIONE DI MILANO E TORINO SI TRASFORMANO IN UN 'GRANDE FRATELLO




' =
OLTRE 300 TELECAMERE A CIRCUITO CHIUSO PER UN INVESTIMENTO DI 16
MLN

Milano, 11 ott. (Adnkronos) - Sono oltre 300 le telecamere in
funzione da oggi, nelle stazioni di Milano e Torino, pronte a
'immortalare' il via vai dei passeggeri o 'inquadrare' gli angoli piu'
bui. Un ultimo tassello nel campo della sicurezza, che prende il via
oggi nelle citta' meneghina e in quella della Mole, inaugurato alla
presenza del ministro dell'Interno Roberto Maroni, dell'ad del gruppo
Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, dal sottosegretario alle
Infrastrutture e Trasporti, Bartolomeo Giachino e dal sindaco di
Milano, Letizia Moratti. Un settore, quello dei trasporti "molto
importante e delicato che spesso -sottolinea il ministro Maroni- e'
stato oggetto di attentati".

Nella stazione di Milano sono 180 le telecamere attive, 125 a
Torino, per una sorta di 'grande fratello' con presa diretta sui
passeggeri, sui binari e sull'area dei due terminal ferroviari. Due
sale operative attrezzate con video, impianti per la registrazione
digitale gestite dalla polizia ferroviaria.

"Un modello di eccellenza -sottolinea Maroni- con pochi pari in
Europa" sviluppato con la collaborazione tra il ministero
dell'Interno, Grandi Stazioni e Rete Ferroviaria Italiana del gruppo
Ferrovie dello Stato. Per la realizzazione dei lavori nelle due
stazioni, durati circa 40mesi, sono stati investiti oltre 16 milioni
di euro (4,7 a Torino, 11,4 milioni per Milano). L'ambizione e' di
"rendere le stazioni tra i posti piu' sicuri che si possono avere",
sottolinea l'ad del gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
(segue)

(Afe/Col/Adnkronos)
11-OTT-10

Pensioni: l'Inps spiega le novità della manovra d'estate








PREMI di PRODUTTIVITÀ TASSAZIONE RIDOTTA su RETRIBUZIONI EROGATE ai DIPENDENTI




Tachigrafo digitale. Problematiche concernenti l'assenza di sigilli nella parte posteriore dell'apparecchiatura





MINISTERO DELL'INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria,
delle Comunicazioni e per i reparti Speciali della Polizia di Stato
Servizio Polizia Stradale
Circolare prot. n. 300/A/11949/10/111/20/3
Roma, 2 settembre 2010
OGGETTO: Tachigrafo digitale. Problematiche concernenti l'assenza di sigilli nella parte posteriore dell'apparecchiatura.
Le Autorità diplomatiche francesi hanno segnalato l'irregolarità di sanzioni amministrative irrogate a autotrasportatori francesi, trovati alla frontiera italiana senza la presenza di un sigillo sul tachigrafo digitale.
In particolare è stata loro contestata, come peraltro anche ad autotrasportatori provenienti da altri Paesi UE, la mancanza della gabbia di contenimento della cavetteria ed il relativo sigillo nella parte posteriore del sistema di controllo dei tempi di guida del conducente. Il tachigrafo digitale recava, invece, il sigillo nella parte anteriore dello strumento.
A seguito delle segnalazioni pervenute dalle autorità francesi, sono stati disposti approfondimenti della disciplina normativa, riscontrando che la presenza del sigillo nella parte posteriore del tachigrafo digitale, apposto in Italia dalle officine autorizzate al montaggio e alla riparazione/revisione del tachigrafo digitale e controllato ordinariamente dalle pattuglie su strada, non risulta tra i sigilli di cui il Regolamento CE 1360/2002 impone l'apposizione.
Infatti, la prescrizione tecnica del requisito 251 del citato Regolamento, richiede la presenza del sigillo su qualsiasi raccordo che, se fosse disinserito, causerebbe modifiche o perdite di dati non rilevabili.
Tuttavia, il tachigrafo digitale, per sue specifiche tecniche, è in grado di rilevare qualsiasi disconnessione dei connettori presenti nella parte posteriore e di queste disconnessioni ne tiene traccia evidenziando data e ora dell'evento e durata della disconnessione. Pertanto non è necessaria la presenza di un sigillo che garantisca dalla disconnessione fraudolenta della cavetteria e, dunque, della gabbia predetta.
Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentito al riguardo, l'apposizione di sigilli nella parte posteriore, effettivamente, è richiesta in Italia sulla base delle disposizioni dell'art. 10 del decreto-legge 6.2.1987, n. 16, convertito in legge 30.3.1987, n. 132, che, seppure emanato in relazione a disposizioni sul tachigrafo ora modificate dai più recenti regolamenti comunitari, e riferite all'epoca al tachigrafo analogico, è tuttora per tale parte ancora vigente.
Alla luce di quanto sopra si evince che tale obbligo è attualmente vigente in Italia solo per i veicoli italiani che in sede di revisione periodica debbono esibire l'attestazione di avvenuta revisione annuale del tachigrafo da parte delle officine autorizzate che, a garanzia che non siano state effettuate manomissioni successive, appongono sigilli sui tachigrafi anche nella parte posteriore.
Invece, per le ragioni sopra illustrate, la disciplina più rigorosa, prevista dalle disposizioni nazionali ai fini della revisione annuale dei veicoli industriali, non può essere applicata ai trasportatori di altri paesi comunitari.
Si precisa, infine, che resta obbligatorio, sia per i veicoli italiani che per quelli comunitari, il sigillo posizionato nella parte frontale del tachigrafo digitale.
IL DIRETTORE DEL SERVIZIO
(Sgalla)

il Ministero chiarisce, niente marca da bollo per i ricorsi al Giudice di Pace


"Tanti pisani in corteo con gli agenti"















"Il pubblico impiego cambia. Una delega per limitare congedi e permessi - Più facile ottenere l'aspettativa"


"La disciplina debutta nel contratto dei segretari"

Avviso relativo all'assunzione di due unita' di personale non vedente da adibire a mansioni di centralinista telefonico da inquadrare nel ruolo unico del personale del Ministero dell'economia e delle finanze, da effettuare mediante richiesta numerica di avviamento all'amministrazione provinciale - centro per l'impiego - ufficio reclutamento disabili. (GU n. 80 del 8-10-2010 )

Ai sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1997, n. 246, si da' avviso che il Ministero dell'economia e delle finanze intende procedere all'assunzione di due unita' di personale non vedente da inquadrare nel profilo professionale di «coadiutore» (codice 5 - ex quarta qualifica funzionale) della Seconda Area - Fascia Retributiva F1 - del ruolo unico del personale del Ministero dell'economia e delle finanze, ai sensi della legge 29 marzo 1985, n. 113, da adibire ai centralini telefonici installati presso gli Uffici territoriali di Torino e Varese. Si avvisa, altresi', che non saranno prese in alcuna considerazione le istanze di assunzione nominative trasmesse direttamente dagli interessati alla citata assunzione in quanto il reclutamento delle suddette unita' di personale avverra' esclusivamente mediante inoltro di apposita richiesta del Ministero dell'economia e delle finanze ai rispettivi Centri per l'Impiego - Ufficio Collocamento Disabili - delle Amministrazioni provinciali di Torino e Varese.

Concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento, per l'anno 2011, di n. 3966 volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP 4) nell'Esercito, nella Marina, compreso il Corpo delle capitanerie di porto, e nell'Aeronautica. (GU n. 80 del 8-10-2010 )

CONCORSO   (scad.  8 novembre 2010)    LINK

Avviso ai candidati idonei al 15° corso biennale di allievi marescialli del ruolo ispettori dell'Arma dei carabinieri. (Decreto dirigenziale n. 201 emanato dalla Direzione generale per il personale militare il 4 agosto 2009, pubblicato nella Gazzetta ufficiale - 4ª serie speciale - n. 61 dell'11 agosto 2009). (GU n. 80 del 8-10-2010 )

La graduatoria finale di merito del sopracitato concorso sara' pubblicata nel Giornale ufficiale della difesa del 10 ottobre 2010.

Avviso relativo alla pubblicazione dei decreti dirigenziali riguardanti la graduatoria e la successiva modifica per l'ammissione al 14° corso di aggiornamento e formazione professionale riservato al personale appartenente al ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente dell'Aeronautica militare da immettere nel ruolo dei sergenti in servizio permanente della stessa Forza armata. (GU n. 80 del 8-10-2010 )

Si rende noto che nel Giornale ufficiale della difesa, dispensa n. 26 del 20 settembre 2010 sono stati pubblicati i decreti dirigenziali n. 242 e n. 264 rispettivamente del 10 agosto 2010 e del 10 settembre 2010, concernenti la graduatoria e la successiva rideterminazione della stessa per l'ammissione al 14° corso di aggiornamento e formazione professionale riservato al personale appartenente al ruolo dei volontari di truppa in servizio permanente dell'Aeronautica militare da immettere nel ruolo dei sergenti in servizio permanente della stessa Forza armata.

Avviso relativo alla pubblicazione del decreto dirigenziale di approvazione della graduatoria finale di merito e contestuale nomina dei vincitori del concorso interno, per titoli ed esami, a quarantotto posti per l'ammissione al 10° corso allievi marescialli dell'Esercito. (GU n. 80 del 8-10-2010 )

Si rende noto che nel Giornale ufficiale della difesa n. 25 del 10 settembre 2010 e' stato pubblicato il decreto dirigenziale n. 237 emanato dalla Direzione generale per il personale militare il 4 agosto 2010, concernente l'approvazione della graduatoria finale di merito e la contestuale nomina dei vincitori del concorso interno, per titoli ed esami, a 48 posti per l'ammissione al 10° corso allievi marescialli dell'Esercito.

Avviso relativo alla pubblicazione del decreto dirigenziale della direzione generale per il personale militare del 27 settembre 2010, n. 38, relativo all'approvazione della graduatoria di merito per l'accesso al centro sportivo dell'Esercito di 19 volontari in ferma prefissata quadriennale in qualita' di atleta. (Gazzetta ufficiale - 4ª serie speciale del 18 giugno 2010, n. 48). (GU n. 80 del 8-10-2010 )

Si comunica che il decreto dirigenziale della Direzione generale per il personale militare del 27 settembre 2010, n. 38 relativo all'approvazione della graduatoria di merito per l'accesso al Centro sportivo dell'Esercito di 19 volontari in ferma prefissata quadriennale in qualita' di atleta, e' stato pubblicato nella dispensa del Giornale ufficiale della difesa e divulgata via internet sul portale della difesa al seguente indirizzo: www.difesa.it/Segretario-SGN-DNA/giornale-ufficiale/

domenica 10 ottobre 2010

Permessi per allattamento nell´UE







Cassazione "...La rimozione dei sigilli effettuata dalle forze dell'ordine, per verificare l'integrità dei reperti per una nuova perizia, è legittima anche in assenza del magistrato incaricato ..."

Pipì in autostrada in corsia d'emergenza: è violazione del codice

Dal 12 ottobre sarà proibito l’uso del caschetto “a scodella”

ILLEGALE IL DGM - Dal 12 ottobre sarà illegale indossare il caschetto a scodella

Dal 12 ottobre sarà illegale indossare in motorino il cosiddetto casco a scodella, il DGM (si tratta della la sigla di omologazione che lo identificava). E’ quanto stabilisce la modifica dell’articolo 117 inserita nel nuovo Codice della Strada.

Lavoro/ Chiti: Sulla sicurezza Governo prepara controriforma

"Dobbiamo dire basta alle morti bianche"

Roma, 10 ott. (Apcom) - In tema di sicurezza sul lavoro il
Governo sta preparando una "controriforma" e invece bisogna "dire
basta alle morti bianche". Lo dice il vice-presidente del Senato
Vannino Chiti durante l'orazione ufficiale in occasione della
60ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul
lavoro, promossa da Anmil Firenze, presso Palazzo Vecchio. "Il
governo sta procedendo sulla strada di una 'controriforma'.
L'iter del Ddl lavoro ne è un esempio. Dopo essere stato rinviato
al Parlamento da parte del Presidente della Repubblica è ora
nuovamente all'esame della Camera. Il testo contiene norme
regressive per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Non
possiamo e non dobbiamo allontanarci dal solco tracciato negli
anni passati".

"Dobbiamo dire basta alle morti sul lavoro", prosegue Chiti.
"Sono intollerabili. Le leggi che ci sono devono essere
rispettate attuate con rigore. L'Italia ha bisogno di un grande
cambiamento culturale e politico: la piena tutela dei lavoratori,
la dignità della persona, il rispetto della legalità devono
divenire principi portanti della nostra società, a tutti i
livelli. La legge 626 sulla sicurezza non è un lusso, dobbiamo
stare attenti e tenere ferme le conquiste nostre e dei nostri
padri".

Red/Adm

101150 ott 10

Le mansioni superiori nel pubblico impiego

N. 06980/2010 REG.SEN.
N. 04863/2005 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 4863 del 2005, proposto da:
######## ---
contro
Azienda Sanitaria Locale U.S.L N. 2 di Potenza., rappresentata e difesa dall'avv. ---
per la riforma
della sentenza del T.A.R. BASILICATA n. 00219/2004, resa tra le parti, concernente REVOCA E RETTIFICA INQUADRAMENTO NELLA VII QUALIFICA FUNZIONALE


 
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione dell’Azienda Sanitaria Locale USL n. 2 di Potenza;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 giugno 2010 il cons.--
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:


 
FATTO
La ricorrente appella la sentenza del Tar Basilicata con cui è stata respinta l’impugnazione del provvedimento della ASL n.2 di Potenza di annullamento del suo inquadramento come ostetrica – operatore professionale coordinatore e di conseguente rettifica del posto come operatore professionale collaboratore- ostetrica con decorrenza dall’inizio del servizio, in applicazione dell’art. 3 della legge n. 207 del 1985.
Premesso di avere svolto fin dal 1983 mansioni di ostetrica coordinatrice in regime di convenzione e di essere stata nominata in ruolo, a domanda, in base all’art. 3 L. 207/1985 sul posto di ostetrica -operatore professionale coordinatore , la ricorrente riferisce di aver chiesto nel 1997 all’amministrazione la propria regolarizzazione economica con la corresponsione delle differenze economiche tra il livello di mansioni svolte (7°) e quello di retribuzione percepita (6°) e di essersi invece vista annullare il superiore inquadramento con il provvedimento impugnato.
Per la riforma della sentenza del Tar che ha riconosciuto la legittimità dell’operato della AUSL in base ad una stretta interpretazione dell’art. 3 L.207/1985 ed ha respinto la richiesta di riconoscimento di mansioni superiori, l’interessata propone appello affidandolo ai seguenti motivi:
- errores in iudicando, difetto di motivazione, errore nei presupposti di fatto e di diritto, illogicità ed irrazionalità: correttamente l’Ausl n. 2 di Potenza aveva provveduto alla sua immissione in ruolo in relazione alle mansioni svolte in regime di convenzione e dei requisiti previsti dalla legge n. 207/1985. A distanza di dodici anni, la Ausl avrebbe difettato del potere di annullamento senza una adeguata valutazione degli interessi in gioco , omettendo ogni motivazione e dimostrazione del mancato svolgimento delle mansioni di (prima 6° e poi) 7° livello. Né a diverse valutazioni si poteva pervenire in base al livello retributivo percepito dall’interessata (VI) corrispondente al livello originariamente proprio del posto di coordinatrice , successivamente trasformato in 7° con conseguente necessità di adeguamento del trattamento economico;
- errores in iudicando, violazione e falsa applicazione dell’art. 36 della Costituzione, difetto di motivazione ed istruttoria, errore nei presupposti di fatto: avrebbe errato il Tar nel riconoscere al provvedimento la finalità di correzione di un errore a suo tempo compiuto attraverso l’inquadramento, avendo dovuto l’amministrazione dimostrare il mancato svolgimento delle mansioni riconosciute; erroneamente sarebbe stata considerato applicabile alla fattispecie l’art. 3 in luogo dell’art. 1 della L. n. 207/1985. In presenza di regolare atto formale e di svolgimento di mansioni di ostetrica coordinatore regolarmente espletate, le sarebbero spettate, quantomeno, le differenze stipendiali oltre a rivalutazione ed interessi in base all’art. 29 del D.P.R. n. 761/1999.
Si è costituita l’azienda Sanitaria USL n. 2 di Potenza per resistere all’appello.
All’udienza del 22 giugno 2010 il ricorso è stato trattenuto in decisione.
DIRITTO
1.Il primo motivo è infondato.
2.L’immissione in ruolo dell’appellante è stata disposta nel 1985 in applicazione dell’art. 3 della L.20 maggio 1995, n. 207, che prevede l’inquadramento straordinario in ruolo di personale con rapporto convenzionato, quale quello dell’interessata. Del tutto impropriamente viene quindi richiamato nell’atto di appello l’art. 1 della medesima legge ,che attiene alla diversa fattispecie di inquadramento straordinario di personale incaricato, ricoprente alla data del 30 giugno 1984 un posto di organico vacante.
3.L’art. 3 prevede l’inquadramento a domanda , previo accertamento dei titoli, “nei ruoli nominativi regionali con la posizione funzionale iniziale” del personale in regime convenzionato alla data del 31 dicembre 1983.
4.La giurisprudenza ha chiarito (ex multis, Cons. St.Sez. V, 15.3.1993, n. 372, 20.12.1993, n. 1329; 8.1.2007, n.3) che la trasformazione in pubblico impiego di un rapporto di tipo convenzionale , in deroga alla regola dell’assunzione tramite pubblico concorso, può ammettersi solo a condizione di escludere ogni riconoscimento di anzianità e che non sussiste alcuna discrezionalità in capo all’amministrazione in ordine alla posizione funzionale di inquadramento che deve necessariamente essere quella iniziale.
5.Sulla base del chiaro disposto dell’art. 3, correttamente il Tar ha considerato fondato il ragionamento posto a base dell’annullamento dell’inquadramento iniziale, avvenuto non già sulla posizione funzionale iniziale di ostetrica- operatore professionale collaboratore (quale risultante dal d.P.R. n. 761/1979) bensì su quella superiore di operatore professionale coordinatore.
6.Né può accedersi alla tesi dell’appellante secondo cui un annullamento disposto dopo dodici anni dall’adozione dell’atto annullato avrebbe richiesto una più approfondita ponderazione degli interessi coinvolti ed una più attenta valutazione delle effettive mansioni effettivamente svolte dall’interessata .
7.Va ,infatti ,osservato che per giurisprudenza consolidata ( di recente, Cons. St. Sez. V, 22.3.2010 n. 1672; 11.7.2008, n.3472), l’attualità dell’interesse pubblico alla rimozione di un illegittimo inquadramento è dimostrata dalla idoneità dell’atto a spiegare continuativamente i propri effetti negativi sull’organizzazione dell’ente , con la conseguenza di impedire al mero decorso del tempo di consolidare la posizione del dipendente interessato. Nè è richiesta a riguardo una diffusa motivazione dell’interesse pubblico posto a base dell’annullamento in via di autotutela, essendo questo in re ipsa a causa delle conseguenze permanenti (anche dopo il collocamento in quiescenza) dell’illegittimo inquadramento.
8.Anche il secondo motivo, con cui si lamenta il mancato riconoscimento del diritto alle differenze retributive a causa dello svolgimento di mansioni superiori, è infondato.
La domanda volta ad ottenere le differenze retributive per il periodo in cui l’appellante afferma di aver svolto mansioni superiori non può essere basata sull’art. 36 della Costituzione che, per consolidata giurisprudenza (Cons. St. A.P. 18.11.1999, n. 22, Sez. VI 19.9.2000 n. 4871) , concorre con altri principi di pari rilevanza costituzionale, quali quelli previsti dagli articoli 97 e 98 della Costituzione, contrastando l’esercizio di mansioni superiori rispetto alla qualifica rivestita di diritto con il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione, nonché con gli artt. 51 e 97 della Costituzione sotto il profilo dell’indisponibilità da parte dei funzionari amministrativi dell’assegnazione di mansioni , nella specie diverse da quelle espressamente previste dalla legge che ha disciplinato l’immissione in ruolo.
Peraltro, il diritto alle differenze retributive per lo svolgimento di mansioni superiori è stato – come è noto - riconosciuto solo a partire dall’entrata in vigore dell’art. 15 del D.Lgs. 29.10.1998, n. 387 (Cons. St. A.P. n. 11 /2000) e ,quindi, da un periodo posteriore a quello cui attiene l’oggetto del ricorso.
9.In conclusione, l’appello deve essere respinto.
Sussistono tuttavia giusti motivi per compensare le spese di giudizio.
P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione Quinta, definitivamente pronunciando, respinge l'appello e, per l'effetto, conferma la sentenza di primo grado .
Spese compensate .
Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 22 giugno 2010 con l'intervento dei Signori:


Calogero Piscitello, Presidente
Marco Lipari, Consigliere
Aldo Scola, Consigliere
Aniello Cerreto, Consigliere
Francesca Quadri, Consigliere, Estensore
 


     
     
L'ESTENSORE   IL PRESIDENTE
     
     
     
     
     
Il Segretario

 
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 17/09/2010
(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)
Il Dirigente della Sezione


 

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Se il lavoro è gravoso scatta la compensazione

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Sentenza 29.7.2010 n. 17724
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. BATTIMIELLO Bruno - Presidente -
Dott. DDAGOSTINO Giancarlo - Consigliere -
Dott. LA TERZA Maura - rel. Consigliere -
Dott. TOFFOLI Saverio - Consigliere -
Dott. MAMMONE Giovanni - Consigliere -
ha pronunciato la seguente: ordinanza
sul ricorso proposto da: POSTE ITALIANE SPA - ricorrente -
contro
I.G., - controricorrente -
avverso la sentenza n. 5105/2008 della CORTE D'APPELLO di NAPOLI del 10/07/08, depositata il 09/08/2008;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 19/05/2010 dal Consigliere Relatore Dott. MAURA LA TERZA;
é presente l'Avvocato Generale in persona del Dott. IANNELLI Domenico.
Fatto
Letta la sentenza n. 5105/2008 con cui la Corte d'appello di Napoli ha accolto la domanda proposta da I.G. nei confronti del datore di lavoro Poste Italiane per il pagamento dell'indennità c.d.
agente unico, intesa a compensare il lavoro di ritiro e consegna di materiale postale oltreché di autista, stabilita con l'accordo sindacale del 12 settembre 1996 e non piuu corrisposta a partire dal primo gennaio 1998;
Letto il ricorso della società soccombente con un motivo ed il controricorso del lavoratore; Vista la relazione resa ex art. 380 bis di manifesta infondatezza del ricorso;
Ritenuto che i rilievi di cui alla relazione sono condivisibili, perché a prescindere dalla irritualità dei quesiti, quanto al merito, la pretesa é infondata alla luce della giurisprudenza di questa Corte, essendosi già affermato con molteplici pronunzie, proprio in relazione alla indennità di "agente unico" corrisposta dalla s.p.a. Poste Italiane (tra le tante Cass. n. 20339 del 20/09/2006) che "Il principio della irriducibilità della retribuzione, che si può desumere dall'art. 2103 c.c. e dall'art. 36 Cost., ossia dal divieto di assegnazione a mansioni inferiori e dalla necessaria proporzione tra l'ammontare della retribuzione e la qualità e quantità del lavoro prestato, si estende alle indennità compensative di particolari e gravosi modi di svolgimento del lavoro, nel senso che quella voce retributiva può essere soppressa ove vengano meno quei modi di svolgimento della prestazione, ma deve essere conservata in caso contrario. Ne consegue che l'impegno, assunto con accordo collettivo, di rivedere l'ammontare della speciale voce retributiva entro un certo termine, comporta che alla scadenza di questo, non seguita dall'abolizione di quella prestazione, la indennità deve essere conservata, eventualmente nel suo ammontare attuale, ex art. 36 Cost., qualora il datore abbia disdettato l'accordo.".
Ritenuto che il ricorso va pertanto rigettato. Le spese del giudizio, liquidate come da dispositivo, seguono la soccombenza.
P.Q.M.
LA CORTE
rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese liquidate in Euro 30,00 oltre mille/00 Euro per onorari, nonché Iva, CPA e spese generali.
Cosii deciso in Roma, il 19 maggio 2010.
Depositato in Cancelleria il 29 luglio 2010

Pediatria: Milano, aperta prima casa per bimbi disabili abbandonati

Milano, 4 ott. (Adnkronos Salute) 16:53
"Casa L'Abilità nasce dall'amore per la vita, dallo spirito creativo e innovativo di Milano, un esempio concreto del welfare partecipativo della nostra città che rende protagonista la società civile, le imprese, la realtà produttiva e le associazioni". Con questa parole il sindaco del capoluogo lombardo Letizia Moratti, con l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, ha inaugurato questa mattina il primo centro residenziale italiano per bambini disabili abbandonati alla nascita e in affido temporaneo. La comunità, progetto di L'Abilità Onlus, è ospitata in un grande appartamento (320 mq) e accoglierà 10 bambini. Frutto di una fattiva collaborazione tra associazionismo, pubblico e privato, l'iniziativa è convenzionata con il Comune di Milano ed è sostenuta da una cordata di 4 Fondazioni (Cariplo, De Agostini, Oliver Twist e Umano Progresso) che con un contributo di 610 mila euro hanno finanziato il costo complessivo del primo anno di gestione. "Con questo progetto diamo una risposta concreta ai bisogni dei bambini con disabilità, privilegiando le situazioni di particolare disagio, e sostenendo allo stesso tempo le famiglie - ha dichiarato il sindaco Moratti - Un percorso di accoglienza che mette al centro la famiglia e crea strumenti innovativi per sostenerla e aiutarla a superare momenti di fragilità e di emergenza. Un progetto importante che si avvale dell'impegno di più Fondazioni e che vede, ancora una volta, pubblico e privato lavorare insieme per la tutela, in questo caso, del diritto all'infanzia". "Quello inaugurato oggi è un tassello importante e prestigioso della rete di assistenza e di supporto sociale del Comune di Milano - ha affermato l'assessore Landi - reso possibile grazie alla sinergia tra pubblico e privato. La Casa di L'Abilità non è solo un servizio, ma soprattutto una ricchezza per Milano, testimonianza efficace e fattiva che questa amministrazione comunale sa ascoltare i bisogni emergenti, elaborare soluzioni condivise, collaborando con il privato per offrire alla collettività un patrimonio di professionalità, intelligenze, interventi specifici sulle sensibilità più particolari", ha aggiunto. "Questo è il secondo progetto realizzato da L'Abilità Onlus che sosteniamo come Fondazione De Agostini. Non potevamo non accogliere con entusiasmo - ha spiegato Roberto Drago, presidente della Fondazione De Agostini - questo progetto che va a colmare un vuoto nella città di Milano. La Casa di L'Abilità è una struttura accogliente che può offrire a bambini nati con disabilità e che non trovano l'affetto delle loro famiglie, un luogo dove abitare, crescere e fermarsi in attesa di un futuro migliore". Drago ha concluso: "Ancora una volta pubblico e privato insieme hanno dato vita ad un progetto di altissimo livello, a dimostrazione del fatto che la solidarietà verso i più sfortunati porta a realizzare progetti tanto più grandi quanto più congiuntamente si opera".

Salute: troppo stress fa ingrassare, arriva la 'bilancia' per misurarlo

Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) 17:23
Troppo stress fa ingrassare? Ecco che arriva una speciale 'bilancia', in grado di segnalare che si sta superando il livello di guardia. Si tratta di un modello scientifico illustrato oggi a Roma, alla presentazione dell'Obesity Day, la manifestazione che il 10 e 11 ottobre aprirà le porte delle Unità operative di dietetica e nutrizione clinica e delle Unità di nitrizione ospedaliere e territoriali di tutta Italia. "Lo stress di per sé - dice David Lazzari, presidente della Società italiana di psiconeuroendocrinoimmunologia e responsabile del Servizio di psicologia dell'Azienda ospedaliera S.Maria di Terni - è una risorsa per l'uomo, diventa un guaio quando è eccessivo o cronico. La bilancia dello stress non è un oggetto, ma un modello scientifico che consente al medico e allo psicologo di misurare, quindi di pesare, lo stress di ogni singolo individuo. Invece dell'ago che indica i numeri, ci sono test che esprimono valutazioni cliniche". La 'bilancia dello stress' da sola non basta. "Bisogna studiare le possibilità di cambiamento, cioè imparare a comportarci in modo da non ingrassare. Lo stress e le emozioni negative, se eccessive e croniche, innescano - prosegue Lazzari - una serie di processi negativi a livello biologico e psicologico che aprono una serie di strade verso l’obesità. L'interazione mente-cervello-corpo, l'assunzione e l'assimilazione del cibo si modificano. Quando viviamo uno stress cronico - sottolinea - si verificano modificazioni a livello dei circuiti cerebrali, tra i quali quelli che regolano la fame e la sazietà". Un'iperattivazione del sistema simpatico anticamera dell’obesità: l'ormone dello stress stimola la fame e, nel tempo, favorisce l’accumulo di grasso e l'iperinsulinismo. Inoltre lo stress favorisce la sedentarietà".

Farmaci: Altroconsumo, su quelli da banco differenze sino al 70%

Roma, 6 ott. (Adnkronos Salute) 17:19
"In un settore la liberalizzazione ha funzionato: è il mercato dei farmaci da banco, dove la legge Bersani ha stimolato la concorrenza tra il punto vendita tradizionale, la farmacia, e i nuovi entrati nel gioco, parafarmacie e ipermercati, ampliando la forbice di prezzo che arriva a registrare differenze del 70%, per uno stesso farmaco". E' quanto afferma Altroconsumo, che ha condotto un'indagine in dieci città italiane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Verona), confrontando i prezzi di 68 farmaci senza obbligo di ricetta rilevati in 144 punti vendita tra farmacie (111), parafarmacie (17) e ipermercati (16). La liberalizzazione del settore, partita nel 2006, e l'allargamento dei canali di vendita hanno dunque avuto un effetto positivo secondo l'associazione: se si sceglie il punto vendita più conveniente si può risparmiare molto. Altroconsumo evidenzia anche che "i prezzi sono in frenata: dall'anno della liberalizzazione l'aumento è stato al massimo del 3,4%, mentre tra il 2000 e 2005 era stato del 19%. Se si fa giocare la concorrenza, visitando diverse farmacie, il prezzo medio di uno stesso farmaco può variare del 57%; nelle parafarmacie del 37% e nei corner della grande distribuzione del 33%". Bisogna fare di più: Altroconsumo propone "che anche i medicinali in fascia C con ricetta, in presenza del farmacista, siano venduti fuori dalle farmacie. Tendenza opposta rispetto all'orientamento del Governo che sta discutendo proposte di legge che 'ingessano' il mercato". Secondo i dati raccolti da Altroconsumo, a fronte delle possibilità di risparmio permane ancora una certa 'opacità' nel presentare il prezzo finale del prodotto al consumatore. Dal gennaio 2008 sono stati aboliti i prezzi massimi di riferimento sui farmaci senza ricetta, lasciando libertà al farmacista di stabilirne l'entità. Dovrebbe fare bella mostra di sé un listino prezzi, obbligatorio per legge dal 2008, purtroppo spesso inesistente: solo nel 42% dei punti vendita visitati esiste un elenco dei prezzi dei farmaci aggiornato al 2010, e solo nel 28% il consumatore ha la possibilità di consultarlo. Piena trasparenza ancora lontana, insomma, evidenzia l'associazione. Altroconsumo dà infine alcuni consigli per trarre al meglio gli effetti positivi della liberalizzazione: contro disturbi lievi come mal di testa o raffreddore, aprite l'armadietto dei farmaci a casa, prima di precipitarvi ad acquistare un nuovo prodotto. E' possibile che abbiate già ciò che fa per voi: molti farmaci hanno le stesse proprietà, pur avendo nome diverso, dunque controllate il foglietto informativo; per i farmaci da banco memorizzate il punto vendita dove il prezzo è più conveniente. I risparmi che si possono realizzare "sono interessantissimi, se non avete urgenze"; consultate le banche-dati internet di confronto prezzi: su www.altroconsumo.it/farmaci disponibili i prezzi indicativi e i diversi nomi commerciali che corrispondono a uno stesso principio attivo.

sabato 9 ottobre 2010

Pubblicate le assegnazioni dei frequentatori del 176° corso di formazione per Agente della Polizia di Stato (decorrenza 28 ottobre 2010). - Movimenti con decorrenza 28 ottobre 2010 relativi al ruolo Agenti e Assistenti

Pubblicate su Doppiavela

Pubblicate le assegnazioni dei frequentatori del 176° corso di formazione per Agente della Polizia di Stato  (decorrenza 28 ottobre 2010).

Scrutinio per merito comparativo per il conferimento della qualifica di ispettore superiore, s.u.p.s. della Polizia di Stato

Pubblicato l'elenco degli idonei alla prova scritta per 20 commissari

Movimenti con decorrenza 28 ottobre 2010 relativi al ruolo Agenti e Assistenti  

Art. 11 della Costituzione Italiana



"
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."


AFGHANISTAN: DAL 2004 MORTI 34 MILITARI ITALIANI/ANSA
(SCHEDA)
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Con le quattro vittime di oggi, sale
a 34 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan
dall'inizio della missione Isaf, nel 2004. Di questi, la
maggioranza e' rimasta vittima di attentati e scontri a fuoco,
altri invece sono morti in incidenti, alcuni anche per malore ed
uno si e' suicidato. Gia' dodici le vittime in questo 2010.
Furono nove nel 2009. Gli ultimi due sono stati gli anni piu'
cruenti per gli italiani.
Ecco i nomi dei militari italiani morti dal 2004 al 17
settembre scorso. Il nome delle vittime di oggi non e' ancora
stato reso noto :
Caporal maggiore GIOVANNI BRUNO - 3 ottobre 2004
Capitano di fregata BRUNO VIANINI - 3 febbraio 2005
Caporal maggiore capo MICHELE SANFILIPPO - 11 ottobre 2005
Tenente MANUEL FIORITO e maresciallo LUCA POLSINELLI - 5
maggio 2006
Tenente colonnello CARLO LIGUORI - 2 luglio 2006
Caporal maggiore GIUSEPPE ORLANDO - 20 settembre 2006
Caporal maggiori GIORGIO LANGELLA e VINCENZO CARDELLA - 26
settembre 2006
Agente Sismi LORENZO D'AURIA - 24 settembre 2007
Maresciallo capo DANIELE PALADINI - 24 novembre 2007
Maresciallo GIOVANNI PEZZULO - 13 febbraio 2008
Caporal maggiore ALESSANDRO CAROPPO - 21 settembre 2008
Maresciallo ARNALDO FORCUCCI - 15 gennaio 2009
Caporal maggiore ALESSANDRO DI LISIO - 14 luglio
Tenente ANTONIO FORTUNATO, Sergente Maggiore ROBERTO VALENTE,
Primo caporal maggiore MATTEO MUREDDU, Primo Caporal Maggiore
GIANDOMENICO PISTONAMI, Primo Caporal Maggiore MASSIMILIANO
RANDINO, Primo Caporal Maggiore DAVIDE RICCHIUTO - 17
settembre 2009
Caporal maggiore ROSARIO PONZIANO - 15 ottobre 2009
Agente Aise PIETRO ANTONIO COLAZZO - 26 febbraio 2010
Sergente MASSIMILIANO RAMADU' e caporalmaggiore LUIGI
PASCAZIO - 17 maggio 2010
Caporal maggiore scelto FRANCESCO SAVERIO POSITANO - 23
giugno 2010
Capitano MARCO CALLEGARO - 25 luglio 2010
Primo maresciallo MAURO GIGLI e caporal maggiore capo
PIERDAVIDE DE CILLIS - 28 luglio 2010
Tenente ALESSANDRO ROMANI - 17 settembre 2010. (ANSA).

NE-PAT
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