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martedì 26 aprile 2011

AGENZIE ODIERNE SUL NUCLEARE. "NUCLEARE: FORUM AMBIENTALISTA, BERLUSCONI CONFESSA BLUFF = GOVERNO HA PAURA DI DARE PAROLA AI CITTADINI E SABOTA REFERENDUM"..."Berlusconi: Stop solo per evitare referendum -punto"..."NUCLEARE: BERLUSCONI, E' L'ENERGIA PIU' SICURA "



NUCLEARE: VENDOLA E DI PIETRO, SIAMO ALL'IMBROGLIO DI BERLUSCONI =
(AGI) - Roma, 26 apr. - Oggi il governo rende manifesto
l'imbroglio sul nucleare: e' l'opinione espressa in due
dichiarazioni dal leader di Sel Nichi Vendola e da quello
dell'Idv Antonio Di Pietro.
"Le parole di Berlusconi sono l'immediata conferma - se mai
ce ne fosse stato bisogno - dell'intenzione del governo di
voler prendere in giro gli italiani, calpestando in modo
arrogante e cialtronesco, il loro diritto ad esprimersi su una
questione, come quella dell'energia nucleare, da cui dipende la
sicurezza ambientale e la sopravvivenza delle generazioni
future del nostro Paese", spiega Vendola, "Dopo questa aperta
dichiarazione d'intenti del governo al limite dell'imbroglio,
ci auguriamo che la Corte di Cassazione ne tenga conto al
momento di valutare la sopravvivenza del quesito referendario.
E' quanto mai evidente che a questo punto il 12 giugno si
andra' a votare e il popolo italiano si esprimera'
democraticamente su nucleare, acqua pubblica, legittimo
impedimento".
Reazione analoga quella di Di Pietro: "Berlusconi ha
confessato, oggi abbiamo la prova dell'imbroglio, da noi
denunciato sin dal primo momento. Non vuole rinunciare al
nucleare, ma vuole solo bloccare il referendum perche' ha paura
del risultato delle urne. Infatti, per sua stessa ammissione,
vuole sospendere per un anno o due il ritorno all'atomo per poi
ridargli vita con piu' forza. Bloccare il referendum, in queste
condizioni, significa violare un diritto costituzionale
garantito a quel milione di cittadini che lo ha richiesto
formalmente. Per questa ragione, il Capo dello Stato dovrebbe
impedire tale misfatto, e ci auguriamo che lo faccia senza
alcun indugio".(AGI)
Nic
261443 APR 11

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NUCLEARE. GREENPEACE: MORATORIA E' PAGLIACCIATA CONTRO REFERENDUM
TECNOLOGIA IN DECLINO, MA BERLUSCONI HA TESTA RIVOLTA A PASSATO.

(DIRE) Roma, 26 apr. - Le dichiarazioni del presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi "svelano, se ce ne fosse ancora
bisogno, il segreto di pulcinella: la moratoria sul nucleare e'
una vergognosa pagliacciata per evitare il referendum del 12
giugno". Lo dichiara il direttore esecutivo di Greenpeace Italia,
Giuseppe Onufrio, a proposito delle affermazioni di Silvio
Berlusconi sui motivi che hanno spinto il governo a decidere la
moratoria sul nucleare.
Il nucleare, spiega Onufrio, e' una tecnologia "in declino e
puo' sembrare 'il futuro per tutto il mondo' soltanto a una
persona la cui testa in questa materia e' rivolta al passato".
Infatti "il peso del nucleare sulla produzione di elettricita'
globale e' sceso dal 17,5% del 1999 al 13% del 2009, e questa
tendenza continuera'- avverte il direttore di Greenpeace- dopo
Fukushima, infatti, sara' piu' difficile estendere la vita utile
degli impianti piu' vecchi, cosa che accelerera' il declino del
settore, che e' gia' in atto".

(Com/Amb/ Dire)
16:03 26-04-11 begin_of_the_skype_highlighting            03 26-04-11      end_of_the_skype_highlighting

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NUCLEARE: ECODEM, BERLUSCONI CONFERMA TENTATIVO DI IMBROGLIO =
NON SMOBILITARE IMPEGNO SU REFERENDUM IN ATTESA PRONUNCIA
CASSAZIONE

Roma, 26 apr. (Adnkronos) - Sul nucleare "Berlusconi conferma il
tentativo di imbroglio''. Lo dichiara il presidente nazionale di
Ecologisti Democratici Fabrizio Vigni in una nota commentando le
dichiarazioni del Premier al termne dell'incontro a Roma con il
presidente francese Nicolas Sarkozy.

''Eccola qua, direttamente dalle parole di Berlusconi, - contin
ua Vigni - la conferma di quanto il governo abbia paura del voto degli
italiani: nessun ripensamento, dice il presidente del Consiglio, la
moratoria e' solo per evitare il referendum. Eccolo qua, il finto
paladino della sovranita' popolare che scappa di fronte al temutissimo
pronunciamento dei cittadini. E' un ridicolo tentativo di imbroglio:
non vi consento di decidere ora con il referendum; ma prima o poi,
sperando in tempi migliori, ci riprovero'. Sara' bene che gli italiani
se lo ricordino, gia' in occasione delle prossime amministrative".

"Sara' bene, ovviamente, non smobilitare l'impegno attorno al
referendum, in attesa delle decisioni della Cassazione, e rafforzare
l'impegno per impedire ogni tentativo truffaldino di ritorno al
nucleare''.

(Sec-Arm/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 15:52

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NUCLEARE: FORUM AMBIENTALISTA, BERLUSCONI CONFESSA BLUFF =
GOVERNO HA PAURA DI DARE PAROLA AI CITTADINI E SABOTA REFERENDUM

Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "Berlusconi ha semplicemente
confessato il bluff che gli ambientalisti da giorni denunciavano:
fanno slittare il nucleare per paura del referendum, pronti a
riproporlo appena sara' finita l'onda emotiva di Fukushima. Siamo
all'ipocrisia totale e allo sdegno delle regole democratiche: il
governo ha paura di dare la parola ai cittadini e per questo sabota la
consultazione popolare". Lo afferma Ciro Pesacane, presidente del
Forum Ambientalista, commentando quanto dichiarato dal premier al
termine del vertice con il presidente francese Nicolas Sarkozy.

"Berlusconi fa capire che in futuro e' intenzionato a riproporre
l'atomo senza capire quindi la pericolisita' del nucleare e lo dice
proprio oggi, a 25 anni dal disastro di Chernobyl. Siamo
all'incoscienza totale di una classe dirigente. E poi per cosa? Per
far arrocchire la lobby del nucleare perche' i cittadini non avranno
nemmeno nessun vantaggio sulla bolletta. Anzi. Sara' solo un costo
economico e un pericolo per la salute di noi tutti. A questo punto non
ci resta che insistere affinche' si faccia il referendum".

(Sec-Arm/Zn/Adnkronos)
26-APR-11 15:49

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NUCLEARE. SENATORI PD: BERLUSCONI RIVENDICA SCIPPO DI DEMOCRAZIA
DELLA SETA E FERRANTE: HA VOLUTO LEGGE TRUFFA PER AGGIRARE VOTO.

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Il caudillo Berlusconi oggi ha
rivendicato di fronte a Sarkozy lo scippo di democrazia che ha
compiuto ai danni dei cittadini italiani, assumendosi il merito
di aver voluto una legge truffa che avesse lo scopo preciso di
aggirare l'ostacolo del referendum sul nucleare". Lo dichiarano i
senatori del Pd, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
"Un'altra pessima giornata per la democrazia del nostro paese-
lamentano i senatori Pd- ma Berlusconi non si illuda, perche' il
nucleare nel nostro paese comunque sia non tornera' mai: la
schiacciante maggioranza dei cittadini da tempo, ben prima della
tragedia giapponese, e' contraria alle centrali atomiche sul
territorio italiano".
Insomma, "uno spudorato Berlusconi- continuano Della Seta e
Ferrante- ha confermato quanto avevamo denunciato giorni fa,
ovvero che l'emendamento abrogativo del Governo fosse in realta'
solo una manovra diversiva che consentisse di negare ai cittadini
la possibilita' di esprimersi tramite lo strumento referendario".
Il presidente del Consiglio, "forse per non dover ammettere il
fallimento della politica energetica del governo di fronte a
Sarkozy e all'industria nucleare francese, rimanda la questione
di uno o due anni- aggiungono- nella speranza di un'opinione
pubblica piu' favorevole, dimenticandosi pero' del fatto che gli
italiani, mesi prima di Fukushima, erano gia' per piu' dei due
terzi contrari al ritorno dell'atomo in Italia".
Per il nostro paese, "che non deve scontare il debito
nucleare- concludono Della Seta e Ferrante- l'opzione zero
costituisce un enorme vantaggio competitivo, che va sfruttato
utilizzando a pieno le risorse costituite dalle energie
rinnovabili e dell'efficienza energetica".

(Com/Amb/ Dire)
15:44 26-04-11

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NUCLEARE:POPOLO ANTI-ATOMO IN PIAZZA,BERLUSCONI SVELA TRUFFA
FINALMENTE PREMIER DICE VERITA'; OGGI 25/O CERNOBYL
(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''Ogni tanto Berlusconi svela le sue
truffe come questa del nucleare. Il presidente del Consiglio
finalmente ha detto la verita' sul ritorno all'atomo''. Questa
la posizione del Comitato anti-atomo 'Vota si' al referendum'
per dire no al nucleare, che con il suo popolo e' sceso in
piazza in occasione del 25/o anniversario del disastro di
Cernobyl.
Il Comitato per il referendum del 12 e 13 giugno sul nucleare
ha cominciato da pochi minuti il primo dei due sit-in previsti
per il pomeriggio: la manifestazione ha preso vita davanti all'
ambasciata del Giappone in via Quintino Sella a Roma, e sempre
nella capitale si spostera' piu' tardi sotto le finestre della
sede diplomatica dell'Ucraina, in piazza Verdi.
''Chiederemo alla Corte di Cassazione - aggiungono dal
Comitato - di non abrogare il quesito sul referendum''. A
proposito delle parole del premier Berlusconi, il Comitato fa
sapere che ''francamente e' un'illusione che gli italiani tra un
anno o due dimentichino l'incidente di Fukushima anche perche'
hanno buona memoria come dimostra il ricordo a distanza di 25
anni della tragedia di Chernobyl''.
Infine, secondo il popolo anti-atomo, le affermazioni del
premier di oggi ''sono servite per rabbonire Sarkozy e l'
industria nucleare francese''. (ANSA).

Y99-GU/IMP
26-APR-11 15:35 NNNN
NUCLEARE: DONADI, BERLUSCONI AMMETTE TRUFFA =

Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "Berlusconi ammette la truffa. Vuole
impedire ai cittadini di esprimersi sapendo che gli italiani
bocceranno la follia del nucleare. L'ammissione di Berlusconi e'
gravissima e conferma ancora una volta la sua indole antidemocratica.
Questo governo, nonostante la tragedia di Fukushima, vuole imporre le
centrali nucleari agli italiani prendendoli in giro con la moratoria
di un anno''. Lo afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati di
Idv, commentando le dichiarazioni del presidente del Consiglio sul
nucleare.

''La nostra battaglia contro l'atomo, pericoloso ed
antieconomico, si fermera' soltanto quando avremo la certezza che la
politica energetica italiana sara' incentrata sulle fonti sicure,
pulite e rinnovabili'', conclude Donadi.

(Pol-Mon/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 15:34

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NUCLEARE: IDV, BERLUSCONI HA AMMESSO BOICOTTAGGIO REFERENDUM =

Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "Berlusconi ha candidamente ammesso
di aver boicottato i referendum per timore che il progetto nucleare
fosse cancellato dagli italiani". Lo afferma il capogruppo dell'Idv in
Senato, Felice Belisario commentando le dichiarazioni del premier
Berlusconi al termine del vertice con il presidente francese Nicolas
Sarkozy.

"Il premier ha deliberatamente tolto ai cittadini il diritto di
esprimersi sapendo che la sua folle strategia e' contro la volonta'
degli italiani. Se questo e' il rispetto che ha nei confronti del suo
Paese, - continua Belisario - a questo punto il voto dei cittadini e'
l'unico modo per risolvere la 'questione democratica' che pesa come un
macigno sull'Italia a causa di un Governo incapace e illiberale".

"Berlusconi, autentico truffatore politico, ha anche fissato una
data per il ritorno del nucleare: tra un paio d'anni, e magari anche
prima, il Governo si gettera' a capofitto nell'affare dell'atomo. Per
questo il referendum contro le centrali atomiche resta valido e
necessario, insieme a quello contro la privatizzazione dell'acqua su
cui la maggioranza sta tentando la stessa manovra ingannatrice. Non
basteranno questi bluff a fermare la mobilitazione sociale che il re
del bunga bunga teme di piu', quella contro il legittimo impedimento:
l'Italia dei Valori - conclude Belisario - si battera' fino in fondo
per consentire ai cittadini di difendere la nostra democrazia dagli
usi, abusi e soprusi di un Governo pasticcione e imbroglione''.

(Sec/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 15:33

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NUCLEARE. BIANCHI: DOPO PAROLE PREMIER RIMANE VALIDO REFERENDUM
PIANO GOVERNO ANCORA IN PIEDI INSIEME AD AFFARI MILIARDARI EDF.

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Berlusconi ha chiarito oggi il senso
dell'emendamento del governo sulle centrali nucleari. Berlusconi
stesso dice che e' solo un rinvio per paura del giudizio degli
elettori e in spregio alle regole della democrazia che impongono
al governo il rispetto di un referendum gia' indetto per il 12 e
13 giugno prossimi. In quel decreto omnibus non c'e' di fatto
nessuna abrogazione del decreto per riportare il nucleare in
Italia". Lo dichiara in una nota, Stella Bianchi, responsabile
Ambiente del Pd.
"Il piano sbagliato del governo e' in piedi, come Berlusconi
si affretta a confermare a Sarkozy, e con esso gli affari
miliardari per Edf sulle tasche dei cittadini italiani- continua
Bianchi- insieme alla sorridente svendita di una parte importante
dell'industria alimentare italiana. E se il piano di ritorno al
nucleare rimane valido allora anche il quesito referendario sulla
decisione di tornare o meno al nucleare mantiene la sua
validita'".
Il presidente del Consiglio, conclude Stella Bianchi, "ha la
presunzione di dire proprio oggi che l'energia nucleare e' la
piu' sicura al mondo esattamente il giorno dell'anniversario
della catastrofe di Cernobyl. Se Berlusconi e' cosi' convinto da
sfidare migliaia di morti, lutti, dolore, terreni contaminati
perche' mai dovrebbe temere il giudizio degli italiani contro il
suo nucleare?".

(Com/Amb/ Dire)
15:30 26-04-11 begin_of_the_skype_highlighting            30 26-04-11      end_of_the_skype_highlighting

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Nucleare/ Belisario (Idv): Berlusconi vero truffatore politico
"Ha ammesso di aver boicootato referendum per timore delle urne"

Roma, 26 apr. (TMNews) - "Berlusconi ha candidamente ammesso di
aver boicottato i referendum per timore che il progetto nucleare
fosse cancellato dagli italiani: il premier ha deliberatamente
tolto ai cittadini il diritto di esprimersi sapendo che la sua
folle strategia contro la volont degli italiani. Se questo
il rispetto che ha nei confronti del suo Paese, a questo punto
il voto dei cittadini l`unico modo per risolvere la `questione
democratica` che pesa come un macigno sull'Italia a causa di un
Governo incapace e illiberale". Lo afferma il Capogruppo dell`Idv
in Senato, Felice Belisario.

"Berlusconi - sostiene Belisario - autentico truffatore politico,
ha anche fissato una data per il ritorno del nucleare: tra un
paio d`anni, e magari anche prima, il Governo si getter a
capofitto nell`affare dell`atomo. Per questo il referendum contro
le centrali atomiche resta valido e necessario, insieme a quello
contro la privatizzazione dell`acqua su cui la maggioranza sta
tentando la stessa manovra ingannatrice. Non basteranno questi
bluff a fermare la mobilitazione sociale che il re de bunga bunga
teme di pi, quella contro il legittimo impedimento: l`Italia
dei Valori - conclude Belisario - si batter fino in fondo per
consentire ai cittadini di difendere la nostra democrazia dagli
usi, abusi e soprusi di un Governo pasticcione e imbroglione".

Gic

261528 apr 11

Nucleare/ Pd:Dopo le parole di Berlusconi referendum resta valido
Stella Bianchi: "Premier ha detto che da governo solo un rivio"

Roma, 26 apr. (TMNews) - "Berlusconi ha chiarito oggi il senso
dell'emendamento del governo sulle centrali nucleari. Berlusconi
stesso dice che solo un rinvio per paura del giudizio degli
elettori e in spregio alle regole della democrazia che impongono
al governo il rispetto di un referendum gi indetto per il 12 e
13 giugno prossimi". Lo ha detto Stella Bianchi, responsabile
Ambiente del Pd, chiarendo che "nel decreto omnibus non c' di
fatto nessuna abrogazione del decreto per riportare il nucleare
in Italia. E se il piano di ritorno al nucleare rimane valido -
ha affermato Bianchi - allora anche il quesito referendario sulla
decisione di tornare o meno al nucleare mantiene la sua validit.
Il presidente del Consiglio ha la presunzione di dire proprio
oggi che l'energia nucleare la pi sicura al mondo esattamente
il giorno dell'anniversario della catastrofe di Cernobyl. Se
Berlusconi cos convinto da sfidare migliaia di morti, lutti,
dolore, terreni contaminati - ha concluso Bianchi - perch mai
dovrebbe temere il giudizio degli italiani contro il suo
nucleare?".

Gic

261527 apr 11

NUCLEARE. VERDI: DA BERLUSCONI PROVA DI INGANNO REFERENDUM
"DA GOVERNO SOLO DIFFERIMENTO PER EVITARE VOTO DEMOCRATICO".

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Le dichiarazioni di Berlusconi sono la
prova provata dell'inganno del governo sul nucleare e
rappresentano l'interpretazione autentica sul fatto che dal punto
di vista giuridico la norma approvata al Senato e che ora passa
alla Camera e' solo un differimento". Lo dice in una nota il
presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che aggiunge:
"Dopo queste dichiarazioni l'ufficio referendum della Corte di
Cassazione non puo' che confermare i referendum del 12 e 13
giugno. Quella proposta dal governo non e' uno stop ma
semplicemente uno stratagemma per non far svolgere i referendum
su nucleare e acqua e evitare, espropriando i cittadini italiani
di esprimersi direttamente su questioni fondamentali per il
Paese".
"Oggi e' chiaro che quello architettato dal governo e' un
imbroglio colossale- conclude Bonelli- Per questa ragione noi
Verdi continueremo la campagna per i referendum nella convinzione
che il 12 ed il 13 giugno i referendum su acqua e nucleare ci
saranno e che gli italiani potranno finalmente esprimersi su due
temi fondamentali per il futuro del Paese".

(Com/Mtr/ Dire)
15:24 26-04-11

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NUCLEARE. PDCI-FDS: BERLUSCONI VERGOGNOSO, È ORA CHE VADA A CASA
ESECUTIVO PRENDE IN GIRO ITALIANI SU TUTELA SALUTE E AMBIENTE.

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Premier vergognoso. Quanto rivelato da
Berlusconi dimostra che questo e' un governo di bugiardi
patentati. Siamo alle prese con un esecutivo che prende
sistematicamente in giro gli italiani. E' ora che se ne vada a
casa. La tutela della salute pubblica e il rispetto per
l'ambiente sono cose troppo serie per i giullari prestati alla
politica". Lo afferma Claudio Saroufim, responsabile Ambiente del
Pdci-Federazione della sinistra.

(Com/Amb/ Dire)
15:18 26-04-11

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NUCLEARE. WWF: NON E' VERO CHE FUKUSHIMA E' MENO DI CERNOBYL
"SI VUOLE TRANQUILLIZZARE L'OPINIONE PUBBLICA, MA PERICOLO C'E'".

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Dibattito paradossale e di cattivo gusto"
quello cui si e' assistito negli ultimi giorni, secondo cui
"l'incidente di Fukushima e' meno grave di quello di Cernobyl".
Lo afferma il Wwf in una nota commentando le dichiarazioni
rilasciate in occasione del 25esimo anniversario del'incidente
nucleare di Cernobyl.
Il governo giapponese ha ribadito oggi che "le due catastrofi
sarebbero di natura diversa e la quantita' di radioattivita'
rilasciata a Fukushima sarebbe di circa un decimo di quella
rilasciata a Cernobyl. Non si capisce l'obiettivo di questa
argomentazione- continua il comunicato- ma se ne comprende la
strumentalita', che vorrebbe, contro ogni evidenza,
tranquillizzare l'opinione pubblica sul nucleare la cui
pericolosita' e' ormai evidente a chiunque".
Nella nota il Wwf spiega che il problema delle radiazioni "non
puo' essere considerato solo in relazione all'intensita' di
queste ma anche in funzione del tempo di esposizione a cui le
persone sono sottoposte", i dati su Fukushima "sono tuttora da
verificare, data la reticenza del Governo nipponico e della Tepco
nel rilasciare informazioni sull'incidente e sulle sue ricadute".
Nel paragone tra i due incidenti nucleari "bisogna comunque
ricordare che la tecnologia del reattore di Cernobyl era
considerata ampiamente superata gia' al momento del
dell'esplosione, mentre quella dell'impianto di Fukushima, comune
a tante altre centrali nel mondo, era acclarata come sicura-
spiega il Wwf- a dimostrazione che l'energia atomica non e' mai
sicurezza".(SEGUE)

(Com/Amb/ Dire)
15:18 26-04-11

NNNN
NUCLEARE. WWF: NON E' VERO CHE FUKUSHIMA E' MENO DI CERNOBYL -2-


(DIRE) Roma, 26 apr. - Cambiano inoltre "il contesto e la
modalita' di intervento. Da una parte l'Ucraina, poco popolosa
con vastissime zone forestali, dall'altro il Giappone, affollato
e metropolitano con Tokyo a poco piu' di 200 km; da un lato
l'esercito ucraino sacrificato per realizzare il sarcofago di
cemento armato e fermare le emissioni; dall'altro i tecnici
giapponesi che combattono, per quanto possibile in termini di
sicurezza, con l'emergenza per trovare soluzioni non ancora
efficaci".
In Giappone dunque "abbiamo un'esposizione di intensita'
inferiore ma che coinvolge un numero molto maggiore di persone e
per un tempo significativamente piu' lungo. Ad oggi- continua la
nota- non e' possibile conoscere le conseguenze di questa crisi
nucleare ma purtroppo l'esperienza ci insegna che l'ottimismo in
questi casi non e' mai un buon alleato".
Fukushima dimostra che "l'imprevedibile e' tale per
definizione e pertanto nonostante le strutture abbiano
sostanzialmente retto sia allo tsunami che al terremoto, ben tre
sistemi di avvio al raffreddamento, l'uno alternativamente
all'altro, hanno fallito e potrebbero fallire ancora in altri
impianti con la stessa tecnologia. Il nucleare sicuro- conclude
il comunicato del Wwf- e' dunque soltanto uno slogan di marketing
e nel nostro paese dovrebbe fare i conti non solo con i problemi
di dissesto idrogeologico ma anche con il dissesto
amministrativo".

(Com/Amb/ Dire)
15:18 26-04-11

NNNN
NUCLEARE: MARINO (PD), BERLUSCONI TEME DI DAR VOCE ALLA GENTE =

Roma, 26 apr. - (Adnkronos) - "Che premier generoso abbiamo,
vuole proteggere gli italiani dalle loro stesse paure. Non prendiamoci
in giro, il blitz che il Governo ha attuato ai danni del referendum
sul nucleare e' il frutto del delirio paternalistico di Silvio
Berlusconi, del suo timore di dar voce alla gente". Cosi' Ignazio
Marino, senatore del Partito Democratico, dopo le esternazioni del
premier nel corso della conferenza stampa al termine del vertice
italo-francese.

"Berlusconi -aggiunge Marino- sa che per costruire un solo
impianto servono almeno dieci anni? E' conscio che ci vorrebbero molto
piu' di cinque o sei centrali per risolvere il problema
dell'approvvigionamento energetico? Come e dove smaltiremo le scorie
nucleari? Faremo come gli Stati Uniti che hanno speso 7,7 miliardi di
dollari per il progetto di stoccaggio sotto la Yucca Mountain, mai
entrato in funzione?".

"L'energia dell'atomo, in verita', rappresenta un vantaggio solo
per coloro che riceveranno dallo Stato l'incarico di costruire le
centrali dal momento che nessun imprenditore privato sceglierebbe mai
di investire in un settore cosi' costoso e rischioso, al punto che le
compagnie assicuratrici rifiutano di stipulare polizze contro i rischi
per la salute", conclude.

(Pol-Mon/Zn/Adnkronos)
26-APR-11 15:17

NNNN
NUCLEARE: DI PIETRO, BERLUSCONI CONFESSA IMBROGLIO, COLLE INTERVENGA =

Roma, 26 apr. (Adnkronos) - ''Berlusconi ha confessato, oggi
abbiamo la prova dell'imbroglio, da noi denunciato sin dal primo
momento. Non vuole rinunciare al nucleare, ma vuole solo bloccare il
referendum perche' ha paura del risultato delle urne". Lo afferma in
una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

"Infatti, per sua stessa ammissione, vuole sospendere per un
anno o due il ritorno all'atomo per poi ridargli vita con piu' forza.
Bloccare il referendum, in queste condizioni, significa violare un
diritto costituzionale garantito a quel milione di cittadini che lo ha
richiesto formalmente", aggiunge.

"Per questa ragione, il Capo dello Stato dovrebbe impedire tale
misfatto, e ci auguriamo che lo faccia senza alcun indugio'', conclude
Di Pietro.

(Pol-Mon/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 15:07

NNNN
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NUCLEARE: MARINO (PD), DA BERLUSCONI DELIRIO PATERNALISTICO

(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''Che premier generoso abbiamo, vuole
proteggere gli italiani dalle loro stesse paure. Non prendiamoci
in giro, il blitz che il Governo ha attuato ai danni del
referendum sul nucleare e' il frutto del delirio paternalistico
di Silvio Berlusconi, del suo timore di dar voce alla gente''.
Cosi' Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico, dopo le
esternazioni del premier nel corso della conferenza stampa al
termine del vertice italo-francese.
''Berlusconi - aggiunge Marino - sa che per costruire un solo
impianto servono almeno dieci anni? E' conscio che ci vorrebbero
molto piu' di cinque o sei centrali per risolvere il problema
dell'approvvigionamento energetico? Come e dove smaltiremo le
scorie nucleari? Faremo come gli Stati Uniti che hanno speso 7,7
miliardi di dollari per il progetto di stoccaggio sotto la Yucca
Mountain, mai entrato in funzione? L'energia dell'atomo, in
verita', rappresenta un vantaggio solo per coloro che
riceveranno dallo Stato l'incarico di costruire le centrali dal
momento che nessun imprenditore privato sceglierebbe mai di
investire in un settore cosi' costoso e rischioso, al punto che
le compagnie assicuratrici rifiutano di stipulare polizze contro
i rischi per la salute''. (ANSA).

SPA
26-APR-11 15:09 NNNN
NUCLEARE. SARKOZY: PRONTI AD ACCOGLIERVI A RIPRESA PROGRAMMA
ITALIA TROVERÀ PARTNER AMICHEVOLE

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Quando l'Italia riprendera' il suo
programma nucleare, trovera' nella Francia un partner accogliente
ed amichevole". Lo dice il presidente della Repubblica francese,
Nicolas Sarkozy, nel corso della conferenza stampa che chiude il
vertice a Villa Madama.
Rispetto alla moratoria decisa dal governo sul rientro
dell'Italia nel 'club atomico' in attesa di tempi migliori, "non
sta a me a giudicare le scelte del governo italiano- spiega
Sarkozy- e ne capisco il motivo". Ad agni modo, conclude il
presidente francese, "rispetto le decisioni dell'Italia, e
resteremo a disposizione per lavorare con voi e rispondere a
tutti i dubbi sulla sicurezza nucleare".

(Ran/ Dire)
14:59 26-04-11

NNNNNUCLEARE: SARKOZY, AL FIANCO ITALIA SE DECIDERA' DI TORNARE A ATOMO (2) =

(Adnkronos) - "Non giudico la decisione del governo italiano.
Capiamo le sue ragioni", sottolinea Sarkozy, commentando la decisione
del governo italiano di bloccare il nucleare. All'opinione pubblica
italiana, aggiunge il capo di Stato francese, "vorrei spiegare che
l'incidente di Cernobyl e' stato un incidente nucleare mentre quello
in Giappone non e' accaduto per colpa di un terremoto ma di uno
tsunami. E' lo tsunami che ha distrutto la centrale e fermato l'acqua
che serviva a raffreddare il motore e il combustibile". La Francia,
come l'Italia, continua Sarkozy, "non ha petrolio ne' gas ma grazie
alla scelta del generale De Gaulle ha scelto il nucleare e ora siamo
autonomi nell'elettricita' per l'80% . La Francia -aggiunge- non ha
scelto solo il nucleare ma anche le fonti rinnovabili come il solare e
l'eolico che ora pero' non bastano per compensare l'atomo".

Sarkozy sottolinea l'importanza ora di rafforzare la sicurezza
delle centrali, alcuni "gruppi francesi non hanno chiuso dei contratti
per vendere delle centrali perche' erano piu' care perche' piu'
sicure. Il vero dibattito e' quale livello di sicurezza serve per le
centrali. Noi abbiamo fatto la scelta di puntare alla sicurezza
perche' la loro sicurezza riguarda anche i nostro vicini", rileva
Sarkozy, annunciando che a giugno a Parigi si terra' una riunione
delle autorita' per la sicurezza del nucleare proprio per affrontare i
temi che riguardano la sicurezza delle centrali.

"La Francia se l'Italia scegliera' di tornare al nucleare e'
disponibile a lavorare con l'Italia e mettere a disposizione il know
how legato alla sicurezza. Non c'e' altra soluzione che la
trasparenza", ha concluso Sarkozy.

(Eca-Civ/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 14:54

NNNNNucleare/ Berlusconi: Stop solo per evitare referendum -punto
Resta energia del futuro. Contratti con Francia vanno avanti

Roma, 26 apr. (TMNews) - Lo stop del governo italiano al
referendum non è un addio definitivo all'energia prodotta
dall'atomo. Piuttosto è una pausa temporanea per evitare che il
referendum di giugno dopo la tragedia di Fukushima affossasse
definitivamente il piano italiano di ritorno al nucleare. A
chiarirlo è stato lo stesso premier Silvio Berlusconi nel corso
dell'incontro bilaterale Italia-Francia a Villa Madama. "Se
fossimo andati oggi - ha detto Berlusconi - a quel referendum il
nucleare non sarebbe stato possibile per molti anni a venire".
Berlusconi ha infatti voluto sottolineare che il governo italiano
resta convinto che "l'energia nucleare sia il futuro per tutto il
mondo". Pertanto vanno avanti anche gli accordi che l'Italia ha
già stretto con la Francia e in particolare quello tra l'italiana
Enel e la francese Edf: "I contratti continuano - ha precisato il
premier - non vengono abrogati". Porte aperte anche dalla Francia
che dopo il disastro giapponese comprende le ragioni dello stop
italiano. Infatti, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha
spiegato che "nel giorno in cui i nostri amici italiani
decideranno di tornare al nucleare, la Francia sarà per l'Italia
un partner accogliente e amichevole".

Berlusconi nel corso della conferenza a Villa Madama ha
ricordato come l'Italia negli anni '70 fosse all'avanguardia
nella realizzazione di centrali nucleari, progetti che, a causa
"dell'ecologismo di sinistra che si è messo di traverso", ha
dovuto abbandonare. Da allora l'Italia acquista, ha spiegato il
premier "tutta l'energia che consuma dall'estero", con un
aggravio su famiglie ed imprese del 30-40 o anche 50 per cento di
costi aggiunti per le famiglie e le aziende italiane rispetto ad
esempio a quelle francesi che pagano di meno proprio per la
decisione di aver scelto il nucleare. La sicurezza è convinzione
profonda dei francesi. In Italia non c'è questa situazione e
l'evento giapponese, a seguito dei sondaggi che abitualmente
facciamo sull'opinione pubblica, ha spaventato ulteriormente i
nostri cittadini". È per questo che il governo "responsabilmente
- ha detto Berlusconi - ha ritenuto di introdurre questa
moratoria per restare nel nucleare e far sì che si chiarisca la
situazione giapponese e che magari dopo uno o due anni si possa
ritornare ad avere una opinione pubblica consapevole della
necessità di tornare all'energia nucleare".

Rbr-Glv-Rea-Tom-Spr/

261448 apr 11

 NUCLEARE. DI PIETRO: BERLUSCONI CONFESSA, HA PAURA DEL REFERENDUM
"OGGI ABBIAMO LA PROVA DELL'IMBROGLIO".

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Berlusconi ha confessato, oggi abbiamo la
prova dell'imbroglio, da noi denunciato sin dal primo momento.
Non vuole rinunciare al nucleare, ma vuole solo bloccare il
referendum perche' ha paura del risultato delle urne". Lo dice il
leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
Infatti, prosegue Di Pietro, "per sua stessa ammissione, vuole
sospendere per un anno o due il ritorno all'atomo per poi
ridargli vita con piu' forza. Bloccare il referendum, in queste
condizioni, significa violare un diritto costituzionale garantito
a quel milione di cittadini che lo ha richiesto formalmente. Per
questa ragione, il Capo dello Stato dovrebbe impedire tale
misfatto, e ci auguriamo che lo faccia senza alcun indugio".

(Com/Vid/ Dire)
14:38 26-04-11 begin_of_the_skype_highlighting            38 26-04-11      end_of_the_skype_highlighting

NNNN
NUCLEARE. BERLUSCONI: CON REFERENDUM SAREBBE BLOCCATO... -2-


(DIRE) Roma, 26 apr. - "Vorrei spiegare il senso ed il perche'
della moratoria che abbiamo introdotto per quanto riguarda il
nucleare", spiega il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
In Francia "tra le varie comunita' si sviluppa una competizione"
per riuscire ad ospitare le nuove centrali, ricorda, visto che la
"totale sicurezza" degli impianti e' "una convinzione profonda
dei cittadini francesi", in Italia, invece, "non c'e' questa
situazione". Infatti, "l'accadimento giapponese", come e' venuto
fuori, "a seguito anche di sondaggi che abitualmente facciamo" ,
"ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini" spiega il
presidente del Consiglio. Percio' e' risultato chiaro che "se
fossimo andati oggi a quel referendum", quello del 12 e 13 giugno
che oltre a quelle sul nucleare chiede di abolire le norme sulla
privatizzazione dell'acqua e sul legittimo impedimento, "il
nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a
venire", rivela Berlusconi.
Quindi, il governo "responsabilmente ha ritenuto di introdurre
questa moratoria- dice il capo dell'esecutivo- per far si' che si
chiarisca la situazione e che, magari, dopo un anno, dopo due
anni, si possa ritornare ad avere un'opinione pubblica
consapevole della necessita' di tornare all'energia nucleare, che
tra l'altro e' sempre molto piu' sicura".

(Ran/ Dire)
14:34 26-04-11

NNNNNUCLEARE. BERLUSCONI: CONTRATTI CON FRANCIA VANNO AVANTI -2-


(DIRE) Roma, 26 apr. - "Con la Francia abbiamo stipulato molti
contratti, contratti che non vengono abrogati, che continuano-
spiega Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio- anzi, stiamo
decidendo di andare avanti altri settori di questi contratti, ad
esempio quell della formazione, che e' una cosa assolutamente
molto importante".
Questa, conclude Berlusconi, "e' la posizione del governo
italiano, una posizione di buonsenso, per non aver rigettato la
possibilita' di proseguire verso quello che credo sia un destino
ineluttabile", quello dell'energia atomica, e la moratoria e'
"una decisione che ci rende molto piu' proiettati sulle
rinnovabili, anche se tuttavia sappiamo che nel mondo possono
arrivare a una quota sul totale dell'energia necessaria
assolutamente minore".

(Ran/ Dire)
14:28 26-04-11

NNNNNUCLEARE. BERLUSCONI: CONTRATTI CON FRANCIA VANNO AVANTI -2-


(DIRE) Roma, 26 apr. - "Con la Francia abbiamo stipulato molti
contratti, contratti che non vengono abrogati, che continuano-
spiega Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio- anzi, stiamo
decidendo di andare avanti altri settori di questi contratti, ad
esempio quell della formazione, che e' una cosa assolutamente
molto importante".
Questa, conclude Berlusconi, "e' la posizione del governo
italiano, una posizione di buonsenso, per non aver rigettato la
possibilita' di proseguire verso quello che credo sia un destino
ineluttabile", quello dell'energia atomica, e la moratoria e'
"una decisione che ci rende molto piu' proiettati sulle
rinnovabili, anche se tuttavia sappiamo che nel mondo possono
arrivare a una quota sul totale dell'energia necessaria
assolutamente minore".

(Ran/ Dire)
14:29 26-04-11

NNNNNUCLEARE: BERLUSCONI,REFERENDUM LO AVREBBE BLOCCATO PER ANNI

(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''Se fossimo andati oggi a quel
referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per anni''.
E' quanto ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi parlando
della decisione della moratoria sul nucleare. Dopo la vicenda
del Giappone, gli italiani si sono spaventati e ''abbiamo
deciso'' di aspettare ''uno o due anni perche' si
tranquillizzino'', attendendo cosi' ''che ci sia un'opinione
pubblica piu' consapevole della necessita' di tornare al
nucleare'', ha aggiunto.(ANSA).

PEN
26-APR-11 14:18 NNNN**NUCLEARE: BERLUSCONI, CON MORATORIA CONTRATTI NON VENGONO ABROGATI** =

Roma, 26 apr. - (Adnkronos) - "Con la Francia abbiamo stipulato
molti contratti" per lo sviluppo dell'energia nucleare e nonostante la
moratoria "non vengono abrogati e stiamo decidendo di mandare avanti
tanti settori di questi contratti, per esempio quello della
formazione". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi nella conferenza stampa congiunta con il presidente
francese Nicolas Sarkozy al termine del vertice a Villa Madama.

(Sam/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 14:10

NNNNNucleare/ Berlusconi: Ancora convinti, referendum da evitare
"Questo il motivo della moratoria, ma atomo è sicuro"

Roma, 26 apr. (TMNews) - "In Italia l'accadimento giapponese - lo
abbiamo visto a seguito dei sondaggi che facciamo - ha spaventato
ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati a quel
referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per molti
anni a seguire. Per questo il governo ha responsabilmente deciso"
per la moratoria", in modo da "far si che si possa tornare a un
opinione pubblica consapevole della necessità di avere energia
nucleare", che rappresenta "un destino ineluttabile". Lo ha detto
il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi
con il Presidente francese Nicolas Sarkozy, dicendosi "convinto
che il nucleare sia il futuro".

Berlusconi ha quindi spiegato così "il senso e il perchè della
moratoria sul nucleare in Italia". Prima di tutto, "siamo
assolutamente convinti che il nucleare sia il futuro: eravamo i
primi al mondo, Enrico Fermi era italiano, eravamo
all'avanguardia negli anni '70. L'ecologismo di sinistra si è
messo di traverso e l'Italia ha dovuto interrompere i lavori di
centrali quasi terminate. Da allora dobbiamo acquisire tutta
l'energia dall'estero, con un costo sull'economia e le famiglie,
il 30-40% in più rispetto ai competitori, addirittura il 50%
rispetto ai francesi, grazie alla loro decisione di costruire 60
centrali in assoluta sicurezza".

Peraltro "i cittadini francesi sono convinti della sicurezza,
tanto che quando si decide di costruire una nuova centrale mi
risulta che ci sia una competizione tra le varie regioni per
ospitare la centrale". Ma in Italia "non c'è questa convinzione,
l'accadimento giapponese ha spaventato ulteriormente i nostri
cittadini". Dunque "se fossimo andati oggi al referendum, il
nucleare sarebbe stato impossibile per anni: il Governo
responsabilmente ha introdotto la moratoria, sperando che tra due
anni ci sia un'opinione pubblica consapevole della necessità
nucleare". Una posizione "di buonsenso per non aver rigettato per
chissà quanto tempo quello che è un destino ineluttabile", visto
che l'energia nucleare "è ancora la più sicura". Questa
decisione, ha concluso Berlusconi, "ci rende più proiettati verso
le rinnovabili, che però sappiamo possono arrivare a percentuali
assolutamente minori del fabbisogno di energia".

Rea/Tom

261408 apr 11
Nucleare, il premier confessa: "Abbiamo solo evitato il referendum..."
"Sono assolutamente convinto che ilnucleare sia il futuro per tutto il mondo. Magari tra due o tre anni...

ROMA - "Sono assolutamente convinto che il nucleare sia il futuro
per tutto il mondo". Lo dice Silvio Berlusconi, presidente del
Consiglio, nel corso della conferenza stampa con il presidente
francese Nicolas Sarkozy, al termine del vertice di Villa Madama.
"In Italia l'accadimento giapponese- spiega Berlusconi- ha
spaventato moltissimi cittadini", spiega Berlusconi, circostanza
di cui ha avuto conferma, "a seguito dei sondaggi". Alla luce di
cio', chiarisce il presidente del Consiglio, "se fossimo andati
al referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per molti
anni". Da qui la decisione della moratoria, aggiunge Berlusconi,
decisa perche' "dopo uno o due anni si possa avere un'opinione
pubblica piu' favorevole".
26 aprile 2011

(Pic/ Dire)
14:06 26-04-11 begin_of_the_skype_highlighting            06 26-04-11      end_of_the_skype_highlighting

NNNN MAW9183 3 eco gn00 626 ITA0183;
*Nucleare/ Berlusconi: Contratti Enel-Edf vanno avanti
Nonostante stop italiano a centrali. "Continuiamo su formazione"

Roma, 26 apr. (TMNews) - I contratti sul nucleare tra Italia e
Francia, in particolare quelli tra Enel e Edf, vanno avanti
nonostante lo stop italiano alla costruzione di centrali. Lo ha
assicurato il premier Silvio Berlusconi durante una conferenza
stampa al termine del vertice italo-francese. "Con la Francia -
ha detto Berlusconi - abbiamo stipulato molti contratti, la
nostra Enel con l'azienda francese, contratti che non vengono
abrogati ma che continuano".

"Anzi - ha aggiunto il presidente del Consiglio - stiamo
decidendo di mandare avanti tanti settori di questi contratti,
per esempio quello della formazione".

Glv-Rbr/Lux

261402 apr 11
NUCLEARE: BERLUSCONI, E' L'ENERGIA PIU' SICURA ++
TRAGEDIA GIAPPONE PERCHE' FUKUSHIMA ERA SU TERRENO NON IDONEO
(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''L'energia nucleare e' sempre la
piu' sicura''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nella
conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa
Madama spiegando che il disastro giapponese si e' verificato
perche' la centrale di Fukushima era stata edificata su un
terreno che non lo permetteva.(ANSA).

AMB
26-APR-11 13:49 NNNN
NUCLEARE: FINOCCHIARO, BERLUSCONI SENZA VERGOGNA =

Roma, 26 apr. - (Adnkronos) - "Trovo davvero senza vergogna le
parole pronunciate oggi dal Presidente del Consiglio sul nucleare. La
disinvoltura con cui esplicitamente ha dichiarato che l'emendamento al
ddl omnibus e' stato solo un escamotage per bloccare il referendum
lascia senza parole". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente dei
senatori del Pd.

"Colui che ogni 3 per 2 si appella al popolo contro le manovre
della politica ricorre alla piu'' squallida delle manovre per
boiccottare un referendum che vedrebbe sconfitta la linea del governo
in materia energetica e che soprattutto rischierebbe di trainare con
se anche il referendum sul legittimo impedimento, con la certa
bocciatura di un provvedimento fatto a posta per tutelare gli
interessi di Berlusconi. Quando la politica si riduce a questo e' una
vergogna", aggiunge.

"Come dovrebbero vergognarsi quei rappresentanti del governo che
in parlamento, mentendo, dichiaravano che quell'emendamento portava
con se' una seria riflessione sulle strategie dell'esecutivo in
materia di nucleare. Questo Presidente del Consiglio e il suo governo
prendono in giro gli italiani. Ma per fortuna gli italiani non si
faranno piu'' prendere in giro dal Pdl e dalla Lega a partire dalle
prossime amministrative", conclude Finocchiaro.

(Pol-Mon/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 16:17

NNNN
NUCLEARE: MEGA STRISCIONI IN PIAZZA SAN MARCO A VENEZIA =
(AGI) - Venezia, 26 apr. - In ricordo della tragedia di
Chernobyl, avvenuta 25 anni fa, degli incidenti di Fukushima
dopo il terremoto in Giappone, protesta contro il nucleare.
Clamoroso happening degli anti nuclearisti a mezzogiorno in
Piazza San Marco a Venezia. Oltre un centinaio di persone hanno
srotolato due enormi striscioni in cui si leggeva: "Mai piu'
Fukushima, mai piu' Chernobyl". I manifestanti hanno rilanciato
il referendum contro il nucleare programmato per giugno
"nonostante lo stop del governo".
Organizzatore del flash mob, come si chiama in gergo, un
comitato che raccoglie oltre 70 sigle per il si' al referendum.
Il portavoce del comitato e' Oscar Mancini che ha espresso
solidarieta' per le vittime di Chernobyl e invitato tutti ad
andare a votare comunque per il referendum. L'iniziativa ha
incontrato il favore dei turisti che hanno applaudito i No
Nukes. (AGI)
Crc
261619 APR 11

NNNN

Agenzia delle Entrate Ris. 22-4-2011 n. 50/E Applicabilità dell'imposta di bollo alle attestazioni di regolarità fiscale rilasciate dagli uffici dell'Agenzia delle entrate. Emanata dall'Agenzia delle entrate, Direzione centrale normativa.

Ris. 22 aprile 2011, n. 50/E (1).
        Applicabilità dell'imposta di bollo alle attestazioni di regolarità fiscale rilasciate dagli uffici dell'Agenzia delle entrate.         

(1) Emanata dall'Agenzia delle entrate, Direzione centrale normativa.


Sono pervenuti alla scrivente alcuni quesiti in ordine alla corretta disciplina applicabile, ai fini dell'imposta di bollo, alle attestazioni di regolarità fiscale rilasciate dagli uffici dell'Agenzia delle entrate a seguito di istanze presentate da soggetti privati che svolgono una attività di natura pubblicistica.     
Si ricorda, al riguardo, che il D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione della Dir. 2004/17/CE e della Dir. 2004/18/CE) che disciplina i contratti delle stazioni appaltanti, degli enti aggiudicatori e dei soggetti aggiudicatori, stabilisce, all'articolo 38,  comma 1, lettera g), l'esclusione dalle gare pubbliche dei soggetti che  hanno commesso violazioni, definitivamente accertate, degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse.     
L'interessato attesta il possesso dei requisiti mediante dichiarazione sostitutiva resa in conformità alle disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico in materia di documentazione amministrativa).     
L'amministrazione ricevente può verificare la veridicità della dichiarazione resa dall'interessato richiedendo all'amministrazione di competenza il rilascio dell'attestazione di regolarità fiscale.     
L'articolo 71 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 stabilisce, infatti, che le amministrazioni pubbliche sono tenute ad effettuare controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive presentate dagli interessati. I controlli possono essere effettuati, tra  l'altro, chiedendo all'amministrazione di competenza "... conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei registri da questa custoditi".     
L'Agenzia delle entrate con la Circ. 25 maggio 2007, n. 34/E e la Circ. 3 agosto 2010, n. 41/E ha fornito chiarimenti in ordine al rilascio delle attestazioni di regolarità fiscale da parte dei competenti uffici dell'Agenzia delle Entrate, precisando che in tutti i casi in cui gli uffici dell'Agenzia sono tenuti a certificare i cd "carichi pendenti" occorre fare riferimento al modello ed alle istruzioni impartite con il Provv. 25 giugno 2001 del Direttore dell'Agenzia delle entrate.     
Nell'allegato "c" del provvedimento è stato, in particolare, precisato che "... i certificati di cui al presente modello sono rilasciati a seguito di richiesta in bollo presentata dall'interessato all'ufficio competente in base al domicilio fiscale del  soggetto di imposta.     
I certificati sono soggetti all'imposta di bollo e ai tributi speciali...".     
Si chiede di conoscere se, in considerazione della natura pubblicistica dell'attività svolta dai soggetti di diritto privato che ricevono le dichiarazioni sostitutive, possa essere esclusa l'applicazione dell'imposta di bollo sulle istanze presentate all'Agenzia delle entrate nonché sul successivo rilascio dell'attestato di regolarità fiscale.     
Al riguardo, si rileva, in via preliminare, che ai sensi degli articoli 3 e 4 della Tariffa allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642,  sono assoggettate all'imposta di bollo nella misura di euro 14,62 per ogni foglio le istanze presentate, tra l'altro, alle amministrazioni dello Stato tendenti al rilascio di certificati, estratti e copie nonché  le relative certificazioni e provvedimenti dalle stesse rilasciati.     
Si ricorda che, ai fini dell'applicazione dell'imposta di bollo, rientra tra le amministrazioni dello Stato anche l'Agenzia delle Entrate. L'articolo 1 della L. 27 dicembre 2006, n. 296 stabilisce, infatti, al comma 295, che "alle Agenzie fiscali continuano  ad applicarsi le disposizioni riguardanti le Amministrazioni dello Stato di cui al D.P.R. 6 ottobre 1972, n. 641, al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 e al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131".     
In linea generale, pertanto, sia le istanze presentate all'Agenzia delle entrate che il conseguente rilascio di una certificazione o di un provvedimento sono assoggettate all'imposta di bollo.     
In deroga a tale principio, l'articolo 16 della Tabella allegata al D.P.R. n. 642 del 1972,  stabilisce l'esenzione dal tributo per gli "Atti e documenti posti in essere da Amministrazioni dello Stato, regioni, province, comuni, loro consorzi e associazioni, nonché comunità montane sempreché vengano tra loro scambiati".     
A parere della scrivente, l'esenzione dall'imposta di bollo prevista da tale disposizione può trovare applicazione solo con riferimento agli atti scambiati tra i soggetti esplicitamente individuati dal legislatore.     
Le norme agevolative non ammettono, infatti, interpretazioni analogiche o estensive "con la conseguenza che i benefici in esse contemplati non possono essere estesi oltre l'ambito di  applicazione come rigorosamente identificato in base alla definizione normativa" (Corte di Cassazione, sez. V, 7 maggio 2008, n. 11106).     
Né può assumere rilievo la circostanza che le attività svolte da detti soggetti privati siano connotate da un carattere pubblicistico; la Corte di Cassazione con la sentenza del 16 gennaio 2009, n. 938 ha, infatti, avuto modo di affermare che, per gli organismi di diritto pubblico che hanno natura di soggetti privati sono sottoposte ad un regime pubblicistico solo le attività per le quali tale  regime sia previsto da una specifica norma giuridica, mentre "per la restante parte prevalgono, come per tutti i soggetti privati, le norme generali, ivi comprese le norme tributarie".     
Alla luce di tali considerazioni, si ritiene, pertanto, che la previsione di esenzione dettata dall'articolo 16 della Tabella non possa trovare applicazione con riferimento ai soggetti che hanno personalità giuridica privata.     
Al riguardo, occorre, tuttavia, considerare che il D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 ha introdotto alcune disposizioni volte a garantire una semplificazione  ed uno snellimento delle norme in materia di documentazione amministrativa.     
Nel quadro di tale semplificazione, gli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 2000 consentono al cittadino di produrre, in luogo della certificazione, una  dichiarazione sostitutiva di certificazione ovvero di atto di notorietà con la quale attestare stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o pubblici registri.     
Ai sensi dell'articolo 37 del medesimo decreto, dette dichiarazioni sostitutive sono esenti dall'imposta di bollo.     
In taluni casi, viene, inoltre, demandata direttamente all'amministrazione procedente l'acquisizione delle informazioni relative ai soggetti interessati, esonerando, quindi, i cittadini dall'obbligo di produrre la relativa certificazione.     
L'articolo 43 (Accertamenti d'ufficio) del D.P.R. n. 445 del 2000 stabilisce, infatti, le modalità che possono essere utilizzate dalle amministrazioni pubbliche e dai gestori di pubblici servizi (soggetti sia pubblici che privati) per l'accesso alle banche dati delle amministrazioni certificanti, per l'acquisizione diretta delle predette informazioni ovvero per eseguire i controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni presentate dai cittadini.     
A norma del comma 4 dell'articolo 43 in esame,  è stabilito che "al fine di agevolare l'acquisizione d'ufficio di informazioni e dati relativi a stati, qualità personali e fatti, contenuti in albi, elenchi o pubblici registri, le amministrazioni certificanti sono tenute a consentire alle amministrazioni procedenti, senza oneri, la consultazione per via telematica dei loro archivi informatici, nel rispetto della riservatezza dei dati personali".     
Il successivo comma 5 stabilisce che “in tutti  i casi in cui l'amministrazione procedente acquisisce direttamente informazioni relative a stati, qualità personali e fatti presso l'amministrazione competente per la loro certificazione, il rilascio e l'acquisizione del certificato non sono necessari e le suddette informazioni sono acquisite, senza oneri, con qualunque mezzo idoneo ad assicurare la certezza della loro fonte di provenienza”.     
Le previsioni dettate dai commi 4 e 5 dell'articolo 43 disciplinano, pertanto, una procedura che consente all'amministrazione procedente di acquisire direttamente le informazioni  necessarie per la verifica del possesso dei requisiti da parte dei soggetti interessati ovvero per eseguire il controllo delle dichiarazioni sostitutive da questi ultimi prodotte. In tal caso, non è prevista una funzione certificativa da parte dell'amministrazione di competenza (nel caso di specie Agenzia delle entrate) in quanto le informazioni necessarie per il controllo sono acquisite direttamente dall'amministrazione procedente, senza oneri, e con qualunque mezzo idoneo ad assicurare la certezza della loro fonte di provenienza.     
In assenza di una specifica certificazione emessa dall'ufficio competente dell'Agenzia deve, quindi, ritenersi che tale procedura non assuma rilevanza ai fini dell'applicazione dell'imposta di bollo né ai fini dell'applicazione dei tributi speciali.     
Ad analoga soluzione deve giungersi, a parere della scrivente, anche nell'ipotesi in cui i destinatari della dichiarazione sostitutiva (soggetti con personalità sia pubblica che privata) richiedano all'Agenzia delle entrate, per i tributi dalla medesima amministrati "conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei registri da questa custoditi ai sensi dell'articolo 71 del D.P.R. n. 445 del 2000.     
Anche in tale ipotesi, infatti, le informazioni rilasciate dall'Agenzia delle entrate non assumono natura di certificazione in quanto non sono volte ad attestare stati, qualità personali e fatti del soggetto interessato. L'attestazione di regolarità fiscale rilasciata dal competente ufficio dell'Agenzia delle entrate, nel caso di specie, è diretta, infatti, a fornire conferma all'amministrazione procedente della corrispondenza tra le dichiarazioni  rese dal contribuente e le informazioni presenti presso le banche dati dell'Agenzia.     
In assenza di una funzione certificativa svolta dall'Agenzia delle entrate deve, quindi, ritenersi che non trovi applicazione il disposto di cui all'articolo 4 della Tariffa che stabilisce l'applicazione dell'imposta di bollo nella misura di euro 14,62 per gli atti e provvedimenti rilasciati dagli organi delle amministrazioni dello Stato.     
Si precisa che anche le istanze presentate dalle amministrazioni procedenti all'Agenzia delle entrate non devono essere assoggettate all'imposta di bollo ai sensi dell'articolo 3 della Tariffa, in quanto la loro presentazione non è tesa al rilascio di "certificati, estratti, copie e simili" da parte dell'Agenzia delle entrate.     
Per le medesime argomentazioni deve, inoltre, escludersi l'applicazione dei tributi speciali sulla documentazione rilasciata dall'Agenzia delle entrate.     
L'esclusione dall'applicazione dell'imposta di  bollo delle istanze presentate all'amministrazione finanziaria dai soggetti destinatari delle dichiarazioni sostitutive, al fine di verificarne la veridicità, appare, peraltro, coerente con la previsione normativa dettata dall'articolo 37 del medesimo decreto, con la quale il  legislatore ha previsto l'esenzione dall'imposta di bollo delle dichiarazioni sostitutive rilasciate dai cittadini ai sensi degli articoli 45 e 46 del D.P.R. n. 445 del 2000.     
Il richiamo della Circ. 25 maggio 2007, n. 34/E al Provv. 25 giugno 2001 del Direttore dell'Agenzia delle entrate, con riferimento al caso specifico, deve ritenersi effettuato solo in relazione agli aspetti procedurali e non ai presupposti di fatto e di diritto che legittimano l'applicazione dell'imposta di bollo.     

     
Le Direzioni regionali vigileranno affinché le  istruzioni fornite e i principi enunciati con la presente risoluzione vengano puntualmente osservati dagli uffici.     

     
Il Direttore centrale     
Aldo Polito   



Provv. 25 giugno 2001
D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, art. 38
D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, art. 71 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, art. 43 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, art. 46 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, art. 47 D.M. 20 agosto 1992, tariffa 3 D.M. 20 agosto 1992, tariffa 4 L. 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 295

PEDAGGI: ALEMANNO, ROMANI NON PAGANO GRA, TRATTIAMO PER PENDOLARI


PEDAGGI: ALEMANNO, ROMANI NON PAGANO GRA, TRATTIAMO PER PENDOLARI =
(AGI) - Roma, 26 apr. - "Il grande raccordo anulare e' una
strada interna per i romani e quindi non si puo' mettere il
pedaggio. Per i pendolari il tema e' ancora aperto e stiamo
trattando, ma abbiamo avuto la certezza che i romani che si
spostano all'interno della citta' non pagheranno". Lo ha detto
il sindaco di Roma Gianni Alemanno intervenendo in diretta
sulle emittenti del gruppo Roma Radio. (AGI)
Rmh/Eli
261229 APR 11

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CONTROLLI STRADALI: ASAPS, NEL 2010 AGGEREDITI 2079 AGENTI O CC

CONTROLLI STRADALI: ASAPS, NEL 2010 AGGEREDITI 2079 AGENTI O CC =
(AGI) - Forli', 26 apr. - Nel 2010, secondo l'Osservatorio
'Sbirri Pikkiati' dell'Associazione Amici della Polizia
Stradale, sono stati 2079 gli episodi di aggressioni fisiche
agli agenti durante i controlli di polizia sulla strada. Ogni
giorno dell'anno 6 operatori di polizia finiscono in ospedale
con referto per le botte che prendono durante i controlli
stradali. Il 30% degli aggressori sono ubriachi (di cui il 10%
sotto l'effetto di stupefacenti), il 34,5% degli attacchi viene
da stranieri. Il 25% utilizza armi improprie (bastoni,
bottiglie, ombrelli, o la stessa vettura) per attaccare gli
agenti. Ovviamente sono escluse dall'Osservatorio le semplici
aggressioni verbali con oltraggi a ripetizione. Il maggior
numero di aggressioni riguarda i Carabinieri (50,3%), segue la
Polizia di Stato (37,4%), la Polizia Locale (10,8%), altri
pubblici ufficiali (7,4%). Dei 2079 episodi, 728 sono avvenuto
al nord (35%), 533 al centro (25,6%) e 818 al sud 39,3%. Di
fronte alla gravissima e assurda aggressione da parte di un
gruppo di giovani (due per altro minori!) a seguito della quale
due Carabinieri hanno riportato lesioni gravi, l'Asaps mette a
disposizione questi dati affinche' i decisori politici sappiano
ed assumano responsabilita' e decisioni. Il controllo
alcolemico e delle sostanza si sta rivelando essenziale. Ma
esiste una fetta consistente di conducenti che non accettano
l'imposizione del rispetto delle regole, tese alla salvaguardia
della vita (degli altri) sulla strada. Ormai in certe zone -
sottolinea l'Associazione guidata da Giordano Biserni - in
orari notturni una semplice pattuglia di due operatori di
polizia non e' considerata piu' sufficiente per imporre un
soffio nell'etilometro o semplicemente per controllare un
veicolo. (AGI)
Mir/Red
261024 APR 11

NNNN

CC feriti/ Militare più grave in coma farmacologico Trasferito nel carcere di Grosseto l'unico aggressore maggiorenne



CC feriti/ Militare più grave in coma farmacologico Trasferito nel carcere di Grosseto l'unico aggressore maggiorenne

Firenze, 26 apr. (TMNews) - E' mantenuto in coma farmacologico
Antonio Santarelli, il carabiniere di 43 anni, originario di
Taranto, aggredito insieme ad un collega da quattro ragazzi
reduci da un rave party, domenica sera nei pressi di Sorano, in
provincia di Grosseto. La moglie Claudia e il figlio tredicenne,
Niccolò, non si sono allontanati un secondo dalla sala di
rianimazione delle Scotte di Siena, l'ospedale dove è stato
elitrasportato assieme all'altro carabiniere aggredito, Domenico
Marino, 34 anni. L'intervento, riuscito, effettuato ieri mattina,
ha permesso di ridurre l'ematoma alla testa di Santarelli,
duramente colpito a bastonate dai quattro giovani, di cui tre
minorenni. Cauto ottimismo viene poi espresso per le condizioni
di Marino, gravemente ferito al naso e soprattutto ad un occhio.

Quanto ai giovani protagonisti dell'aggressione, nella tarda
serata di ieri sono stati trasferiti in cella: l'unico
maggiorenne, Matteo G., 19 anni, nel carcere di Grosseto; gli
altri tre nel carcere minorile di Firenze. Su tutti pendono le
accuse di tentato duplice omicidio, rapina, danneggiamento di
veicolo militare e resistenza a pubblico ufficiale.

Xfi/Rcc

260806 apr 11

GROSSETO: CARABINIERI AGGREDITI IN CONDIZIONI STABILI, UNO IN COMA FARMACOLOGICO =
L'ALTRO MILITARE RISCHIA DI PERDERE L'USO DI UN OCCHIO

Firenze, 26 apr. - (Adnkronos) - E' stata una notte tranquilla
quella appena trascorsa all'ospedale di Siena per i due carabinieri
aggrediti e pestati brutalmente ieri mattina da quattro giovani a
Sorano (Grosseto), dopo un rave party. Le condizioni di Antonio
Saltarelli e Domenico Marino sono stabili, anche se il primo continua
ad essere tenuto in coma farmacologico, mentre l'altro rischia di
perdere l'uso dell'occhio destro, oltre ad avere riportato vari traumi
in tutto il corpo, in particolare al volto.

I due, ieri dopo l'aggressione, sono stati portati in
elisoccorso al Policlinico senese delle Scotte. Santarelli e' stato
operato con urgenza alla testa con l'obiettivo di ridurre l'ampio
ematoma. L'operazione, condotta dal professor Giuseppe Oliveri in
Neurochirurgia, e' durata un paio di ore. I due militari sono stati
pestati con calci, pugni, e con un paletto di ferro, e poi lasciati in
strada.

I quattro ragazzi responsabili dell'aggressione, un 19enne e tre
minorenni fiorentini tra cui una ragazza di 16 anni, sono scappati a
bordo della loro auto, ma sono stati fermati quasi subito da una
seconda pattuglia dei carabinieri, che per arrestare la corsa del
veicolo, ha sparato alle due gomme posteriori. I quattro avevano anche
rubato i verbali del loro controllo dalla prima gazzella. Sono stati
arrestati per tentato omicidio.

(Fas/Col/Adnkronos)
26-APR-11 10:24

NNNN

lunedì 25 aprile 2011

NON VOGLIO MORIRE SOTTO BERLUSCONI - UNA NOVANTANOVENNE ALLA FESTA DELLA LIBERAZIONE

GROSSETO: FINITO INTERVENTO, RESTA GRAVE UNO DEI CARABINIERI AGGREDITI ACCUSA PER GIOVANI FERMATI E' DUPLICE TENTATO OMICIDIO

GROSSETO: FINITO INTERVENTO, RESTA GRAVE UNO DEI CARABINIERI AGGREDITI =
ACCUSA PER GIOVANI FERMATI E' DUPLICE TENTATO OMICIDIO

Grosseto, 25 apr. - (Adnkronos) - Si e' concluso l'intervento
chirurgico a cui e' stato sottoposto l'appuntato dei carabinieri
aggredito, insieme a un suo collega, nel corso di un posto di blocco
nei pressi di Sorano, in provincia di Grosseto. L'operazione, presso
l'ospedale di Siena, si e' resa necessaria per ridurre un ematoma alla
testa. Le sue condizioni restano gravi.

Rischia di perdere un occhio, invece, l'altro militare
aggredito, un carabiniere scelto. I due sono stati colpiti alla testa
con un paletto usato per le recinzioni da un gruppo di giovani, di cui
tre minorenni. L'accusa per i quattro ragazzi e' di duplice tentato
omicidio.

I due militari del nucleo radiomobile della compagnia di
Pitigliano (Grosseto) sono stati aggrediti questa mattina dopo aver
intimato l'alt ad una vettura con quattro persone a bordo. Una
pattuglia della stazione di Saturnia (Grosseto), che sopraggiungeva in
quel momento, ha notato un'auto che si allontanava a forte velocita',
riuscendo poi a bloccarla dopo un inseguimento. I giovani a bordo
della macchina, tutti fiorentini, sono stati arrestati e il conducente
e' risultato in seguito positivo all'alcoltest.

(Asc/Ct/Adnkronos)
25-APR-11 17:04

NNNN
FERMANO GIOVANI, CARABINIERI AGGREDITI A BASTONATE
2 MILITARI FERITI NEL GROSSETANO.4 PERSONE FERMATE,3 SONO MINORI
(ANSA) - ROMA, 25 APR - Due carabinieri sono stati aggrediti
a bastonate da quattro giovani, di cui tre minorenni, che erano
stati fermati ad un posto di blocco nei pressi di Sorano, in
provincia di Grosseto.
I due militari, che hanno riportato ferite giudicate gravi,
sono stati ricoverati all'ospedale di Siena. (SEGUE)

GUI
25-APR-11 13:19 NNNN

Grosseto, minorenni prendono a bastonate carabinieri dopo rave
Le forze dell'ordine erano intervenute su richiesta residenti

Firenze, 25 apr. (TMNews) - Due carabinieri sono stati aggrediti
a colpi di bastone, questa notte, mentre intervenivano per
interrompere un rave party vicino a Pitigliano, nel grossetano.
Sembra che il rave, al quale partecipavano centinaia di persone,
non fosse autorizzato. Ne è nato uno scontro tra i giovani e le
forze dell'ordine, che erano state chiamate su segnalazione dei
residenti. Uno dei due carabinieri colpiti è stato ricoverato,
non se conoscono al momento le condizioni.

Xfi/cro



251337 apr
CC AGGREDITI: RAVE IN AREA PRIVATA CON 600 GIOVANI
(V. 'FERMANO GIOVANI, ...' DELLE 13.20)
(ANSA) - SORANO (GROSSETO), 25 APR - Il rave, al quale
parteciperebbero circa 600 giovani e' in corso da sabato scorso
dentro un'area privata a Sovana, nel comune di Sorano
(Grosseto). Molti dei partecipanti provengono da altre regioni e
dall'estero.
Dopo aver picchiato i due carabinieri che volevano fare loro
l'alcol test, i quattro giovani hanno tentato la fuga ma alcuni
chilometri piu' avanti sono stati bloccati e fermati da altre
pattuglie dell'Arma in servizio nella zona proprio per
monitorare il rave party.(ANSA).

GUN
25-APR-11 13:54 NNNNGROSSETO: CARABINIERI AGGREDITI A POSTO DI BLOCCO, 4 ARRESTI =

Roma, 25 apr. - (Adnkronos) - Un equipaggio radiomobile della
compagnia di Pitigliano (Grosseto) e' stato aggredito questa mattina
nelle vicinanze di Sorano dopo aver intimato l'alt ad una vettura con
quattro persone a bordo. Un appuntato scelto dell'Arma e un
carabiniere sono stati aggrediti dagli occupanti della vettura, armati
di bastoni.

Una pattuglia della stazione di Saturnia (Grosseto), che
sopraggiungeva in quel momento, ha notato una Ford Focus che si
allontanava a forte velocita', riuscendo poi a bloccarla dopo un
inseguimento. I giovani a bordo della macchina, tre maggiorenni e un
minorenne di Firenze, sono stati arrestati. Dai primi accertamenti, e'
emerso che in una zona di campagna delle vicinanze, a circa 5
chilometri dal luogo dell'aggressione, e' in corso un rave party. I
militari aggrediti sono stati trasportati in elicottero all'ospedale
di Siena ed uno dei due componenti della pattuglia e' sottoposto in
queste ore ad operazione chirurgica.

(Mac/Ct/Adnkronos)
25-APR-11 13:59

NNNN
Grosseto, grave uno dei due carabinieri aggredito da 4 giovani
Sottoposto a intervento chirurgico a Siena

Firenze, 25 apr. (TMNews) - E' grave uno dei due carabinieri
picchiati da 4 giovani nel grossetano. L'aggressione ai danni dei
due militari della compagnia di Pitigliano avvenuta a 5 Km dal
luogo del rave, ad un posto di blocco nei pressi di Sorano, in
provincia di Grosseto. Durante le operazioni di controllo, quando
i carabinieri hanno intimato l'alt all'auto, quattro ragazzi sono
scesi dalla macchina, hanno rifiutato di sottoporsi ai test per
la misurazione dell'alcol nel sangue e hanno preso a botte e
bastonate i militari. Poi si sono allontanati e sono stati notati
da una pattuglia della stazione di Saturnia che li ha bloccati e
identificati per quattro giovani, tutti originari del fiorentino,
di cui tre minorenni.

I militari aggrediti sono stati elitrasportati all'ospedale di
Siena per le cure necessarie: uno dei due carabinieri grave e
al momento sottoposto ad intervento chirurgico.

Proprio dalle indagini fatte a seguito dell'aggressione emerso
che nella notte era in corso un rave party vicino a Pitigliano,
al quale partecipavano centinaia di persone: la manifestazione, a
quanto si apprende, non era autorizzata.

Xfi/Apa

251407 apr 11

CC AGGREDITI: RAVE IN AREA PRIVATA CON 600 GIOVANI (2)

(ANSA) - SORANO (GROSSETO), 25 APR - Secondo quanto si e'
appreso l'aggressione sarebbe scattata a meta' del controllo dei
quattro giovani, quando uno dei due carabinieri che li avevano
fermati si e' chinato per svolgere le operazioni necessarie ai
controlli dell'alcol test.
In questo frangente i quattro avrebbero iniziato il pestaggio
con calci e pugni, e sembra anche con bastoni. Poi sono fuggiti.
Ma la fuga e' durata poco piu' di due chilometri.
Nel frattempo una pattuglia dei vigili urbani di Sorano ha
trovato i due carabinieri a terra, con molto sangue ed evidenti
traumi da pestaggio. Subito e' stato allertato il 118.
Il rave party era stato promosso su Internet tramite siti
specifici dedicati a questo genere di raduni 'no stop'.(ANSA).

GUN
25-APR-11 14:11 NNNN
GROSSETO: CARABINIERI AGGREDITI A POSTO DI BLOCCO, APPUNTATO GRAVISSIMO =
L'ALTRO MILITARE RISCHIA DI PERDERE UN OCCHIO, COLPITI CON
PALETTO PER RECINZIONE

Roma, 25 apr. - (Adnkronos) - E' in gravissime condizioni
l'appuntato aggredito, insieme a un suo collega, questa mattina da
quattro giovani mentre era in servizio nei pressi di Sorano, in
provincia di Grosseto. Ricoverato presso l'ospedale di Siena e' stato
sottoposto a un intervento chirurgico. Rischia di perdere un occhio,
invece, l'altro militare aggredito, un carabiniere scelto. I due
carabinieri sono stati colpiti, a quanto si apprende, con un paletto
usato per la recinzione.

I due militari del nucleo radiomobile della compagnia di
Pitigliano (Grosseto) sono stati aggrediti questa mattina dopo aver
intimato l'alt ad una vettura con quattro persone a bordo. Una
pattuglia della stazione di Saturnia (Grosseto), che sopraggiungeva in
quel momento, ha notato un'auto che si allontanava a forte velocita',
riuscendo poi a bloccarla dopo un inseguimento. I giovani a bordo
della macchina, tutti fiorentini, sono stati arrestati e il conducente
e' risultato in seguito positivo all'alcoltest. Dai primi
accertamenti, e' emerso che in una zona di campagna delle vicinanze, a
circa 5 chilometri dal luogo dell'aggressione, era in corso un rave
party.

(Asc/Col/Adnkronos)
25-APR-11 15:42

NNNN
CC AGGREDITI:VIGILE URBANO,GIOVANI IMPASSIBILI DOPO MASSACRO
AGENTE INTERVENUTO SU LUOGO PESTAGGIO, SOLO LA RAGAZZA PIANGEVA
(ANSA) - SORANO (GROSSETO), 25 APR - ''Impassibili, non hanno
detto una parola. Solo la ragazza di 16 anni piangeva e diceva
che lei non c'entrava niente. Ma i tre ragazzi sembravano
indifferenti. Zitti, muti, sul momento non hanno dato nessuna
giustificazione, eppure hanno massacrato due carabinieri e erano
con le manette ai polsi''. Cosi' un vigile urbano di Sorano,
Emidio Gubernari, descrive i quattro giovani arrestati per il
tentato omicidio di due carabinieri che li avevano fermati per
un controllo, stamani nei pressi di Sorano.
''Li ho potuti osservare per almeno venti minuti mentre davo
supporto ai colleghi dell'Arma - prosegue il racconto
dell'agente - e mi hanno fatto impressione per la freddezza.
Sembravano normali, e nemmeno mezz'ora prima hanno fatto un
massacro''.
I quattro sono stati interrogati dai carabinieri nella
caserma della compagnia di Pitigliano.(ANSA).

GUN
25-APR-11 16:53 NNNN

Cassazione "...Autista del bus frena bruscamente? Il passeggero va sempre indennizzato!

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONE VI CIVILE
Ordinanza 23 febbraio 2011, n. 4442
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
E' stata depositata la seguente relazione:

1 - Il fatto che ha originato la controversia è il seguente:
#################### ha chiesto il risarcimento dei danni conseguenti alla caduta sul pavimento di un autobus causata da una brusca frenata.
Con sentenza depositata in data 14 settembre 2009 la Corte d'Appello di Catania ha confermato la sentenza del Tribunale, che aveva riconosciuto all'attore una modesta indennità.
Alla Corte di Cassazione è stata devoluta la seguente questione di diritto: la corretta applicazione dell'art. 1681 c.c..

2 - Il relatore propone la trattazione del ricorso in Camera di consiglio ai sensi degli artt. 375, 376 e 380 bis c.p.c..

3. - Il primo motivo denuncia falsa applicazione dell'art. 1681 c.c., cui segue il motivo 1 bis che lamenta omessa motivazione.

Anche recentemente questa stessa sezione ha ribadito (Cass. Sez. 3^, n. 4482 del 2009) che, in tema di trasporto di persone, la presunzione di responsabilità di cui all'art. 1681 c.c., a carico del vettore per i danni al viaggiatore opera quando sia provato il nesso causale tra il sinistro occorso al viaggiatore medesimo e l'attività del vettore in esecuzione del trasporto, restando viceversa detta presunzione esclusa quando sia accertata la mancanza di una colpa in capo al vettore, come nel caso in cui il sinistro venga attribuito al fatto di un terzo viaggiatore.

La sentenza impugnata non si è affatto discostata da questo orientamento (vedi art. 360 bis c.p.c., n. 1) in quanto ha affermato che il conducente dell'autobus non aveva la possibilità di tenere una condotta di guida diversa e che era stato costretto a frenare per l'improvvisa invasione della corsia di marcia di un motorino cui ha attribuito l'esclusiva responsabilità dell'evento.

In realtà anche nella parte relativa all'asserita falsa applicazione di norme di diritto il ricorrente adduce argomentazioni che implicano apprezzamenti di fatto, che nella specie trovano congrua motivazione nella sentenza impugnata.

Il secondo motivo denuncia violazione dell'art. 1681 c.c., art. 116 c.p.c., art. 2735 c.c.; contraddirlo ria motivazione su fatti controversi e decisivi per il giudizio.

Anche questa censura, pur prospettando formalmente anche violazione di norme di diritto, tratta argomenti (velocità del mezzo, intensità della frenata; dinamica del sinistro; attendibilità del teste escusso) squisitamente di merito e, quindi, inammissibili in sede di legittimità.

Le medesime considerazioni si attagliano al quarto (rectius: terzo) motivo, che lamenta omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione con riferimento alla C.T.U. nei cui confronti non risultano rispettati il dettato dell'art. 366 c.p.c., n. 6 e il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione.

Il quarto motivo ipotizza violazione dell'art. 112 c.p.c., cui segue il motivo 4 bis che lamenta omessa motivazione. Il tema riguarda la misura dell'indennità liquidata: l'asserita violazione dell'art. 112 c.p.c., resta indimostrata, mentre la duplice censura poggia su argomentazioni generiche e non consentite in questa sede.

4.- La relazione è stata comunicata al Pubblico Ministero e notificata ai difensori delle parti;

Entrambe le parti hanno presentato memorie; nessuna ha chiesto d'essere ascoltata in Camera di consiglio;
Le argomentazioni addotte dal ricorrente con la memoria non sono condivisibili e non superano i rilievi critici contenuti nella relazione;

5.- Ritenuto:
che, a seguito della discussione sul ricorso, tenuta nella Camera di consiglio, il collegio ha condiviso i motivi in fatto e in diritto esposti nella relazione;
che il ricorso deve perciò essere rigettato essendo manifestamente infondato;
le spese seguono la soccombenza;
visti gli artt. 380 bis e 385 cod. proc. civ..

P.Q.M.
Rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di cassazione, liquidate in complessivi Euro 3.200,000, di cui Euro 3.000,00 per onorari, oltre spese generali e accessori di legge.

Cassazione "...Ponteggio: furto in appartamento e responsabilità civile dell’appaltatore..."

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONE III CIVILE
Sentenza 10 gennaio 2011, n. 292
(pres. Trifone, rel. Amendola)
REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRIFONE Francesco - Presidente

Dott. UCCELLA Fulvio - Consigliere

Dott. AMATUCCI Alfonso - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - rel. Consigliere

Dott. D'AMICO Paolo - Consigliere
ha pronunciato la seguente:

sentenza
sul ricorso 22265-2006 proposto da:

--

- ricorrente -

contro

--
- controricorrenti -

avverso la sentenza n. 402/2006 della CORTE D'APPELLO di TORINO, 3^ SEZIONE CIVILE, emessa il 10/2/2006, depositata il 14/03/2006, R.G.N. 372/2005;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 09/11/2010 dal Consigliere Dott. ADELAIDE AMENDOLA;

udito l'Avvocato --

udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SCARDACCIONE Eduardo Vittorio che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Svolgimento del processo
Con citazione notificata il 3 gennaio 1995 --. convennero in giudizio innanzi al Tribunale di Novara ---. esponendo che in data **** ignoti ladri si erano introdotti nella loro abitazione servendosi dell'impalcatura allestita dalla società convenuta per eseguire lavori in un cantiere edile attiguo all'immobile ove era ubicato l'appartamento. Dell'accaduto chiesero quindi che venisse ritenuta responsabile, ex art. 2043 cod. civ., la società costruttrice, con conseguente condanna della stessa al risarcimento dei danni quantificati in L. 200.000.000.

La convenuta contestò l'avversa pretesa sia sotto il profilo dell'an, che sotto quello del quantum debeatur.

Con sentenza del 16 luglio 2007 il giudice adito dichiarò --- responsabile di incustodia ex art. 2051 cod. civ., per l'effetto condannandola al risarcimento dei danni nella misura da determinarsi in separato giudizio.

Su gravame principale di #################### #################### e incidentale dei coniugi #################### e ####################, la Corte d'appello di Torino, in data 14 marzo 2006, per quanto qui interessa, ha dichiarato #################### #################### responsabile del furto commesso nell'abitazione degli attori il giorno ****; ha posto a carico degli stessi un concorso di colpa nella misura del 30%; ha condannato in definitiva la convenuta società al pagamento in favore di #################### e di #################### della somma di Euro 21.691,19, oltre rivalutazione, interessi e spese nella misura di due terzi.

Avverso detta pronuncia propone ricorso per cassazione #################### #################### s.r.l. formulando tre motivi, con pedissequi quesiti.

Resistono con controricorso, illustrato da memoria, #################### e ####################.
Motivi della decisione
1 Col primo motivo l'impugnante denuncia violazione dell'art. 2043 cod. civ.. La censura ha ad oggetto l'affermazione del giudice di merito secondo cui, con riferimento a furto consumato da persona introdottasi in un appartamento avvalendosi dei ponteggi installati per lavori di riattazione dello stabile, deve essere affermata la responsabilità ai sensi dell'art. 2043 cod. civ. dell'imprenditore che per l'esecuzione di tali opere si sia servito di quei manufatti, tutte le volte in cui lo stesso, trascurando le più elementari norme di diligenza e perizia, e cioè la doverosa adozione di cautele idonee ad impedire l'uso anomalo delle impalcature, in violazione del principio del neminein laedere, abbia colposamente creato un agevole accesso ai ladri, ponendo in essere le condizioni del verificarsi del danno.

Così argomentando, il giudice di merito avrebbe ignorato i più recenti arresti del Supremo Collegio, secondo cui, allorquando una persona subisca un furto nel proprio appartamento ad opera di ladri, che vi si siano introdotti attraverso impalcature per lavori edilizi lasciate incustodite presso l'appartamento stesso, il proprietario dei ponteggi non può essere ritenuto civilmente responsabile del furto nè ex art. 2050 cod. civ., perchè le attività pericolose danno luogo a responsabilità specifica solo se il danno si sia prodotto durante il loro espletamento, e non quando gli strumenti ad esse necessari non vengano adoperati per essere le attività sospese;

nè ex art. 2051 cod. civ., poichè le cose in custodia non danno luogo a responsabilità quando i danni siano stati cagionati dall'attività illecita di terze persone; nè, infine, ex art. 2043 cod. civ., per omissione di cautele, poichè la responsabilità civile per omissione sorge solo se si sia contravvenuto ad uno specifico obbligo di fare, nella specie, inesistente (confr. Cass. civ. 18 ottobre 2005, n. 20133).

2 La censura è infondata.

Il giudice di merito, ritenuta provata, sulla base la ricostruzione dei fatti contenuta nel rapporto della Polizia scientifica della Questura di **** nonchè delle deposizioni rese dai testi escussi, la circostanza che i ladri si erano introdotti nell'appartamento dei coniugi #################### usando l'impalcatura allestita dalla società convenuta, ha affermato la responsabilità di #################### perchè questa, benchè ripetutamente sollecitata a dotare il cantiere di adeguate difese per impedire l'accesso al ponteggio, soprattutto dopo la perpetrazione di un primo tentativo di furto, nessun presidio aveva di fatto adottato.

Ora, la decisione della Curia territoriale fa corretta applicazione della giurisprudenza di questa Corte secondo cui del furto in appartamento realizzato da chi vi si sia introdotto attraverso ponteggi installati per lavori di manutenzione risponde, ex art. 2043 cod. civ., l'imprenditore che per tali lavori si sia avvalso delle impalcature, tutte le volte in cui, violando il principio del neminem laedere, egli abbia omesso di dotarle di cautele atte a impedirne l'uso anomalo da parte di terzi, così creando colposamente un agevole accesso ai ladri e ponendo in essere le condizioni del verificarsi del danno subito dai derubati (confr. Cass. civ. 17 marzo 2009, n. 6435; Cass. civ. 12 aprile 2006, n. 8630; Cass. civ. 25 novembre 2005, n. 24897).

E' appena il caso di aggiungere che le affermazioni contenute nella pronuncia evocata dal ricorrente (Cass. civ. 18 ottobre 2005, n. 20133) hanno riguardo a fattispecie in cui del furto perpetrato nell'appartamento era stato chiamato a rispondere il condominio, di talchè la Corte, dato atto che esse erano state enunciate in un risalente precedente, neppure esattamente individuato, le ha utilizzate a confutazione delle critiche formulate nei confronti di sentenza di merito che aveva escluso ogni responsabilità del portiere dello stabile.

Trattasi, in ogni caso, di principi non condivisi dal collegio e rimasti, per giunta, sostanzialmente isolati, in un panorama giurisprudenziale di segno contrario assolutamente compatto.

3 Col secondo mezzo il ricorrente lamenta violazione dell'art. 1227 ########################################, commi 1 e 2, nonchè vizi motivazionali. Sostiene che il giudice d'appello, riconosciute che il #################### aveva favorito l'azione dei ladri facendo sì che la chiave della cassaforte fosse facilmente reperibile, e ciò sia. che l'avesse lasciata nella tasca di un abito, sia che l'avesse lasciata in un cassetto, avrebbe dovuto applicare alla fattispecie il secondo, piuttosto che l'art. 1227 cod. civ., comma 1 in base al quale il risarcimento non è dovuto per i pregiudizi che il creditore avrebbe potuto evitare usando l'ordinaria diligenza.

In ogni caso le circostanze del caso concreto erano tali da imporre una valutazione più severa dell'incidenza del concorso di colpa dei danneggiati nella produzione del danno, tenuto conto della entità del valore delle cose custodite nel caveau e della estrema implausibilità che i ladri, avendo dovuto percorrere in pieno giorno e nel centro urbano un pezzo di cornicione, fossero in possesso altresì di strumenti di scasso.

4 Anche tali critiche non hanno fondamento.

Va anzitutto precisato che la ricorrenza di un concorso di colpa del creditore riconducibile al secondo piuttosto che all'art. 1227 cod. civ., comma 1 è questione non trattata nella sentenza impugnata e quindi nuova. E invero, per quanto risulta dalla esposizione dei fatti di causa contenuta in ricorso, la ricorrente si limitò a prospettare, nei motivi di appello, la necessità di diminuire: il risarcimento, ex art. 1227 cod. civ., per avere il fatto colposo del creditore concorso a cagionare il danno, fermo restando che il risarcimento non era dovuto per i danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando l'ordinaria diligenza. La mancata enucleazione della diversa incidenza causale dell'applicabilità dell'una piuttosto che dell'altra fattispecie di concorso di colpa di cui alla norma codicistica richiamata, e quindi, in definitiva, la genericità dell'approccio dell'appellante, spiega l'assenza di ogni precisazione al riguardo nella sentenza impugnata. La Curia territoriale si è per vero limitata a rilevare che il #################### aveva concorso a cagionare il danno, perchè, ove avesse nascosto adeguatamente la chiave del caveau o l'avesse tenuta con sè, la perpetrazione del furto sarebbe stata più difficile, posto che i ladri avrebbero dovuto scassinare la serratura della cassaforte. E in tale prospettiva ha quantificato nella misura del 30% il concorso di colpa del danneggiato.

Ritiene il collegio che siffatto apparato motivazionale resista alle censure dell'impugnante tanto più che queste si limitano ad enunciare, in termini puramente assertivi, la necessità di applicare l'art. 1227 cod. civ., comma 2 in luogo del primo, senza specificarne le ragioni nè individuarne gli effetti e senza precisare dove e in che termini la questione era stata sottoposta al giudice del gravame: precisazione tanto più necessaria in quanto, per consolidata giurisprudenza di questa Corte, l'ipotesi del fatto colposo del creditore che abbia concorso al verificarsi dell'evento dannoso (di cui all'art. 1227 cod. civ., comma 1) va distinta da quella (disciplinata nel comma 2 della medesima norma) riferibile a un contegno dello stesso danneggiato che abbia prodotto il solo aggravamento del danno senza contribuire alla sua causazione, giacchè - mentre nel primo caso il giudice deve procedere d'ufficio alla relativa indagine, sempre che risultino prospettati gli elementi di fatto dai quali sia ricavabile la colpa concorrente, sul piano causale, dello stesso - la seconda di tali situazioni forma oggetto di un'eccezione in senso stretto (Cass. civ., 25 maggio 2010, n. 12714).

Infine, la quantificazione nella misura del 30% dell'incidenza causale della responsabilità del danneggiato appare conforme a criteri di ragionevolezza e di comune buon senso, tenuto conto che la valutazione dell'elemento della gravità della colpa deve essere rapportata alla misura della diligenza violata (Cass. civ., 21 gennaio 2010, n. 1002), e che la diligenza che il legislatore esige dal creditore, ex art. 1227 cod. civ., non implica l'assunzione di attività straordinarie e particolarmente onerose per limitare gli effetti dannosi determinati dall'illecita condotta altrui (confr. Cass. civ. 11 gennaio 2002, n. 317).

5 Col terzo motivo si deduce violazione dell'art. 1226 cod. civ., nonchè vizi motivazionali con riferimento alla operata liquidazione, in via equitativa dei danni. Contesta la società che nella fattispecie si versasse in un'ipotesi di impossibilità di prova del pregiudizio del quale veniva chiesto il ristoro, perchè, essendo la refurtiva costituita soprattutto da apparecchi fotografici e da orologi di note case produttrici, gli attori avrebbero potuto agevolmente acquisire i relativi prezzi di listino. In ogni caso la motivazione resa dalla Corte d'appello in ordine alla impossibilità o rilevante difficoltà di provare il danno nel suo esatto ammontare, era apodittica e in contrasto con l'agevole apprezzabilità del valore degli oggetti asportati.

6 Anche tali critiche non hanno pregio.

Nel suo percorso argomentativo il giudice di merito è partito dai beni elencati nella prima denuncia di furto; ha quindi considerato le deposizioni dei testi escussi e le precisazioni fatte dalle parti nel corso del giudizio, anche in ordine al valore attribuibile alla refurtiva. Sulla base degli elementi di fatto ritenuti, in siffatto contesto, dimostrati, ha quindi espunto dall'ambito dei pregiudizi risarcibili l'asportazione di beni, come il quadro olandese, il cui costo gli attori avrebbero potuto agevolmente provare, mentre ha liquidato equitativamente i danni connessi alla perdita di oggetti, come macchine fotografiche, orologi e gioielli delle migliori marche, considerata l'estrema difficoltà di ricostruire e documentare, per ciascuno di essi, epoca di acquisto, provenienza e prezzo.

Esplicitato quindi che siffatta refurtiva, in un quadro complessivo di ottima situazione economica, era verosimilmente di valore, ha fissato il risarcimento per equivalente in L. 60.000.000, pervenendo in definitiva ad attribuire agli attori, riconosciuto un loro concorso di colpa nella misura del 30% la somma di Euro 21.691,19.

Queste essendo la motivazione della decisione, ritiene il collegio che il giudice di merito non solo abbia adeguatamente esplicitato le ragioni della scelta operata in dispositivo, ma della stessa abbia offerto una giustificazione niente affatto arbitraria e implausibile.

Valga al riguardo considerare che, per consolidata giurisprudenza di questa Corte, la valutazione equitativa del danno, in quanto inevitabilmente caratterizzata da un certo grado di approssimatività, è suscettibile di rilievi in sede di legittimità, sotto il profilo del vizio di motivazione, solo se la giustificazione della decisione difetti totalmente, o si discosti macroscopicamente dai dati di comune esperienza, o, ancora, sia radicalmente contraddittoria (Cass. civ. 26 gennaio 2010, n. 1529; Cass. 8 novembre 2007, n. 23304).

Ne deriva che il ricorso deve in definitiva essere rigettato.

Il ricorrente rifonderà alla controparte vittoriosa le spese del giudizio.
P.Q.M.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio, liquidate in complessivi Euro 2.700 (di cui Euro 200 per spese), oltre IVA e CPA, come per legge.

Ministero dell'Interno - Chiarimenti in ordine alle modalità di espletamento del servizio da parte degli operatori della Polizia Locale ed alla dotazione delle "mazzette di segnalazione" I precedenti No a manganelli e spray per i vigili Il Ministero: sono armi e la legge non ne autorizza l’utilizzo

Ministero dell'Interno - Chiarimenti in ordine alle modalità di espletamento del servizio da parte degli operatori della Polizia Locale ed alla dotazione delle "mazzette di segnalazione"

I precedenti

No a manganelli e spray per i vigili Il Ministero: sono armi e la legge non ne autorizza l’utilizzo

25 aprile 2011 - 66° anno dalla Liberazione dal nazifascismo











sabato 23 aprile 2011

Referendum nucleare - acqua - Agenzie di stampa del 23 aprile 2011

REFERENDUM: URSO, LEGGE PER EVITARLI? COME L'ANDIAMO AL MARE DI CRAXI =
SI RISCHIA FINE DI OGNI PROSPETTIVA LIBERALE

Roma, 23 apr. (Adnkronos) - "L'ipotesi di realizzare un'altra
leggina per evitare anche il referendum sull'acqua non e' solo il
segno ulteriore dello smarrimento in cui si ritrovano il Pdl e il
governo ma rischia di rappresentare la fine di ogni prospettiva
riformista e liberale". E' quanto scrive Adolfo Urso, deputato di Fli,
su FareitaliaMag, il magazine on line dell'associazione di cui e'
presidente promossa da oltre trenta parlamentari di Fli, Udc, Pdl,
Forza del Sud e Coesione Sociale.

"La strategia di chi dice rinunciamo al nucleare e alla
liberalizzazione dei servizi idrici per svuotare l'appuntamento
referendario fa il paio -scrive Urso- con il celebre funesto 'andiamo
al mare' di Bettino Craxi".

"Se si rinuncia a dare battaglia sulle cose serie, per cui vale
davvero la pena di lottare -prosegue- se si rinuncia a cambiare questo
Paese, se si abdica ai principi del'94 e si manifesta paura e non
coraggio, allora nessuna linea Maginot puo' tenere. E' questa
-conclude- la prova del nove che il Pdl ha perso la sua anima
riformista e che occorre cambiare".

(Pol/Col/Adnkronos)
23-APR-11 13:37

NNNN
REFERENDUM: URSO, PDL HA PERSO SUA PROSPETTIVA RIFORMISTA =
(AGI) - Roma, 23 apr. - "L' ipotesi di realizzare un'altra
leggina per evitare anche il referendum sull'acqua non e' solo
il segno ulteriore dello smarrimento in cui si ritrovano il Pdl
e il Governo ma rischia di rappresentare la fine di ogni
prospettiva riformista e liberale". E' quanto scrive Adolfo
Urso, deputato di FIi, su FareitaliaMag il magazine on line
dell'associazione di cui e' presidente promossa da oltre trenta
parlamentari di Fli, Udc, Pdl, Forza del Sud e Coesione
Sociale.
"La strategia di chi dice rinunciamo al nucleare e alla
liberalizzazione dei servizi idrici per svuotare l'appuntamento
referendario fa il paio - scrive Urso - con il celebre funesto
'andiamo al mare' di Bettino Craxi. Se si rinuncia a dare
battaglia sulle cose serie, per cui vale davvero la pena di
lottare, se si rinuncia a cambiare questo Paese, se si abdica
ai principi del'94 e si manifesta paura e non coraggio, allora
nessuna linea Maginot puo' tenere. E' questa la prova del nove
che il Pdl ha perso la sua anima riformista - conclude - e che
occorre cambiare". (AGI)
Red/Mgm
231328 APR 11

NNNN
REFERENDUM: GIULIETTI-VITA, VIOLATO STATO DI DIRITTO

(ANSA) - ROMA, 23 APR - ''E' ancora piu' grave di quanto si
sia detto. Il fatto che il governo intenda far fallire i
referendum e' un prepotente e cinico cazzotto dato alla
Costituzione. Ed e' un altro colpo inquietante il silenzio
radiotelevisivo''. Lo affermano in una nota il portavoce di
Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita.
''I referendum sono fissati e, fino alle decisioni della
Corte di Cassazione, sono pienamente in vita. I comitati
costituiscono uno specifico potere previsto dalla Carta
costituzionale. Dunque, e' inaudito che proprio ai comitati
promotori non sia data la dovuta agibilita', che prescinde dal
Regolamento apposito boicottato non a caso dalla destra nella
Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. Un'altra
oscenita' in una stagione oscena. Non siamo di fronte solo ad un
vulnus politico, bensi' - conclude - ad una vera e propria
violazione dello Stato di diritto''. (ANSA).

PH
23-APR-11 13:34 NNNN
ENERGIA: BELISARIO (IDV), GOVERNO VA 'DENUCLEARIZZATO' CON REFERENDUM =
FA IL GAMBERO SULLE RINNOVABILI

Roma, 23 apr. (Adnkronos) - "La strigliata dell'Ue e di Althesys
al Governo svela una volta per tutte la totale assenza di una politica
energetica. Il ministro Romani ha lanciato il nucleare oltre
l'ostacolo dei referendum con un bluff da giocatore d'azzardo,
penalizzando la sicurezza e l'economia del Paese: in Italia c'e'
bisogno di innovazione, cominciando a rimuovere le scorie di questo
Governo ormai imploso''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei
Valori in Senato, Felice Belisario, commentando la lettera inviata al
ministro dello Sviluppo Economico dal Commissario Ue per l'Energia
Oettinger e l'Annual Report Irex di Althesys.

''Denunciamo da sempre - aggiunge Belisario - la mancanza di un
quadro chiaro e stabile di incentivi all'utilizzo di fonti rinnovabili
e le devastanti conseguenze per il Paese: il passo del gambero del
Governo, che fa un passetto avanti verso le energie pulite e due
indietro per tornare al nucleare, mette gravemente a rischio la
possibilita' di rispettare le quote stabilite dall'Ue per il 2020, gli
investimenti privati nel settore e la creazione di nuovi posti di
lavoro".

"Il Governo rappresenta un ostacolo alla crescita sociale ed
economica e per questo va denuclearizzato con il referendum: bisogna
mandarlo a casa e dare centralita' alla green economy, che - conclude
Belisario - rappresenta l'unica prospettiva futura per garantire
all'Italia uno sviluppo sostenibile al pari con le altre democrazie
moderne''.

(Sec/Col/Adnkronos)
23-APR-11 13:08

NNNN

ENERGIA. BELISARIO: SUL NUCLEARE ROMANI GIOCATORE TENTA IL BLUFF
INTANTO DEL TUTTO ASSENTE POLITICA ENERGETICA: MANDIAMOLI A CASA.

(DIRE) Roma, 23 apr. - "La strigliata dell'Ue e di Althesys al
Governo svela una volta per tutte la totale assenza di una
politica energetica. Il ministro dello Sviluppo economico Paolo
Romani ha lanciato il nucleare oltre l'ostacolo dei referendum
con un bluff da giocatore d'azzardo, penalizzando la sicurezza e
l'economia del Paese: in Italia c'e' bisogno di innovazione,
cominciando a rimuovere le scorie di questo Governo ormai
imploso". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in
Senato, Felice Belisario, commentando la lettera inviata al
ministro dello Sviluppo Economico dal Commissario Ue per
l'Energia Oettinger e l''Annual Report Irex' di Althesys.
"Denunciamo da sempre la mancanza di un quadro chiaro e
stabile di incentivi all'utilizzo di fonti rinnovabili e le
devastanti conseguenze per il Paese- aggiunge Belisario- il passo
del gambero del governo, che fa un passetto avanti verso le
energie pulite e due indietro per tornare al nucleare, mette
gravemente a rischio la possibilita' di rispettare le quote
stabilite dall'Ue per il 2020, gli investimenti privati nel
settore e la creazione di nuovi posti di lavoro".
Il governo, insomma, "rappresenta un ostacolo alla crescita
sociale ed economica e per questo va denuclearizzato con il
referendum- conclude il presidente dei senatori Pd- bisogna
mandarlo a casa e dare centralita' alla green economy, che
rappresenta l'unica prospettiva futura per garantire all'Italia
uno sviluppo sostenibile al pari con le altre democrazie moderne".

(Com/Ran/Dire)
13:06 23-04-11 begin_of_the_skype_highlighting            06 23-04-11      end_of_the_skype_highlighting

NNNN

REFERENDUM: DI PIETRO, NAPOLITANO GARANTISCA IL DIRITTO DEI CITTADINI =

Roma, 23 apr. - (Adnkronos) - ''Quella di Berlusconi e' una
furbata. Anzi e' peggio di una furbata, e' una truffa''. Cosi' Antonio
Di Pietro in un'intervista pubblicata oggi dal 'Fatto Quotidiano'. Il
leader dell'Italia dei valori considera ''anticostituzionali'' i
provvedimenti del governo Berlusconi per disinnescare i referendum di
giugno: ''Sono solo dei trucchi per impedire l'unico referendum di cui
gli importa: quello sul legittimo impedimento. Ma il governo non
rinuncia ne' al nucleare ne' all'acqua. E allora l'unico modo per non
farsi infinocchiare e' andare a votare, il 12 e 13 giugno''.

''Il primo che deve intervenire adesso -aggiunge Di Pietro- e'
il Presidente della Repubblica. E' lui che deve garantire il diritto
dei cittadini a potersi esprimere. Il governo, nella speranza di
impedire che i cittadini andassero a votare, ha letteralmente
fotocopiato il nostro quesito, traducendolo in sei commi di un disegno
di legge. Peccato che abbia aggiunto due commi truffaldini che dicono
esattamente il contrario. Tra cui il piu' importante, anzi il piu'
grave, quello che dice: la materia energetica sara' affidata
all'agenzia per il nucleare".

''Abbiamo gia' presentato un ricorso alla Cassazione -prosegue
il leader dell'Idv-. Ma abbiamo intenzione di impostare la campagna
elettorale come se il quesito fosse ancora in vigore. Se scattera' il
quorum il dato ineludibile sara' che il governo viene bocciato dagli
elettori malgrado il suo tentativo di fuga''.

(Pol/Zn/Adnkronos)
23-APR-11 12:53

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REFERENDUM. ART.21: GOVERNO CONTRO COSTITUZIONE PER FARLO FALLIRE


(DIRE) Roma, 23 apr. - "E' ancora piu' grave di quanto si sia
detto. Il fatto che il governo intenda far fallire i referendum
e' un prepotente e cinico cazzotto dato alla Costituzione. Ed e'
un altro colpo inquietante il silenzio radiotelevisivo. I
referendum sono fissati e, fino alle decisioni della Corte di
Cassazione, sono pienamente in vita". Lo affermano in una nota
il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd
Vincenzo Vita.
I comitati, proseguono, "costituiscono uno specifico potere
previsto dalla Carta costituzionale. Dunque, e' inaudito che
proprio ai comitati promotori non sia data la dovuta agibilita',
che prescinde dal Regolamento apposito boicottato non a caso
dalla destra nella Commissione parlamentare di vigilanza sulla
Rai. Un'altra oscenita' in una stagione oscena. Non siamo di
fronte solo ad un vulnus politico, bensi' ad una vera e propria
violazione dello Stato di diritto".

(Com/Lum/ Dire)
12:38 23-04-11 begin_of_the_skype_highlighting            38 23-04-11      end_of_the_skype_highlighting

NNNNReferendum/ Di Pietro: Napolitano non firmi questa furbata
Incostituzionali tentativi fermare voto

Roma, 23 apr. (TMNews) - "Quella di Berlusconi una furbata.
Anzi peggio di una furbata, una truffa". Cos Antonio Di
Pietro in un`intervista pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano. Il
leader dell`Italia dei Valori considera "anticostituzionali" i
provvedimenti del governo Berlusconi per disinnescare i
referendum di giugno: "Sono solo dei trucchi per impedire l`unico
referendum di cui gli importa: quello sul legittimo impedimento.
Ma il governo non rinuncia n al nucleare n all`acqua. E allora
l`unico modo per non farsi infinocchiare andare a votare, il 12
e 13 giugno".

"Il primo che deve intervenire adesso il presidente della
Repubblica. lui che deve garantire il diritto dei cittadini a
potersi esprimere", spiega Di Pietro che se la prende anche con
il Pd: "Ho visto che Bersani si rallegra perch dice che
Berlusconi ha riconosciuto le nostre ragioni. Primo: non mi pare
di aver visto questo grande impegno di Bersani per i referendum
quando noi ci spaccavamo la schiena sui banchetti per raccogliere
le firme".

Ecco perch secondo il leader di Idv il Capo dello Stato dovrebbe
"non firmare la legge-furbata. Stiamo parlando di un quesito
approvato dalla Corte, controfirmato dal Quirinale, e gi
calendarizzato dal ministro dell`Interno". Sul piano formale cosa
farete? "Abbiamo gi presentato un ricorso in Cassazione. Ma
abbiamo intenzione di impostare la campagna elettorale come se il
quesito fosse ancora in vigore".


REFERENDUM: BONINO, BERLUSCONI MIRA A FAR SALTARE QUORUM SU 'IMPEDIMENTO' =
CONSULTAZIONE SABOTATA ANCHE DAL BAVAGLIO ALL'INFORMAZIONE

Roma, 23 apr. - (Adnkronos) - "Sono 40 anni che cercano di far
fuori i referendum e Berlusconi e' solo l'ultimo di una lunga serie,
il suo obiettivo e' far saltare il quorum sul legittimo impedimento".
Lo afferma Emma Bonino, che intervistata da 'La Repubblica' ricorda
che i Radicali avevano lanciato l'allarme sul tentativo di evitare i
referendum gia' da 15 giorni, alla luce del "bavaglio
all'informazione" che "e' parte integrante del sabotaggio dei
referendum".

"Per fortuna -aggiunge la vice presidente del Senato- oltre il
15 giugno per legge non si puo'" andare a votare "altrimenti li
metterebbero ad agosto". E ricorda: il primo a proporre di ignorare i
referendum "fu Craxi, poi arrivo' Berlusconi. Disse piu' o meno cosi':
i temi posti dai referendum radicali sono giusti ma voi andate al
mare, che le cose le regolo io quando vincero'. In effetti vinse nel
2001 e di quelle riforme liberalizzatrici non si vide neppure
l'ombra".

(Pol/Zn/Adnkronos)
23-APR-11 09:48

NNNN

REFERENDUM: BONINO, VERO OBIETTIVO E'LEGITTIMO IMPEDIMENTO
'BERLUSCONI VUOLE FAR SALTARE IL QUORUM'
(ANSA) - ROMA, 23 APR - ''Sono 40 anni che cercano di far
fuori i referendum, Berlusconi e' solo l'ultimo di una lunga
serie, il suo obiettivo e' far saltare il quorum sul legittimo
impedimento''. Lo dice a Repubblica la vicepresidente del Senato
Emma Bonino, che punta il dito anche sulla Rai dove finora non
si e' visto alcun ''dibattito sui referendum'': ''il bavaglio
all'informazione - afferma - e' parte integrante del sabotaggio
dei referendum''.
''Il referendum abrogativo - aggiunge - e' stato sempre
osteggiato dai signori al potere sin dalla sua istituzione:
destra, centrodestra, sinistra, centrosinistra, tutti uguali''.
Anche la Corte Costituzionale a suo avviso ci ha messo del suo e
per ''farli fuori preventivamente, ha inventato i criteri i piu'
improbabili e fantasiosi rispetto al dettato costituzionale che
prevede solo tre fattispecie di inammissibilita': trattati
internazionali, amnistia, provvedimenti fiscali. C'e' di tutto e
di piu': a volte dice no perche' si creerebbe il vuoto
legislativo, a volte perch‚ il quesito e' troppo complesso,
altre volte ancora perche' il quesito e troppo specifico''. Per
fortuna, prosegue, per questo tipo di consultazione i cittadini
non possono essere convocati oltre il 15 giugno per legge
''altrimenti li metterebbero ad agosto''.(ANSA).

Y14-PAT
23-APR-11 08:50 NNNN
REFERENDUM: STADERINI, L'OBIETTIVO E' FAR SALTARE IL QUORUM
LEGGINE NON SERVONO PER CANCELLARE VOTO MA PER DEMOTIVARE
(ANSA) - ROMA, 23 APR - ''Il vero obiettivo del Governo non
e' tanto evitare il voto ma demotivarlo. Far passare cioe' il
messaggio che i referendum sono inutili perche' tanto ci ha gia'
pensato il Governo a fare marcia indietro, cosi' determinando
gli indecisi a disertare le urne e far saltare il quorum''. Lo
afferma Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani secondo
il quale ''la leggina anti referendum nucleare, che non e' stata
ancora approvata, comunque non sara' sufficiente a impedire il
voto, mentre il decreto legge sull'acqua e' un mostro giuridico
che in ogni caso non avra' effetti concreti sulla
consultazione''.
''La partita - sostiene Staderini - si giochera', ancora una
volta, sulla possibilita' per gli italiani di conoscere le tesi
contrapposte al fine di esercitare un voto responsabile. E su
questo il partito degli antireferendari ha gia' vinto, con la
fattiva complicita' della Commissione di vigilanza che non ha
ancora approvato il regolamento della campagna referendaria che
doveva essere in vigore gia dal 4 aprile.
''Se fosse possibile un dibattito vero e serrato sul
nucleare, infatti - conclude Staderini - non si potrebbe che
parlare anche delle politiche energetiche italiane e delle
oligarchie che le condizionano a loro esclusivo vantaggio, cosi'
come parlare di acqua e di servizi pubblici locali
significherebbe aprire il vaso di Pandora del consociativismo
municipale e degli imprenditori d'area cui si vuole regalare la
cogestione dei miliardi di investimenti pubblici nel settore
idrico''.
(ANSA).

COM-SES
23-APR-11 14:17 NNNN

25 APRILE. BELISARIO: RESISTENZA PATRIMONIO ASSOLUTO


(DIRE) Roma, 23 apr. - "L'Idv difende i principi democratici e
costituzionali della nostra Repubblica, risorta dalle macerie del
nazifascismo grazie alla straordinaria pagina della Resistenza,
un patrimonio assoluto che rappresenta uno dei momenti piu' alti
e intensi della nostra storia: chi non si riconosce in questi
valori e sta cercando di cancellarli con leggi liberticide,
sappia che in Parlamento trovera' l'opposizione dei partigiani
antiberlusconiani". Lo afferma Felice Belisario, capogruppo Idv
in Senato, e prosegue: "In questo momento di grave crisi politica
dove la democrazia ha un prezzo e le istituzioni fondamentali
dell'ordine giudiziario e del Quirinale per il Pdl sono nemici
da aggredire, e' necessario mantenere vivi i principi di liberta'
e uguaglianza sanciti con l'abbattimento del regime mussoliniano.
I post fascisti che non si vergognano di se stessi, vedi tale
Lehner, fanno da camerieri al banchetto del ducetto di turno in
cambio di qualche prebenda, per questo sono in minoranza tra i
loro stessi seguaci". Gli italiani "guardano invece con orgoglio
all'Anpi, che rappresenta la continuazione del movimento di
liberazione del Paese: in nome di quei valori, ci opponiamo al
tentativo di ferire a morte la democrazia, a partire dai
referendum che non vogliono far celebrare, perche' - conclude
Belisario - la vittoria referendaria sara' la bancarotta
fraudolenta di Berlusconi e dei suoi sodali".

(Com/ Pol/ Dire)
14:18 23-04-11

NNNN

NUCLEARE. BONELLI: CONTINUARE CAMPAGNA REFERENDUM ANCHE PER ACQUA
GRAVISSIMO ITALIANI POSSANO SAPERE SOLO A GIUGNO SE CI SARANNO.

(DIRE) Roma, 23 apr. - "Invitiamo tutti a continuare la campagna
referendaria con ancora maggior impegno e vigore. Quello che sta
facendo il governo su acqua e nucleare e' gravissimo: si tratta
di un esproprio di democrazia e di un attacco all'unico strumento
che i cittadini hanno per far sentire la propria voce: il
referendum". Lo dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli.
"Per quanto riguarda il referendum sul nucleare i tempi sono
strettissimi- avverte Bonelli- dopo il Senato adesso
l'emendamento al decreto Omnibus va approvato alla Camera: cio'
significa che la Corte di Cassazione non potra' pronunciarsi
prima della fine di maggio. Per quanto riguarda l'acqua
l'Authority proposta da Saglia non incide sui due quesiti
referendari".
Intanto, pero', "il governo ha gia' raggiunto il suo scopo-
denuncia il presidente dei Verdi- quello di sabotare la campagna
referendaria creando l'incertezza". Il risultato e' che "gli
italiani non sapranno se si votera' o meno per i referendum del
12 e del 13 di giugno prima dei primi giorni di giugno- conclude
Bonelli- per questa ragione noi Verdi invitiamo tutti a
continuare con maggior forza e determinazione la campagna
referendaria per impedire che il trucco da bari dell'esecutivo
abbia successo".

(Com/Ran/Dire)
15:23 23-04-11

NNNN
NUCLEARE. BELISARIO: BASTA MURO DI GOMMA SU ITREC ROTONDELLA (MT) -2-


(DIRE) Roma, 23 apr. - La notizia che la Basilicata potrebbe
ospitare anche i rifiuti nucleari di Casaccia "non fa che
confermare questi sospetti, per questo continuare ad arrampicarsi
sugli specchi non produrra' altro che spiacevoli scivoloni-
afferma Felice Belisario, capogruppo dei senatori Idv- i
cittadini devono essere tutelati da enti locali e Regione e,
visto che il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani fa
orecchie da mercante, bisogna far sentire con forza la propria
voce per assicurare alla comunita' che il nostro territorio non
sara' sacrificato alla follia atomica".
Il Governo "sta tentando di boicottare il referendum del 12 e
del 13 giugno, vera garanzia per i cittadini, e questo dimostra
che non ha nessuna intenzione di abbandonare il progetto
nucleare, ma solo rinviarlo- conclude Belisario- in Basilicata e'
ancora piu' necessaria una mobilitazione condivisa per abrogare
queste leggi scellerate e mandare a casa un Governo di
irresponsabili affaristi".

(Com/Ran/Dire)
15:28 23-04-11

NNNN

venerdì 22 aprile 2011

Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie Speciale - Concorsi n. 32 del 22-4-2011

LEGGE 21 aprile 2011, n. 47 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 febbraio 2011, n. 5, recante disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011. (11G0088) (GU n. 92 del 21-4-2011 )

testo in vigore dal: 22-4-2011

        
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1 1. Il decreto-legge 22 febbraio 2011, n. 5, recante disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011, e' convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge. 2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Data a Roma, addi' 21 aprile 2011 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri La Russa, Ministro della difesa Gelmini, Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca Visto, il Guardasigilli: Alfano LAVORI PREPARATORI Senato della Repubblica (atto n. 2569): Presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri (Berlusconi), dal Ministro della difesa (La Russa), dal Ministro dell' istruzione, universita' e ricerca (Gelmini), il 23 febbraio 2011. Assegnato alla Commissione 1ª (Affari costituzionali), in sede referente, il 23 febbraio 2010, con pareri delle Commissioni 1ª, 4ª, 5ª, 7ª. Esaminato dalla 1ª Commissione, in sede consultiva, sull'esistenza dei presupposti di costituzionalita' il 24 febbraio 2011. Esaminato dalla 1ª Commissione, in sede referente, il 2, 8, 10, 15, 16 e 22 marzo 2011. Esaminato in aula il 22 e 23 marzo 2011 ed approvato il 24 marzo 2011. Camera dei deputati (atto n. 4215): Assegnato alla Commissione I (Affari costituzionali), in sede referente, il 28 marzo 2011, con pareri del Comitato per la legislazione e delle Commissioni IV, V, VII, IX e XI. Esaminato dalla I Commissione, in sede referente, il 29, 30 e 31 marzo 2011 e il 5 e 7 aprile 2011. Esaminato in aula l'11 aprile 2011 ed approvato il 14 aprile 2011.

          
                      Avvertenza: 
              Il decreto-legge  22  febbraio  2011,  n.  5, e'  stato
          pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale  -  n.
          44 del 23 febbraio 2011. 
              A norma dell'art. 15, comma 5, della  legge  23  agosto
          1988,  n.  400  (Disciplina  dell'attivita'  di  Governo  e
          ordinamento della Presidenza del Consiglio di Ministri), le
          modifiche apportate dalla  presente  legge  di  conversione
          hanno efficacia dal giorno successivo a  quello  della  sua
          pubblicazione. 
              Il testo del decreto-legge coordinato con la  legge  di
          conversione e'  pubblicato  in   questa   stessa   Gazzetta
          Ufficiale alla pag. 35. 
  Allegato Modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 22 febbraio 2011, n. 5 All'articolo 1: al comma 2, le parole da: «per la festivita' soppressa del 4 novembre» fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: «per la festivita' soppressa del 4 novembre o per una delle altre festivita' tuttora soppresse ai sensi della legge 5 marzo 1977, n. 54, non si applicano a una di tali ricorrenze ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150º anniversario dell'Unita' d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011 mentre, con riguardo al lavoro pubblico, sono ridotte a tre le giornate di riposo riconosciute dall'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 23 dicembre 1977, n. 937, e, in base a tale disposizione, dai contratti e accordi collettivi».


TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 22 febbraio 2011, n. 5

Testo del decreto-legge 22 febbraio 2011, n. 5 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 44 del 23 febbraio 2011), coordinato con la legge di conversione 21 aprile 2011, n. 47 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011». (11A05291) (GU n. 92 del 21-4-2011 )


Avvertenza: Il testo coordinato qui pubblicato e' stato redatto dal Ministero della giustizia ai sensi dell'art. 11, comma 1 del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, nonche' dell'art. 10, commi 2 e 3, del medesimo testo unico, al solo fine di facilitare la lettura sia delle disposizioni del decreto-legge, integrate con le modifiche apportate dalla legge di conversione, che di quelle modificate o richiamate nel decreto, trascritte nelle note. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui riportati. Le modifiche apportate dalla legge di conversione sono stampate con caratteri corsivi. Tali modifiche sul video sono riportate tra i segni ((...)) A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), le modifiche apportate dalla legge di conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione. Art. 1 1. Limitatamente all'anno 2011, il giorno 17 marzo e' considerato giorno festivo ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 27 maggio 1949, n. 260. 2. Al fine di evitare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, derivanti da quanto disposto nel comma 1, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti (( per la festivita' soppressa del 4 novembre o per una delle altre festivita' tuttora soppresse ai sensi della legge 5 marzo 1977, n. 54, non si applicano a una di tali ricorrenze ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150º anniversario dell'Unita' d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011 mentre, con riguardo al lavoro pubblico, sono ridotte a tre le giornate di riposo riconosciute dall'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 23 dicembre 1977, n. 937, e, in base a tale disposizione, dai contratti e accordi collettivi.)) 3. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

          
                      Riferimenti normativi 
              - Il testo degli articoli 2 e 4 della legge  27  maggio
          1949,  n.  260,  recante  "Disposizioni   in   materia   di
          ricorrenze festive", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.
          124 del 31 maggio 1949, e' il seguente: 
              «Art. 2. Sono considerati giorni festivi, agli  effetti
          della osservanza del completo orario festivo e del  divieto
          di compiere determinati atti  giuridici,  oltre  al  giorno
          della festa nazionale, i giorni seguenti: 
              tutte le domeniche; 
              il primo giorno dell'anno; 
              il giorno dell'Epifania; 
              il giorno della festa, di San Giuseppe; 
              il 25 aprile: anniversario della liberazione; 
              il giorno di lunedi' dopo Pasqua; 
              il giorno dell'Ascensione; 
              il giorno del Corpus Domini; 
              il 1° maggio: festa del lavoro; 
              il giorno della  festa  dei  santi  Apostoli  Pietro  e
          Paolo; 
              il giorno dell'Assunzione della B. V. Maria; 
              il giorno di Ognissanti; 
              il 4 novembre: giorno dell'unita' nazionale; 
              il giorno della festa dell'Immacolata Concezione; 
              il giorno di Natale; 
              il giorno 26 dicembre.» 
              «Art. 4. Gli edifici  pubblici  sono  imbandierati  nei
          giorni della festa nazionale, delle solennita' civili e del
          25 aprile, 1 maggio e 4 novembre.». 
              - La legge 5 marzo 1977, n. 54,  recante  «Disposizioni
          in materia ei giorni festivi» e' pubblicata nella  Gazzetta
          Ufficiale n. 63 del 7 marzo 1977. 
              - Il testo dell'articolo  1  della  legge  23  dicembre
          1977, n. 937, recante «Attribuzione di giornate  di  riposo
          ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni»,  pubblicata
          nella Gazzetta Ufficiale n. 355 del 30 dicembre 1977, e' il
          seguente: 
                «Art.  1.  Ai  dipendenti  civili  e  militari  delle
          pubbliche amministrazioni  centrali  e  locali,  anche  con
          ordinamento autonomo, esclusi gli enti pubblici  economici,
          sono attribuite, in aggiunta ai periodi di congedo previsti
          dalle norme vigenti, sei giornate complessive di riposo  da
          fruire nel corso dell'anno solare come segue: 
              a) due giornate in aggiunta al congedo ordinario; 
              b) quattro giornate,  a  richiesta  degli  interessati,
          tenendo conto delle esigenze dei servizi. 
              Le due giornate di cui al punto a) del precedente comma
          seguono la disciplina del congedo ordinario. 
              Le quattro giornate di cui al punto b) del primo  comma
          non  fruite  nell'anno  solare,  per  fatto  derivante   da
          motivate esigenze inerenti alla organizzazione dei servizi,
          sono forfettariamente compensate in  ragione  di  L.  8.500

Art. 2 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.



          giornaliere lorde». 

sciopero generale del 6 maggio 2011