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giovedì 28 febbraio 2019

Sanità: tempi di attesa troppo lunghi? Si va dal privato pagando solo il ticket


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Sanità: tempi di attesa troppo lunghi? Si va dal privato pagando solo il ticket

Approvato dalla conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano per il Governo delle liste d'attesa. Prestazioni urgenti entro 72 ore e programmate entro 120 giorni


di Lucia Izzo - In Conferenza Stato-Regioni è stato approvato il nuovo Piano per il governo delle liste di attesa (PNGLA), un provvedimento particolarmente atteso e fondamentale nel percorso di avvicinamento della sanità pubblica verso i cittadini.

"Il Piano mancava da 10 anni e non è stato mai monitorato e applicato. Questo ha compromesso l'intero sistema delle prestazioni e, nel tempo, consolidato le storture che sono sotto gli occhi di tutti. Ora è il momento di cambiare, creando un nuovo modello più efficiente e aggiornato finalmente avremo regole più semplici e tempi certi per le prestazioni che riportano il diritto alla Salute e quindi il cittadino al centro del sistema" ha dichiarato il ministro della Salute, Giulia Grillo.
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Liste d'attesa: cosa prevede il nuovo Piano Nazionale
Il Piano delle Regioni
Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa
Prestazioni in primo accesso e accessi successivi
PNGLA: i tempi massimi di attesa
Attività libero professionale intramuraria
Agende di prenotazione
Liste d'attesa: cosa prevede il nuovo Piano Nazionale
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Il Piano Nazionale (qui sotto allegato) nasce con l'obiettivo prioritario di avvicinare ulteriormente la sanità pubblica ai cittadini, individuando elementi di tutela e di garanzia volti ad agire come leve per incrementare il grado di efficienza e di appropriatezza di utilizzo delle risorse disponibili.
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Ancora, il PNGLA si propone di condividere un percorso per il Governo delle Liste di Attesa, finalizzato a garantire un appropriato, equo e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari che si realizza con l'applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, il rispetto delle Classi di priorità, la trasparenza e l'accesso diffuso alle informazioni da parte dei cittadini sui loro diritti e doveri.

Il provvedimento, ad esempio, prevede tempi massimi di attesa che dovranno essere rispettati da Regioni e Province Autonome, individua l'elenco delle prestazioni soggette a una serie di monitoraggi puntualmente elencati, prevede la separazione tra primi accessi e accessi successivi, nonché la gestione trasparente e la totale visibilità delle Agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate.
Il Piano delle Regioni
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Ora spetta alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano adottare il loro Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) entro 60 giorni dalla stipula dell'Intesa e far sì che diventino realtà operative atte a migliorare l'accesso alle cure dei cittadini. Il ministero vigilerà sull'attuazione.

Nei Piani dovranno essere chiaramente garantiti e riportati i tempi massimi di attesa di tutte le prestazioni ambulatoriali e in regime di ricovero prevedendo, per esempio, l'utilizzo delle grandi apparecchiature di diagnostica per immagini per almeno l'80% della loro capacità produttiva. Inoltre, è stabilito che

"Sono certa - ha spiegato il ministro - che tutti insieme potremo mettere a disposizione dei cittadini, a prescindere dalla loro residenza, la sanità che si meritano e che la Costituzione garantisce e tutela. Questo Governo già nella legge di bilancio per il triennio 2019-21 ha messo a disposizione delle regioni importanti risorse (350 milioni ad hoc, che mai prima ad ora erano stati previsti) per potenziare i servizi di prenotazione implementando i Cup digitali e tutte le misure per rendere più efficiente il sistema".

"Sono fiduciosa che ci sarà una grande collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti nel nuovo Piano già a partire dalla prossima settimana" ha concluso Grillo, anticipando la ripartenza dei lavori con le Regioni relativi alla stesura del prossimo Patto della Salute per gli anni 2019-21.

Entro 60 giorni dall'adozione del PRGLA, inoltre, le Aziende Sanitarie adotteranno un nuovo Programma Attuativo Aziendale o aggiorneranno quelle in uso, in coerenza con quanto definito in ambito regionale, inviandolo alla Regione che provvederà al monitoraggio delle iniziative e degli interventi attuati.
Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa
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Per la piena attuazione del PNGLA verrà istituito, presso la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, entro 120 giorni dalla stipula della presente Intesa, l'Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa composto da rappresentanti del Ministero della Salute, dell'Agenas, di tutte le Regioni e Province Autonome, dell'Istituto Superiore di Sanità e dalle Organizzazioni civiche di tutela del diritto alla salute.

"Ho già dato mandato agli uffici del ministero per attivare al più presto l'Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa che avrà un ruolo determinante. Infatti, oltre ad affiancare Regioni e Province Autonome nell'implementazione del Piano, provvederà a monitorare l'andamento degli interventi previsti dal presente atto, rilevare le criticità e fornire indicazioni per uniformare comportamenti, superare le disuguaglianze e rispondere in modo puntuale ai bisogni dei cittadini" ha precisato il ministro Grillo.

L'Osservatorio fornirà periodicamente elementi informativi, dati ed indicatori per il Nuovo Sistema di Garanzia dell'assistenza sanitaria di cui al Decreto Legislativo n. 56/2000.
Prestazioni in primo accesso e accessi successivi
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Il Piano nazionale conferma l'obbligo di indicare chiaramente su tutte le prescrizioni il Quesito diagnostico, se trattasi di prestazioni in primo accesso o se trattasi di accesso successivo e, per le prestazioni in primo accesso, la Classe di priorità.

Il Quesito diagnostico descrive il problema di salute che motiva la richiesta da parte del medico di effettuare prestazioni e deve essere riferita all'insieme di prestazioni che confluiscono in una stessa ricetta.

Nelle prescrizioni deve essere chiaro se trattasi di prestazione in primo accesso (primo contatto del cittadino con il SSN per un dato problema clinico) o prestazione successiva al primo accesso (visita o prestazione di approfondimento, per pazienti presi in carico dal primo specialista, controlli, follow up).

Si prevede, inoltre, che le prestazioni successive al primo accesso siano prescritte dal professionista che ha preso in carico il paziente senza che questi sia rimandato al medico di famiglia per la prescrizione.
PNGLA: i tempi massimi di attesa
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Il Piano stabilisce il rispetto di tempi massimi di attesa, che nelle singole Regioni non dovranno essere superiori a quelli indicati dal PNGLA, individuati nei loro PRGLA per tutte le prestazioni erogate sul proprio territorio.

I tempi di attesa saranno oggetto di monitoraggio e, in particolare, si distingue tra monitoraggio dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali, in modalità ex post ed ex ante, nonché per i ricoveri ospedalieri programmati.

I direttori generali delle aziende sanitarie saranno valutati anche in base al raggiungimento degli obiettivi di salute connessi agli adempimenti dei Lea: questo significa che chi non mette l'efficienza delle liste d'attesa al primo posto del suo mandato, potrà essere rimosso dall'incarico.
Prestazioni ambulatoriali
Per tutte le prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN, nelle procedure di prescrizione e prenotazione, sarà obbligatorio l'uso sistematico: dell'indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi; del Quesito diagnostico; delle Classi di priorità.

In particolare, le classi di priorità saranno le seguenti:
• U (Urgente) da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore;
• B (Breve) da eseguire entro 10 giorni;
• D (Differibile) da eseguire entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;
• P (Programmata) da eseguire entro 120 giorni dal 2020 (fino ad allora il timing è di 180 giorni).

Per tutte le prestazioni ambulatoriali oggetto di monitoraggio (visite specialistiche e prestazioni strumentali), il tempo massimo di attesa indicato dalla Regione dovrà essere garantito (ai fini del monitoraggio) almeno per il 90% delle prenotazioni con Classi di priorità B e D, riferite a tutte le strutture sanitarie. La classe di priorità è obbligatoria solo per i primi accessi. A decorrere dal 1 gennaio 2020, il monitoraggio sarà esteso anche alla Classe P.
Prestazioni in regime di ricovero
Anche per tutti i ricoveri programmati le Regioni e Province Autonome dovranno prevedere l'uso sistematico delle Classi di priorità, definite in coerenza con quanto già indicato nell'ambito dell'Accordo dell'11 luglio 2002 e del PNCTA 2006-2008 e del PNGLA 2010-2012.

Il nuovo Piano prevede le seguenti classi di priorità:
- Classe A: ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti, o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi;
- Classe B: ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi;
- Classe C: Ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi;
- Classe D: ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità. Questi casi devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi.

Per i ricoveri l'inserimento nella lista di attesa tramite procedura informatizzata a livello regionale, delle Province Autonome o di singola azienda/istituzione privata accreditata, deve riguardare criteri di appropriatezza e priorità clinica.

Al fine di garantire la trasparenza, al momento dell'inserimento in lista di attesa, devono essere comunicate al cittadino informazioni sul suo ricovero, sulla Classe di priorità e i relativi tempi massimi d'attesa, oltre alle indicazioni organizzative previste (es. informazioni circa il pre-ricovero).

Ciascun paziente potrà richiedere di prendere visione della sua posizione nella lista di attesa per il ricovero facendone opportuna richiesta alla Direzione Sanitaria o Direzione Medica Ospedaliera.
Tempi d'attesa troppo lunghi? Il cittadino effettua la prestazione in privato
Qualora i tempi massimi non possano essere rispettati, il cittadino potrà ottenere la prestazione in intramoenia pagando solo il ticket. È previsto dalle linee di intervento che le regioni garantiranno per il governo delle liste di attesa.

I Piani Regionali, in particolare, dovranno garantire la definizione e l'applicazione di "percorsi di tutela" ovvero percorsi di accesso alternativi alle prestazioni specialistiche.

Questi dovranno prevedere, qualora sia superato il tempo massimo di attesa a livello istituzionale, anche l'attivazione di una specifica procedura che permetta al paziente residente e per le richieste di prime prestazioni in Classe di priorità la possibilità di effettuare la prestazione presso un erogatore privato accreditato nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente.
Attività libero professionale intramuraria
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Al fine di contenere gli oneri a carico dei bilanci delle ASL, le prestazioni erogate dai medici in regime libero professionale in favore dell'Azienda costituiranno uno strumento eccezionale e temporaneo per il governo delle liste ed il contenimento dei tempi d'attesa, solo dopo aver utilizzato gli altri strumenti retributivi contrattuali nazionali e regionali.

In sostanza, si potranno utilizzare le prestazioni "private" dei medici, nella misura in cui possono contribuire a integrare l'offerta istituzionale, quando una ridotta disponibilità temporanea di prestazioni in regime istituzionale metta a rischio la garanzia di assicurare al cittadino le prestazioni all'interno dei tempi massimi regionali. Questa "libera professione aziendale" è concordata con i professionisti e sostenuta economicamente dall'Azienda, riservando al cittadino solo la eventuale partecipazione al costo.

Inoltre, in caso di superamento del rapporto tra l'attività in libera professione e in istituzionale sulle prestazioni erogate e/o di sforamento dei tempi di attesa massimi già individuati dalla Regione, si attua il blocco dell'attività libero professionale, fatta salva l'esecuzione delle prestazioni già prenotate.
Agende di prenotazione
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Il Piano prevede la gestione trasparente e la totale visibilità delle Agende di prenotazione delle strutture pubbliche e private accreditate, nonché quelle dell'attività istituzionale e della libera professione intramuraria, da parte dei sistemi informativi aziendali e regionali.

Tutte le Agende di prenotazione devono essere gestite dai sistemi CUP e devono essere suddivise per Classi di priorità. Ancora, la gestione delle Agende deve essere improntata a criteri di flessibilità, in modo
da evitare la sottoutilizzazione della capacità erogativa e massimizzare la capacità di assicurare il rispetto del tempo massimo di attesa per ciascuna Classe di priorità.

Scarica pdf Piano nazionale per il governo delle liste di attesa (PNGLA)

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(28/02/2019 - Lucia Izzo) • Foto: 123rf.com
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GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO 2019 09.04.35 

= Reddito: Inps mette online i moduli per la richiesta = 

(AGI) - Roma, 28 feb. - L'Inps ha messo online i moduli per fare richiesta del reddito e della pensione di cittadinanza, scaricabili dal sito ma che si potranno presentare solo a partire dal 6 marzo. Si tratta di 9 pagine, 4 di spiegazione e 5 da compilare con i propri dati. Vengono richiesti i dati anagrafici, i requisiti (familiari ed economici), le attivita' lavorative in corso non rilevate dall'Isee e le condizioni necessarie per godere del beneficio. Inoltre si ricorda a chi fa la domanda che incorre a sanzioni e che l'entita' del beneficio e' legata alle risorse. (AGI) Gav 280904 FEB 19 NNNN

mercoledì 27 febbraio 2019

Wifi gratis al via


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Wifi gratis al via
Parte il progetto "Piazza Wifi Italia", online la piattaforma per richiedere i punti wifi gratuiti per tutti i comuni italiani


di Gabriella Lax - È partito il progetto del Ministero dello Sviluppo Economico "Piazza Wifi Italia". Da qualche ora è online la piattaforma per richiedere i punti wifi gratuiti per tutti i comuni italiani. Lo scopo è consentire a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite un'app dedicata, ad una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale.

Al via il progetto "Piazza Wifi Italia"
Tutti i comuni del Paese potranno richiedere di punti wifi direttamente online, registrandosi sulla nuova piattaforma web accessibile dal sito wifi.italia.it. ai primi 8 milioni di euro disponibili, si aggiunge un nuovo finanziamento di 45 milioni che consentirà di portare nuove aree wifi gratuite in tutti i Comuni italiani, con priorità per i Comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti. Già affidati i lavori di sviluppo della rete su tutto il territorio nazionale. Con la sottoscrizione del Decreto da parte del Ministro Luigi Di Maio, lo scorso 23 gennaio 2019, è stato dato l'incarico a Infratel Italia, società in-house del MiSE. C'è da registrare per il progetto l'impegno di Anci che aderisce a "Piazza WiFi Italia", promuovendo tra i suoi associati la novità, insieme alle modalità di partecipazione, che si inserisce nel solco delle azioni di sviluppo locale mirate ad invertire la tendenza allo spopolamento dei piccoli Comuni e costituisce un altro tassello per la riduzione del digital divide nei piccoli centri, a favore di cittadini, imprese e turisti.

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(27/02/2019 - Gabriella Lax) • Foto: 123rf.com
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CODICE STRADA: FAISA CISAL, NO AI CICLISTI NELLE CORSIE PREFERENZIALI =

MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2019 16.53.50 
SICUREZZA

CODICE STRADA: FAISA CISAL, NO AI CICLISTI NELLE CORSIE PREFERENZIALI = 

Roma, 27 feb. (Adnkronos/Labitalia) - ''Ridurre il numero e l'entità degli incidenti stradali rappresenta l'obiettivo primario perseguito dallo Stato attraverso il Codice della Strada. Non assecondano tale principio alcuni elementi che, nelle proposte all'ordine del giorno, mettono invece a rischio l'incolumità di autisti e cittadini''. E' quanto ha dichiarato oggi Mauro Mongelli, segretario generale della Faisa-Cisal, a margine delle audizioni sul nuovo Codice della Strada tenutesi presso la commissione Trasporti della Camera. ''Anche in considerazione dello stato disomogeneo della rete stradale - ha precisato - che presenta ambiti di vulnerabilità significativi, per i centri abitati sono inaccettabili proposte quali la circolazione dei ciclisti nelle corsie riservate ai mezzi pubblici e di emergenza, oltretutto contromano, come ipotizzato per le zone in cui vigono limiti di velocità di 30 km/h. Altrettanto discutibile -ha continuato Mongelli- è l'innalzamento dei limiti ordinari per il rinnovo della patente di guida dei mezzi pubblici dai 60 ai 65 anni, con lo slittamento dell'età massima degli autisti dagli attuali 65 ai 70 anni. Ipotesi ancor più paradossale alla luce delle disposizioni previdenziali, che inquadrano tali mansioni tra i lavori gravosi e usuranti''. ''Sempre in nome della Sicurezza, in considerazione della lunghezza di molti mezzi pubblici, l'accensione della luce gialla ai semafori i - ha aggiunto- deve durare abbastanza da consentire lo sgombero dell'incrocio in tempo utile, dunque più dei 5 secondi previsti dalle nuove disposizioni. Riteniamo infine - ha concluso Mongelli - che, nel caso in cui lo spazio riservato alla fermata degli autobus sia impropriamente occupato, non sia sanzionabile l'operatore che, rispettando il programma di esercizio, fermi il mezzo al di fuori dello spazio previsto''. (Map/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-FEB-19 16:52 NNNN

CODICE STRADA: ASAPS, NO A 150 KM/H, SOSPENDERE PATENTE PER CELLULARE ALLA GUIDA =

MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2019 14.09.02 
POLIZIASICUREZZA

CODICE STRADA: ASAPS, NO A 150 KM/H, SOSPENDERE PATENTE PER CELLULARE ALLA GUIDA = 

Audizione in Commissione Trasporti Camera - Biserni, prudenza per possibilita' bici in controsenso Roma, 27 feb. (AdnKronos) - La Commissione Trasporti della Camera ha proseguito oggi le audizioni informali nell'ambito della discussione e approvazione dei vari disegni di legge di riforma del Codice della Strada. L'Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps) ha presentato un documento illustrativo delle diverse problematiche connesse alla sicurezza Stradale. Tra i temi principali quello della distrazione alla guida dovuto all'utilizzo di telefonini e smartphone. ''Non è più rinviabile l'inasprimento delle sanzioni accessorie per chi guida distratto. Serve da subito la sospensione della patente alla prima violazione, in Italia è prevista infatti solo nei casi di recidivi nel biennio", afferma il presidente Giordano Biserni. "Peccato che non esista una banca-dati nazionale delle violazioni amministrative, mentre quella sui punti-patente viene spesso aggiornata con grave ritardo - spiega Biaserni -. Nel mondo digitale e iperconnesso in cui viviamo è quotidiana l'immagine di chi invia sms, chatta su whatsapp, controlla il profilo facebook, si fa un selfie mentre sta al volante. Distrazioni che spesso si pagano care, anche con la vita. E' la sbornia del Terzo Millennio, un fenomeno in espansione geometrica, ora prima causa di morte e feriti sulle strade italiane". Altra priorità per Asaps è legata alla seconda causa di morte e lesioni in materia di infortunistica Stradale, quella della velocità. ''Siamo totalmente contrari anche alla sola possibilità di concedere l'aumento dei limiti a 150 km/h su certe autostrade. Nessuna concessionaria lo ha mai elevato non ravvisando le condizioni disicurezza indicate dal Codice. Nessun Paese al mondo sta pensando di farlo", aggiunge Biserni. (segue) (Sib/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-FEB-19 14:08 NNNN
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2019 14.09.02 
SICUREZZA

CODICE STRADA: ASAPS, NO A 150 KM/H, SOSPENDERE PATENTE PER CELLULARE ALLA GUIDA (2) = 

(AdnKronos) - Asaps ha poi lanciato l'allarme sull'assenza degli etilometri sulle pattuglie delle Forze dell'Ordine. ''Nel momento in cui anche la Corte Costituzionale ha decretato la legittimità delle più gravi sanzioni per omicidio stradale per chi guida ubriaco e drogato, emerge nuovamente un problema devastante per la sicurezza stradale, l'assenza di idonea strumentazione per misurare il tasso alcolemico. Ci sono centinaia di etilometri in attesa al Centro di revisione di Milano, unico in Italia, con Tir pieni di etilometri che arrivano da tutta la Penisola. Non è più ammissibile che l'ufficio preposto a Roma, il Csrpad sia fermo in manutenzione da 26 mesi, non è degno di un paese civile", sottolinea Biserni. L'Asaps chiede inoltre la riduzione dei tempi per la revisione annuale degli etilometri, con apertura di nuovi centri di revisione in Italia. L'Asaps è favorevole, invece, "ma con una normativa prudente, alla circolazione in controsenso dei ciclisti su strade quartierali, ove già vige il limite di velocità di 30 km/h, con larghezza della carreggiata da definire con apposito decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l'analisi dei sinistri avvenuti negli ultimi 10 anni, e con un periodo di sperimentazione di almeno un anno sotto la competenza dei sindaci, al termine del quale si potrà rendere definitivo il provvedimento, che comporta sicuramente rischi per l'utenza". (Sib/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-FEB-19 14:08 NNNN

lunedì 25 febbraio 2019

REGOLAMENTO 20 novembre 2018 , n. 2032 Regolamento di esecuzione (UE) 2018/2032 della Commissione, del 20 novembre 2018, che modifica il regolamento (CE) n. 416/2007 della Commissione concernente le specifiche tecniche relative agli avvisi ai naviganti - Pubblicato nel n. L 332 del 28 dicembre 2018 (19CE0496)

REGOLAMENTO 18 dicembre 2018 , n. 2018 Regolamento di esecuzione (UE) 2018/2018 della Commissione, del 18 dicembre 2018, che stabilisce norme specifiche relative alla procedura da seguire per effettuare la valutazione dei rischi di piante, prodotti vegetali e altri oggetti ad alto rischio ai sensi dell'articolo 42, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio - Pubblicato nel n. L 323 del 19 dicembre 2018 (19CE0482)

DECISIONE PESC 17 dicembre 2018 , n. 2011 Decisione (PESC) 2018/2011 del Consiglio, del 17 dicembre 2018, a sostegno dell'integrazione della dimensione di genere nelle politiche, nei programmi e nelle azioni di lotta al traffico e all'uso improprio di armi di piccolo calibro in linea con l'agenda su donne, pace e sicurezza - Pubblicato nel n. L 322 del 18 dicembre 2018 (19CE0475)

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI COMUNICATO Determinazione del costo medio orario del lavoro per i dipendenti da imprese e societa' esercenti servizi ambientali del settore pubblico, a valere, per gli operai, dai mesi di gennaio, aprile, giugno, luglio 2017 nonche' gennaio, luglio e dicembre 2018 e, per gli impiegati, dai mesi di gennaio, aprile, luglio 2017 nonche' luglio e dicembre 2018. (19A01181) (GU n.47 del 25-2-2019)

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giovedì 21 febbraio 2019

REGOLAMENTO , n. 128 Regolamento n. 128 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) - Disposizioni uniformi relative all'omologazione delle sorgenti luminose a diodi fotoemettitori (LED) utilizzate nei dispositivi di illuminazione omologati per i veicoli a motore e i loro rimorchi [2018/1998] - Pubblicato nel n. L 320 del 17 dicembre 2018 (19CE0341)

REGOLAMENTO , n. 99 Regolamento n. 99 della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) - Disposizioni uniformi relative all'omologazione di sorgenti luminose a scarica destinate a essere usate in lampade omologate montate su veicoli a motore [2018/1997] - Pubblicato nel n. L 320 del 17 dicembre 2018 (19CE0340)

DECISIONE 14 dicembre 2018 , n. 1996 Decisione (UE) 2018/1996 della Commissione, del 14 dicembre 2018, che stabilisce le norme interne relative alla comunicazione di informazioni agli interessati e alla limitazione di alcuni loro diritti nel contesto del trattamento di dati personali ai fini delle inchieste di difesa commerciale e di politica commerciale - Pubblicato nel n. L 320 del 17 dicembre 2018 (19CE0339)