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sabato 23 febbraio 2019

GIUSTIZIA: DAVIGO, IN ITALIA POCHI IN GALERA, L'ANAC E' SOLO FUMO NEGLI OCCHI =



SABATO 23 FEBBRAIO 2019 11.13.38
POLIZIASICUREZZA

GIUSTIZIA: DAVIGO, IN ITALIA POCHI IN GALERA, L'ANAC E' SOLO FUMO NEGLI OCCHI =

Roma, 23 feb. (AdnKronos) - "Oggi conviene delinquere, non pagare i debiti, impugnare le condanne. Non si ha niente da perdere. invece bisogna incentivare i comportamenti virtuosi". Così il magistrato Piercamillo Davigo in una intervista a La Stampa. Davigo afferma che i risarcimenti per ingiusta detenzione vanno a colpevoli "che l'hanno fatta franca. In Italia - prosegue Davigo - in galera ci vanno in pochi e ci stanno poco. Crescono solo gli arresti in flagranza di reato e quelli per terrorismo e mafia". Quanto alla legittima difesa "spero non passi - afferma - saremmo condannati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo". Non solo, secondo Davigo "aumenteranno i morti. Non tra i delinquenti, ma tra le vittime di furti e rapine". Sulle politiche securitarie del Viminale, il magistrato afferma che "da un lato si alimenta, grazie alle tv, un allarme sicurezza inesistente; dall'altro si fanno operazioni che poco c'entrano con la sicurezza", ad esempio "mettere i soldati per le strade è cosa dissennata". Davigo smentisce chi finora lo dava all'Anac dopo Cantone "Non ci penso nemmeno", rimarca spiegando che "è difficile scoprire la corruzione con gli strumenti, pur penetranti, riservati all'autorità giudiziaria. Un'autorità amministrativa non ha la possibilità di scoprire alcunché. Far credere che l'Anac sia il rimedio è fumo negli occhi". L'Anac è inutile? "La definirei un'arma di distrazione di massa". E il codice degli appalti? "Fantascienza". L'alternativa? "Mandare un ufficiale di polizia giudiziaria sotto copertura a partecipare alla gara. Quando gli propongono un accordo tira fuori le manette e li arresta". Il magistrato interviene sul caso Diciotti la cui "valutazione - chiarisce - spetta al Senato nei limiti previsti dalla legge costituzionale" e sul fatto che il premier e due ministri hanno detto che era una linea condivisa da tutto il governo, Davigo dice: "Di per sè, una chiamata di correo. Dal punto di vista giuridico non attenua la responsabilità penale, ammesso che il reato ci sia". (Per/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-FEB-19 11:13 NNNN

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