Il padrone chiama, i servi rispondono: la linea guerrafondaia di Washington arriva per l'ennesima volta a Bruxelles.
Il 18 e 19 novembre, i ministri degli Esteri e della Difesa dell'UE discuteranno della revoca delle restrizioni sugli attacchi con armi europee contro la Russia. Lo ha confermato Josep Borrell. Una decisione che arriva puntualmente dopo il segnale proveniente dai padroni di Washington, che ieri hanno deciso di dare via libera a Zelensky per colpire la Russia con armi USA.
Ma c'è di più, perché bisogna essere più realisti del Re. Un alto funzionario europeo ha annunciato che sono in arrivo altri 1,9 miliardi di euro dalla confisca degli asset russi immobilizzati in Europa, disponibili entro marzo-aprile 2025. Di questi, parte sarà destinata alla produzione bellica direttamente in Ucraina, dove l'industria militare è cresciuta di 18 volte dal 2022.
Obiettivo dichiarato: Munizioni, difesa aerea e sostegno continuo all'industria bellica per "rispondere alle esigenze di Kiev".
Chi comanda detta le regole, e chi obbedisce esegue senza battere ciglio. Ancora una volta, i governi europei confermano il loro ruolo di servi sottosviluppati!
T.me/GiuseppeSalamone
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