SABATO 29 AGOSTO 2020 15.33.22
>ANSA-SCHEDA/ Rigenerazione: 60% edifici sono pre-anni 80
ZCZC3151/SXA XEF20242005177_SXA_QBXB R ECO S0A QBXB >ANSA-SCHEDA/ Rigenerazione: 60% edifici sono pre-anni 80 Patrimonio 'energivoro' e' primo in Ue per produzione di Co2 (ANSA) - ROMA, 29 AGO - Il 45% del patrimonio edilizio italiano, pari a circa 5,2 milioni di edifici, ha piu' di 50 anni, il 60% e' precedente al 1980 e solo il 13,1% e' stato realizzato dopo il 2001. Molti immobili sono precedenti alle norme del 1977 sul risparmio energetico ed e' anche per questo che in Europa l'Italia si classifica al primo posto come emissioni di CO2 causate dalle abitazioni, e sempre al primo posto come consumi energetici legati alle abitazioni. Sono i dati contenuti in una lettera del Consiglio Nazionale degli Architetti e della Rete Professioni Tecniche inviata nei giorni scorsi al Governo e Parlamento proprio in riferimento del decreto Semplificazioni e alla norma per la rigenerazione urbana. Il patrimonio edilizio italiano - si legge - consta di 14.515.795 edifici, di cui soltanto il 13,1% e' stato realizzato dopo il 2001 ed e' entrato in un ciclo di obsolescenza crescente. Nel dettaglio 43.745.270 fabbricati risalgono a prima del 1919, 2.633.517 sono stati realizzati dal 1919 al 1945, 4.095.790 tra il 1946 e il 1960, 6.095.790 tra il 1961 e 1971, 4.940.627 tra il 1972 e il 1981, 2.523.118 tra il 1982 e il 1991 e soltanto 1.785.028 sono stati costruiti dopo il 1991 (dati Cresme) La produzione media annua di costruzioni residenziali in Italia e' passata da 200.000 edifici/anno del periodo 1960-1970 a 29.000 edifici/anno del periodo 2001-2018. E' di questi giorni l'attenzione massima sugli edifici scolastici: 51.904 scuole (circa il 70% del totale) risalgono a prima del 1980. Ma rimane sul tappeto anche il tema della ricostruzione delle aree terremotate. Circa 2.000 comuni italiani (il 35%) sono ubicati in aree ad alto rischio sismico: (zona 1 e 2), in queste aree si trovano oltre 6 milioni di edifici in cui risiedono 9 milioni di famiglie con oltre 22 milioni di residenti. Altri 19 milioni risiedono nelle zone 3 e il sisma in Emilia Romagna del 2012 ha dimostrato che anche queste zone non possono ritenersi sicure. Dal punto di vista energetico, infine, il 58,4% degli edifici sono stati realizzati prima del 1977, la prima legge di attenzione sui consumi energetici risale al 1976 (L.373 del 30.04.1976) quindi quasi il 60% del patrimonio edilizio italiano e' stato realizzato senza alcuna attenzione agli aspetti dell'efficienza e risulta fortemente energivoro. (ANSA). CHO 29-AGO-20 15:32 NNNN
>ANSA-SCHEDA/ Rigenerazione: 60% edifici sono pre-anni 80
ZCZC3151/SXA XEF20242005177_SXA_QBXB R ECO S0A QBXB >ANSA-SCHEDA/ Rigenerazione: 60% edifici sono pre-anni 80 Patrimonio 'energivoro' e' primo in Ue per produzione di Co2 (ANSA) - ROMA, 29 AGO - Il 45% del patrimonio edilizio italiano, pari a circa 5,2 milioni di edifici, ha piu' di 50 anni, il 60% e' precedente al 1980 e solo il 13,1% e' stato realizzato dopo il 2001. Molti immobili sono precedenti alle norme del 1977 sul risparmio energetico ed e' anche per questo che in Europa l'Italia si classifica al primo posto come emissioni di CO2 causate dalle abitazioni, e sempre al primo posto come consumi energetici legati alle abitazioni. Sono i dati contenuti in una lettera del Consiglio Nazionale degli Architetti e della Rete Professioni Tecniche inviata nei giorni scorsi al Governo e Parlamento proprio in riferimento del decreto Semplificazioni e alla norma per la rigenerazione urbana. Il patrimonio edilizio italiano - si legge - consta di 14.515.795 edifici, di cui soltanto il 13,1% e' stato realizzato dopo il 2001 ed e' entrato in un ciclo di obsolescenza crescente. Nel dettaglio 43.745.270 fabbricati risalgono a prima del 1919, 2.633.517 sono stati realizzati dal 1919 al 1945, 4.095.790 tra il 1946 e il 1960, 6.095.790 tra il 1961 e 1971, 4.940.627 tra il 1972 e il 1981, 2.523.118 tra il 1982 e il 1991 e soltanto 1.785.028 sono stati costruiti dopo il 1991 (dati Cresme) La produzione media annua di costruzioni residenziali in Italia e' passata da 200.000 edifici/anno del periodo 1960-1970 a 29.000 edifici/anno del periodo 2001-2018. E' di questi giorni l'attenzione massima sugli edifici scolastici: 51.904 scuole (circa il 70% del totale) risalgono a prima del 1980. Ma rimane sul tappeto anche il tema della ricostruzione delle aree terremotate. Circa 2.000 comuni italiani (il 35%) sono ubicati in aree ad alto rischio sismico: (zona 1 e 2), in queste aree si trovano oltre 6 milioni di edifici in cui risiedono 9 milioni di famiglie con oltre 22 milioni di residenti. Altri 19 milioni risiedono nelle zone 3 e il sisma in Emilia Romagna del 2012 ha dimostrato che anche queste zone non possono ritenersi sicure. Dal punto di vista energetico, infine, il 58,4% degli edifici sono stati realizzati prima del 1977, la prima legge di attenzione sui consumi energetici risale al 1976 (L.373 del 30.04.1976) quindi quasi il 60% del patrimonio edilizio italiano e' stato realizzato senza alcuna attenzione agli aspetti dell'efficienza e risulta fortemente energivoro. (ANSA). CHO 29-AGO-20 15:32 NNNN