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venerdì 28 agosto 2020

= IL PUNTO = Blake: ammanettato al letto; marcia a Washington =




VENERDÌ 28 AGOSTO 2020 19.03.41


= IL PUNTO = Blake: ammanettato al letto; marcia a Washington =

(AGI) - Roma, 28 ago. - Non sono bastati i sette colpi alla schiena sparati a distanza ravvicinata da un agente di polizia. Jacob Blake, il 29enne afroamericano ricoverato all'ospedale Wauwatosa nel Wisconsin con gravi lesioni che potrebbero lasciarlo paralizzato a vita, e' ammanettato al letto. "E' paralizzato, non puo' camminare e l'hanno ammanettato al letto. Perche'?", si chiede lo zio Justin Blake. Vedere quelle manette e' stato l'ennesimo "colpo al cuore" per il padre. "Papa', perche' mi hanno sparato cosi' tante volte?", e' stata la sua prima domanda al suo risveglio. Probabilmente la piu' ricorrente. Ma resta poco comprensibile anche la scelta di tenerlo legato al letto. "Non ho alcuna comprensione personale del motivo perche' sarebbe necessario tenerlo ammanettato", ha detto il governatore del Wisconsin, Tony Evers, ai giornalisti. "Spero che potremo trovare un modo migliore e fare di piu' per aiutarlo a riprendersi", si e' augurato. Nel frattempo pero' ne' l'ospedale ne' la procura riescono a fornire ragioni della decisione. E la rabbia tra i cittadini afroamericani cresce, alla luce anche del trattamento indulgente che gli agenti avrebbero riservato al 17enne bianco responsabile dell'uccisione di due afroamericani nella notte di guerriglia a Kenosha, la citta' di Blake. La protesta si estende e arriva nel cuore della capitale Washington. A 57 anni dall'iconico discorso del leader della lotta per i diritti civili Martin Luther King, "I have a dream", gli americani sono stati invitati a marciare di nuovo per chiedere l'uguaglianza. Si sono presentati in 50 mila, facendo una lunga fila per farsi misurare la febbre nel rispetto delle misure anti-Covid-19. "Aspettiamo l'uguaglianza da trecento anni", ha sintetizzato Don Carlisle, un cinquantenne arrivato presto con un gruppo di amici. "Tecnicamente, abbiamo costruito questo Paese e siamo ancora trattati in modo ingiusto". Interverranno i parenti di Blake e i famigliari di George Floyd, l'afroamericano soffocato da un poliziotto durante l'arresto il 25 maggio scorso a Minneapolis. Un'altra morte che ha scatenato un movimento di protesta che non si vedeva da decenni negli Stati Uniti. E per protesta si era fermato anche lo sport, con il boicottaggio da parte delle squadra della Nba e il ritiro della tennista Naomi Osaka. La mobilitazione degli atleti "rappresenta un vero cambiamento culturale", ha dichiarato il reverendo Al Sharpton, uno degli organizzatori della marcia a Washinton. "La gente ha sentito parlare di attivisti come me, ma ora ci sono quegli atleti che loro e i loro figli ammirano che dicono la stessa cosa e mettono in gioco la loro fonte di guadagno e la loro reputazione, e' decisivo", ha spiegato. Donald Trump "non ha nemmeno menzionato il nome di Jacob Blake", ne' ha menzionato i manifestanti uccisi a Kenosha, nel discorso alla Casa Bianca che ha dato il via alla sua campagna per le elezioni presidenziali del 3 novembre, ha sottolineato il reverendo. "Dimostra che c'e' ancora molto lavoro da fare". (AGI)Bra 281902 AGO 20 NNNN

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