ANSA/ CAOS CERTIFICATI ONLINE; APPELLO MEDICI, FERMARE SANZIONI
SINDACATI, SISTEMA CON TROPPE FALLE, BRUNETTA CI RICEVA
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Certificati di malattia
obbligatoriamente online o, da martedi' primo febbraio,
scatteranno le sanzioni per i medici. La categoria conta pero',
domani, ancora su un segnale da parte del ministro della
Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e chiede un'altra
proroga all'entrata in vigore delle sanzioni.
Per i sindacati di categoria, la situazione e' caotica e il
sistema presenta troppe criticita': dalla piattaforma
informatica che spesso si blocca al call center che non sempre
funziona al sistema per i medici ospedalieri - dice la categoria
- che ancora va studiato.
Per la 'rivoluzione digitale' della sanita' promessa da
Brunetta, stando ai diretti interessati, i tempi non sarebbero
ancora maturi, visto che, come sottolinea il segretario della
federazione dei medici di famiglia, Giacomo Milillo, ''solo il
50% dei medici, in realta', e' pronto a inviare i certificati
online'', archiviando la carta. Troppe falle, nel sistema, e una
diffusione sul territorio che ancora lascia a desiderare:
''Regioni come la Lombardia, dove li usano il 97% dei medici, o
l'Emilia Romagna sono avanti'' ma in molte altre ''ancora
proprio non ci siamo''. E il problema non e' solo di banda larga
o del numero di medici effettivamente abilitati ad usare il
nuovo sistema. C'e' il call center, che dovrebbe intervenire
quando il web non lo consente, ''con il quale nel 40% dei casi
non si riesce a portare a termine la procedura'', afferma
Massimo Cozza, della Cgil Medici. Senza contare che la
piattaforma digitale non e' in grado di sopportare l'
affollamento di richieste ''del lunedi', in cui si accumulano
anche le malattie iniziate nel weekend'', e che ancora si cerca
una soluzione per non aggravare ulteriormente il lavoro dei
medici del pronto soccorso, anche loro coinvolti nella nuova
procedura.
Per il ministero, pero', i dati sono incoraggianti e in
continua crescita, visto che si sono gia' superati i 2 milioni e
800 mila certificati trasmessi online. Ma sono numeri ''che
considerano gli ultimi sei mesi di sperimentazione - fa notare
Milillo - mentre a regime dovremmo inviare 20 milioni di
certificati l'anno con una media di 1 milione e mezzo al mese''.
Gli appelli per una nuova proroga si sono moltiplicati nelle
ultime settimane, compresa una lettera inviata dalla Fimmg al
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E le difficolta'
dei medici sono state accolte anche dal ministro della Salute,
Ferruccio Fazio, che ha incontrato i sindacati la settimana
scorsa, mostrandosi ''sensibile al problema''. Ma, dicono anche
all'Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri, ''la
questione e' nelle mani del ministro della Funzione Pubblica'',
che, nonostante la nuova richiesta ''di un incontro urgente''
ancora non ha dato ''nessuna risposta''. Se non ci saranno
ulteriori proroghe, dal primo febbraio ''i medici che in modo
reiterato - spiega ancora Cozza - quindi bastano due volte, non
inviano i certificati online, rischiano il licenziamento''.
(ANSA).
Y87-GU
30-GEN-11 17:43 NNNN
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