BIOETICA: CAMERA APPROVA EMENDAMENTO DDL SU INCAPACITA' INTENDERE E VOLERE
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SI LIMITA 'PLATEA' MALATI A CUI SI APPLICANO LE DAT
Roma, 12
lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Approvato, in
Aula
alla Camera, il contestato emendamento all'articolo 6 del Ddl sul
biotestamento presentato dal relatore di maggioranza Di
Virgilio.L'emendamento definisce, limitandola, la 'platea' di malati
a
cui si applicano le dichiarazioni anticipate di trattamento. Si
prevede
che la Dat assume rilievo nel momento in cui il soggetto si
trovi
nell'incapacita' permanente di comprendere le informazioni circa
il
trattamento sanitario e le sue conseguenze "per accertata assenza
di
attivita' cerebrale integrativa cortico-sottocorticale e, pertanto,
non puo'
assumere decisioni che lo riguardano".
E' proprio questa definizione
dell'incapacita' di intendere e di
volere - in cui non si fa piu' riferimento
generico allo stato
vegetativo come nel testo approvato dal Senato - il nodo
della
discordia fra la maggioranza che sostiene il Ddl, piu' ampia di
quella
di Governo, e i contrari alla norma. "Tale accertamento - continua la
modifica approvata - e' certificato da un collegio medico formato,
senza
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, da un
anestesista-rianimatore, da un neurologo, dal medico curante e dal
medico specialista nella patologia da cui e' affetto il paziente".
E
infine, "tali medici, ad eccezione del medico curante, sono
designati dalla
direzione sanitaria della struttura di ricovero o, ove
necessario, dalla
azienda sanitaria locale di competenza". "Abbiamo
voluto dare un dato
oggettivo per chiarire quando le Dat hanno valore
- spiega Di Virgilio - per
evitare ogni soggettivita'. Non si
applicano a cadaveri, la morte cerebrale
non c'entra nulla". (segue)
(Mad/Col/Adnkronos)
12-LUG-11
12:19
BIOETICA: CAMERA APPROVA EMENDAMENTO DDL SU INCAPACITA' INTENDERE E VOLERE
(2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) -
L'Aula della Camera ha approvato
anche un emendamento Castellani-Binetti
all'articolo 3, che limita ai
pazienti "in fase terminale" il mantenimento
di alimentazione e
idratazione "fino al termine della vita, ad eccezione del
caso in cui
le medesime risultino non piu' efficaci nel fornire al paziente
i
fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali
del corpo. Esse non possono formare oggetto di dichiarazione
anticipata
di trattamento".
"Si garantisce tutta l'assistenza dovuta - afferma Paola
Binetti
(Udc) - a chi non e' grado di provvedere a se stesso e
contemporaneamente si specifica che niente, invece, va fatto se
corrisponde ad un aggravamento delle condizioni" del paziente in fase
terminale. "Con questa precisazione - interviene Carla Castellani
(Pdl)
- si definisce la 'platea'" di malati a cui si applicano le Dat,
"per evitare
che possano verificarsi tanti casi
Englaro".
(Mad/Col/Adnkronos)
12-LUG-11 12:20
NNNN
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