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martedì 12 luglio 2011

Salute: a un mese dalle nozze torna a vedere con cheratoprotesi

SALUTE: A UN MESE DALLE NOZZE TORNA A VEDERE CON CHERATOPROTESI =
(AGI) - Roma, 12 lug. - Oggi Rosetta, trentenne di Caserta, e'
pronta per dire 'Si'' al suo Yuri, che per la prima volta ha
visto e 'riconosciuto'. Il glaucoma congenito bilaterale che
l'accompagna dalla nascita e' solo un ricordo. "Grazie alla
cheratoprotesi e al prof. Aldo Fronterre'", afferma Rosetta
dalla sua casa in Toscana, dove a fine agosto si svolgeranno le
nozze. "In passato mi sono sottoposta a numerosi interventi in
Europa e in Russia ma senza successo, finche', cercando su
internet ho saputo del professore e ho fissato un appuntamento
a Milano. Dopo un mese mi sono sottoposta all'operazione e
quando ho visto per la prima volta il mio fidanzato mi sono
emozionata!". La Cheratoprotesi di cui il prof. Aldo Fronterre'
e' il pioniere in Europa, arriva dall'Universita' Harvard e
rappresenta una nuova opzione al trapianto di cornea. In alcuni
casi infatti il trapianto tradizionale e' impossibile o
destinato ad un sicuro fallimento. Cosi' la Harvard Medical
School ha messo a punto una cornea artificiale, che permette di
sostituire quella opaca con una particolare protesi trasparente
in materiale sintetico. La sua peculiarita' e' di non andare
incontro a rigetto od opacamento, risolvendo cosi' i vari gradi
di cecita' del paziente. Oltre duemila persone fino ad oggi
hanno avuto giovamento dall'intervento. "Con questa nuova
tecnica si ha l'opportunita' di riacquistare una buona visione
- spiega Fronterre', specialista in Chirurgia Corneale, gia'
Primario di Chirurgia Oculistica presso la Fondazione
"Salvatore Maugeri" di Pavia - La protesi e' costruita in
polimetilmetacrilato, un materiale sintetico trasparente con
una ottima tollerabilita' ed eccellenti proprieta' ottiche. La
'Boston Keratoprosthesis' consiste nella sostituzione della
cornea del paziente con una protesi in titanio e
polimetilmetacrilato, inserita in un lembo di cornea di
donatore, che funge da supporto, e quindi viene impiantata
nell'occhio del paziente insieme a una lente a contatto". Prima
dell'intervento il paziente e' sottoposto a un'accurata visita
oculistica, per stabilire se e' un buon candidato per questa
chirurgia. L'intervento dura un'ora e quindici minuti in
anestesia locale (si ricorre alla generale per i bambini) e
viene eseguito in day-hospital. Il paziente quindi puo'
ritornare a casa il giorno stesso. (AGI)
Pgi
121100 LUG 11

NNNN

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