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venerdì 7 dicembre 2012

SCONTRI DI ROMA, FARNETICANTE APPELLO DAL SITO DI BEPPE GRILLO: ?AGENTE TOGLITI IL CASCO E CAMMINA AL FIANCO DI CHI PROTESTA, SARÀ UN ATTO RIVOLUZIONARIO?

Riceviamo e pubblichiamo
SCONTRI DI ROMA, FARNETICANTE APPELLO DAL SITO DI BEPPE GRILLO: ?AGENTE TOGLITI IL CASCO E CAMMINA AL FIANCO DI CHI PROTESTA, SARÀ UN ATTO RIVOLUZIONARIO? - con commento di Giuseppe Fortuna
SCONTRI DI ROMA, FARNETICANTE APPELLO DAL SITO DI BEPPE GRILLO: “AGENTE TOGLITI IL CASCO E CAMMINA AL FIANCO DI CHI PROTESTA, SARÀ UN ATTO RIVOLUZIONARIO”

È comparso oggi sul sito www.beppegrillo.it un inquietante invito agli agenti in servizio a non compiere il proprio dovere e a marciare a fianco di chi protesta.

L’ex comico dirà che si tratta di una provocazione per scuotere le anime e gli intelletti. Secondo noi, è un atto irrsponsabile. Grillo è un leader politico che oggi ha seguito e influenza enormi sui giovani e sui tantissimi cittadini in difficoltà. Gente che soffre, che non vede vie d’uscita e che dobbiamo aiutare in tutti i modi. Le sue parole pesano e provocano effetti importanti.

Continui a lanciare le sue battute per sferzare incapaci, ipocriti e disonesti. Ma non scherzi col fuoco e, quando si tratta di rispetto della legge, si comporti da persona seria.

GIUSEPPE FORTUNA
Condirettore dl sito www.ficiesse.it
Segretario generale dell'Associazione
Finanzieri Cittadini e Solidarietà Ficiesse
g.fortuna@ficiesse.it



 
SOLDATO BLU
Polizia, chi stai difendendo? Chi è colui che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? E' quello il tuo compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel traffico, a protezione di condannati in giacca e cravatta, di cosiddetti onorevoli, dei responsabili dello sfascio sociale che invece di occuparsi dello Stato si trastullano con la nuova legge elettorale per salvarsi il culo e passano le serate nei talk show. Di improbabili leader a cui non affideresti neppure la gestione di un condominio che partecipano a grotteschi confronti televisivi per le primarie. Loro "non tengono" vergogna, tu forse sì. Lo spero. Soldato blu, tu hai il dovere di proteggere i cittadini, non il Potere. Non puoi farlo a qualunque costo, non scagliando il manganello sulla testa di un ragazzino o di un padre di famiglia. Non con fumogeni ad altezza d'uomo. Chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. Paga per tutti, animale da macello che nessuno considera e la cui protesta, ultimo atto di disobbedienza civile, scatena una repressione esagerata. Soldato blu, ci hanno messi uno contro l'altro, non lo capisci? I nostri ragazzi non hanno più alcuna speranza, dovranno emigrare o fare i polli di allevamento in un call center. Tu che hai spesso la loro età e difendi la tua posizione sotto pagata dovresti saperlo. E' una guerra, non ancora dichiarata, tra le giovani generazioni, una in divisa e una in maglietta, mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando il tè, carichi di mega pensioni, prebende, gettoni di presenza, benefit. Soldato blu non ti senti preso per i fondelli a difendere l'indifendibile, a non schierarti con i cittadini? Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. E' un italiano, un'italiana come te, è tuo fratello. è tua sorella, qualche volta, come ieri per gli operai del Sulcis, un padre che ha sputato sangue per farti studiare. Sarà un atto rivoluzionario.

mercoledì 14 novembre 2012 - www.ficiesse.it
NO ALL?INVITO DI GRILLO AL ?SOLDATO BLU? A VIOLARE LA LEGGE, SÌ ALLA PROPOSTA DI SAVIANO PER I CODICI ALFANUMERICI SUI CASCHI: FUORI FANATICI, ESTREMISTI E PICCHIATORI DAI CORTEI MA ANCHE DALLE FORZE DI POLIZIA ? di Giuseppe Fortuna
NO ALL’INVITO DI GRILLO AL “SOLDATO BLU” A VIOLARE LA LEGGE, SÌ ALLA PROPOSTA DI SAVIANO PER I CODICI ALFANUMERICI SUI CASCHI: FUORI FANATICI, ESTREMISTI E PICCHIATORI DAI CORTEI MA ANCHE DALLE FORZE DI POLIZIA – di Giuseppe Fortuna



Due giorni fa abbiamo definito inquietante e irresponsabile l’invito a poliziotti, carabinieri e finanzieri in servizio di ordine pubblico, apparso sul sito di Beppe Grillo, a non fare il proprio dovere, a togliersi il casco e a marciare a fianco di chi protesta. Lo abbiamo scritto per due motivi.

Il primo, più diretto ed evidente, è che chi accogliesse quell’invito – e tra gli appartenenti alle forze ci sono davvero molti simpatizzanti del Movimento 5 Stelle – COMMETTEREBBE REATO e sarebbe giustamente condannato per non aver rispettato la legge. 

Il secondo, che troviamo se possibile ancor più preoccupante, è la considerazione che quelle parole mettono a repentaglio il lungo e paziente lavoro che da anni la società civile, i sindacati, le rappresentanze militari e le organizzazioni civiche come la nostra stanno portando avanti per contrastare e isolare la (sotto)cultura della violenza che è indubitabilmente presente tra alcuni appartenenti alle forze dell’ordine e che ha avuto il suo culmine a Genova nel 2002 con la vergogna della Diaz.

Invitiamo quindi, ancora una volta, Grillo a desistere dal percorrere questa distruttiva direzione, a scendere con i piedi per terra e a non distruggere il lavoro paziente ed incisivo che stiamo facendo da tanti anni e che sta dando FRUTTI ENORMI, perché Finanza, Carabinieri e Polizia si sono aperti – anche grazie a noi - alle logiche del confronto e della partecipazione democratica. Caro Grillo, guarda che i poliziotti oggi già marciano nelle strade e nelle piazze, chiedono il rispetto dei loro diritti e del loro lavoro, solidarizzano con chi vuole cambiare in meglio, nella democrazia e nella pace il nostro paese, partecipano ai dibattiti pubblici e specialmente producono e propongono idee. PIuttosto, dateci una mano a insistere su questa strada, non a interromperla.

In questo senso, è assolutamente condivisibile la proposta, rilanciata da ultimo da Saviano, dei codici alfanumerici per poliziotti, carabinieri e finanzieri in servizio di ordine pubblico.

Un nostro socio “basco verde” ci ha detto in merito: <<Purtroppo, capita che qualcuno picchi persone inermi, qualcuno di noi che non ci arriva a capire che siamo una delle architravi più importanti della democrazia. Perciò, siamo totalmente d’accordo con l’idea dei codici alfanumerici (sui caschi, però, non sulle divise). Questi pochi deficienti fanno danni enormi a tutti noi e vanno individuati, puniti ed espulsi. E se sono individuabili vedrai che si calmano. Però attenzione: basta anche con i pietismi. Magari non deve andare in galera chi ci dice "pecorelle", ma chi ci spacca la faccia con un sampietrino o ci fa scoppiare una bomba-carta tra i piedi deve anche lui andare in galera. Siamo cittadini, non carne da macello.>>

Chiudiamo riportando un messaggio postato da un finanziere bascoverde nel forum internet di Ficiesse. Crediamo sia utile per capire cosa sente e cosa vive un agente nelle manifestazioni di piazza.

Perché, come cita Ercoli (forum Ficiesse), camminiamo per tre lune nei mocassini dell'altro, prima di giudicarlo.


 
GIUSEPPE FORTUNA
Condirettore del sito www.ficiesse.itSegretario generale Ficiesse
giuseppefortuna@hotmail.com



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FORUM PUBBLICO DEL SITO www.ficiesse.it

TOPIC: POLIZIOTTO GRAVEMENTE FERITO IN MANIFESTAZIONE A TORINO
MESSAGGIO SCRITTO DA: CICCIOGOLF XI, SABATO 17 NOVEMBRE 2012

... ricordo che alla prima carica della mia carriera mi son chiesto...
"cosa ci faccio qui?...
è stata la stessa sensazione che ho provato al primo lancio con il paracadute...
è la stessa sensazione che provo tutte le volte...
poi arriva una scarica di adrenalina a riportarti alla realtà...
la paura scompare...
il battito è a mille, le forze si moltiplicano...
ruggisci sotto la visiera...
è una battaglia...
cerchi il contatto con il collega...
cerchi soprattutto di non perdere il contatto con la squadra...
guardi in tutte le direzioni per individuare il pericolo...
boati... sassi... lacrimogeni...fischi... fuoco... fumo... auto in fiamme... urla... spranghe... caschi ... segnali stradali divelti...
avanzano verso di te minacciosi...
senza paura...
SENZA TIMORE PER LA LEGGE...
insulti...
minacce...
provocazioni... sirene... gomme che stridono... e telecamere che riprendono e che giudicano ogni tuo gesto, ogni tua debolezza...
in quei secondi il pensiero va ai tuoi cari... moglie, figli... genitori... amici...
pensi... "e se qualcosa oggi va storto... che succederà"...
ma non c'è più tempo..
...caricaaaaaaaaaaaaaaaaaa.......
arriva la carica a sgomberare il cervello...
l'unica cosa a cui pensi è riabbracciare i tuoi cari...
tornare a casa è l'unica cosa che davvero conta ...
... rientri in formazione pronto per una seconda carica sperando che sia l'ultima...
ma non è così... la giornata è lunga...
con la maschera antigas respirare è faticoso...
hai sete ma non puoi bere...
alla terza carica sei sudato lercio...
hai ancora più sete... la tua squadra è tutta intera per fortuna...
e va bene così...
e in tutta sincerità non m'importa un c...o se il figlio di papà di turno, sol perchè a casa s'annoiava, è venuto a prendersi una manganellata in faccia... dopo aver manifestato "civilmente" distruggendo tutto ciò che incontrava...
tra l'altro... consapevole dell'impunità...
non doveva essere lì davanti...
lo capisco...
tutto ciò non è per niente piacevole...
non è bello alzare il manganello...
come non è bello sperare che non ti arrivi un sampietrino in testa o una bomba carta sotto i piedi...
non è bello sperare di non essere accerchiato e menato...
"e se mi rubano l'arma?"
"e se incendiano il ducato?"
non è bello l'equipaggiamento che abbiamo...
nonostante tutto
facciamo sempre bene la ns parte...
...è bello risalire con tutta la squadra sul ducato per smontare dal turno, bere una bottiglietta d'acqua... panino e scatoletta... m...ia che fame non lo mastichi nemmeno lo butti giù a bocconi interi...
nel ducato un tanfo acre misto di sudore, lacrimogeni e "mimetica avariata"...
mangi lo stesso...
il collega alza il pollice... "è andata"
e pensi "hai ragione socio ... racconteremo anche questa... "
io c'ero...
e tu?
... e tu non puoi capire...
sabato 17 novembre 2012 - www.ficiesse.it

GIUSEPPE FORTUNA RADIO 24: LA PIAZZA È DEMOCRAZIA E DOPO IL G8 FORZE DELL?ORDINE CRESCIUTE MOLTISSIMO IN PROFESSIONALITÀ (COME DIMOSTRATO NEL 2010 DAL FINANZIERE AGGREDITO CHE NON HA SPARATO E DAL ?CARABINIERE-PECORELLA? IN VAL DI SUSA)
GIUSEPPE FORTUNA RADIO 24: LA PIAZZA È DEMOCRAZIA E DOPO IL G8 FORZE  DELL’ORDINE CRESCIUTE MOLTISSIMO IN PROFESSIONALITÀ (COME DIMOSTRATO NEL 2010 DAL FINANZIERE AGGREDITO CHE NON HA SPARATO E DAL “CARABINIERE-PECORELLA” IN VAL DI SUSA)


Di seguito e in allegato, l’intervento del segretario generale di Ficiesse, Giuseppe Fortuna, alla trasmissione radiofonica “Non ci sono più le mezze stagioni” andata in onda ieri su Radio 24, emittente de Il Sole 24 Ore.



EMITTENTE: Radio 24 Il Sole 24 Ore
TRASMISSIONE: Non ci sono più le mezze stagioni
CONDUTTORE: Roberta Giordano
GIORNO E ORA: sabato 17 novembre 2012, ore 14:35
OSPITE: Beppe Severgnini, giornalista


TRASCRIZIONE PARZIALE DELLA TRASMISSIONE

(…)

GIORDANO: Molti manifestanti hanno uno spirito “sano” …

SEVERGNINI: Non c’è dubbio. Il problema, che è un problema che c’era anche ai nostri tempi - e non è cambiata - è che i “bravi ragazzi” che vanno a protestare finiscono ostaggi  dei pochi “cattivi ragazzi” che ci sono. Ma una minoranza malintenzionata procura danni enormi.

GIORDANO: Però, perdonami, se i ragazzi non vanno a manifestare , se non si rendono visibili nei momenti di difficoltà in cui si sentono dimenticati … in alternativa, che cosa possono fare? … a parte quello che scrivi nel libro … però, la rabbia porta anche ad altro, no?

SEVERGNINI: Allora, dividiamo le cose. Il libro parla di riforme private. Noi ora stiamo parlando di riforme pubbliche (…) Qui invece stiamo parlando di un’altra faccenda. Semplicemente, la manifestazione pubblica in cui centinaia di ragazzi con casco e manganello non sono un’eccezione, sono diventati un problema insuperabile, quindi bisogna inventarsi altro …

GIORDANO: Quindi, meglio non manifestare, stai dicendo …

SEVERGNINI: Ma non c’è solo la piazza, ci sono altre cose …

GIORDANO: Tipo?

SEVERGNINI: Ci sono i sit-in. Sedetevi, inventatevi qualcosa, dipingetevi la faccia di rosa. E andate. Le ragazze vadano davanti al ministero  a dire “Ci siamo anche noi”. Qualunque cosa. L’idea è che queste manifestazioni sono “vecchie”, sono idee vecchie. E prima o poi, occhio, perché la mia generazione l’ha conosciuto, qualcuno deciderà che non basta il manganello e si porta la pistola. E allora ricominceranno le tragedie. Non è una giustificazione questa, me ne rendo conto, ma non è più un’eccezione. Questi  aspettano solo l’occasione fornita dai ragazzi bravi e per bene per andare là a far casino. C’è gente a cui piace far casino, è inutile che ci pigliamo in giro.

GIORDANO: Quindi, un suggerimento da Beppe Severgnini. Cercate di stimolare la vostra fantasia, la vostra immaginazione …

SEVERGNINI: Non fatevi fregare, ragazzi, non fatevi fregare. Perché ci sono persone che sono lì apposta per  sfruttare il vostro entusiasmo e la vostra buona fede. E vi stanno fregando. E lo abbiamo visto l’altro giorno: vi stanno fregando.

GIORDANO: C’è Giuseppe da Roma. Giuseppe …

FORTUNA: Buongiorno. Parlo come segretario generale dell’associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà, che un’associazione che ha oltre 7mila iscritti, tra cui moltissimi appartenenti alla Guardia di finanza in servizio. E molti di questi fanno anche servizio di ordine pubblico …

GIORDANO: Tu sei in servizio, Giuseppe?

FORTUNA: Io sono stato in servizio fino al 2000 ma ora sono un cittadino “comune”. Perché questa associazione è fatta da due componenti, una di cittadini in servizio nella Guardia di finanza e una di cittadini “comuni”. Altrimenti sarebbe una associazione professionale e sarebbe  vietata dalla legge. Io faccio parte della categoria cittadini “comuni”, anche se ovviamente conosco molto bene le tematiche e le problematiche del personale del  Corpo. Volevo dire che non condivido, naturalmente con tutta la simpatia del caso, il punto di vista di Beppe Severgnini perché secondo me la democrazia si fa in piazza. Io credo che se non ci fosse stata l’agorà ateniese forse non avremmo neanche la democrazia qu i ai tempi nostri. Quindi, i giovani devono andare in piazza, ma devono assolutamente isolare le persone che non si comportano correttamente, devono proprio “andarsene” quando vedono situazioni di questo genere, cambiare percorso. La seconda cosa che voglio dire è che è cresciuta moltissimo la professionalità delle forze dell’ordine dal 2001, dal G8, in poi. Le forze dell’ordine sono cresciute molto. Le associazioni, i sindacati di polizia, le organizzazioni civiche hanno fatto un grosso lavoro.  Basti vedere, ad esempio, quell’episodio accaduto in una manifestazione a Roma a dicembre del 2010 di un finanziere aggredito da otto/dieci scalmanati, che ha protetto la pistola e non ha sparato. E i colleghi sono andati subito ad aiutarlo …

GIORDANO: Trovo originale, Giuseppe, da parte tua e da parte di un’associazione di questo tipo, che fa capo a un corpo delle forze dell’ordine …

FORTUNA: Siamo autonomi, eh. Siamo autonomi dalla Guardia di finanza. Siamo un’organizzazione civica. Ci tengo a dirlo chiaramente …

GIORDANO: Sì, comunque ne fanno fatto parte …

FORTUNA: Si ricorda, ad esempio, in caso di quel  No-Tav che è andato a cercare di provocare quel carabiniere chiamandolo “pecorella”. È stato professionalissimo quel carabiniere. I livelli sono cresciuti enormemente. Ci sono però ancora degli scalmanati all’interno delle forze dell’ordine che gran parte degli stessi poliziotti, carabinieri e finanzieri cercano di emarginare e di controllare. Anche nei filmati si vedono altri colleghi, quando qualcuno picchia sulla faccia di un manifestante a terra, che cercano di allontanarlo. Noi siamo assolutamente favorevoli ai codici alfanumerici da mettere sui caschi in modo che anche gli scalmenati, che ci sono ancora, purtroppo, tra gli agenti, vengano emarginati. E stiano attenti questi agenti perché commettono r eati. Siamo invece totalmente contrari all’invito di Grillo, che ha pubblicato sul suo sito un articolo intitolato “Soldato blu”, che invita gli agenti delle forze di polizia a togliersi il casco, a marciare insieme ai manifestanti ..,

GIORDANO: Forse era una cosa romantica …

FORTUNA: No, no, quello sarebbe un reato. Attenzione, se qualcuno facesse una cosa del genere commetterebbe reato. Ci preoccupiamo molto perché gli appartenenti alle forze di polizia seguono molto Grillo, perché Grillo sembra un’alternativa, e forse lo è, a questo sfascio politico che abbiamo in Italia ...

GIORDANO: E’ chiarissimo il tuo pensiero e per questo ti ringrazio.

(…)




domenica 18 novembre 2012 - www.ficiesse.it


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