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martedì 30 aprile 2013

Classi, scatti, progressione, indennità bloccati fino al 2014. Ok del Consiglio di Stato.


riceviamo da Ficiesse e pubblichiamo

ItaliaOggi – 27 aprile 2013

Classi, scatti, progressione, indennità bloccati fino al 2014. Ok del Consiglio di Stato.
STIPENDI PUBBLICI CONGELATI
Ora toccherà al nuovo governo decidere se proseguire sulla strada

di Gianni Macheda

Il governo va avanti sul blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici fino a tutto il 2014. Il regolamento approvato in via preliminare lo scorso 21 marzo ha passato il vaglio del Consiglio di stato che ha espresso il proprio parere positivo il 17 aprile scorso. Un solo articolo, suddiviso in 3 commi, dispone la proroga al 31 dicembre 2014 di una serie di misure previste dall'articolo 9 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122:
- blocco dei trattamenti economici individuali;
- riduzione delle indennità corrisposte ai responsabili degli uffici di diretta collaborazione dei ministri e individuazione del limite massimo per i trattamenti economici complessivi spettanti ai titolari di incarichi dirigenziali;
- limite massimo e riduzione dell'ammontare delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale;
- blocchi economici riguardanti: meccanismi di adeguamento retributivo, classi e scatti di stipendio, progressioni di carriera comunque denominate del personale contrattualizzato e di quello in regime di diritto pubblico.
Ora ovviamente, come anche sottolineato nel comunicato della presidenza del consiglio del 21 marzo, toccherà al nuovo governo decidere se seguire la strada del prolungamento del blocco o trovare fonti alternative per reperire risorse in egual misura a quelle derivanti dal blocco stesso. «Il Consiglio», si legge in quel comunicato, «su iniziativa del ministro dell'economia, di concerto con il ministro della Pubblica amministrazione e semplificazione, ha proposto di avviare l'iter concernente il regolamento di contenimento delle spese del pubblico impiego. Questo consentirà al prossimo governo di scegliere tra la proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali portando a termine la procedura del regolamento, come previsto dal decreto legge 98 del 2011; oppure di trovare una diversa copertura e così evitare per il 2014 il blocco delle progressioni e degli automatismi retributivi nel pubblico impiego».
Lo «schema di decreto del presidente della repubblica recante regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti» introduce poi la proroga al 31 dicembre 2013, con effetto sull'anno 2014, dei blocchi riguardanti il personale docente, educativo ed Ata della scuola. E stabilisce l'estensione al personale convenzionato del Servizio sanitario nazionale delle disposizioni concernenti le proroghe del blocco dei trattamenti economici e delle procedure contrattuali. Sono invece escluse dalla proroga, per effetto della declaratoria di illegittimità costituzionale del decreto legge n. 78 del 2010, sancita dalla sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, le disposizioni in cui viene disposta la riduzione dei trattamenti economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, previsti dai rispettivi ordinamenti, delle amministrazioni pubbliche, inserite nel conto economico conso lidato della pubblica amministrazione, nella misura del 5% per la parte eccedente i 90 mila euro lordi annui e del 10% per quella superiore a 150 mila euro lordi annui. Un impianto normativo complessivamente promosso di giudici di palazzo Spada i quali ritengono, si legge nel parere, «che lo schema di regolamento proposto risponda alla ratio di contenimento della spesa in materia di pubblico impiego siccome disciplinata dalle vincolanti norme primarie richiamate».

 

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