Commissione Ue propone guardia di frontiera "federale"
Con 1.500 uomini da inviare a frontiere esterne in caso di crisi
Bruxelles, 15 dic. (askanews) - La Commissione Ue, riunita oggi a
Strasburgo, ha varato una proposta legislativa per la creazione
di una vera e propria guardia di frontiera e guardacoste europea
che, se approvata dai governi e dall' Europarlamento,
comporterebbe una cessione importante di sovranità da parte degli
Stati membri in un settore (la difesa dei confini) che è stato
finora tradizionalmente ed esclusivamente appannaggio dei poteri
nazionali.
Questa vera e propria polizia di frontiera europea sarebbe
composta in particolare di 1.500 uomini, provenienti da una
riserva apposita costituita in diversi Stati membri e pronta a
essere mobilizzata in due-tre giorni, per andare a sorvegliare i
confini esterni dello spazio Schengen, in caso di crisi non
gestibile da parte del paese responsabile.
In caso di crisi alle frontiere esterne, questo intervento di
tipo "federale" potrebbe avvenire, teoricamente, anche contro il
volere dello Stato membro interessato - se la Commissione europea
lo giudicherà necessario per salvaguardare il funzionamento del
sistema di Schengen - dopo che sarà stato chiesto a quel paese di
risolvere rapidamente la crisi con le proprie forze e aver
constatato il fallimento del tentativo. La decisione di
dispiegare la guardia di frontiera europea sarà presa con un
"atto d' esecuzione" proposto dalla Commissione e approvate a
maggioranza qualificata dai rappresentanti degli Stati membri,
secondo la cosiddetta "procedura di comitologia".
Quella sulla guardia di frontiera e guardacoste europea è la più
importante delle otto proposte del terzo pacchetto della
Commissione, varato oggi, per far fronte alla crisi migratoria,
costruire una vera e propria politica comune dell' immigrazione e
dell' asilo, rafforzare i controlli alle frontiere esterne
dell' Unione, tutelare il mantenimento della libera circolazione
delle persone nello spazio di Schengen.
La proposta prevede che sia l' agenzia Frontex ad assumere la
capacità operativa e il ruolo di autorità pubblica, con poteri di
polizia che potrebbero essere definiti "federali", necessari a
esercitare la sorveglianza diretta delle frontiere esterne.
Frontex avrà anche il potere di espellere e rimpatriare con
propri voli direttamente i migranti irregolari "economici",
quelli, cioè, a cui non sarà stato riconosciuto il diritto
d' asilo.
La Commissione dà per scontato l' appoggio dell' asse franco
tedesco, ma si attende una forte opposizione da parte di alcuni
paesi, in particolare quelli dell' Europa centro orientale (a
partire da Polonia e Ungheria), gelosi della propria sovranità
per il controllo delle frontiere e già ai ferri corti con
Bruxelles per l' imposizione del "metodo comunitario" e delle
decisioni a maggioranza qualificata (attuate finora con il
contagocce) nella vicenda delle "relocation", il ricollocamento
negli altri Stati membri di una parte dei rifugiati giunti in
Italia e Grecia.
Loc
15 DIC 2015 155312
NNN
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