NATALE: A ROMA PRIMI FOCOLAI VARICELLA NELLE SCUOLE, VACANZE A RISCHIO
Roma, 15 dic. (AdnKronos Salute) - Primi casi di varicella fra i
bambini romani. "Puntuale con l' arrivo di dicembre abbiamo registrato
i primi contagi fra i bambini, con piccoli focolai in diverse scuole
della Capitale. I più colpiti sono i bambini della materna e delle
elementari, e per molti genitori il pericolo è quello di veder andare
in fumo le feste di Natale". A segnalarlo all' AdnKronos Salute è
Antonino Reale, responsabile del Pronto soccorso ed Emergenza
dell' Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
"L' incubazione va dai 10 ai 21 giorni". E il conto è presto fatto:
nelle classi colpite il rischio per i bambini è quello di un fine anno
a casa. "La varicella poi - avverte il pediatra - non è poi una
malattia così banale: vediamo numerose complicazioni, specie fra i
bimbi di pochi mesi o dopo i 12-13 anni, ecco perché il consiglio per
chi non l' ha avuta fino a quella età e di vaccinarsi".
Fra i problemi più gravi, ricorda il pediatra, ci sono "cerebelliti,
ovvero infiammazioni del cervelletto, ma anche piastrinopenia,
artriti, dolori renali, danni cutanei seri legati a sovrainfezione da
stafilococco". (segue)
(Mal/AdnKronos)
15-DIC-15 14: 02
NATALE: A ROMA PRIMI FOCOLAI VARICELLA NELLE SCUOLE, VACANZE A RISCHIO (2)
(AdnKronos Salute) - "Questa malattia esantematica inoltre è molto
pericolosa in gravidanza, ecco perché consiglio il vaccino anche in
età adulta per chi non è stato contagiato da bambino - prosegue lo
specialista - E se da noi la copertura vaccinale per la varicella è
intorno al 30%, negli Stati Uniti sono molto esigenti: i ragazzi
italiani che devono andare Oltreoceano per motivi di studio non
entrano nelle scuole americane senza certificato vaccinale".
Quando si è contagiosi? "Da 5 giorni prima del comparire delle
vescicole, e il contagio avviene per via orale e attraverso il
contatto con queste bollicine. Ecco perché stare in ambienti chiusi e
affollati facilita la diffusione della varicella", che durante le
feste di Natale rischia di moltiplicarsi.
"Un po' come accade ogni anno. Se si deve partire e si teme di dover
rimandare il viaggio perché il bambino è entrato in contatto con un
compagno malato - conclude Reale - si può pensare a una vaccinazione
immediata: non sempre funziona, ma a volte consente di evitare di
ammalarsi. Certo, l' immunizzazione richiede due dosi di vaccino, ma la
seconda va somministrata dopo minimo due mesi".
(Mal/AdnKronos)
15-DIC-15 14: 02
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