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venerdì 11 marzo 2016

ANSA/ Alt Garante a trasparenza Pa. Rischio privacy e dignità


ANSA/ Alt Garante a trasparenza Pa. Rischio privacy e dignità
Paradossi con decreto Madia. Su web 140. 000 dirigenti e famigli
(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Il Garante della Privacy mette in
guardia dalle possibili "conseguenze paradossali" del decreto
Madia sulla trasparenza, che dà a tutti il diritto di accedere a
dati e documenti della Pubblica Amministrazione. Per l' Authority
é necessario trovare un "equilibrio", considerando i "rischi per
la vita privata e per la dignità delle persone". Ecco che nel
parere al provvedimento vengono posti una dozzina di paletti,
corrispondenti ad altrettante richieste di modifica.
In una nota lo stesso Garante parla di un "sì condizionato"
al decreto legislativo che attua la riforma della P.A, ora
all' esame delle commissioni parlamentari, prima di ripassare per
il Consiglio dei ministri e ottenere il via libera definitivo.
Si tratta di misure che riscrivono le regole Severino e
introducono in Italia il Freedom of information act, il
cosiddetto Foia, in base a cui chiunque senza obbligo di
motivazione può chiedere di entrare in possesso di informazioni
contenute negli archivi e nelle banche dati pubbliche. La prima
clausola dettata dall' Autorità guidata da Antonello Soro sta
nell' escludere l' accesso a dati sensibili.
Gli esempi riportati nel parere parlano chiaro: "Si pensi
all' accoglimento di una richiesta di accesso alla lista
nominativa dei bambini iscritti a una scuola", o alle
"informazioni sulla salute o la vita sessuale dei singoli,
detenuti da strutture ospedaliere e di cura", o ancora
"all' anagrafe tributaria, ove confluiscono, tra gli altri, tutti
i dati relativi a saldi, movimenti e giacenza media dei conti
correnti dei cittadini". Tra l' altro proprio l' anagrafe
tributaria é stata al centro dell' attenzione dell' Authority
all' inizio delle settimana, per il rischio di attività hacker
sui dati fiscali dei cittadini che compilano on line la loro
dichiarazione dei redditi.
L' aspetto più delicato per l' Autorità é infatti l' immissione
sul web di un gran flusso di dati, visto che in base alla legge
attuale le amministrazioni non possono mettere filtri per
impedire di indicizzare le informazioni sui motori di ricerca.
Il Garante poi segnala "l' irragionevolezza dell' estensione
automatica degli obblighi" di pubblicità a tutto e tutti. In
particolare, il nuovo decreto impone la trasparenza sulla
situazione patrimoniale non solo per i politici ma anche per chi
ha incarichi dirigenziali, determinando "ingerenze eccessive
nella vita privata di un ambito vastissimo di dipendenti
pubblici", sarebbero, rileva l' Authority, "oltre 140 mila", ciò
"senza contare coniugi e parenti fino al secondo grado". (ANSA).

KZQ
11-MAR-16 17: 52 NNN 

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