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lunedì 13 febbraio 2017

Medico con doppio lavoro, deve risarcire 320mila euro


Medico con doppio lavoro, deve risarcire 320mila euro


ZCZC3838/SXB
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R CRO S0B QBXB
Medico con doppio lavoro, deve risarcire 320mila euro
Dipendente comunale e Ausl, 'ha violato dovere esclusivita''
(ANSA) - BOLOGNA, 13 FEB - Dal 2009 al 2013 ha lavorato come
medico dell'emergenza territoriale dell'Ausl di Piacenza, pur
essendo allo stesso tempo dipendente del Comune di Bologna. Con
questo doppio lavoro, ha violato il dovere di esclusivita' e la
Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna, accogliendo la richiesta
della Procura contabile, ha condannato un 65enne, G.R., al
risarcimento di 323mila euro all'Azienda sanitaria piacentina,
cioe' i compensi ricevuti nel periodo in esame, e di 25mila euro
al Comune di Bologna, per giornate di retribuzione non dovuta.
Nei confronti del medico anche la Procura di Piacenza ha
aperto un'indagine per truffa e falso ideologico. Dipendente
comunale a Bologna dal 1979 al 2013, dal 2000 era passato ad un
part time per fare il medico in libera professione. Dal 2009 ha
avuto pero' un incarico annuale dall'Ausl, prorogato fino al 2012
e in questo periodo, per i giudici, ha intenzionalmente violato
le norme sull'incompatibilita' per i medici titolari di rapporti
convenzionali col Servizio sanitario. (ANSA).
Y9C-BS
13-FEB-17 15:08 NNNN    

ZCZC3877/SX4
OBO61507_SX4_QBKN
R CRO S04 QBKN
Medico con doppio lavoro, deve risarcire 320mila euro (2)
(ANSA) - BOLOGNA, 13 FEB - Nella sentenza della Corte
(presidente Donato Maria Fino, consigliere relatore Massimo
Chirieleison) si osserva infatti che nel momento in cui ha
assunto l'incarico di medico dell'emergenza territoriale a
Piacenza, ha omesso di dichiarare all'Ausl "la decisiva
circostanza di essere nel contempo dipendente
dell'amministrazione comunale". Dichiarando di non essere
titolare di alcun rapporto di lavoro dipendente, avrebbe
dissimulato "una condizione di incompatibilita' assoluta che di
per se' gli avrebbe precluso l'affidamento dell'incarico". La
sua, dunque, e' stata "una condotta fraudolenta protratta nel
tempo" che ha indotto in errore l'Ausl e ha procurato al medico
un ingiusto profitto.
L'attivita' svolta "configura - sottolineano i giudici in un
altro passaggio - un vero e proprio rapporto di lavoro pubblico,
ancorche' a tempo determinato, di natura convenzionale e a
contenuto medico-professionale. Lo status di dipendente
pubblico, ancorche' a tempo parziale (18 ore settimanali, ndr)
impediva all'interessato di instaurare un valido rapporto
convenzionale con l'Ausl".
Oltre alle somme percepite dall'Ausl deve risarcire il Comune
di Bologna perche' dalle timbrature e' emerso che "mentre prestava
la propria attivita' professionale" a Piacenza, "risultava
assente per motivi vari dal Comune di Bologna, con conseguente
fruizione di retribuzione non dovuta". Le indagini sono state
fatte dalla Guardia di Finanza. (ANSA).
Y9C
13-FEB-17 15:13 NNNN

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