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martedì 5 dicembre 2017

Casini non ha più scuse, deve convocare Ghizzoni - Scacco matto al leader del Pd

La Verita' di martedì 5 dicembre 2017, pagina 1

Casini non ha più scuse, deve convocare Ghizzoni - Scacco matto al leader del Pd


di Belpietro Maurizio


rmrropvui Casini non ha più scuse, deve convocare Ghizzoni L'rurr000L DEL oucrrro SCACCO MATFO AL LEADER DEL PD di MAURIZIO BELPIETRO Il megafono di Matteo Renzi, tale Matteo Orfini, venerdì pomeriggio voleva portare alla Procura di Roma la deposizione del pm che indaga sul crac di Banca Etruria. «Appena saranno desecretati gli atti, chiederemo l'apertura di un fascicolo per accertare quanto dichiarato dal procuratore di Arezzo., affermava tronfio alludendo al ruolo della Banca d'Italia nel default della Popolare. Secondo i giornali del giorno dopo il suo capo sarebbe andato addirittura oltre,gigioneggiando sul riposo del governatore: «Non riesco proprio a immaginare come Ignazio Viseo riuscirà a dormire sonni tranquilli questa notte». Il senso delle frasi era piuttosto chiaro: il pubblico ministero Roberto Rossi con il suo intervento in cornmissione aveva scagionato il papà di Maria Elena Boschi, inguaiando l'istituto di vigilanza. Dopo le parole del magistrato e in vista della campagna elettorale, il segretario e i suoi compagnucci erano dunque pronti a dare fiato alle trombette, nel senso di tg, per scaricare sul governatore ogni colpa e autoassolversi. Un'operazione costruita a tavolino, sicuramente studiata da mesi, cioè da quando lo stesso Renzi aveva riesumato l'idea della commissione parlamentare d'inchiesta, affidandone la guida alle mani curate di Pier Ferdinando Casini, ossia a un politico navigato, che con i suoi 35 anni di esperienza fra Montecitorio e Palazzo Madama poteva garantire di maneggiare la bomba senza farsela esplodere fra le mani..........continuazione sul quotidiano



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