Translate

martedì 19 giugno 2018

Cucchi, Ilaria: amo e rispetto l'Arma dei carabinieri





MARTEDÌ 19 GIUGNO 2018 15.06.02

Cucchi, Ilaria: amo e rispetto l'Arma dei carabinieri

Cucchi, Ilaria: amo e rispetto l'Arma dei carabinieri "Ma scuola allievi aveva bisogno adesso di Casamassima?" Roma, 19 giu. (askanews) - "Io amo e rispetto l'Arma dei carabinieri e mi preoccupa che si stia facendo proprio di tutto per nuocere alla sua immagine". Lo scrive Ilaria Cucchi in un post su facebook in merito agli ultimi sviluppi del processo bis sulla morte del fratello Stefano. "Il carabiniere Riccardo Casamassima ha testimoniato così come lo ha ha fatto la carabiniera Maria Rosati, oggi sua compagna e madre dei suoi figli. Furono loro a dare il via a questo processo. Al nostro processo per l'uccisione di Stefano Cucchi - spiega Ilaria - Sono stati sentiti dopo che alcuni loro colleghi dissero di aver visto mio fratello estremamente sofferente dopo quel feroce pestaggio subito alla caserma della Casilina durante il foto segnalamento". Insomma "sono stati sentiti dopo che alcuni loro colleghi avevano ammesso, davanti ai giudici, di essere stati convocati dai superiori, dopo la morte di mio fratello, per modificare le loro annotazioni - relazioni di servizio. Dai "vertici", dissi io 'impropriamente'. Qualcuno si è sentito offeso e chiamato ingiustamente in causa. Il carabiniere Riccardo Casamassima oggi è stato trasferito alla scuola allievi con demansionamento umiliante e consistente decurtazione dello stipendio". Ilaria poi spiega: "L'ho sentito in lacrime, disperato. Avvilita e rassegnata la compagna Maria Rosati. Cari Generali Nistri e Mariuccia, era proprio necessario tutto questo, dopo quanto è emerso durante il processo sino ad ora? La scuola allievi Carabinieri aveva proprio bisogno, oggi, di Riccardo Casamassima? Proprio oggi?". Dopo tutto quanto avete sentito riferire in udienza dai vostri sottoposti, dopo tutto quanto avete sentito urlare e confessare dai vostri sottoposti durante le intercettazioni ascoltate, verbali falsi, depistaggi, scarico di responsabilità proprie su altri, l'unica cosa che vi preoccupate di fare, adesso, è quella di mettere in croce Casamassima e Rosati?". "Io amo e rispetto l'Arma dei Carabinieri e mi preoccupa che si stia facendo proprio di tutto per nuocere alla Sua immagine. La prossima udienza del 11 luglio dovranno sfilare di fronte ai Giudici tanti colleghi del povero Casamassima. Saranno ben consci di quel che gli è successo oggi. Ma d'altronde la Scuola Allievi aveva bisogno improcrastinabile di lui. Da più parti, dopo quanto sta emergendo al processo, ci viene raccomandata cautela e prudenza. Ci viene letteralmente detto di stare attenti. Molto attenti. Lei, Generale Nistri, ci ha detto che "tutti hanno scheletri nell'armadio". "Beh, caro Generale, noi non li abbiamo, a meno che qualcuno non ce li metta. Ma questa è fantascienza. Non aggiungo altro perché è vicino il momento in cui sarò chiamata a testimoniare di fronte ai Giudici. La saluto con enorme rispetto. L'Arma è sempre nei secoli fedele ai Cittadini. Alla democrazia ed alla Repubblica". Nav 20180619T150602Z
MARTEDÌ 19 GIUGNO 2018 17.21.10

Cucchi, Casamassima: minacciato, Governo mi ascolti

Cucchi, Casamassima: minacciato, Governo mi ascolti Il militare: "Mi stanno distruggendo" Roma, 19 giu. (askanews) - "Per aver fatto il mio dovere, come uomo e come carabiniere per aver testimoniato nel processo relativo a Stefano Cucchi, morto perché pestato dai miei colleghi, mi ritrovo a subire un sacco di conseguenze". Così afferma l'appuntato dei carabinieri Riccardo Casamassima in un video postato su Facebook. Il militare di fatto con la sua testimonianza ha fatto riaprire l'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi. Casamassima si rivolge "ai ministri Salvini e Di Maio e al presidente del Consiglio Conte: mi ascoltino". "Avevo manifestato le mie paure prima del processo del 15 maggio - spiega - paure che si sono concretizzate perché mi è stato notificato un trasferimento presso la scuola allievi ufficiali. Sarò allontanato e demansionato e andrò a lavorare a scuola dopo essere stato per 20 anni in strada. E' scandaloso. Ho subito minacce, nessuno mi ha aiutato. Mi appello alle cariche dello Stato, ai ministri Salvini e Di Maio e al presidente del Consiglio Conte: è giusto che una persona onesta debba subire questo trattamento? Mi stanno distruggendo". "Mi recherò al comando generale per incontrare il nuovo comandante generale. Se non mi verranno date delle spiegazioni. Sarò costretto ad andare in Procura e a denunciare quello che sta succedendo perché il processo Cucchi è ancora aperto e quindi una qualsiasi azione fatta nei miei confronti lo va a compromettere". Insomma "per giustificare il trasferimento lo motivano giudicandomi 'poco esemplare e inadeguato al senso della disciplina'". Nav 20180619T172112Z

Nessun commento: