SABATO 11 AGOSTO 2018 18.56.36
SPIAGGE: WWF, NO AGLI ACCESSI MARE PRIVATIZZATI, SONO BENI COMUNI =
bene intervento Capitaneria Porto per vicenda spiaggia Cala
Spinosa
Roma, 11 ago. (AdnKronos) - Il Wwf dice "no agli accessi al mare
privatizzati" sottolineando che "i beni comuni non possono essere
sottratti al godimenti di tutti". Proprio per questo, sottolinea
l'associazione ambientalista, "bene ha fatto" la Capitaneria di Porto
che per quanto riguarda la vicenda della spiaggia di Cala Spinosa in
Sardegna, a Santa Teresa di Gallura, "giustamente è tempestivamente
intervenuta sospendendo la riscossione di un specie di pedaggio non
autorizzato e restituendo il diritto di tutti di raggiungere il mare
attraverso un sentiero da sempre noto e a tale scopo utilizzato". Lo
rende noto il Wwf in merito alla vicenda della spiaggia di Cala
Spinosa raggiungibile da una strada chiusa da un privato che
pretendeva 3 euro per poterla percorrere che ripropone il tema del
libero accesso al mare.
Il problema, sottolinea il Wwf, "è però ben più diffuso e riguarda sia
quanto le spiagge pubbliche si siano riducendo e siano relegate a
luoghi non sempre facilmente accessibili rispetto a quelli dati in
concessione per gli stabilimenti, sia l'utilizzo della battigia che
dovrebbe essere libera e invece quasi ovunque è considerata come
estensione naturale degli stabilimenti". (segue)
(Eca/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
11-AGO-18 18:56
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POLIZIA
SPIAGGE: WWF, NO AGLI ACCESSI MARE PRIVATIZZATI, SONO BENI COMUNI (2) =
(AdnKronos) - Le servitù di passaggio per gli accessi alla spiaggia
libera ed alla battigia, anche relativi dunque all'attraversamento di
stabilimenti in concessione, sottolinea il Wwf, "sono regolamentati
dal Codice Civile e dal Codice della Navigazione. Sebbene questi
vengano a volte negati, costituiscono un diritto per chiunque e basta
la segnalazione non solo alla Guardia Costiera ma anche ai Carabinieri
Forestali o alla Polizia Municipale (a seconda dei casi) per
ripristinare eventuali violazioni".
Il Wwf ha ripetutamente documentato come in Italia gli stabilimenti,
sostanzialmente triplicatisi dal 2001 quando erano poco più di 5mila,
abbiano snaturato la linea di costa realizzando in alcuni casi vere e
proprie cittadelle multiservizi. Le spiagge libere, specie quelle
storicamente legate alla fruizioni di residenti e turisti di luoghi di
enorme bellezza, "vanno garantite e tutelate".
Questo, sostiene l'associazione ambientalista, "dovrebbe rientrare
anche in una precisa programmazione dei Comuni che per tempo, ben
primo della stagione balneare, dovrebbero definire il quadro dei
servizi prevedendo i mille fenomeni di abusivismo che si registrano in
questo settore, dallo sconfinamento delle aree in concessione
all'affitto non autorizzato di ombrelloni e lettini già sistemati in
spiaggia, dalla gestione di posteggi fai da con relativo servizio
navetta (privo di autorizzazione e relative assicurazioni)
all'arroganza di proprietari o affittuari sull'impedire servitù di
passaggio pubblico per godere di beni comuni che dunque non possono
essere sottratti al godimento di tutti nei termini e nei limiti della
legge". (segue)
(Eca/AdnKronos)
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SICUREZZA
SPIAGGE: WWF, NO AGLI ACCESSI MARE PRIVATIZZATI, SONO BENI COMUNI (3) =
(AdnKronos) - "Il mare a pagamento è l'ultima spiaggia della gestione
arbitraria e disinvolta dei beni indisponibili dello Stato, così come
la chiusura di servitù di passaggio pubbliche, anche per ragioni di
sicurezza", sottolinea Donatella Bianchi, il presidente del Wwf
Italia. "E' bene ricordare che Capo Testa, e di conseguenza Cala
Spinosa, è vincolato dalla normativa nazionale sul paesaggio e da
quella regionale che ne prevede la conservazione integrale, da una
direttiva comunitaria di Rete Natura 2000 e, a mare , dall'AMP di Capo
Testa e Punta Falcone di recente istituzione. Una riserva marina
ancora in fase di avviamento che potrà rappresentare una straordinaria
opportunità di valorizzazione e tutela di organizzazione della
fruizione del territorio".
In questo caso però, aggiunge, "l'Amp non c'entra. Parliamo di
proprietà private, da sempre concesse alla pubblica fruizione, un
patrimonio identitario di Santa Teresa e della Sardegna, Cala Spinosa
come la vicina Cala Grande, conosciuta dai più come "Valle della
Luna".
Sempre a Cala Spinosa, due anni fa, si rischiò la realizzazione di un
pontile di 12 metri, e la concessione di uno specchio acqueo di 7 mila
metri quadri per ormeggi, in pieno contrasto con il piano di gestione
del Sic che non prevede la realizzazione di approdi per la nautica.
Già allora denunciammo come Wwf il tentativo di aggressione di uno dei
luoghi più fragili e belli della Gallura, un habitat super tutelato
anche dall'Europa con Rete natura 2000. (segue)
(Eca/AdnKronos)
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SPIAGGE: WWF, NO AGLI ACCESSI MARE PRIVATIZZATI, SONO BENI COMUNI (4) =
(AdnKronos) - In Sardegna, come in altre regioni italiane, sottolinea
ancora Bianchi, "esistono spiagge a numero chiuso dove è previsto un
ticket di ingresso ma per motivi ben diversi, ovvero controllare o
ridurre la pressione dei visitatori dove la natura va protetta".
E' il caso dell'Oasi di Bidderosa, dove gli accessi da terra sono
regolamentati dal piano di gestione della riserva e, rileva, "si
pagano 12 euro ad automobile e 1 euro a persona e dove possono entrare
al massimo 140 vetture al giorno o a Punta Molentis a Villasimius, che
fa parte dell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Auspichiamo
-conclude la Presidente Wwf Italia-, che le autorità competenti e
l'ente locale facciano chiarezza sulla vicenda".
(Eca/AdnKronos)
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