GIOVEDÌ 10 GENNAIO 2019 11.29.41
INTERNET: AVVOCATO CORTE UE, 'GOOGLE NASCONDA LINK CON DATI DELICATI' =
'Ma va protetto il diritto all'accesso alle informazioni'
Bruxelles, 10 gen. (Adnkronos) - Il gestore di un motore di ricerca,
in questo caso Google che nel settore è quasi monopolista, "deve
accogliere sistematicamente una domanda di deindicizzazione di dati di
natura delicata", pur provvedendo nel contempo a proteggere "il
diritto di accesso all'informazione e del diritto alla libertà di
espressione". E' la conclusione cui giunge l'avvocato generale della
Corte di Giustizia dell'Ue Maciej Szpunar, in una causa che vede
opposti quattro cittadini francesi alla Commission Nationale de
l'Informatique et des Libertés (Cnil).
Le conclusioni dell'avvocato generale non vincolano la Corte, che
decide in piena autonomia, ma suggeriscono una possibile soluzione
giuridica alla causa, che riguarda temi estremamente delicati. In
pratica, la Cnil ha rifiutato di diffidare Google a deindicizzare
diversi link (se un link non viene indicizzato, scompare dalla
ricerca, non dal Web, ma diventa molto più difficile trovarlo).
Le pagine Web in questione contengono un fotomontaggio satirico
riguardante una politica (non si tratta di Marine Le Pen, a quanto
viene spiegato), messo on line sotto pseudonimo e un articolo in cui
si menziona il fatto che uno degli interessati è il responsabile delle
pubbliche relazioni di Scientology, l'apertura di un procedimento
penale nei confronti di un politico e la condanna di un altro
cittadino per un'aggressione sessuale nei confronti di un minorenne. (segue)
(Tog/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
10-GEN-19 11:29
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INTERNET: AVVOCATO CORTE UE, 'GOOGLE NASCONDA LINK CON DATI DELICATI' (2) =
(Adnkronos) - Non viene specificato se le ultime tre circostanze siano
veritiere, ma la cosa, in questa sede, non è rilevante, a quanto viene
spiegato, poiché il giudizio sulla veridicità o meno delle circostanze
riportate nelle pagine Web in questione deve essere fatto caso per
caso ed esula, in ogni caso, dalle questioni poste dal Consiglio di
Stato francese alla Corte, cui risponde l'avvocato generale.
I quattro cittadini, che si sono visti rifiutare le richieste dalla
Cnil, hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato, il quale a sua volta
si è rivolto alla Corte per avere chiarimenti su una serie di
questioni legate all'interpretazione della direttiva sul trattamento
dei dati personali. Per l'avvocato generale, tra l'altro, il divieto
di trattare dati di natura delicata imposto al gestore di un motore di
ricerca "obbliga quest'ultimo ad accogliere sistematicamente le
domande di deindicizzazione riguardanti link verso pagine Internet
nelle quali compaiono tali dati, fatte salve le eccezioni previste
dalla direttiva".
Secondo Szpunar, inoltre, il gestore di un motore di ricerca, in
presenza di una richiesta di deindicizzazione che riguarda dati di
natura delicata, "è tenuto a procedere ad un bilanciamento tra, da un
lato, il diritto al rispetto della vita privata e il diritto alla
protezione dei dati e, d'altro lato, il diritto del pubblico ad avere
accesso all'informazione di cui trattasi nonché il diritto alla
libertà di espressione di colui dal quale promana l'informazione". (segue)
(Tog/Adnkronos)
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INTERNET: AVVOCATO CORTE UE, 'GOOGLE NASCONDA LINK CON DATI DELICATI' (3) =
(Adnkronos) - L'avvocato generale esamina infine la questione di una
richiesta di deindicizzazione che riguardi dati personali divenuti
incompleti, inesatti o obsoleti, come, ad esempio, articoli
giornalistici riguardanti una fase di un procedimento giudiziario
precedente la sua conclusione. Szpunar propone alla Corte di stabilire
che, in queste circostanze, il gestore di un motore di ricerca deve
effettuare, "caso per caso, una ponderazione, tra da un lato, il
diritto al rispetto della vita privata e il diritto alla protezione
dei dati e, d'altro lato, il diritto del pubblico ad avere accesso
alle informazioni di cui trattasi, tenendo nel contempo conto del
fatto che tale informazione rientra nell'ambito del giornalismo o
costituisce un'espressione artistica o letteraria".
In un'altra causa, che vede contrapposti Google e la Cnil, l'avvocato
generale suggerisce che la deindicizzazione dovrebbe limitarsi
all'ambito dell'Ue: una volta che viene accertato il diritto a una
deindicizzazione all'interno dell'Ue, il gestore del motore di ricerca
"deve adottare tutte le misure a sua disposizione per garantire una
deindicizzazione efficace e completa, a livello del territorio
dell'Unione europea", anche con la tecnica del blocco geografico a
partire da un indirizzo IP che si ritiene sia ubicato in uno degli
Stati membri.
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