DOMENICA 30 GIUGNO 2019 07.38.32
= Sea Watch: Olanda critica Rackete, poteva andare in Tunisia =
(AGI) - Roma, 29 giu. - L'Olanda, il Paese di cui batte
bandiera la Sea Watch 3, ha criticato la decisione della
comandante
Carola Rackete di dirigersi verso Lampedusa, osservando che
sarebbe "potuta andare in Libia o in Tunisia". E' quanto emerge
da una lettera della segretaria di Stato olandese
all'immigrazione, Ankie Broekers-Knol, in risposta al ministro
dell'Interno italiano, Matteo Salvini. Nella missiva pubblicata
dal Corriere della Sera si sottolinea che la Rackete si sarebbe
anche potuta dirigere verso il porto olandese di competenza, ma
"contrariamente a quanto Lei (Salvini, ndr) dichiara nella sua
lettera, non ha mai chiesto di sbarcare in Olanda". (AGI)
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DOMENICA 30 GIUGNO 2019 07.51.26
Sea Watch: Olanda critica Rackete, poteva andare in Tunisia (2)=
(AGI) - Roma, 30 giu. - Nella lettera dai toni cortesi ma
fermi, si risponde alle accuse di "menefreghismo" che il
titolare del Viminale aveva lanciato all'Olanda. In particolare
si esprime comprensione per le difficolta' del'Italia e per la
necessita' di non alimentare il traffico di esseri umani nel
Mediterraneo, anche attraverso "una procedura obbligatoria
europea di espulsione ai confini esterni".
La premessa e' che il fatto che una nave batta la bandiera
di un certo Stato, "non implica un obbligo per quello Stato di
accogliere persone soccorse", come aveva chiesto Salvini. Poi
si ricorda che l'Olanda ha deciso, "in assenza di una
prospettiva di cooperazione verso una soluzione concreta e
strutturale come quella indicata nelle conclusioni del
Consiglio Europeo del giugno 2018, che non partecipera' piu'
oltre agli schemi di sbarco 'ad hoc'". Terzo: il governo
olandese "ha esplicitamente dichiarato che in principio non
prendera' piu' migranti dalle operazioni Sar (Soccorso in Mare)
in un'area ampiamente colpita dalle attivita' dei trafficanti
di esseri umani".
L'Aja, prosegue la lettera della Segretaria di Stato, "e'
pienamente impegnata a rispettare l'obbligo di salvataggio
delle gente in mare imposto dalla legge internazionale.
Tuttavia, come lei (Salvini, ndr) giustamente dice, le
operazioni della Sea Watch 3 non dovrebbero contribuire alle
attivita' criminali dei trafficanti".
I Paesi Bassi chiedono all'Italia di "lavorare insieme per
riformare il sistema europeo di asilo e immigrazione, basato
sui principi della solidarieta' e responsabilita'". E come
parte di questa riforma, bisognera' studiare "una procedura
obbligatoria europea di espulsione ai confini esterni". "Vorrei
anche aggiungere scrive la segretaria di Stato che in caso di
quei migranti che non hanno diritto alla protezione
internazionale, il ricollocamento e' uno spreco di sforzi e
risorse finanziarie dei contribuenti, che dovrebbe essere
evitato". La segretaria di Stato all'immigrazione ha anche
annunciato anche si rechera' a Roma per "colloqui bilaterali"
con Salvini.
In un'intervista al Corriere, la segretaria di Stato
olandese ha sottolineato che "i Paesi Bassi sono acutamente
consapevoli della pressione migratoria sull'Italia negli ultimi
anni e hanno sempre riconosciuto l'impegno e la leadership
italiana". Tuttavia l'Olanda lamenta il "continuo, alto numero
di richiedenti asilo" che arrivano nei Paesi Bassi, "molti dei
quali provenienti dall'Italia". (AGI)
Sar
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