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domenica 29 settembre 2019

ANSA/ Boris contrattacca sulla Brexit ma rischia la sfiducia

DOMENICA 29 SETTEMBRE 2019 19.06.33

>>>ANSA/ Boris contrattacca sulla Brexit ma rischia la sfiducia

ZCZC3197/SXB XAI76616_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Boris contrattacca sulla Brexit ma rischia la sfiducia Johnson infiamma congresso, oppositori valutano il piano Corbyn (ANSA) - LONDRA, 29 SET - Lo scenario e' quello di un piano di battaglia e la strategia tutta all'offensiva. Boris Johnson affronta a testa bassa la platea del congresso Tory per andare al contrattacco, dopo le pesanti battute d'arresto subite in Parlamento o alla Corte Suprema, con un solo obiettivo: lanciare nello stile del tribuno da comizio la corsa alle elezioni anticipate per realizzare la Brexit. "Get Brexit done", secondo lo slogan dominante della Conferenza annuale d'un partito chiamato a serrare le file a immagine e somiglianza del leader proprio nei giorni in cui le opposizioni a Westminster sembrano intensificare finalmente i negoziati per mettere a punto le contromossa d'una mozione di sfiducia al governo. E forse dar vita a un gabinetto-lampo d'emergenza destinato a strappare un rinvio dell'uscita dall'Ue prima di convocare le urne. La cornice congressuale e' Manchester, storica roccaforte operaia inglese dal cuore laburista dove non manca l'eco di qualche contestazione di piazza, annunciata nei cieli cittadini dal volo di un caricaturale BoJo gonfiabile simile al pupazzo creato l'anno scorso per sbeffeggiare Donald Trump a Londra. Un luogo in cui il premier e' sbarcato oggi con i toni della sfida, per confermare di volere il divorzio da Bruxelles allo scoccare del 31 ottobre, promettere in chiave elettorale risorse (e 40 nuovi ospedali) alla sanita' pubblica, soldi alle scuole, piu' agenti di polizia contro l'impennata delle violenze di strada. Ma anche per scrollare le spalle in faccia agli oppositori che lo accusano di aver adottato un linguaggio incendiario, tipo 'popolo contro Parlamento', e di fomentare le divisioni in un Regno Unito gia' profondamente spaccato. Ad Andrew Marr, anchorman della Bbc che ha provato a incalzarlo al riguardo, ha risposto di giudicarsi "un modello di moderazione" e di considerare una legittima espressione di polemica democratica la definizione "legge della resa" da lui coniata per la legge anti-no deal approvata dalle Camere con l'intenzione d'imporre una proroga della Brexit in assenza di accordi con l'Ue. Senza scuse o ripensamenti di sorta, convinto di poter tenere a bada pure la riesumazione del caso dei presunti favoritismi accordati a suo tempo a Jennifer Arcuri: un'ex modella americana divenuta imprenditrice con cui c'e' chi dice che da sindaco egli abbia avuto una relazione clandestina. Reazioni che alimentano la sensazione d'un disegno deliberato di polarizzazione dello scontro, incoraggiato d'altronde in casa Tory da sondaggi tuttora positivi (12 punti di vantaggio sul Labour e 16 sui Liberaldemocratici, stando all'istituto Opinum, malgrado una parziale riduzione del gap seguita agli scivoloni governativi piu' recenti). E il sospetto di trame allo studio a Downing Street per puntare ad aggirare attraverso cavilli vari la stessa norma anti-no deal. Tanto piu' che, secondo il Mail on Sunday, pare si stia esaminando persino la possibilita' di denunciare per "collusione con Stati esteri" alcuni dissidenti Tory a cui fonti d'intelligence imputerebbero d'aver discusso del testo legislativo in questione con esponenti del governo francese e dell'Ue prima che fosse approvato a Westminster. Un clima tossico, insomma, nel quale torna a prendere corpo la 'soluzione Corbyn'. Ossia la proposta del leader laburista di un voto di sfiducia compatto del fronte anti-Boris e di un via libera a un governo di transizione che il compagno Jeremy s'impegnerebbe a guidare giusto un paio di settimane, in modo da ottenere dai 27 un rinvio di 3 mesi della Brexit oltre il 31 ottobre e subito dopo portare lui il Paese al voto. Idea gia' respinta da altre forze d'opposizione come i LibDem, ma rispetto alla quale spunta ora l'esplicita apertura degli indipendentisti scozzesi dell'Snp, terzo gruppo alla Camera per numero di seggi dopo Tory e Labour. Domani se ne riparlera' in una riunione. E la fumata bianca, nelle previsioni o negli auspici odierni di Corbyn, appare "piu' probabile ogni giorno che passa".(ANSA). LR 29-SET-19 19:05 NNNN

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