GIOVEDÌ 05 DICEMBRE 2019 08.13.16
CENTINAIA DI VIDEOSLOT "FASULLE" SEQUESTRATE IN TUTTA ITALIA
9CO1021680 4 CRO ITA R01 CENTINAIA DI VIDEOSLOT "FASULLE" SEQUESTRATE IN TUTTA ITALIA (9Colonne) Torino, 5 dic - Centinaia di sequestri di video slot in tutta Italia e perquisizioni congiunte in Piemonte, Calabria, Emilia Romagna e Toscana, cinque gli indagati. L'operazione - che vede la collaborazione delle Polizia di Roma, Torino e Vercelli e della Guardia di Finanza di Torino - ha permesso di disarticolare una rete criminale di produttori, gestori ed altri operatori del mondo del gioco d'azzardo, i quali avevano installato in tutta Italia centinaia di apparecchi del tutto simili a slot machine e spacciati per dispositivi medicali contro la ludopatia. Le slot machine "camuffate" invece di ridurre le conseguenze della ludopatia in realtà ne amplificavano gli effetti. Gli apparecchi illeciti, in sostanza, si differenziavano unicamente per accettare gettoni al posto di monete e, da una parte non venivano in alcun modo garantite le probabilità di vincita fissate esplicitamente dalle norme di settore. I gettoni da introdurre negli apparecchi, seppur pubblicizzati come gratuiti, di fatto venivano sistematicamente convertiti in denaro dall'esercente, come è stato rilevato nel corso dei controlli, pertanto i clienti ricevevano i gettoni dietro pagamento, in rapporto 1 euro a 1 gettone, con la possibilità di convertire i jackpot in denaro. Gli apparecchi non avevano alcun collegamento con la rete telematica dello Stato, evadendo quindi completamente le imposte. L'indagine si è concentrata sugli apparecchi sviluppati da una società con sede in provincia di Reggio Calabria e, di fatto, amministrata da un pregiudicato, anche in materia di gioco d'azzardo. (red) 050813 DIC 19
CENTINAIA DI VIDEOSLOT "FASULLE" SEQUESTRATE IN TUTTA ITALIA
9CO1021680 4 CRO ITA R01 CENTINAIA DI VIDEOSLOT "FASULLE" SEQUESTRATE IN TUTTA ITALIA (9Colonne) Torino, 5 dic - Centinaia di sequestri di video slot in tutta Italia e perquisizioni congiunte in Piemonte, Calabria, Emilia Romagna e Toscana, cinque gli indagati. L'operazione - che vede la collaborazione delle Polizia di Roma, Torino e Vercelli e della Guardia di Finanza di Torino - ha permesso di disarticolare una rete criminale di produttori, gestori ed altri operatori del mondo del gioco d'azzardo, i quali avevano installato in tutta Italia centinaia di apparecchi del tutto simili a slot machine e spacciati per dispositivi medicali contro la ludopatia. Le slot machine "camuffate" invece di ridurre le conseguenze della ludopatia in realtà ne amplificavano gli effetti. Gli apparecchi illeciti, in sostanza, si differenziavano unicamente per accettare gettoni al posto di monete e, da una parte non venivano in alcun modo garantite le probabilità di vincita fissate esplicitamente dalle norme di settore. I gettoni da introdurre negli apparecchi, seppur pubblicizzati come gratuiti, di fatto venivano sistematicamente convertiti in denaro dall'esercente, come è stato rilevato nel corso dei controlli, pertanto i clienti ricevevano i gettoni dietro pagamento, in rapporto 1 euro a 1 gettone, con la possibilità di convertire i jackpot in denaro. Gli apparecchi non avevano alcun collegamento con la rete telematica dello Stato, evadendo quindi completamente le imposte. L'indagine si è concentrata sugli apparecchi sviluppati da una società con sede in provincia di Reggio Calabria e, di fatto, amministrata da un pregiudicato, anche in materia di gioco d'azzardo. (red) 050813 DIC 19
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